Delega fatturazione elettronica: cos’è e come si fa

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La fatturazione elettronica è obbligatoria per moltissimi professionisti autonomi con Partita IVA, in particolare nel 2022 l’obbligo viene esteso anche al regime forfettario, con un limite minimo di fatturato di 25.000 euro.

Poter emettere fattura elettronica garantisce numerosi vantaggi, tra cui la semplificazione della contabilità e dell’invio delle fatture tramite appositi programmi informatici. Non tutti sanno che è anche possibile effettuare una delega di alcuni servizi di fatturazione elettronica agli intermediari abilitati, come i commercialisti.

Per poter procedere in questo modo e delegare un soggetto intermediario, è possibile presentare una apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate, attraverso diverse modalità. Nell’articolo tutti i dettagli su come procedere, anche per via telematica.

Fatturazione elettronica: un obbligo per gli autonomi

La fatturazione elettronica da diverso tempo è diventata un obbligo per i lavoratori autonomi, con Partita IVA, con regime fiscale ordinario, anche se sono ancora previste alcune eccezioni. Emettere fatture elettroniche per gli autonomi permette di semplificare l’invio delle stesse, che tramite appositi software avviene sia verso i clienti che verso il fisco.

Questa modalità d’invio delle fatture garantisce inoltre una totale trasparenza con il fisco, perché i dati vengono comunicati subito all’Agenzia delle Entrate. Si tratta di uno strumento anti evasione fiscale che lo stato ha impiegato in linea con le disposizioni europee, e di un obbligo attualmente esteso a molti lavoratori professionisti.

Prima di vedere come funziona la delega, bisogna ricordare che tra qualche mese l’obbligo di emettere fatture digitali sarà esteso anche a chi sta lavorando con il regime fiscale forfettario, ovvero con una agevolazione delle tasse che prevede il 15% delle imposte fisse sul fatturato.

L’obbligo viene quindi esteso, a partire da luglio 2022, anche a tutti gli autonomi che nel corso dell’anno, tramite regime forfettario, cumulano un fatturato maggiore di 25.000 euro. Per chi è al di sotto di questo guadagno, ancora non è obbligatorio procedere elettronicamente.

Delega fatturazione elettronica: di cosa si tratta

Una possibilità che può agevolare ulteriormente l’invio delle fatture è la delega della fatturazione elettronica. Si tratta di uno strumento molto utile per alleggerire il lavoratore dagli adempimenti contabili e dall’utilizzo dei software per l’invio delle fatture.

Permette infatti di delegare alcune funzioni e servizi agli intermediari abilitati, che possono essere gli stessi che seguono gli aspetti fiscali e di contabilità del professionista. Tuttavia la procedura non è automatica, in quanto vanno compilati dei moduli appositi per poter autorizzare gli intermediari ad avere l’accesso ai programmi e utilizzare la fatturazione in digitale.

Tramite delega, i soggetti delegati potranno infatti compiere diverse operazioni:

  • Consultare e acquisire le fatture elettroniche e i loro duplicati;
  • Registrare l’indirizzo telematico e conservare i documenti;
  • Generare un QR Code per acquisire le informazioni anagrafiche e IVA del soggetto delegante;
  • Accreditamento e censimento dei dispositivi;
  • Procedere con la fatturazione elettronica e la conservazione delle fatture

La delega per queste operazioni tuttavia non è illimitata: è possibile infatti delegare solamente 4 soggetti diversi, ovvero intermediari abilitati. Il lavoratore autonomo che desidera delegare una parte degli adempimenti burocratici è tenuto a inviare una apposita richiesta, unicamente per quei soggetti che possono occuparsi delle fatture, come commercialisti o un centro CAF di fiducia.

Chi può essere delegato?

Quando un lavoratore autonomo desidera delegare la fatturazione elettronica ad un altro soggetto, devono essere stipulati opportuni accordi di collaborazione, per esempio con un commercialista o un centro CAF. Non tutti infatti possono essere autorizzati a compiere queste operazioni per conto del professionista, ma unicamente i soggetti incaricati a procedere.

Chi può essere incaricato alla fatturazione elettronica, e a svolgere le operazioni viste sopra? Si tratta di tutti quei intermediari abilitati tra lavoratore e fisco, come:

  • Tutti i soggetti intermediari iscritti ad appositi albi professionali, come: commercialisti, consulenti del lavoro, ragionieri, periti commerciali;
  • I soggetti che dal 1993 sono iscritti alla Camera di Commercio, oppure Industria, Artigianato e Agricoltura, per la categoria tributi. Si tratta di soggetti che hanno completato un percorso di studi idoneo in giurisprudenza, economia e commercio o con diploma di ragioneria;
  • Centri CAF, ovvero i centri di assistenza fiscale rivolti ai cittadini.

L’autorizzazione che viene effettuata verso questi soggetti tuttavia non è mai automatica: questo vuol dire che è necessario per il professionista autonomo presentare una richiesta specifica al soggetto scelto, e anche all’Agenzia delle Entrate, per poter delegare alcune funzioni.

Come richiederla?

Per poter richiedere l’autorizzazione a terzi per i servizi di fatturazione elettronica, è necessario rivolgersi ad uno dei soggetti visti sopra. Se è già presente un commercialista di fiducia, bisogna presentare richiesta a questo soggetto, per poi presentare opportuna domanda anche all’Agenzia delle Entrate.

In particolare, per effettuare la richiesta di delega all’Agenzia, si può procedere in diversi modi:

  • Tramite servizi web, ovvero presentando la domanda tramite la propria area riservata dei servizi telematici proposti dall’Agenzia delle Entrate stessa;
  • Tramite modulo specifico, la “delega fatturazione elettronica” da presentare presso un ufficio presente sul territorio dell’Agenzia delle Entrate.

Come accade per avere accesso a molti altri servizi fiscali, per poter procedere online è necessario avere una o più credenziali digitali, come lo SPID, che si può richiedere anche presso le Poste Italiane. Tramite il proprio cassetto fiscale è possibile effettuare la procedura completamente online, inserendo il codice fiscale del soggetto scelto come intermediario. Il percorso online prevede di:

  • Accedere al proprio cassetto fiscale con una credenziale digitale;
  • Selezionare “profilo utente” dal menu principale;
  • Accedere a diverse sezioni, tra cui “deleghe”;
  • Procedere con “delega online del professionista”.

A presentare la documentazione può essere anche lo stesso intermediario abilitato, con opportuna procedura, ma in questo caso oltre all’apposito modulo compilato e firmato dall’interessato, è importante possedere la dichiarazione IVA dell’anno precedente.

Un altro fattore importante da tenere presente, è che la delega che può essere affidata ad un soggetto intermediario non è illimitata, ma ha una scadenza di 4 anni dal momento in cui viene avviata. Inoltre l’autorizzazione può essere anche sospesa e revocata dai soggetti, tramite le stesse modalità con cui può essere richiesta.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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