Gli indici di Borsa individuano dei “panieri” costituiti da azioni, in numero variabile in base all’indice. Non sono altro che insiemi di azioni acquistabili sulle Borse mondiali. Possono venire in evidenza indici caratterizzati da poche decine di titoli e in contemporanea, o a contrario panieri che possono radunare anche un centinaio di titoli azionari.
I criteri ad oggi impiegati per calcolare gli indici si distinguono in tre categorie: equally weighterd, iprice weighted, value weighted. Essi sono uno strumento essenziale per gli investitori, per scegliere come e quando investire sul mercato e quali azioni acquistare. Tuttavia, non sempre sono di facile lettura, anche perché sono continuamente soggetti ad oscillazioni e variazioni. Infatti, per tale ragione che sovente si ricorre a grafici, che consentono di analizzare l’andamento degli stessi sia nel breve che nel lungo periodo.
L’indice più noto, oltre che il più rilevante, sul mercato mondiale è il NASDAQ, della Borsa di New York, che si caratterizza per la prevalenza di titoli tecnologici. Mentre sul mercato italiano, sicuramente, il più noto è FTSE MIB, che raccoglie istituti di credito, assicurazioni e società.
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Cosa sono gli indici di borsa?
Un indice di borsa è un paniere di titoli che rappresenta un mercato o un settore specifico. Gli indici sono calcolati in base al prezzo delle azioni che compongono il paniere, e vengono utilizzati per valutare la performance generale di un mercato azionario o di un segmento di esso.
Gli indici possono essere:
- Ponderati per la capitalizzazione di mercato: Dove il peso di ciascun titolo nell’indice è proporzionale alla capitalizzazione di mercato dell’azienda.
- Ponderati per il prezzo: Dove il peso è determinato dal prezzo di ciascuna azione.
È possibile determinare un indice di Borsa sulla scorta di molteplici criteri. In primo luogo, ricordiamo quello più noto e sicuramente tra i principali, si basa sulla presenza nel medesimo indice di titoli azionari caratterizzati da una capitalizzazione maggiore. Inoltre, si può anche accorpare titoli appartenenti a Società differenti ma appartenenti allo stesso settore. L’indice di borsa più famoso al mondo, ossia il Nasdaq nella Borsa di New York, appartiene a questa categoria ed è costituito unicamente da titoli tecnologici.
Gli indici di Borsa consentono, invero, di andare a monitorare l’andamento dei titoli sottostanti. In tal modo si permetterà agli investitori di compiere le proprie scelte in maniera oculata e sicura, consentendo anche un buon rendimento.
Come si classificano gli indici di borsa?
Gli indici di borsa sono calcolati facendo una media dei prezzi di scambio. Essi in genere possono esser classificati in tre categorie, in particolare:
- Equally weighted: il termine “equally” indica “uguaglianza”, in questo caso infatti si effettua il calcolo sulla base di una semplice media. In tal modo, tutti i titoli hanno il medesimo peso, indipendentemente dalla capitalizzazione;
- Price weighted: mentre in tal ipotesi, si procede al calcolo dell’indice in considerazione del peso di ciascun titolo, il quale si valuta in base al prezzo di scambio dello stesso. Risultano piuttosto semplici da calcolare tuttavia tendono a non rispecchiare perfettamente quelli che sono i trend dell’intero portafoglio. Infatti, procedendo in tal senso, il peso di ogni titolo risulta infatti direttamente proporzionale al prezzo del titolo stesso e non al contrario alla sua capitalizzazione. Per questo, vengono inclusi in questa tipologia i titoli solitamente caratterizzati da un prezzo più elevato. In questa categoria figurano il Dow Jones Industrial Average e il Nikkei 225;
- Value weighted: in fine, la terza tipologia è quella che presuppone un calcolo effettuato in base ad una media ponderata, viene pertanto attribuito maggior peso a tutti quei titoli le cui Società di riferimento che sono caratterizzate da più alta capitalizzazione. Sono ipiù diffusi e maggiormente utilizzati poiché considerati più equi e corretti. Gli indicatori più noti di questa categoria sono S&P 500, il FTSE MIB, il FTSE 100, il CAC40, il DAX30 e l’Hang Seng.
