Polizze casa contro eventi calamitosi: la detrazione

I premi assicurativi versati per l'assicurazione casa...

Spese per attività sportive per ragazzi nel 730

Tra le spese detraibili in dichiarazione dei...

Bonus decoder TV 2024: come funziona?

Il Bonus decoder TV 2024 prevede la consegna...

Assunzione di dipendenti con regime forfettario

Fisco NazionaleProfessioniAssunzione di dipendenti con regime forfettario

Il contribuente che adotta il regime forfettario ha la possibilità di assumere dipendenti sino alla soglia di 20.000 euro annui, con riferimento all'anno precedente. Nella soglia rientrano compensi per dipendenti, collaboratori, utili di partecipazione per associati con apporto di solo lavoro.

Il regime forfettario è un regime fiscale per le partite IVA individuali molto vantaggioso perché permette un risparmio notevole sulle imposte, in particolare per i primi cinque anni di attività. Si tratta di un regime volto ad incentivare l’apertura e la gestione di attività commerciali o professionali di dimensioni minori. Abbiamo già approfondito il funzionamento del regime forfettario, è possibile trovare diversi contenuti di approfondimento nel sito. In questo articolo, invece, andiamo ad analizzare le possibilità ed i limiti legati all’assunzione di lavoratori dipendenti per chi opera in regime forfettario.

In particolare, chi applica il regime forfettario, può avere dei collaboratori o dipendenti? E le aziende a loro volta possono avvalersi di lavoratori in regime forfettario per distribuire alcune mansioni all’esterno dello staff regolarmente assunto? Ci sono tanti quesiti intorno a questa modalità di lavoro molto apprezzata soprattutto dai giovani.

Limite di 20.000 euro per il lavoro dipendente alle dipendenze del forfettario

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato disciplinato dall’art. 1 commi da 54 a 89 della Legge n. 190/2014, riservato alle persone fisiche esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo che rispettano determinati requisiti. Possono applicare questo regime anche le imprese familiari, purché in possesso dei relativi requisiti. In particolare, l’art. 1 della Legge n. 190/2014 individua i requisiti di accesso. Tra gli altri requisiti ce n’è uno che riguarda la possibilità di sostenere spese legate al lavoro dipendente. In particolare, possono accedere al regime le persone fisiche esercenti attività d’impresa / lavoro autonomo che al contempo, nell’anno precedente:

  • Hanno sostenuto spese per personale dipendente o per lavoro accessorio per un ammontare massimo di euro 20.000 lordi.

Pertanto, per poter accedere a questo regime agevolato, deve essere verificato che nell’anno precedente sia rispettato il limite di 20.000 euro per le spese relative alle seguenti tipologie di lavoro:

  • Lavoratori dipendenti;
  • Compensi erogati ai collaboratori (di cui all’art. 50, co. 1, lett. c) e c)-bis del TUIR);
  • Utili di partecipazione erogati agli associati in partecipazione con apporto costituito da solo lavoro;
  • Somme corrisposte per le prestazioni di lavoro effettuate dall’imprenditore o dai suoi familiari.

Il costo che deve essere preso in considerazione è il costo lordo, quindi sia il costo per la retribuzione sia quello per gli oneri sociali e i contributi assistenziali. È ritenuto non concorrano alla formazione del limite i compensi erogati per prestazioni di lavoro autonomo occasionale.

La causa di esclusione dal regime

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, il limite delle spese deve essere verificato con riferimento all’anno precedente. Pertanto se nel 2024 sono state sostenute spese di lavoro dipendente per euro 21.000 non potrà applicato il regime forfettario per il 2025. In questo caso dovrà essere applicato il regime fiscale ordinario per la partita IVA individuale, oppure passare ad una forma societaria.

