Le detrazioni IRPEF per lavoro dipendente sono particolari agevolazioni sotto forma di riduzioni delle imposte rivolte a tutti i lavoratori dipendenti e ai pensionati. Si tratta della possibilità di diminuire la pressione fiscale su questi redditi. Secondo le ultime riforme strutturali del fisco, la situazione attuale cambierà drasticamente nel 2022, grazie ai nuovi tagli che sono stati proposti dalla Legge di Bilancio 2022. Si tratta di tagli alle imposte che al centro dell’attenzione mettono soprattutto l’IRPEF, ovvero l’Imposta sui Redditi delle Persone Fisiche.
Le detrazioni IRPEF spettano a tutta una serie di soggetti, tra cui i lavoratori dipendenti, ma non solo, perché spettano anche a chi recepisce una pensione. Per un lavoratore è possibile compilare un apposito modulo (modulo delle detrazioni di imposta) per indicare quali sono le detrazioni di cui può beneficiare, in base al reddito complessivo e ai componenti del nucleo familiare.
Ma cosa cambierà con le nuove modifiche alle imposte, e i nuovi tagli soprattutto sulle imposte sul reddito? Vediamo quali sono le prospettive per il 2022 che riguardano le detrazioni IRPEF per il lavoro dipendente e per gli altri soggetti che ne possono beneficiare.
Detrazioni IRPEF: di cosa si tratta
Le detrazioni IRPEF permettono ai lavoratori dipendenti di ridurre il carico fiscale previsto sui redditi da lavoro. Alcune detrazioni infatti spettano al lavoratore in base al lavoro dipendente che svolge, oppure in base ad un lavoro assimilato. Tutte le detrazioni devono essere opportunamente indicate in fase di dichiarazione dei redditi, e per quanto riguarda i cittadini che lavorano come dipendenti, è necessario che il sostituto di imposta, ovvero il datore di lavoro, provveda al calcolo direttamente nelle buste paga da gennaio a novembre. Infine è previsto per dicembre un conguaglio fiscale calcolato sul reddito complessivo.
Per quanto riguarda le detrazioni IRPEF previste per il prossimo anno, tutto dipende dalle ultime modifiche in materia di fisco apportate con la riforma fiscale. Le aliquote IRPEF vengono modificate in base alle indicazioni fornite dalla nuova Legge di Bilancio 2022, per cui per il 2022 si prevede un taglio della pressione fiscale soprattutto per il ceto medio.
Secondo le decisioni definitive, le aliquote IRPEF scendono da 5 a 4 aliquote, diminuendo drasticamente la pressione fiscale soprattutto per i cittadini che si trovano in determinate fasce di reddito. Questo comporterà a partire dal prossimo anno un risparmio direttamente in busta paga non indifferente per tutti i cittadini che lavorano come dipendenti e percepiscono reddito entro alcune soglie, che vedremo tra poco.
Detrazioni fiscali IRPEF: a chi spettano
Le detrazioni fiscali IRPEF spettano a diversi soggetti, che svolgono attività lavorativa subordinata con contratto di tipo dipendente. Le detrazioni spettano anche ad altri soggetti che percepiscono altri redditi:
- Compensi da soci lavoratori di cooperative;
- Indennità e compensi a carico di terzi da prestatori di lavoro dipendente;
- Borse di studio e assegni professionali;
- Redditi da collaborazione coordinata e continuativa;
- Le remunerazioni dei sacerdoti;
- Prestazioni pensionistiche con forme di previdenza complementare;
- Compensi derivati da lavori socialmente utili.
Nel 2022 le detrazioni fiscali spetteranno anche a chi percepisce disoccupazione tramite Naspi o Dis-Coll. Allo stesso modo le detrazioni possono essere percepite da chi ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato e chi lavora con contratto a tempo determinato.
