Donazione ai figli prima del trasferimento all’estero: guida

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Come utilizzare le donazioni di immobili, denaro e investimenti per ottimizzare la posizione patrimoniale prima del cambio di residenza fiscale.

Il trasferimento della residenza fiscale all’estero rappresenta una decisione strategica che richiede un’accurata pianificazione fiscale. Tra le strategie più efficaci per ottimizzare la posizione patrimoniale prima del cambio di residenza figura la donazione ai figli di beni immobili, liquidità e investimenti finanziari. Questa operazione, se strutturata correttamente, consente di ridurre significativamente il valore del patrimonio detenuto in Italia, minimizzando l’esposizione fiscale futura e semplificando la gestione tributaria post-trasferimento.

La donazione rappresenta uno strumento giuridico consolidato che, quando pianificato con tempistiche adeguate e nel rispetto della normativa vigente, offre vantaggi concreti sia per il donante che per i beneficiari.

Perché pianificare le donazioni prima del trasferimento di residenza

La pianificazione patrimoniale pre-trasferimento assume carattere strategico per diversi motivi fiscali e operativi. Il mantenimento di un patrimonio significativo in Italia comporta obblighi dichiarativi complessi per i non residenti, con adempimenti che possono includere la presentazione della dichiarazione dei redditi, in caso di proventi percepiti.

Vantaggi fiscali immediati della donazione

Le donazioni effettuate prima del trasferimento di residenza beneficiano del regime fiscale italiano più favorevole rispetto a quello che potrebbe applicarsi in caso di successione futura. L’imposta sulle donazioni in Italia prevede franchigie significative: 1 milione di euro per ciascun figlio, con aliquota del 4% sulla parte eccedente per i beni immobili e del 6% per denaro e titoli. Questi parametri risultano spesso più vantaggiosi rispetto alle imposte di successione vigenti in molti Paesi esteri.

La riduzione del patrimonio italiano comporta inoltre una semplificazione degli adempimenti dichiarativi per il futuro non residente. Minori investimenti e proprietà immobiliari in Italia significano minori obblighi di monitoraggio fiscale e gestione amministrativa, con conseguente riduzione dei costi di consulenza e compliance.

Quadro normativo aggiornato 2025

Con la legge delega n. 111/2023 e il D.Lgs. n. 139/2024 sono state razionalizzate le regole su imposte di successione e donazione, con l’Agenzia delle Entrate che ha fornito istruzioni operative nella circolare 3/E del 16 aprile 2025, introducendo il principio di autoliquidazione e coordinando aliquote, franchigie e casistiche come i trust. Le novità si applicano agli atti a titolo gratuito stipulati dal 1° gennaio 2025 e si inseriscono in un percorso di digitalizzazione e semplificazione degli adempimenti, come evidenziato dalle note di prassi e dagli approfondimenti operativi. La disciplina resta ancorata al TUS (D.Lgs. n. 346/1990), integrato dalle modifiche 2024-2025, oltre ai richiami del codice civile e delle norme antiabuso, che incidono sulla validità e sugli effetti delle pianificazioni.

Timing ottimale per le operazioni di donazione

Il momento più appropriato per effettuare le donazioni si colloca idealmente nei 12-18 mesi precedenti il trasferimento di residenza. Questo arco temporale consente di completare tutti gli adempimenti notarili e fiscali necessari, evitando sovrapposizioni tra il cambio di residenza e le formalità relative alla donazione.

È fondamentale considerare che le donazioni effettuate in prossimità del trasferimento potrebbero essere oggetto di maggiore attenzione da parte dell’amministrazione finanziaria, specialmente se di importo significativo. La pianificazione anticipata dimostra la genuinità dell’operazione e ne consolida la validità fiscale.