Indici borsa mondiali principali
- FTSE (sia All-World sia i regionali)
- S&P Global 100
- S&P Global 1200
- Dow Jones Global Titans 50
- Russell Global
- Europa: Euro Stoxx 50
- Europa: FTSE Euro 100
- Europa: S&P Europe 350
- Asia: S&P Asia 50
- Asia: Dow Jones Asian Titan 50
- Asia: FTSE ASEAN 40
- America Latina: S&P Latin America 40
Mercato europeo
Per quanto riguarda gli indici europei, sicuramente è fondamentale, per valutare l’andamento della borsa, andare ad analizzare l’indice principale del mercato londinese, ossia il Ftse 100. Quest’ultimo prende come riferimento le 100 principali società quotate al London Stock Exchange. Possiamo indicare, in via esemplificativa, alcune aziende che sono considerate nell’indice, proprio per far comprendere il rilievo dell’indice stesso:
- AstraZeneca,
- Shell,
- Hsbc;
- Unilever;
- BP ;
- Rio Tinto.
Il Dax 40 è invece un indice che raggruppa le 40 società a maggiore capitalizzazione quotate sulla borsa di Francoforte. In questo caso i titoli sono scelti in base alla capitalizzazione e alla liquidità. Tra i titoli a maggiore capitalizzazione quotati sul Dax troviamo imprese come: Linde, Sap, Siemens, Volkswagen e Deutsche Telekom.
Anche in Francia, possiamo individuare uno degli indici più significativi per il mercato europeo. Il principale indice azionario del listino parigino è il Cac 40 che, come si deduce dal nome, comprende 40 titoli, anch’essi individuati in base della capitalizzazione e della liquidità. Appartengono a questo indice i titoli di società quali: Lvmh, L’Oréal, TotalEnergies, Sanofi, Hermes e Airbus.
Mentre DJ Euro Stoxx 50 accoglie 50 titoli, di società appartenenti a vari Paesi europei appartenenti all’eurozona. I titoli sono selezionati sulla base della capitalizzazione flottante. Questo significa che la capitalizzazione è calcolata tenendo conto solo delle azioni che sono effettivamente disponibili sul mercato. Appartengono a questo gruppo: Lvmh, Asml, L’Oréal, Linde e TotalEnergies.
Indici europei principali
Per quanto riguarda, invece, i principali indici europei, possiamo distinguere tra indici dell’eurozona e indici esterni all’eurozona. Per quanto riguarda i primi:
-Amsterdam AEX Amsterdam
-Bruxelles BEL 20 Bruxelles
-Parigi CAC 40 Parigi
-CDAX Francoforte
-CLASSIC ALL SHARE Francoforte
-DAX 100 Francoforte
-DAX 30 Francoforte
-DIVDAX Francoforte
-GERMAN ENTREPRENEURIAL Francoforte
-Madrid IBEX 35 Madrid
-MIDCAP MARKET Francoforte
-Helsinki OMX HELSINKI 25 Helsinki
-Helsinki OMX HELSINKI PI Helsinki
-PRIME ALL SHARE FrancoforteLisbona PSI-20 Lisbona
-SDAX Francoforte
-TECHNOLOGY ALL SHARE Francoforte
-Euro Stoxx Net Return DJ Stoxx
-Stoxx EUROSTOXX DJ Stoxx
-Stoxx EUROSTOXX 50 DJ Stoxx
-Stoxx STOXX 50 DJ Stoxx
Mentre sono indici di borsa non appartenenti all’eurozona:
– Londra FTSE 100 Londra
-Londra FTSE ALL SH Londra
-Londra FTSE 250 Londra
-Copenhagen OMX COPENHAGEN 20 Copenhagen
-Copenhagen OMX COPENHAGEN PI Copenhagen
-Stoccolma OMX STOCKHOLM 30 INDEX Stoccolma
-Zurigo SMI Zurigo
Come si leggono gli indici di borsa?
Leggere e interpretare gli indici di borsa è fondamentale per comprendere l’andamento dei mercati finanziari. Questi valori rappresentano un aggregato di azioni selezionate e forniscono un’indicazione sulla performance di un mercato specifico o di un settore economico. Ecco come interpretarli correttamente:
1. Valore dell’indice
- Valore numerico: Il valore di un indice di borsa è rappresentato da un numero che indica il livello dell’indice in un determinato momento. Questo numero è calcolato sulla base dei prezzi delle azioni che compongono l’indice. Ad esempio, se l’S&P 500 ha un valore di 4.000 punti, questo numero rappresenta il valore complessivo delle 500 aziende più importanti degli Stati Uniti incluse nell’indice;
- Variazione percentuale: La variazione percentuale indica quanto l’indice è aumentato o diminuito rispetto al giorno precedente. Se l’indice mostra un aumento del 2%, significa che il valore aggregato delle azioni è aumentato del 2% rispetto al giorno precedente.
