Regime Forfettario: cosa cambia dal 2025?

Nuovi limiti di reddito: aumento della soglia...

IRES premiale imprese: come funziona?

Aliquota ridotta al 20%: Riservata a chi...

Fatturato: cos’è e come si calcola?

Fisco NazionaleBilancioFatturato: cos'è e come si calcola?

Il fatturato è l'ammontare di tutte le fatture emesse nel periodo di riferimento per le vendite sul mercato interno e su quello estero.

Il fatturato è il totale delle entrate generate da un’azienda attraverso la vendita di beni o servizi, prima di dedurre qualsiasi costo o spesa. Questo parametro offre una visione chiara dell’efficacia commerciale e del volume di affari di un’impresa. Il valore del fatturato tiene conto dell’aspetto economico (fattura emessa), indipendentemente dal fatto che tali valori siano stati incassati o meno (aspetto finanziario).

Di fatto, quindi, un fatturato elevato non significa che un’impresa abbia liquidità in quanto, teoricamente, il valore del fatturato potrebbe anche non essere stato incassato. Inoltre, occorre tenere presente che l’IVA che si applica in fattura non deve essere tenuta in considerazione per il calcolo del fatturato.

Calcolo del fatturato

Il calcolo del fatturato è fondamentale per valutare le prestazioni di un’azienda. Generalmente, si calcola sommando tutte le entrate derivanti dalle vendite in un determinato periodo. Quindi, tutte le fatture dal 1° di gennaio al 31 dicembre. Per i commercianti al minuto e gli e-commerce deve essere aggiunto anche il valore delle vendite derivanti dal registro dei corrispettivi di vendita.

Di seguito una tabella che può aiutare nel calcolo del fatturato mensile di un’azienda.

MeseFatturato Lordo (€) [totale fatture emesse]
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre

In questa tabella:

  • Mese: Elenco dei mesi dell’anno.
  • Fatturato Lordo (€): Qui inserisci il totale del fatturato lordo per ogni mese. Il fatturato lordo è generalmente la somma totale delle vendite o dei ricavi generati, senza dedurre alcun costo o spesa.

Esempi pratici di calcolo fatturato

Prendiamo come esempio una piccola azienda che vende prodotti artigianali. Se in un mese ha venduto prodotti per un totale di 10.000 euro, il suo fatturato mensile è proprio quella cifra.

Importanza del fatturato nelle aziende

Il fatturato è un indicatore chiave delle performance di un’azienda, che aiuta i proprietari e gli investitori a comprendere quanto bene l’impresa sta operando nel mercato.

Come abbiamo detto, si tratta della somma totale dei ricavi generati dalla vendita di beni o servizi in un determinato periodo. È un indicatore fondamentale della salute economica di un’impresa, poiché riflette la capacità dell’azienda di generare entrate. Un fatturato elevato suggerisce una forte domanda per i prodotti o servizi offerti dall’azienda, indicando potenzialmente una buona posizione nel mercato. Inoltre, analizzando le tendenze del fatturato nel tempo, i dirigenti possono valutare l’efficacia delle strategie di marketing e vendita, identificare stagioni di picco o calo delle vendite e prendere decisioni informate su dove allocare risorse per la crescita futura. Tuttavia, è importante notare che un ricavato elevato non si traduce automaticamente in profitto, poiché non tiene conto dei costi e delle spese sostenute. Pertanto, mentre il fatturato fornisce una misura della capacità di un’azienda di generare vendite, deve essere bilanciato con una gestione efficace dei costi per garantire la redditività e la sostenibilità a lungo termine dell’impresa.

