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Ricevuta bancaria (Ri.Ba.): incasso e contabilizzazione

La ricevuta bancaria (Ri.Ba) è un mandato all’incasso conferito alla banca di incassare una somma da parte di un debitore. L’utilizzo di Ri.Ba. “salvo buon fine” è il principale mezzo di finanziamento bancario per la maggior parte delle piccole e medie imprese italiane. Vediamo come funziona l’utilizzo della Ri.Ba. per le aziende.

La ricevuta bancaria (meglio conosciuta come Ri.Ba.) è una delle modalità di pagamento elettroniche, quindi tracciabili, più diffuse tra le aziende e i professionisti di ogni settore economico.

In pratica, si tratta di un impegno al pagamento di una fattura, a scadenze prestabilite (solitamente a 30, 60 o 90 giorni).

L’istituto finanziario cui fa capo il soggetto che ha deciso di effettuare la cessione del bene o la prestazione del servizio comunica la scadenza del pagamento al debitore. Questi effettua il pagamento elettronico a scadenza e riceve la ricevuta bancaria.

Possiamo affermare, quindi, che la Ri.Ba. attesta l’avvenuto pagamento della Fattura.

In pratica le aziende, con la Ri.Ba. hanno un metodo sicuro per incassare gli importi dovuti dai debitori a varie scadenze. Allo stesso modo i professionisti possono evitare di emettere progetti di notula, potendo essere sicuri di emettere fattura al momento del pagamento della ricevuta bancaria.

Di seguito, nella nostra guida, tutte le informazioni utili al funzionamento e alla contabilizzazione delle ricevute bancarie (Ri.Ba.).

Cominciamo!

Ricevuta Bancaria (Ri.Ba.)
Ricevuta Bancaria (Ri.Ba.)

Cos’è la Ricevuta Bancaria (Ri.Ba)?

La ricevuta bancaria è un documento mediante il quale un soggetto attesta ad un altro soggetto l’avvenuta riscossione di una somma di denaro, da quest’ultimo dovuta al primo, tramite una banca.

In pratica, la Ri.Ba. è un documento finanziario che permette al creditore di ottenere il pagamento di una somma di denaro. Il processo avviene in base ad una valutazione effettuata dalla banca in merito alla probabilità che il credito concesso venga rimborsato tramite il pagamento della ricevuta bancaria.

L’obiettivo della ricevuta bancaria è sempre stato quello di essere uno strumento utile ad agevolare i pagamenti tramite banca.

La Ri.Ba. presenta una serie di indicazioni che permettono di individuare sia il rapporto sottostante, e quindi l’operazione da cui origina il credito (sono, presenti gli estremi dei due soggetti interessati, il numero della fattura emessa in relazione ad una specifica operazione di vendita ovvero di prestazione di servizi intervenuta tra detti soggetti ed il quantum dovuto), che le modalità e la scadenza dell’adempimento.

Le indicazioni presenti nella ricevuta bancaria non fanno però della stessa un titolo di credito. Infatti, nella ricevuta mancano i caratteri essenziali della letteralità, dell’autonomia, della incorporazione del diritto nel titolo e della destinazione alla circolazione.

Oggi la ricevuta bancaria è uno degli strumenti di pagamento più utilizzati nelle transazioni commerciali, e di fatto ha preso il posto della cambiale.

Elementi della ricevuta bancaria (Ri.Ba)

Una ricevuta bancaria (Ri.Ba.) riporta:

  • I dati delle due parti;
  • Il riferimento al numero della fattura emessa;
  • Le modalità di pagamento;
  • La scadenza o termine ultimo di saldo.

