Due dei più potenti e complessi strumenti giuridici a disposizione per la protezione del patrimonio e la pianificazione patrimoniale sono trust e fondazioni. Entrambi questi strumenti forniscono un mezzo per proteggere i tuoi beni mentre sei in vita e per assicurarli per un facile trasferimento ai tuoi eredi dopo la morte. 

Sebbene questi due strumenti abbiano molte somiglianze e usi comuni, ci sono anche importanti caratteristiche distintive che li differenziano in modo netto. Decidere quale sia la scelta ideale per te può dipendere da diversi fattori legati alle tue circostanze ed esigenze personali. Non sono rari, infatti, i casi in cui ci arrivano richieste legate alla costituzione di trust e di fondazioni, spesso confondendo gli elementi caratteristici di un istituto piuttosto che dell’altro. Per questo motivo, con il presente contributo ho deciso di riepilogare la situazione e fornire una breve panoramica di cosa siano esattamente un trust e una fondazione. Esamineremo quindi alcune differenze chiave tra questi due particolari istituti, ed analizzeremo i vantaggi che forniscono entrambi ed infine faremo qualche considerazione per individuare quale sia la scelta migliore. In ogni caso, anticipo, che la variabile fondamentale dipende dalle tue esigenze e come desideri disporre in futuro del tuo patrimonio detenuto personalmente.

Cominciamo!

Cos’è un trust?

Nella sua forma più semplice, un trust è un accordo tra tre parti: il concedente/disponente, il fiduciario e il/i beneficiario/i. Si tratta, in buona sostanza, di un istituto giuridico di diritto estero ma con piena cittadinanza nell’ordinamento italiano (in forza della Convenzione de l’Aja del 1989). Quando viene costituito un trust, il concedente del trust trasferisce la titolarità dei beni nel trust che vengono poi gestiti dal fiduciario a beneficio futuro dei beneficiari. Il trust può essere costituito dal concedente quando questi è ancora in vita oppure anche attraverso una disposizione testamentaria: in tal caso sorge solo dopo la morte del fondatore e ha come patrimonio un suo lascito.

Esistono vari tipi di trust, ciascuno con i proprie ed uniche caratteristiche distintive. In particolare, può trattarsi di: 

  • Trust viventi revocabili;
  • Trust irrevocabili;
  • Trust di protezione patrimoniale;
  • Trust fondiari;
  • Etc.

Alcuni trust, come un trust di protezione dei beni, sono ideali per l’uso come veicoli di protezione dei beni personali perché consentono al concedente di essere contemporaneamente l’unico beneficiario del trust. Altri trust, come i trust revocabili, sono più adatti come veicoli di pianificazione patrimoniale in quanto consentono un facile trasferimento dei beni ai beneficiari del concedente in caso di morte, evitando le procedure di successione. 

I trust revocabili sono quelli in cui i termini del trust possono essere modificati o rescissi del tutto dal concedente (ossia, il concedente mantiene effettivamente la proprietà e il controllo dei beni nel trust). Al contrario, un trust irrevocabile non può essere modificato o risolto dal concedente del trust una volta entrato in vigore, e quindi il concedente rinuncia a ogni controllo personale e proprietà dei beni una volta trasferiti al trust. In generale, i trust vengono utilizzati per la pianificazione patrimoniale, la protezione patrimoniale, l’ottimizzazione fiscale e la privacy finanziaria.

Per approfondire: “Trust in Italia: profili fiscali“.

Per approfondire: “Trust revocabile: tassazione degli utili di fonte estera“.

Per approfondire: “Trust di gestione di partecipazioni: i vantaggi sui dividendi”.

Per approfondire: “Trust e holding nel passaggio generazionale del patrimonio“.

Che cos’è una Fondazione?

Una fondazione è un tipo speciale di organizzazione. In particolare, la fondazione è un ente pubblico dotato di personalità giuridica, costituito da un patrimonio (assegnato da uno o più fondatori) destinato al raggiungimento di uno scopo determinato. Una fondazione ha natura operativa quando lo scopo da raggiungere viene perseguito direttamente, attraverso l’utilizzo della propria organizzazione. Altrimenti, si parla di fondazione di erogazione, ove lo scopo della stessa viene perseguito in via indiretta, attraverso il finanziamento di altri soggetti. La fondazione può essere costituita in vita oppure anche attraverso una disposizione testamentaria: in tal caso sorge solo dopo la morte del fondatore e ha come patrimonio un suo lascito.