2. Ponderazione
- Ponderazione per la capitalizzazione di mercato: La maggior parte è ponderata per la capitalizzazione di mercato, il che significa che le aziende con una capitalizzazione maggiore hanno un impatto più significativo sul valore dell’indice. Per esempio, nell’S&P 500, una grande azienda come Apple avrà un peso maggiore rispetto a una piccola azienda;
- Ponderazione per il prezzo: Alcuni indicatori sono ponderati per il prezzo delle azioni. In questi casi, le aziende con azioni più costose influenzano maggiormente l’andamento dell’indice rispetto a quelle con azioni meno costose.
3. Interpretazione delle variazioni
- Aumento: Un aumento del valore indica che, complessivamente, il valore delle azioni incluse nell’indice è aumentato. Questo può essere interpretato come un segnale positivo per l’economia o il settore rappresentato dall’indice.
- Diminuzione: Una diminuzione del valore indica che il valore delle azioni è diminuito. Questo può essere interpretato come un segnale di difficoltà economiche o di incertezza nel mercato.
- Volatilità: La volatilità rappresenta quanto il suo valore varia in un determinato periodo di tempo. Indicatori molto volatili indicano mercati più instabili e incerti.
4. Utilizzo come benchmark
Gli indici di borsa vengono spesso utilizzati come benchmark per valutare la performance di un portafoglio d’investimento. Se un portafoglio cresce meno dell’indice di riferimento, potrebbe indicare che l’investimento non sta performando come il mercato generale.
5. Componenti dell’Indice
È utile conoscere le aziende o i settori che compongono un indice per comprendere meglio le sue variazioni. Ad esempio, se un indice è composto principalmente da aziende tecnologiche, qualsiasi evento che influenzi il settore tecnologico avrà un impatto significativo sull’indice.
Borsa Italiana
Possiamo ora porre l’attenzione sulla Borsa italiana, al fine di individuare gli indici principali e le caratteristiche del mercato.
La Borsa Italiana è, nella sostanza, una società che gestisce i mercati finanziari in Italia. Ad oggi, come accade per tutte le borse mondiali, i titoli sono scambiati sulla relativa piattaforma telematica. Tramite tale ausilio, sono raccolti gli ordini di vendita e di acquisto di azioni, obbligazioni e derivati.
La società svolge anche una funzione di vigilanza sulle transazione e le operazioni compiute da intermediari e broker, nonostante l’attività primaria di vigilanza del mercato finanziario sia devoluta alla Consob.
Possono essere individuati diversi comporti in cui la borsa è organizzata, che includono il mercato telematico obbligazionario (su cui sono scambiati titoli di Stato e Btp) e il mercato azionario, a sua volta suddiviso in diversi segmenti, il più noto dei quali è quello rappresentato dalle c.d. Blue Chips.
Indici di Borsa Italiana principali
Diversi sono gli indici di borsa italiani. Infatti, le società quotate sono raggruppate in diversi gruppi da parte di Borsa Italiana che rappresentano altrettanti segmenti di mercato. Sicuramente, tra questi il più noto è FTSE MIB, il quale riassume le performance delle società Blue Chips più importanti.
È possibile consultare l’andamento degli indici della Borsa Italiana online, andando a verificare i principali: FTSE MIB, Star, TAH, AllShare, MidCap, Smallcap, FTSE Italia Growth. Sono riportate anche le variazioni settimanali e mensili, nonché l’andamento da inizio anno. Ricordiamo inoltre, che tra le quotazioni più significativi della Borsa italiana c’è lo spread Btp-Bund 10 anni. Possiamo brevemente individuare quelli che sono gli indici del mercato italiano:
- FTSE MIB
- FTSE IT All-Share
- FTSE IT Mid Cap
- FTSE IT Star
- FTSE IT Micro Cap
- FTSE IT Small Cap
- FTSE IT All Capped
FTSE MIB: cos’è e come funziona?
Con FTSE MIB si richiama l’acronimo di Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa. Questo è l’indice azionario di riferimento in Italia.
Come dicevamo nei paragrafi precedenti, questi indici costituiscono panieri di titoli. In specie, quello in esame, è composto da 40 titoli dei mercati Euronext Milan ed Euronext MIV Milan. I titoli sono selezionati in base alla capitalizzazione e al volume degli scambi, oltre che al settore.