Funzionamento della Ri.Ba. “al dopo incasso

Il funzionamento di una ricevuta bancariaal dopo incasso” è molto semplice e può essere facilmente sintetizzato secondo lo schema seguente:

  • Il soggetto prestatore (creditore) compila la propria fattura e la spedisce al suo committente (debitore), specificando che “seguirà Ri.Ba.“. In questo modo il committente sarà a conoscenza del fatto che dovrà effettuare il pagamento nei confronti della banca. Il prestatore contestualmente compila la ricevuta bancaria e la presenta alla sua banca;
  • La banca invia la Ri.Ba. all’istituto di credito del committente, apponendo al documento una girata “valuta per l’incasso“, in modo che la stessa possa avvertire il debitore nei giorni precedenti la scadenza
  • Il committente (debitore), ricevuto l’avviso dalla propria banca, è tenuto ad effettuare il pagamento entro la scadenza. A pagamento effettuato potrà ritirare la ricevuta bancaria che, essendo stata precedentemente firmata anche dal soggetto creditore, ha funzione di documento di quietanza di pagamento avvenuto;
  • L’istituto bancario che ha riscosso l’importo deve comunicare alla banca del creditore l’avvenuta riscossione, procedendo poi a trasmettere le somme al soggetto competente, che può essere la banca del creditore o lo stesso soggetto prestatore (creditore), se non ha ricevuto anticipi.

In caso di mancato pagamento, la banca provvederà ad avvisare il debitore e ad accreditargli eventuali spese accessorie, calcolando anche gli interessi totali. Nel caso in cui passi un certo tempo dall’avviso di pagamento, la banca provvederà alla riscossione per vie legali.

Funzionamento della Ri.Ba “salvo buon fine

Accanto al normale funzionamento di una ricevuta bancaria vi sono anche le Ri.Ba.salvo buon fine“.

Questo tipo di ricevuta bancaria, presenta il vantaggio di poter essere presentata in banca anche prima della scadenza dei termini di pagamento. Il vantaggio di fare questo è ottenere il pagamento in anticipo “salvo buon fine” direttamente dalla propria banca.

Con questa tipologia di ricevuta bancaria al creditore viene accreditato:

  • Il valore del credito da incassare (solitamente relativo ad alcune fatture), diminuito della commissione che spetta alla banca e
  • Gli eventuali interessi che intercorrono tra il momento della presentazione della Ri.Ba. e il pagamento del credito.

Naturalmente la somma versata al creditore dalla banca è a titolo di anticipo sull’eventuale incasso finale del credito, che la banca è tenuta ad incassare in nome e per conto del creditore, a fronte della ricevuta bancaria da lui compilata.

Se al momento dell’incasso previsto il debitore non paga, il creditore è tenuto alla restituzione di quanto incassato dalla banca, oltre ad eventuali penali o interessi previsti dall’istituto di credito.

Occorre, quindi, prestare la dovuta attenzione a questo strumento. Se diversi debitori non pagano a scadenza i costi legati al mancato incasso e l’obbligo di restituzione può creare problematiche finanziarie da non sottovalutare.

I Rapporti Interbancari Diretti (RID)

Accanto alla ricevuta bancaria, vi è anche il Rid (Rapporti interbancari diretti).

In questo caso il debitore da incarico alla propria banca (domiciliataria) di pagare sempre le fatture che arrivano da un determinato fornitore.

Questo tipo di autorizzazione, appunto, prende il nome di Rid.

L’esempio più tipico è l’autorizzazione a pagare le bollette della luce, del gas, del telefono, dell’acqua e addebitare i costi in conto corrente: ovviamente la banca deve provvedere ad avvertire la società che eroga il servizio (o la sua banca) che il mandato è stato dato e che deve ricevere le fatture (bollette) da pagare.

Ri.Ba insolute

Il mancato pagamento di una Ri.Ba. alla scadenza prefissata può avere effetti di non poco conto per un’impresa o un professionista.

Infatti, una ricevuta bancaria non pagata alla scadenza viene considerata dalle banche come un insoluto, comportando l’applicazione di oneri bancari, ovvero commissioni per l’insoluto e costi per una eventuale riemissione, oltre all’addebito immediato di questi sul conto corrente.

L’aspetto su cui, tuttavia, bisogna prestare la dovuta attenzione è che per ogni Ri.Ba. insoluta vi è un peggioramento del rating aziendale, tutto per colpa altrui.