Il risparmio dell’adozione del regime forfettario riguarda per lo più le imposte, che vengono applicate al 5% per i primi 5 anni di attività, e al 15% per gli anni successivi. Il risparmio non riguarda invece la possibilità di risparmiare sulle spese dovute alla gestione dell’attività, in quanto non è possibile scaricare l’IVA in quanto non applicata. Questo regime fiscale è particolarmente indicato a chi sostiene spese contenute per la propria attività, per chi è agli inizi di una carriera professionale, e per chi lavora in particolari ambiti. Anche in relazione a questo è stata prevista la soglia di 20.000 euro per spese legate ad attività di lavoro dipendente.

In regime forfettario posso assumere dipendenti?

Una delle prime domanda a cui andiamo a rispondere riguarda le possibili assunzioni: un lavoratore autonomo con partita IVA in regime forfettario, può assumere dipendenti? La risposta è affermativa, è possibile che un lavoratore autonomo inquadrato con questo regime fiscale possa avvalersi della collaborazione di uno o più lavoratori dipendenti.

Come abbiamo visto, è possibile quindi procedere all’assunzione di un lavoratore dipendente tuttavia, occorre rispettare il limite delle sostenute per un ammontare massimo di euro 20.000 lordi. Per quanto riguarda le assunzioni, è necessario procedere con tutta una serie di obblighi e adempimenti che vengono generalmente rispettati dalle aziende che assumono. Deve quindi esistere un contratto di lavoro in regola, che stabilisce una certa paga mensile al lavoratore dipendente, e per cui vengono versati i contributi a fini previdenziali.

I lavoratori con partita IVA in regime forfettario che decidono di assumere, sono obbligati a presentare la Certificazione Unica per tutti i dipendenti. Questo obbligo non sussiste quando i lavoratori sono collaboratori, ovvero non è presente un vincolo contrattuale dipendente.

Regime forfettario e collaborazioni con altri professionisti

Un’altra possibilità consentita per chi lavora con regime forfettario è quella di avvalersi di uno o più collaboratori professionali. In questo caso può trattarsi di collaboratori esterni con ritenuta di acconto, oppure di altri lavoratori autonomi che hanno una propria partita IVA, con o senza regime forfettario a loro volta.

Anche in questo scenario, è necessario tenere presente il limite dei compensi fissato a 20.000 euro annui corrisposti complessivamente ai propri collaboratori, per non perdere il diritto di mantenere il regime forfettario. La soglia tiene conto sia dei collaboratori professionisti che dei dipendenti assunti dal lavoratore in regime forfettario.  

In questo caso non è necessario stabilire un contratto (anche se è consigliato nel caso di collaborazione continuativa) e in ogni caso non si tratta di un contratto di lavoro dipendente. Non è neanche necessario presentare annualmente la Certificazione Unica, o provvedere al versamento dei contributi previdenziali, che vengono versati solitamente dagli stessi lavoratori con partita IVA.

Va ricordato tuttavia che per chi vuole lavorare con il regime forfettario è esclusa la possibilità di avere uno o più soci, ovvero soggetti che operano insieme per la costituzione di una società. In questo caso non è possibile continuare a lavorare con regime forfettario, ma è necessario passare al regime fiscale ordinario, e eventualmente aprire una società secondo le normative italiane.

Le collaborazioni per chi lavora con partita IVA a regime forfettario possono essere parecchio vantaggiose, perché permettono di unire competenze diverse per poterle sfruttare per singoli progetti, o solamente per un periodo.

Il forfettario può scaricare il costo dei lavoratori dipendenti e dei professionisti?

Il lavoratore che opera in regime forfettario determina il suo reddito applicando al fatturato il coefficiente di redditività legato al proprio codice attività. Questo significa che non è possibile, in questo regime fiscale, scaricare analiticamente i costi sostenuti (ad eccezione dei contributi previdenziali).