Sono in prevalenza titoli emessi nel circuito bancario, assicurativo ed industriale. Le società, i cui titoli partecipano al FTSE MIB, sono caratterizzate da un’elevata solidità. Queste pongono in essere i principali scambi giornalieri. I titoli che partecipano ad esso sono oggetto di revisione trimestrale.
Il FTSE MIB opera in Italia dal 1° giugno 2009, dopo l’avvenuta fusione tra la London Stock Exchange e Borsa Italiana.
Questo ha sostituito il precedente indice principale nel mercato nazionale, ossia l’indice S&P/MIB. L’indice di riferimento del mercato era il MIB30, composto dai 30 principali titoli di borsa italiani. La composizione ha subito variazioni negli anni, nel tempo comportando una relativa riduzione della rilevanza del ruolo assunto da istituti di credito, che nel 2009 assorbivano il 26,4% della capitalizzazione totale.
Tuttavia, la crisi del sistema bancario ha cambiato profondamente gli equilibri. In primo luogo, l’indice ha subito una serie di forti ribassi. Grazie alle misure espansive attuate dalla BCE, si è, invero, assistito ad un progressivo recupero.
FTSE MIB si connota per essere un indice ponderato, cioè assegna un peso specifico alle proprie componenti in base alla rispettiva capitalizzazione. Si tiene conto anche dei fattori flottanti che possono incidere sui titoli.
Dunque, ciò comporta che gli indici maggiormente importanti incidono di più sul valore medio dell’indice, ma comunque non oltre la soglia del 15% del paniere. Tale indice, inoltre, non prende in considerazione il valore dei dividendi pagati dalle società.
Per quanto riguarda, allora, il calcolo, questo è effettuato sul volume delle operazioni di acquisto e vendita, oltre che sulla liquidità e le dimensione dei titoli aggregati nel paniere. Durante le fasi di negoziazione e alla chiusura delle borsa, l’indice è calcolato e pubblicato.
AIM: il mercato per le PMI
Possiamo ora ad approfondire un tema particolarmente interessante. Ossia possiamo ora andare a definire una peculiarità del mercato italiano, di recente introduzione. Ci riferiamo ad AIM ITALIA, che è il mercato di Borsa Italiana nato dalla fusione dei mercati AIM Italia e MAC – Mercato alternativo capitali.
Dunque, per le caratteristiche cha abbiamo descritto, possiamo asserire che AIM Italia è un mercato a cui conviene accedere ove si è titolare di piccole e medie imprese italiane. Queste, tramite AIM, potranno investire nella loro crescita rivolgendosi a una platea selezionata di investitori sulle Small Cap- società quotate con una piccola capitalizzazione.
Tramite predetto mercato, le PMI potranno facilmente reperire fondi per le loro imprese e sviluppare l’attività imprenditoriale.
AIM Italia è un MTF (Multilateral Trading Facility), ciò significa che comunque è un mercato regolamentato da Borsa Italiana.
Grazie alla quotazione in questo mercato potranno ottenere diversi benefici, rendere sicuramente più stabile l’attività e appetibile per gli investitori.
Il sito AIM Italia riporta i principali vantaggi che possono derivare dalla quotazione nel predetto mercato:
- Flessibilità regolamentare per le PMI: AIM Italia sia basa su un regolamento flessibile, concepito per offrire un percorso semplificato alla quotazione e al tempo stesso adempimenti post-quotazione calibrati sulla struttura delle piccole e medie imprese.
- Centralità del Nomad: il Nomad è il consulente che accompagna la società durante la fase di ammissione e per tutta la permanenza sul mercato.
- Requisiti di accesso semplificati rispetto al mercato principale: non è prevista una dimensione minima o massima della società in termini di capitalizzazione e, per quanto riguarda il flottante, è sufficiente una soglia minima del 10%. Non sono previsti requisiti particolari in tema di corporate governance, così come non sono previsti requisiti economico-finanziari specifici.
- Rapidità e costi contenuti: per l’accesso al mercato dei capitali rispetto al mercato principale, assicurando al contempo trasparenza e liquidità per gli investitori.
Conclusioni
Leggere un indice di borsa implica comprendere non solo il numero che rappresenta il suo valore, ma anche le dinamiche che lo influenzano. Gli investitori utilizzano questi indici per monitorare l’andamento dei mercati, fare confronti e prendere decisioni informate. Una buona comprensione degli indici è essenziale per navigare con successo nel mondo degli investimenti finanziari.