Contabilizzazione della ricevuta bancaria

Per inserire una ricevuta bancaria in contabilità è opportuno utilizzare dei conti di appoggio. Al momento di emissione della Ri.Ba. viene generato il saldo della partita del credito da incassare a fronte del conto patrimoniale effetti attivi che viene aperto.

Quindi, la scheda cliente viene chiusa a fronte dell’emissione della Ri.Ba. per l’incasso del credito. La registrazione contabile sarà la seguente:

CREDITI V. CLIENTI PER RI.BA. a CREDITI V. CLIENTI per €. 100

Il conto crediti verso clienti per Ri.Ba. presenta la stessa natura del conto crediti verso clienti, in quanto riconducibile ad un credito di funzionamento, sorto a misurazione di un ricavo.

Accredito al dopo incasso

Nel caso in cui si scelga l’accredito sul conto corrente dopo l’incasso del credito da parte della banca (al netto delle relative commissioni) si effettuerà la seguente rilevazione contabile in partita doppia:

BANCA c/c a CREDITI V. CLIENTI PER RI.BA. per €. 100

ONERI BANCARI a BANCA c/c per €. 20

Accredito salvo buon fine

In caso di accredito della Ri.Ba. “salvo buon fine” verrà  accreditato (sul “conto anticipi effetti salvo buon fine“) dalla banca al momento del trasferimento alla stessa della ricevuta e con valuta posteriore alla data di scadenza.

Contestualmente, lo stesso conto verrà addebitato al fine di rendere disponibile la medesima somma su conto corrente ordinario e con valuta corrispondente alla data di accredito (usualmente alla data di presentazione della ricevuta bancaria alla banca).

La banca provvederà, inoltre, ad addebitare sul conto corrente ordinario. Con valuta corrispondente a quella dell’accredito sullo stesso conto del valore nominale della ricevuta bancaria e delle commissioni di incasso.

La rilevazione contabile di detta operazione dovrà quindi dare evidenza dell’anticipazione in conto corrente concessa dalla banca.

La scrittura in partita doppia da effettuarsi nel momento in cui si viene a conoscenza dell’anticipazione resa disponibile dalla banca sul conto corrente ordinario sarà quindi la seguente:

BANCA c/c a ANTICIPO BANCA PER RI.BA. per €. 100

ONERI BANCARI a BANCA c/c per €. 20

e quella da effettuarsi nel momento in cui si viene a conoscenza dell’avvenuto incasso da parte della banca dell’importo iscritto sulla ricevuta bancaria oggetto in precedenza di anticipazione sarà la seguente:

ANTICIPO BANCA PER RI.BA. a CREDITI V. CLIENTI PER RI.BA. per €. 100

Ri.Ba. insoluta

Qualora la Ri.Ba. andasse insoluta, si dovrà registrare la riapertura del conto cliente a fronte degli effetti all’incasso e la registrazione degli oneri bancari.

Le registrazioni da effettuare sono le seguenti:

CLIENTI a EFFETTI ALL’INCASSSO per €. 100

SPESE INSOLUTI a BANCA c/c per €. 30

In questo modo il conto clienti resta aperto fino al momento dell’effettivo pagamento.

Qualora le ricevute bancarie emesse dovessero essere più di una, vi consigliamo di registrarle separatamente in modo tale da rintracciarle con maggiore celerità.

Valutazione in bilancio delle Ricevute Bancarie

La ricevuta bancaria, a prescindere dal fatto che venga presentata in banca affinché il suo valore nominale venga accredito secondo la clausola “al dopo incasso” ovvero quella “salvo buon fine“, in sede di redazione del bilancio di esercizio deve essere valutata.

Sostanzialmente il credito per Ri.Ba. deve essere trattato come qualsiasi altro credito. Come detto, infatti, la ricevuta come suddetto, è espressione solo di una modalità di incasso del credito sottostante.