Coordinamento con la fiscalità internazionale

Il trasferimento di residenza successivo alla donazione non comporta automaticamente vantaggi fiscali aggiuntivi, ma evita le complicazioni derivanti dalla gestione di donazioni transfrontaliere. I Paesi di destinazione potrebbero avere normative specifiche sui trasferimenti patrimoniali da non residenti, rendendo preferibile completare le donazioni prima del cambio di residenza.

È essenziale verificare la presenza di convenzioni contro le doppie imposizioni tra l’Italia e il Paese di destinazione, che potrebbero influenzare il trattamento fiscale delle donazioni e dei redditi futuri generati dai beni trasferiti.

Aliquote e franchigie dell’imposta di donazione

Le aliquote sono graduate per grado di parentela e si applicano sulla parte che eccede le franchigie, con cornici specifiche per coniuge e linea retta, fratelli e altre parentele, nonché per soggetti portatori di handicap grave. Le guide e i riferimenti specializzati confermano: 4% con franchigia € 1.000.000 per coniuge e discendenti; 6% con franchigia € 100.000 per fratelli/sorelle; 6% senza franchigia per altri parenti fino al quarto grado; 8% senza franchigia per altri soggetti, con franchigia speciale € 1.500.000 per disabili gravi. Si considerano regole di cumulo e coordinate operative, con un dibattito giurisprudenziale sul computo delle pregresse liberalità, che richiede valutazioni caso per caso in sede di calcolo.

Tabella comparativa (aliquote e franchigie)

RapportoAliquotaFranchigiaNote
Coniuge e figli4% €1.000.000 Applicazione sulla parte che eccede la franchigia .
Fratelli/sorelle6% €100.000 Cumulo con pregresse donazioni oggetto di dibattito .
Altri parenti fino al 4° grado6% €0 Nessuna franchigia .
Altri soggetti8% €0 Nessuna franchigia .
Disabile grave (L.104)Variabile €1.500.000 Franchigia specia

Tipologie di beni donabili: immobili, denaro e investimenti

Vediamo di seguito alcune casistiche che, sovente, si presentano nella pratica e che spesso mi trovo di fronte nell’attività di consulenza.

Donazione di immobili: aspetti operativi e fiscali

La donazione di beni immobili rappresenta spesso il nucleo principale della strategia patrimoniale pre-trasferimento. Gli immobili residenziali, commerciali e terreni possono essere trasferiti ai figli mediante atto pubblico notarile, con applicazione dell’imposta sulle donazioni calcolata sul valore catastale dell’immobile.

Per gli immobili di pregio o con valore di mercato significativamente superiore a quello catastale, è consigliabile richiedere una perizia estimativa professionale per documentare il valore effettivo del bene. Questa valutazione risulta particolarmente importante in caso di controlli fiscali futuri e per la corretta determinazione delle eventuali imposte dovute.

La donazione di immobili comporta il trasferimento immediato della proprietà, con conseguente perdita del controllo diretto sul bene da parte del donante. È quindi essenziale valutare attentamente questa scelta, considerando eventuali necessità future di utilizzo o gestione dell’immobile.

Alle donazioni immobiliari si applicano, oltre all’imposta di donazione, l’imposta ipotecaria (2%) e catastale (1%) calcolate sul valore catastale, con minimo €200 ciascuna in assenza di agevolazioni sulla prima casa. Se il donatario richiede l’agevolazione “prima casa”, entrambe le imposte ipotecaria e catastale si applicano in misura fissa pari a €200 ciascuna, con riferimento alle norme specifiche che disciplinano l’agevolazione. La base imponibile delle imposte ipotecarie-catastali segue criteri allineati alle regole dell’imposta di donazione, con attenzione alla documentazione e alle perizie ove necessarie.

Trasferimento di liquidità e investimenti finanziari

La donazione di somme di denaro offre maggiore flessibilità operativa rispetto ai beni immobili. Il trasferimento può avvenire tramite bonifico bancario con causale specifica che identifichi l’operazione come donazione, creando una tracciabilità documentale completa dell’operazione.