Aliquote IRPEF e detrazioni: come cambiano nel 2022
Attualmente il sistema fiscale prevede 5 aliquote per l’IRPEF, ovvero cinque differenti percentuali di applicazione della tassazione sul reddito, in base al totale del reddito percepito nel corso dell’anno. Le nuove aliquote saranno per il prossimo anno così suddivise:
- Redditi inferiori a 15.000 euro annui: aliquota IRPEF al 23%;
- Redditi da 15.000 a 28.000 euro annui: aliquota IRPEF al 25%;
- Redditi da 28.000 a 50.000 euro annui: aliquota IRPEF al 35%;
- Redditi oltre 50.000 euro annui: aliquota IRPEF al 43%.
Si tratta di una riduzione della pressione fiscale importante di cui beneficerà soprattutto il ceto medio, e i vantaggi del nuovo sistema andranno anche alle fasce più alte. Di conseguenza vengono modificate anche le detrazioni IRPEF spettanti ai lavoratori dipendenti: per molti le novità comporteranno un aumento in busta paga, aumento che coinvolgerà anche le fasce di reddito medie e basse. In particolare chi percepirà reddito inferiore a 8.000 euro potrà ricevere una detrazione di 1.880 euro annui, secondo le stime. Per redditi da 8.000 a 28.000 euro le detrazioni fiscali per il lavoro dipendente saranno altrettanto interessanti, intorno ai 900-1000 euro.
Detrazioni fiscali per le famiglie: cosa cambierà
Sulle detrazioni fiscali dei lavoratori dipendenti, è necessaria una piccola parentesi: dal prossimo anno in moltissimi casi non sarà più possibile accedere alle detrazioni fiscali IRPEF per molte famiglie con figli a carico. Questo perché da gennaio 2022 i cittadini potranno chiedere direttamente l’assegno unico, ovvero un’erogazione mensile che andrà a coprire le spese destinate al mantenimento dei figli.
Si tratta di una novità molto attesa che sarà attiva a partire da marzo 2022, mentre i primi tre mesi dell’anno sono necessari alla presentazione delle domande con documentazione ISEE per accedere alla misura. Per le famiglie l’arrivo dell’assegno unico comporterà nella maggior parte dei casi la scomparsa delle detrazioni fiscali per i figli a carico.
Si tratta di detrazioni che prendevano in considerazione i lavoratori dipendenti in particolare, genitori di figli minorenni a carico. Questa forma di sostegno per alleggerire le imposte veniva garantita in busta paga anche alle famiglie numerose, con una maggiorazione per il terzo figlio. Tuttavia queste detrazioni fiscali non saranno più presenti, perché a partire dal prossimo anno l’assegno unico le comprenderà tutte, per la maggior parte delle famiglie italiane. Questa misura verrà erogata mensilmente ai beneficiari in base all’ISEE, ma anche chi non lo presenta potrà beneficiarne, in misura minima. Le uniche detrazioni fiscali che rimarranno sono quelle destinate alle famiglie con figli a carico che superano i 21 anni, entro il compimento dei 24, per cui non è previsto l’assegno unico.
Detrazioni fiscali: il bonus IRPEF
Un’altra agevolazione su cui sono state fatte diverse ipotesi nel corso dell’anno riguarda il bonus IRPEF. Si tratta di un bonus che dal 2020 al 2021 è salito da 80 a 100 euro, per cui inizialmente si ipotizzava un aumento ulteriore fino a 120 euro per il prossimo anno.
Tuttavia con le recenti modifiche e i tagli al fisco, il bonus IRPEF in busta paga da gennaio verrà eliminato. Questo bonus, ex bonus Renzi, sosteneva in particolare i lavoratori dipendenti, e interveniva come detrazione fiscale direttamente nella busta paga mensile dei cittadini.
Con le nuove aliquote IRPEF il bonus scomparirà, assorbito dalle modifiche alle aliquote del nuovo sistema. Questo significa che al contrario di come ipotizzato in un primo momento, il bonus non verrà aumentato, ma sostituito dalle diverse misure adottate dal fisco. Queste modifiche però non comporteranno una perdita economica in busta paga per i lavoratori, perché le percentuali delle aliquote, così come sono modificate, andranno a bilanciare le imposte sui redditi, e i cittadini percepiranno al contrario diversi vantaggi economici.