Il 30 giugno 2024, entrerà in vigore il Decreto Disabilità per la Legge 104, con all’interno numerose novità. L’impatto delle Decreto sarà rivolto principalmente su accertamenti di invalidità, tutele e inclusione sociale: in sostanza, i temi e gli obiettivi, ma anche la stessa ratio della Legge 104.
Il Decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 maggio 2024 e si tratta dell’ultimo in materia di disabilità, approvato dal Governo nel mese di aprile.
Alcune disposizioni entreranno subito in vigore, altre, invece, saranno attive dal 10 gennaio 2025. Sempre il prossimo anno, inoltre, sarà attuata una fase sperimentale con l’applicazione a campione delle nuove disposizioni, in materia di valutazione di base e multidimensionale.
Di seguito, analizziamo quali sono le principali novità.
Decreto Disabilità: le novità della Legge 104 da giugno
Il Decreto Disabilità introduce diverse modifiche e novità alla Legge 104/92, in vigore dal 30 giugno. Vengono modificati i commi 1, 2 e 3 dell’articolo 3, riguardanti la definizione dei soggetti aventi diritto alle agevolazioni previste dalla stessa legge 104.
In particolare, modifica quanto segue:
- La nuova definizione di persona con disabilità include chi presenta problematiche durature che possono ostacolare la partecipazione piena ed effettiva nei contesti di vita;
- La persona con disabilità ha diritto a prestazioni in relazione alla necessità di sostegno, lieve o medio, e sostegno intensivo di livello elevato o molto elevato;
- Qualora la minorazione riduca l’autonomia personale rendendo necessario un intervento assistenziale permanente, il sostegno è intensivo e determina priorità negli interventi dei servizi pubblici.
Di seguito, spiegheremo nel dettaglio le novità, iniziando dal concetto di accomodamento ragionevole.
L’accomodamento ragionevole
Il Decreto Disabilità introduce il concetto di accomodamento ragionale, al fine di garantire una maggiore tutela dei diritti delle persone con disabilità.
Si tratta del primo cambiamento che andrà in vigore dal 30 giugno 2024. Cosa vuol dire accomodamento ragionevole? Si tratta di un concetto fondamentale che si riferisce a tutte le modifiche e agli adattamenti per garantire che le persone con disabilità possano godere e esercitare, su base di uguaglianza con gli altri, tutti i diritti umani e le libertà fondamentali.
L’accomodamento ragionevole può includere:
- Modifiche ambientali: adattamenti fisici negli edifici, come rampe, ascensori, bagni accessibili e adeguamenti negli spazi di lavoro o studio.
- Modifiche procedurali: cambiamenti nelle procedure e nei regolamenti per facilitare l’accesso ai servizi.
- Modifiche nei tempi e nei metodi di lavoro o studio: flessibilità negli orari, telelavoro, part-time, pause aggiuntive e modalità di esecuzione delle attività lavorative o didattiche.
- Ausili tecnologici:
- Fornitura di dispositivi tecnologici e software che facilitano l’accesso all’informazione e alla comunicazione per persone con disabilità sensoriali o cognitive.
- Formazione e sensibilizzazione: programmi di formazione per il personale e campagne di sensibilizzazione per promuovere la comprensione e l’inclusione delle persone con disabilità.
In definitiva, l’accomodamento ragionevole si pone l’obiettivo di eliminare oppure di ridurre le barriere che ancora impediscono ai disabili di partecipare in toto alla vita sociale, culturale e politica.
La valutazione base della disabilità
Il nuovo Decreto definisce la condizione di disabilità accertandola tramite una valutazione di base che si svolge in un’unica visita collegiale. L’intero processo deve concludersi in un tempo massimo di 90 giorni. Tempistiche che si riducono in presenza di patologie oncologiche.
Inoltre, è anche previsa l’eliminazione delle visite di rivedibilità per semplificare il sistema di accertamento dell’invalidità civile.
Dal 1° gennaio 2026 gestione affidata esclusivamente all’Inps
A partire dal 1° gennaio 2026, la gestione del procedimento per la valutazione di base sarà affidata all’Inps.
Il Decreto Disabilità prevede, inoltre, che il riconoscimento della condizione di disabilità è effettuato dall’Istituto mediante le Unità valutative di base.
Come saranno composte le Commissioni Inps?
- Due medici nominati dall’Istituto e una figura professionale appartenente alle aree psicologiche e sociali;
- Un medico Inps specializzato in medicina legale.
La valutazione verrà definita, in definitiva, con la partecipazione di almeno tre componenti. In caso di parità dei voti dei componenti, quello del presidente avrà valore doppio.
Infine, la persona interessata alla valutazione avrà la possibilità di farsi assistere dal proprio medico o psicologo di fiducia. Naturalmente, questi non avrà diritto di voto.
Il progetto di vita
Una volta terminata la valutazione, la Commissione dovrà informare l’interessato l’eventuale spettanza dei sostegni e dei benefici previsti. Inoltre, sarà chiamata all’elaborazione e all’attivazione di progetto di vita individuale personalizzato.
Il cosiddetto progetto di vita dovrà realizzare gli obiettivi della persona, per migliorare le condizioni personali e di salute e per facilitargli l’inclusione sociale.
Conclusioni
Il 30 giugno 2024, entrerà in vigore il Decreto disabilità, approvato da Consiglio dei Ministri, che introduce diverse modifiche e novità alla Legge 104/92.
Alcune delle disposizione contenute non entreranno in vigore nell’immediato, ma saranno efficaci solo a decorrere dal 2025.