Gli investimenti finanziari (azioni, obbligazioni, fondi comuni, polizze vita) richiedono procedure specifiche per il trasferimento della titolarità. È necessario coordinare l’operazione con gli intermediari finanziari coinvolti per garantire la corretta intestazione dei titoli e l’aggiornamento delle posizioni fiscali.

La donazione di investimenti comporta particolare attenzione alla valutazione del momento più opportuno per il trasferimento, considerando l’andamento dei mercati e le eventuali plusvalenze o minusvalenze latenti sui titoli oggetto di donazione.

Donazioni indirette

Le donazioni indirette (es. pagamento del prezzo di un immobile a favore del figlio) possono emergere in sede di accertamento e scontano l’imposta con regole ordinarie, fermo restando che la registrazione volontaria consente certezza fiscale e probatoria. Per strumenti finanziari e partecipazioni, ai fini delle plusvalenze future del donatario si applica la regola di continuità del costo fiscale del donante ex art. 68 TUIR, secondo prassi e chiarimenti, inclusa l’impostazione che guarda al costo “assoggettato a tassazione”. La differenza tra successione e donazione nel calcolo del costo fiscale rende particolarmente rilevante la pianificazione temporale dei trasferimenti di partecipazioni non quotate e titoli.

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Aziende e partecipazioni: esenzione con patto di famiglia

L’art. 3, comma 4-ter, TUS prevede l’esenzione dall’imposta su donazioni e successioni per trasferimenti di aziende, rami d’azienda e partecipazioni a coniuge/descendenti, a condizione di mantenimento del controllo o prosecuzione dell’attività per almeno 5 anni con apposita dichiarazione, estendibile anche ai patti di famiglia.

La Cassazione ha confermato che l’esenzione vale anche in trasferimenti a più discendenti in comproprietà purché i diritti siano esercitati da un rappresentante comune che integri il controllo, realizzando un passaggio generazionale effettivo. Il mancato rispetto degli impegni quinquennali determina la decadenza dai benefici con recupero dell’imposta e sanzioni, rendendo cruciale un disegno organizzativo e di governance coerente.

I rischi da tenere in considerazione

La valutazione di questo tipo di operazioni, come abbiamo visto, può comportare dei vantaggi per la famiglia che decide di espatriare all’estero. La possibilità di anticipare gli effetti successori sui discendenti, oltre a permettere un vantaggio fiscale ed amministrativo, deve essere valutata in relazione a potenziali situazioni di rischi. Quelle che riscontro maggiormente in consulenza sono le seguenti.

Profili civilistici: collazione, riduzione e legittima

Le donazioni compiute in vita dal disponente sono soggette alla collazione tra coeredi e alla riduzione se eccedono la quota disponibile e ledono la legittima, con disciplina agli artt. 554 e ss. c.c. e condizioni ex art. 564 c.c.. La riduzione opera dopo la “riunione fittizia” e, se necessario, incide sulle donazioni per reintegrare la quota dei legittimari, con perimetro e priorità delineati dal codice civile e dalla prassi interpretativa. La collazione e la riduzione perseguono finalità diverse: parità tra coeredi ed effettiva tutela della quota di riserva, aspetti spesso sottovalutati nella pianificazione pre-espatrio.

Rischi con i creditori: azione revocatoria

L’atto di donazione può essere oggetto di azione revocatoria ordinaria ex art. 2901 c.c., specie quando l’atto è a titolo gratuito e pregiudizievole, con presunzioni e inversioni probatorie che rendono più agevole la tutela dei creditori. La giurisprudenza ha ribadito che la donazione impoverisce di per sé il donante, agevolando la prova dell’eventus damni e spostando sul donante la dimostrazione della sufficienza residua del patrimonio a garanzia del credito. In contesti di crisi o procedure concorsuali, operano regole speciali di inefficacia che possono colpire le liberalità compiute in prossimità del dissesto.