La fondazione è uno strumento molto diverso rispetto all’istituto societario, in quanto è un ente privo di assemblea dei soci, ma è comunque gestita da un organo amministrativo. In vari ordinamenti (come ad esempio, Francia, Italia, Spagna e Portogallo) la fondazione può essere costituita solo per scopi di pubblica utilità (come ad esempio quelli culturali, educativi, religiosi, sociali o scientifici). In altri ordinamenti, invece, (come ad esempio, Germania e Paesi Bassi) è consentita la costituzione di fondazioni per qualsiasi scopo lecito, compresi quelli di utilità privata (quali l’educazione dei figli del fondatore o l’erogazione di rendite ai membri di una famiglia). In tutti gli ordinamenti la fondazione si caratterizza per l’assenza di finalità lucrative, il che la fa rientrare tra le organizzazioni non a scopo di lucro (o no profit). L’assenza di finalità lucrative implica il divieto di distribuire gli avanzi di gestione ma non il divieto di conseguirli: se ci sono, devono essere reinvestiti all’interno della fondazione.

Per approfondire: “Cos’è la fondazione privata maltese: perché può esserti utile?“.

Quali differenze tra un trust e una fondazione?

Struttura

Un trust è un contratto che si conclude con l’accordo fra tre parti: il concedente, il fiduciario e il beneficiario. Il fiduciario è responsabile della supervisione dei beni nel trust e di agire nel migliore interesse di tutte le parti coinvolte. Alcuni tipi di trust consentono a una parte di ricoprire più di uno dei tre ruoli di cui sopra (ad es. concedente e fiduciario nel caso di un trust revocabile; o concedente e beneficiario nel caso di un trust di protezione dei beni).

Una fondazione, d’altra parte, è un entità giuridica autonoma del fondatore. È un’organizzazione senza scopo di lucro che si qualifica per l’esenzione fiscale in quanto deve perseguire finalità sociali o benefiche. La persona che costituisce una fondazione è nota come fondatore ed è generalmente gestita da un consiglio di amministrazione. 

Utilizzo dell’istituto

I trust sono generalmente utilizzati per:

  • Pianificazione patrimoniale: come strumento giuridico per trasferire i beni in modo efficiente ed economico agli eredi dopo la morte del disponente;
  • Protezione dei beni: possono essere formati fondi speciali per la protezione dei beni per salvaguardare la ricchezza personale da azioni legali, creditori e altri rischi. La protezione è, sempre, legata alla costituzione dell’istituto prima di ogni azione da parte di terzi;
  • Veicolo di proprietà fondiaria: i trust fondiari possono essere utilizzati per detenere terreni o immobili per conto del concedente o a beneficio futuro dei beneficiari del trust.

Le fondazioni sono utilizzate per:

  • Beneficenza: le fondazioni sono ottimi veicoli attraverso i quali elargire contributi di beneficenza in modo fiscalmente efficiente, che non sono nel nome personale del fondatore ma, piuttosto, della fondazione;
  • Creazione di un’eredità: le fondazioni possono essere formate nel nome di una famiglia o di una persona cara, che consente loro di essere onorati anche dopo la morte;
  • Ottimizzazione fiscale: le fondazioni private godono di esenzioni fiscali speciali. I contributi in denaro e in proprietà fatti a una fondazione godono, ad alcune condizioni, di agevolazioni fiscali come deduzioni dalle imposte;
  • Trasferimento di proprietà: le fondazioni possono emettere sovvenzioni direttamente a beneficio di un individuo, il che significa che possono essere utilizzate come mezzo per trasferire la tua ricchezza ai tuoi eredi dopo la morte, per perseguire un obiettivo di utilità sociale o pubblica utilità.

Entrambi gli strumenti possono essere costituiti anche al fine di tutelare gli interessi della famiglia. Se quest’obiettivo appare chiaro nella formazione di un trust, sicuramente più complesso è raggiungere lo stesso obiettivo con la fondazione. Deve essere evidenziato, comunque, che il nostro ordinamento consente la creazione delle fondazioni di famiglia (art. 28 c.c.). Tuttavia, le stesse devono perseguire comunque scopi di pubblica utilità. Pertanto, è da ritenersi ammissibile una fondazione a beneficio dei membri di una famiglia che, ad esempio, si trovano in particolari condizioni soggettive di merito o bisogno (es. agevolare la fruizione degli studi per i figli).

Nel trust, ad esempio, lo scopo di pubblica utilità ben potrà combinarsi con la tutela di beneficiari (trustmisto”: di scopo e per beneficiari), mentre la fondazione non potrà che impiegare i propri beni per perseguire lo scopo istituzionalmente previsto, restando esclusa la tutela di interessi privatistici (a meno che non si ricorra ad una fondazione di diritto estero: in taluni Paesi sono disciplinate anche fondazioni con scopo sia pubblico che privato, ma trattasi di disciplina molto complessa da applicare concretamente). Inoltre, alla fondazione è preclusa la possibilità di effettuare attività commerciale, se non in via residuale e strettamente correlata all’attuazione dello scopo, mentre il trustee potrà avere, sotto tale profilo, maggiore libertà di azione sui beni del trust.