Pertanto, essa, o meglio il credito sottostante, verrà valutato secondo il valore presumibile di realizzo ed a tale valore iscritto in bilancio. Questo è quanto prevede articolo 2426, comma 1, n. 8, del codice civile.

Nel caso in cui, poi, la ricevuta bancaria sia stata oggetto di anticipazione salvo buon fine, si deve anche procedere alla valutazione del debito in essere nei confronti della banca a fronte di detta anticipazione.

Il debito in questione, così come qualsiasi altro debito, dovrà essere valutato in relazione alla sua esigibilità. Usualmente corrispondente al suo valore nominale. Ed il valore così determinato dovrà essere iscritto in bilancio.

Utilizzare la ricevuta bancaria conviene? Il confronto con le alternative

L’aspetto che maggiormente ci si chiede quando si prendono informazioni sulla Ricevuta Bancaria è se questa sia davvero lo strumento migliore sul mercato.

Per valutare questo ho ritenuto potesse essere interessante vedere vantaggi e svantaggi della Ri.Ba. per poi confrontare la stessa con le alternative esistenti sul mercato.

Vantaggi e svantaggi della ricevuta bancaria

L’uso della ricevuta bancaria è conveniente e molto usato grazie all’intermediazione delle banche. Specialmente in ambito commerciale la Ri.Ba. è ancora oggi il mezzo preferito dalle imprese per regolarizzare i pagamenti. Inoltre, la possibilità di portare all’incasso il portafoglio Ri.ba. trasforma questo strumento anche in un mezzo di finanziamento per l’impresa.

Tuttavia, in caso di mancato pagamento, i costi da sostenere per l’impresa o per il professionista sono davvero elevati. Si tratta di dover pagare interessi e commissioni bancarie sul mancato incasso. Questo significa in uscite finanziarie spesso non preventivabili nel caso in cui diversi clienti contemporaneamente non pagano le tue fatture.

Confronto: Ri.Ba vs Rid

Un altro strumento bancario comunemente usato è il Rid (abbreviazione di Rapporti interbancari diretti). Come detto, questo strumento consente di conferire il mandato alla banca di pagare sempre le fatture ricevute da un determinato fornitore (come ad esempio la compagnia telefonica o quella di acqua o elettricità).

Anche questo strumento è molto utilizzato, sia da imprese sia da professionisti. Solitamente il Rid è preferibile alla Ri.ba. nel caso in cui il debitore debba effettuare pagamenti ricorrenti. Pensa al caso delle imprese che hanno offerte con pagamento “ripetitivo“. Oppure, pensa al caso del professionista che fa pagare al cliente la sua consulenza annuale suddivisa in rate trimestrali. Gli esempi che si possono fare sono tantissimi.

Anche in questo caso, se confrontiamo Ri.ba. e Rid ci accorgiamo che in entrambi i casi i costi da sostenere in caso di mancato incasso sono elevati. Per questo motivo, anche il Rid è uno strumento da dosare con attenzione sui clienti che sono “cattivi pagatori“.

Confronto: Ricevuta bancaria (Ri.Ba) vs anticipo fatture

Rispetto alla ricevuta bancaria, l’anticipo fatture prevede che la banca anticipi la somma dovuta deducendone i costi di commissione (mandato all’incasso). L’istituto bancario lascia che sia comunque l’impresa ad occuparsi del recupero del credito nel caso in cui il cliente non effettui il saldo.

La banca anticipa l’importo della fattura al netto del sua commissione. In questo caso l’effetto è identico a quello dell’anticipo sulle Ri.Ba., ma attenzione anche in questo caso al mancato incasso dal creditore.

Nel caso di cessione di credito, invece, la banca diventa il creditore del tuo cliente che riceve una notifica con le informazioni relative alla banca a cui effettuare il pagamento.

Confronto: Ricevuta bancaria (Ri.Ba) vs factoring

A differenza della ricevuta bancaria, il factoring prevede che deleghi la gestione dei crediti futuri ad un’apposita agenzia.