Abuso del diritto e interpello preventivo

L’abuso del diritto ex art. 10-bis L. 212/2000 si configura quando operazioni prive di sostanza economica producono solo vantaggi fiscali indebiti, in contrasto con la ratio delle norme, con una verifica caso per caso su finalità e mezzi impiegati. La disciplina prevede la possibilità di interpello ordinario per ottenere una posizione dell’Amministrazione in presenza di incertezza normativa, con termini e effetti specifici sul potere accertativo. Nel disegno di donazioni pre-espatrio, la sostanza economica (passaggio generazionale autentico, governance, protezione familiare) e la documentazione sono decisive per superare contestazioni.

Trasferimento di residenza fiscale all’estero: coordinarlo con le donazioni

Il trasferimento richiede cancellazione dall’APR e iscrizione AIRE per periodi superiori a 12 mesi, pur restando necessari i requisiti sostanziali di radicamento all’estero e affievolimento dei legami in Italia. Oltre al requisito formale AIRE, contano giorni di presenza e criteri di domicilio (luogo dove si sviluppano le principali relazioni personali e familiari) e residenza ai fini del TUIR, con la prassi operativa che ricorda la centralità degli elementi fattuali e probatori. Le modalità di iscrizione (comune o consolato) e i tempi sono parte del fascicolo probatorio complessivo che deve essere coerente con le scelte di pianificazione patrimoniale e societaria.

Considerazioni familiari e successorie

La donazione patrimoniale modifica sostanzialmente gli equilibri familiari, trasferendo ricchezza e responsabilità alle generazioni più giovani. È fondamentale valutare la maturità e le competenze dei beneficiari nella gestione patrimoniale, prevedendo eventualmente meccanismi di tutela o affiancamento nella gestione dei beni ricevuti.

La comunicazione all’interno del nucleo familiare assume carattere strategico per il successo dell’operazione. I beneficiari devono comprendere le implicazioni fiscali e gestionali dei beni ricevuti, assumendo consapevolezza delle responsabilità associate alla nuova titolarità.

Le donazioni si integrano nella pianificazione successoria complessiva della famiglia, influenzando la futura distribuzione del patrimonio residuo. È necessario considerare l’eventuale presenza di legittimari e le quote disponibili per ulteriori disposizioni testamentarie.

La normativa sulla riunione fittizia prevede che le donazioni vengano computate nel calcolo delle quote legittime, richiedendo un’accurata pianificazione per evitare future controversie ereditarie tra gli eredi.

Consulenza fiscale online

La donazione ai figli prima del trasferimento di residenza all’estero rappresenta una strategia fiscale consolidata che richiede pianificazione accurata e competenza specialistica. I vantaggi in termini di ottimizzazione fiscale e semplificazione gestionale sono significativi, ma l’operazione deve essere strutturata nel rispetto della normativa vigente e delle specificità della situazione patrimoniale e familiare.

La complessità degli aspetti normativi e fiscali coinvolti rende indispensabile l’assistenza di consulenti specializzati in fiscalità internazionale e pianificazione patrimoniale. Una consulenza personalizzata consente di valutare la fattibilità dell’operazione, identificare la struttura ottimale e minimizzare i rischi fiscali associati.

Per una consulenza fiscale specializzata su donazioni patrimoniali e trasferimento di residenza all’estero, è possibile richiedere un appuntamento per valutare la situazione specifica e sviluppare una strategia personalizzata. La pianificazione tempestiva rappresenta la chiave per il successo dell’operazione e la tutela del patrimonio familiare.

Fonti normative

  • Codice Civile, articoli 769-809 (disciplina delle donazioni)
  • D.Lgs. 346/1990 – Testo Unico Imposta sulle Successioni e Donazioni
  • Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 3/E/2008 sulla fiscalità dei non residenti
  • Convenzioni contro le doppie imposizioni stipulate dall’Italia
  • Prassi consolidata dell’Agenzia delle Entrate in materia di donazioni e trasferimenti patrimoniali
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Federico Migliorini
Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
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