Esempio di calcolo degli scostamenti nel tempo

AnnoGennaioFebbraioMarzoDicembreTotale AnnualeScostamento Annuale
2023
2024
2025

In questa tabella:

  • Anno: Ogni riga rappresenta un anno diverso.
  • Mesi (Gennaio – Dicembre): Inserisci il fatturato lordo realizzato in ogni mese.
  • Totale annuale: Somma del fatturato di tutti i mesi per quell’anno.
  • Scostamento annuale: Questa colonna mostra la differenza del fatturato totale annuale rispetto all’anno precedente. Può essere calcolata come fatturato anno corrente – fatturato anno precedente.

Per esempio, se nel 2024 il fatturato totale è stato di 100.000 € e nel 2025 è stato di 110.000 €, lo scostamento annuale per il 2025 sarà di +10.000 €, indicando un aumento del ricavato.

Che differenza c’è tra fatturato e ricavi?

Un imprenditore deve saper distinguere il fatturato dal profitto (o ricavi). Si tratta di due elementi fondamentali per un business ma, il fatturato, se non incrociato con altri valori, ha molta meno importanza. Aumentare il l’importo del venduto di un’azienda non vuol dire automaticamente successo.

Mentre il fatturato misura le entrate totali, il profitto è ciò che resta dopo aver dedotto tutte le spese aziendali. Possiamo dire, quindi, che il ricavo è ciò che rimane del fatturato aziendale una volta dedotti i costi. Naturalmente, occorre approfondire per capire i vari margini di profitto che si possono ottenere a seconda della tipologia di costi sostenuti dall’azienda.

A livello aziendale un’impresa che tende alla crescita ha come obiettivo quello di raggiungere un profitto elevato. Per aumentare il profitto le leve su cui agire sono due: da una parte aumentare il fatturato, dall’altra un’attenta diminuzione dei costi. Già, ma come si fa ad aumentare il fatturato?

In un’azienda commerciale o industriale il fatturato, generalmente, si aumenta attraverso gli investimenti. Ad esempio, l’investimento in un nuovo magazzino dove stipare le merci, oppure l’investimento in un nuovo macchinario per aumentare la produzione. Tuttavia, non è così semplice. L’impresa potrebbe effettuare l’investimento ma senza un’adeguata valutazione potrebbe trovarsi in una situazione di crisi, se non c’è adeguata domanda sul mercato per le merci nel nuovo magazzino o per l’incremento di produzione derivante dal nuovo macchinario.

Tutto questo per dire che gli elementi aziendali fondamentali, come il fatturato, gli investimenti, il reddito, etc. sono elementi strettamente interconnessi tra loro. Manager e consulenti aziendali devono prestare attenzione nella valutazione di questi elementi, in quanto un’errore di valutazione nella pianificazione degli stessi potrebbe comportare conseguenze rilevanti per l’andamento dell’azienda.

Che differenza c’è tra fatturato e volume d’affari?

  1. Fatturato: Rappresenta il totale delle vendite di beni e servizi effettuate in un determinato periodo, solitamente un anno. Questo valore include l’importo totale che i clienti hanno pagato per i prodotti o i servizi forniti dall’azienda. Si tratta di un indicatore importante della dimensione e della salute economica di un’impresa, e viene spesso utilizzato per valutare la crescita e il successo nel tempo;
  2. Volume d’affari IVA: Il volume d’affari ai fini IVA si riferisce all’ammontare totale delle operazioni soggette a IVA effettuate da un’impresa. Questo valore include non solo le vendite di beni e servizi, ma anche altre operazioni che possono essere soggette a IVA, come ad esempio le cessioni di beni, le prestazioni di servizi, e talvolta anche operazioni che non generano un effettivo incasso, come ad esempio gli scambi. Il volume d’affari IVA è un parametro fondamentale per determinare gli obblighi fiscali di un’azienda, come la necessità di iscriversi al registro degli operatori IVA o la frequenza delle dichiarazioni IVA.

Quali indici di bilancio impattano sul fatturato?