In questo modo i rischi e l’eventuale lavoro di recupero del credito vengono ceduti all’agenzia dietro il pagamento di una commissione. A fronte, quindi di finanza immediata si pagano dei costi sostanzialmente più elevati rispetto alle opzioni precedenti.

La responsabilità del credito può totale e gravare solo sull’agenzia di factoring (pro soluto) o rimanere di competenza tua come credito.

Marco Corti
Marco Cortihttps://fiscomania.com/
Laureato in economia e commercio all'Universita di Pisa nel 2015 ha nel tempo approfondito temi a carattere fiscale per diversi quotidiani online. Attualmente consulente aziendale nel settore della finanza agevolata. Appassionato da sempre di economia e finanza ha iniziato la collaborazione con Fiscomania.com dal 2018.

17 COMMENTI

  1. buonasera sig. Federico riba insoluta :alla scadenza non viene pagata mettiamo il 30 del mese la riba rimane in stanza qualche giorno e quindi il cliente puo evitare di essere segnalato ? quanto tempo rimane a disposizione per evitare la sgnalazione ,grazie Renato

  2. Difficile dare una risposta certa. La cosa migliore sarebbe accordarsi con il creditore per un pagamento alternativo e fare ritirare quella ri.ba per evitare la segnalazione.

  3. Mi viene da dire che non esiste qualcosa che la banca non faccia pagare sotto forma di commissioni.

  4. Salve se richiamo in modo attivo una riba mi viene segnalato in centrale rischi come credito scaduto impagato?Grazie

  5. Quali sono le conseguenze per il debitore che non paga una RiBa? Mi riferisco in particolare al rating presso il proprio istituto di credito?

  6. Non ci sono conseguenze particolari, come protesti o segnalazioni, ma se dovessero esserci più insoluti potrebbe esserci la segnalazione alla centrale rischi.

  7. Buongiorno.
    Quando una ditta emette le riba a fronte della fattura emessa al cliente e le stesse riba poi risultano insolute, le spese delle riba che la ditta conteggia euro 15 per riba e incassate in un secondo tempo, la ditta creditrice è obbligata ad emettere fattura al cliente per il solo totale delle spese di riba?
    Grazie per la risposta
    Distinti saluti

  8. L’importo delle spese relative alle Ri.Ba. se richiesto al cliente deve essere fatturato.

  9. buonasera,se il creditore ritira una riba prima della scadenza per cambiare il piano di pagamento con il debitore vanno incontro a qualche mora o aggravamento del rating?

  10. BUONASERA,
    ABBIAMO EMESSO UNA RIBA CON SCADENZA AL 31/07 IL CLIENTE DICE DI AVERLA PAGATA ED EFFETTIVAMENTE A VIDEO SOTTO LA VOCE IMPORTO MATURATO HO LA VALUTA DEL 01/08 MA SOTTO LA VOCE ARCHIVIO INCASSO MI DICE IN ESAZIONE OGGI E’ IL 01/08 QUANDO VEDRO’ L’ACCREDITO SUL CONTO? COME MAI AD OGGI NON E’ VISIBILE SE IL CLIENTE SOSTIENE DI AVERLA PAGATA E RITIRATO LA RICEVUTA IERI?

  11. Buonasera,
    il cliente ha pagato la riba in data 30 settembre relativa ad una fattura proforma, la valuta per noi e’ il primo di ottobre, pero’ per avere la certezza che sia andata a buon fine e’ necessario aspettare qualche giorno. Il cliente pretende che la la fattura proforma venga trasformata in fattura fiscale con data di emissione 30 settembre perche’ avendo pagato in quella data noi DOBBIAMO emettere il doc fiscale con la medesima data, E’ corretto quello che afferma il cliente?

  12. La fattura per il professionista si emette, al massimo, nel momento in cui c’è la materiale disponibilità delle somme incassate. Questo significa che l’azienda può chiedere di anticipare la data di emissione della fattura, ma è sua facoltà non accettare ed emettere la fattura al massimo alla data di accredito del compenso.

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