Tassazione

I trust sono tassati in modo diverso a seconda del tipo specifico, nonché della giurisdizione in cui sono stabiliti. I trust irrevocabili (senza beneficiari individuati) sono tassati come entità legali a sé stanti. Hanno un proprio codice fiscale e sono tassati in base alle aliquote fiscali applicabili nella giurisdizione in cui hanno sede (IRES). I trust revocabili (con beneficiari individuati) sono spesso tassati come entità passanti e il concedente è quindi responsabile del pagamento dell’imposta sui beni a titolo personale (IRPEF). Inoltre, in caso di possesso di beni immobili è dovuto il pagamento dell’IMU. Tuttavia, in molti casi, entrambe le tipologie di trust possono consentire una maggiore efficienza fiscale rispetto alla proprietà personale dei beni in questione.

Il regime fiscale di tassazione di una fondazione è legata alla disciplina degli enti non commerciali, ex art. 87, co. 1, lett c) del TUIR. Questo significa che la fondazione, ordinariamente, deve pagare l’imposta sui redditi (IRES), ma anche l’IRAP, ed anche l’IMU in caso di possesso di beni immobili. A tutto questo deve essere aggiunta l’applicazione dell’imposta sostitutiva del 26% sui rendimenti derivanti da investimenti finanziari del patrimonio. Particolari agevolazioni spettano solamente alle fondazioni che rientrano nella categoria delle ONLUS e in alcuni casi alle fondazioni di partecipazione.

Ruolo del disponente/fondatore

Un altro aspetto che differenzia trust e fondazioni è il ruolo che può assumere il disponente/fondatore.

Nella fondazione il fondatore, solitamente, non ha la possibilità di partecipare attivamente all’amministrazione di questo istituto giuridico. Tuttavia, egli ha la possibilità di nominare i primi amministratori, al massimo definendone i requisiti per la nomina, ma non potrà decidere sulle successive nomine.

Nel trust, il fondo è gestito dal trustee, ma è certamente possibile definire un ruolo, anche determinante, del disponente all’interno dell’organo di controllo ed autorizzativo, così come disciplinare analiticamente i criteri per la nomina, anche in futuro, dei componenti di tale organo (prevedendo, ad esempio, la partecipazione ad esso dei discendenti del disponente medesimo).

Vantaggi comuni di trust e fondazioni

Mentre i trust e le fondazioni differiscono in modo abbastanza significativo nella loro natura, usi e vantaggi relativi, ci sono alcuni vantaggi che sono comuni a entrambi. Questi includono:

  • Entrambi offrono un buon grado di flessibilità in quanto le loro condizioni possono essere adattate e adattate alle esigenze specifiche del fondatore/concessore e dei beneficiari. I trust irrevocabili offrono meno flessibilità;
  • Entrambi consentono al concedente/fondatore di mantenere una qualche forma di potere nel prendere decisioni sui beni del trust/della fondazione o sull’annullamento delle decisioni prese dal fiduciario o dal consiglio di fondazione;
  • Entrambi possono essere istituiti perpetui (non hanno scadenza determinata). Questo li rende ideali per detenere la ricchezza e i beni della famiglia per più generazioni;
  • Sia le fondazioni che i trust offrono un buon grado di privacy finanziaria. Possono essere stipulati come accordi privati ​​tra individui, a differenza dei testamenti che sono sottoposti a procedure di successione pubbliche. Alcune informazioni sulle fondazioni sono pubblicamente disponibili, ma non è necessario rivelare l’identità del fondatore, dei beneficiari o dello scopo della fondazione. I trust sono ancora più privati ​​in quanto non generano alcuna informazione pubblica.

Trust e fondazioni: come scegliere l’istituto di tutela migliore

La decisione tra la creazione di un trust o di una fondazione dipende molto dalle circostanze e dagli obiettivi specifici. Entrambi possono essere utilizzati come potenti strumenti di protezione patrimoniale e pianificazione patrimoniale. Tuttavia, i trust di protezione patrimoniale offshore nelle Isole Cook e Nevis hanno dimostrato di fornire livelli superiori di privacy e protezione dei beni, quindi sarebbero la scelta migliore se questa fosse la tua priorità principale (tuttavia, devi considerare che sono istituti davvero complessi da implementare, rispetto ad un trust residente). Le fondazioni possono fornire un’eccellente efficienza fiscale e sono un veicolo ideale attraverso il quale fare donazioni di beneficenza, trasferire ricchezza ai propri cari o sostenere un’eredità di famiglia. 

Qualunque scelta ritieni sia giusta per te, il consiglio è quello di avvalersi sempre di un dottore commercialista e di un avvocato esperto, in grado di aiutarti ad individuare la struttura giuridica migliore per te, per la tutela e la conservazione del patrimonio e per il futuro passaggio generazionale. Si tratta di strumenti molto complessi che, se utilizzati correttamente con la guida di un professionista, possono generare un beneficio significativo sia per te che per i tuoi beneficiari.  

 

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