Gli indici di bilancio che impattano sul fatturato di un’azienda sono principalmente quelli legati alle vendite, ai costi e alla gestione operativa. Ecco alcuni degli indici più rilevanti:

  1. Margine lordo: Misura la percentuale di ricavato rimanente dopo aver dedotto i costi diretti associati alla produzione dei beni o alla fornitura dei servizi. Un margine lordo elevato indica che l’azienda è in grado di mantenere una buona parte di quello che realizza dopo aver coperto i costi diretti;
  2. Margine operativo: Questo indice considera non solo i costi diretti, ma anche i costi operativi (come affitti, stipendi amministrativi, e spese generali). È un indicatore della capacità dell’azienda di generare profitto dalle sue operazioni principali;
  3. Costi delle merci vendute (CMV): Indica il costo diretto di produzione dei beni venduti o il costo di acquisto dei prodotti venduti. Questo indice è direttamente correlato al ricavato, poiché un aumento delle vendite spesso comporta un aumento del CMV.
  4. Turnover del magazzino: Misura la frequenza con cui l’azienda rinnova le scorte nel corso di un periodo. Un turnover elevato può indicare una forte domanda e quindi un potenziale aumento del fatturato.
  5. Turnover dei clienti: Indica la frequenza con cui l’azienda riscuote i pagamenti dai suoi clienti. Un turnover rapido può migliorare il flusso di cassa e sostenere ulteriori vendite.

È importante notare che questi indici non operano in isolamento, ma sono interconnessi e influenzano a vicenda la performance finanziaria complessiva dell’azienda. Una gestione efficace di questi aspetti può portare a un miglioramento del fatturato e della salute finanziaria dell’azienda nel suo complesso.

Domande frequenti

Come si differenzia il fatturato dal cash flow?

Il fatturato rappresenta le entrate totali, mentre il cash flow si riferisce alla quantità di denaro che entra ed esce effettivamente dall’azienda.

È possibile avere un fatturato elevato ma un profitto basso?

Sì, ciò può accadere quando le spese dell’azienda sono molto alte rispetto alle entrate.


In che modo il fatturato influisce sulla valutazione di un’azienda?

Un fatturato elevato e in crescita può aumentare il valore di mercato di un’azienda e attrarre investitori.

Modulo di contatto

    Ho letto l’informativa Privacy e autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le finalità ivi indicate.

    I più letti della settimana

    Abbonati a Fiscomania

    Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

    I nostri tools
    Advertising

     

    Redazione
    Redazione
    La redazione di Fiscomania.com è composta da professionisti che operano nel campo fiscale (commercialisti, consulenti aziendali, legali, consulenti del lavoro, etc) per garantire informazioni aggiornate e puntuali.
    Leggi anche

    Festività di dicembre in busta paga: cosa attendersi?

    Il mese di dicembre 2024, con le sue festività che cadono in giorni infrasettimanali, aggiunge un elemento di complessità...

    Come funziona la multiproprietà immobiliare?

    La multiproprietà immobiliare è una particolare tipologia di diritto di godimento turnario, ovvero presuppone il godimento temporaneo di un...

    Rivalutazione di terreni e partecipazioni a regime dal 2025: opportunità e impatti fiscali

    Stabilizzazione a regime: Dal 2025, la rivalutazione di terreni e partecipazioni diventa una misura permanente, riducendo l'incertezza legata alle...

    Fattura elettronica per operazioni con l’estero

    Le operazioni da e verso l'estero (UE o extra-UE) devono essere gestite, obbligatoriamente, tramite fatturazione elettronica. Le operazioni legate alla cessioni...

    Sanzioni tardiva emissione della fattura elettronica

    Ordinariamente, la fattura elettronica deve essere emessa entro 12 giorni dal momento in cui l'operazione si considera effettuata. Oppure,...

    IVA per cassa vs IVA ordinaria

    Regime IVA ordinario: applicazione dell'IVA alla fatturazione indipendentemente dal pagamento ricevuto. Regime IVA per cassa: IVA dovuta solo al momento...