Questo significa che in caso di assunzione di lavoratori dipendenti o in caso di fatture ricevute per la collaborazione con altri lavoratori autonomi, la spesa sostenuta non può essere “scaricata” al fine di ridurre le imposte dovute sul reddito. Per questo motivo è importante che il forfettario tenta ben monitorati i costi sostenuti per valutare la convenienza a rimanere in questo regime fiscale. In questo senso è importante la collaborazione con il proprio Commercialista di fiducia.

Conclusioni

Assumere dipendenti mentre si è in regime forfettario in Italia presenta alcune peculiarità che è importante conoscere. Il regime forfettario è un sistema di tassazione semplificato destinato a piccoli imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi, che prevede un’aliquota fiscale ridotta e meno obblighi contabili e amministrativi.

Domande frequenti

È possibile assumere dipendenti in regime forfettario?

Sì, è possibile, ma nel limite di 20.000 euro annui, da verificare nell’anno precedente a quello in cui si vorrebbe operare in regime forfettario.

Le spese per i dipendenti per il forfettario sono scaricabili?

Le spese per i dipendenti non sono deducibili dal reddito imponibile, dato che il regime forfettario prevede un’imposta calcolata su un reddito “forfettario”.

Cosa succede se supero i limiti del regime forfettario?

Se i limiti vengono superati, è necessario passare a un regime fiscale ordinario a partire dall’anno fiscale successivo, a meno che non vi sia il superamento del limite di fatturato oltre la soglia di 100.000 euro.

È possibile assumere dipendenti a tempo determinato o part-time?

Sì, ma è importante considerare come ciò potrebbe influire sui limiti di fatturato o di spesa del regime forfettario.

Come posso calcolare i costi del personale?

Poiché le spese per i dipendenti non sono deducibili, è importante calcolare attentamente i costi totali, inclusi stipendi, contributi e altri oneri.

Potrebbe interessarti

Abbonati a Fiscomania

Oltre 500, tra studi e professionisti, hanno scelto di abbonarsi a Fiscomania per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi.
Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure
Accedi con il tuo account.

I più popolari

I nostri tools

Importante

Fiscomania.com ha raccolto, con ragionevole cura, le informazioni contenute nel sito. Il materiale offerto (coperto da leggi sul copyright) è destinato ai lettori, solo a scopo informativo. Non può in nessun caso sostituire una adeguata consulenza o parere professionale che resta indispensabile. Il portale non accetta alcuna responsabilità in relazione all’utilizzo di tale pubblicazioni senza la collaborazione dei suoi professionisti. Si prega di leggere Termini e condizioni e informativa sulla privacy.

Contattaci

    Ho letto l’informativa Privacy e autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le finalità ivi indicate.

    Potrebbe interessarti da altre Categorie:

    Perdite su crediti: criteri di deducibilità

    I crediti rappresentano una delle principali voci che costituiscono il patrimonio di una azienda in funzionamento, sia che la...

    Polizze casa contro eventi calamitosi: la detrazione

    I premi assicurativi versati per l'assicurazione casa contro eventi calamitosi consente di fruire di una detrazione fiscale ai fini...

    TFR in caso di morte del lavoratore: come funziona?

    Il trattamento di fine rapporto (TFR) è una somma di denaro corrisposta al lavoratore dipendente all'atto della risoluzione del...

    Cipro: tassazione per imprese e persone fisiche

    CAPITALENicosiaLINGUA UFFICIALEGreco (ufficiale), turco greco (ufficiale, 0,2%) MONETAEuroFORMA ISTITUZIONALERepubblica presidenzialeCONVENZIONE CON L'ITALIASI Isola ricca di motivi di interesse di carattere...

    Recupero aiuti di stato illegittimi: validità dei molteplici accertamenti parziali

    Il principio di unicità e globalità dell’accertamento tributario sono principi fondamentali in ambito fiscale, pensati per garantire che l'amministrazione...

    Permessi e congedi per i genitori lavoratori dipendenti

    I genitori lavoratori dipendenti possono fruire di una serie di agevolazioni, sotto forma di permessi e congedi. Le possibilità...