Dopo diversi giorni di attesa è stato approvato il Decreto Sostegni ter, ovvero il decreto che contiene tutte le misure di sostegno economico per le imprese per i primi tre mesi del 2022. Si tratta di aiuti aggiuntivi erogati a copertura dei mesi di emergenza sanitaria che sono prorogati fino alla fine di marzo.

Il nuovo Decreto Sostegni ter è stato approvato venerdì 21 gennaio, con lo stanziamento di ulteriori 1,7 miliardi di euro rispetto ai 3,8 miliardi pianificati precedentemente. Una delle misure principali del decreto è il contrasto ai rincari delle bollette per l’energia elettrica, che hanno portato ad una maggiore spesa per le famiglie per le utenze domestiche, e per le imprese per la produzione industriale.

Inoltre si aggiungono nuovi contributi a fondo perduto rivolti ai settori maggiormente colpiti dalla crisi e che si trovano ancora in difficoltà, come il turismo, le discoteche, l’impresa tessile e la moda, il settore dello spettacolo e lo sport. Viene anche proposto un fondo per garantire la ripresa delle attività di commercio al dettaglio. Nell’articolo tutte le misure punto per punto prese dal Decreto Sostegni ter per il primo trimestre del 2022.

Decreto Sostegni ter: il contrasto al caro prezzi dell’energia

Una delle misure maggiormente attese è l’intervento per contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica, aumento che ha causato l’aumento della spesa delle famiglie italiane per le bollette dell’energia elettrica, ma non solo.

L’aumento dei prezzi in questo senso ha provocato non pochi problemi anche per le aziende di produzione industriale, alcune delle quali hanno visto aumentare esponenzialmente il prezzo per produrre prodotti finali, con la conseguenza di un rialzo dei prezzi a catena. Per contrastare un rialzo dei prezzi che al momento non sembra avere una conclusione, il governo tramite Decreto Sostegni ter interviene con alcune misure.

Come riporta il testo ufficiale del Decreto Sostegni ter, si tratta di una eliminazione delle aliquote generali di sistema:

“L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) provvede ad annullare, per il primo trimestre 2022, con decorrenza dal 1° gennaio 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW.”

I fondi necessari per limitare l’aumento dell’energia elettrica per le imprese arrivano fino al totale di 5,5 miliardi di euro, contro i 3,8 miliardi ipotizzati inizialmente. Inoltre vengono introdotti dei sostegni mirati alle imprese per bilanciare la spesa maggiore delle aziende a fronte degli aumenti del prezzo dell’energia.

La misura di sostegno è rivolta alle imprese che hanno visto aumentare il prezzo dell’energia per Kw almeno del 30% rispetto allo stesso periodo del 2019. In questo caso si interviene con un sostegno sotto forma di credito di imposta erogato per coprire il 20% dei costi dell’energia per il primo trimestre del 2022. Si tratta in questo caso di un aiuto diretto alle imprese definite come energivore, per cui l’accesso all’energia elettrica è fondamentale per la produzione.

Sempre a proposito dell’energia, viene introdotta una misura da febbraio a dicembre 2022 che coinvolge gli impianti con fonti rinnovabili, con potenza superiore a 20kW, che beneficiano di tariffe fisse. Su queste realtà viene applicato un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell’energia.

Decreto Sostegni ter: misure per le attività chiuse

Tornano con questo Decreto Sostegni le misure rivolte alle attività ancora chiuse a causa dell’emergenza sanitaria. In particolare questo sostegno è mirato a aiutare le attività chiuse da disposizioni fino alla fine di gennaio 2022, come le discoteche.

Le chiusure sono state nuovamente disposte a causa dell’andamento epidemiologico, comportando un nuovo stop per questo primo periodo del 2022 per diverse attività. Viene quindi rifinanziato il fondo specifico per questo tipo di attività.

Decreto Sostegni ter: commercio al dettaglio

Il nuovo decreto prevede un fondo specifico per le attività di commercio al dettaglio, con il fine di erogare nuovi contributi a fondo perduto per contrastare la crisi economica e garantire una ripresa delle attività di commercio al dettaglio. Il decreto prende in considerazione le attività con i seguenti codici ATECO:

“Attività di commercio al dettaglio identificate dai seguenti codici della classificazione delle attività economiche ATECO 2007: 47.19, 47.30, 47.43, tutte le attività dei gruppi 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99.”

Per poter avere accesso a questi contributi, le imprese devono aver ricavato nel 2019 un fatturato inferiore a due milioni di euro, e aver subito una riduzione dello stesso almeno del 30% nel 2021 rispetto all’anno precedente. Si tratta di contributi che vengono quindi erogati con le stesse modalità dei decreti per il sostegno economico emanati precedentemente.

Esistono tuttavia altri requisiti che le imprese di commercio al dettaglio devono rispettare per poter richiedere il sostegno di questi specifici contributi:

  • Avere sede in Italia ed essere presenti nel Registro delle Imprese con un codice ATECO tra quelli visti prima;
  • Non essere in fase di liquidazione;
  • Non essere già in difficoltà economica nel 2019, prima delll’arrivo della pandemia;
  • Non essere destinatarie di sanzioni interdittive.

Il contributo potrà essere richiesto telematicamente dagli interessati nel rispetto dei requisiti, e verranno effettuati dei controlli per autorizzare le erogazioni. I contributi verranno accreditati in percentuale in base al fatturato, e in relazione ai fondi disponibili per il sostegno alle attività di commercio al dettaglio.

Decreto Sostegni ter: aiuti ai settori colpiti dalla crisi

Il Decreto Sostegni ter introduce inoltre nuovi sostegni a quei settori che sono risultati maggiormente svantaggiati anche per il 2022. Si tratta di settori nuovamente investiti da una situazione di crisi, e per cui la situazione economica è sfavorevole per tutta la durata dell’emergenza sanitaria. I settori coinvolti sono:

  • Parchi a tema e acquari, parchi e giardini zoologici;
  • Attività del settore wedding: organizzatori di eventi e cerimonie, catering e ristorazione, hotellerie, bar e piscine;
  • Settore tessile: produzione di prodotti di moda e tessile, calzaturifici e produzione di pelle, articoli di abbigliamento, calzature;
  • Turismo: centri ricettivi, agenzie di viaggio, parchi divertimenti e a tema, centri termali;
  • Discoteche e sale da ballo, sale giochi e Bingo, musei e gestori di impianti di seggiovie e funicolari, stazioni per autobus;
  • Settore dello spettacolo, cinema e audiovisivo;
  • Settore sportivo.

Anche in questo caso si parla di fondi che verranno suddivisi in base alla perdita di fatturato, tramite credito di imposta e in base al risultato economico di esercizio. Viene inoltre incrementato il Fondo Unico Nazionale Turismo.

Nuovi sostegni per i lavoratori stagionali e il turismo

Il Decreto Sostegni ter interviene anche a favore dei lavoratori stagionali, che sono per lo più impiegati nei settori che al momento attraversano ancora una situazione di crisi, ovvero quelli a cui sono destinati gli aiuti visti prima.

I nuovi sostegni in particolare sono rivolti al mondo del turismo e ai centri termali, dove maggiormente si concentrano le mansioni dei lavoratori stagionali. Sempre per il turismo viene introdotto un credito di imposta per i canoni di locazione di immobili per imprese turistiche.

Il periodo preso in considerazione va da gennaio a marzo 2022, in base alla perdita di fatturato, come specificato nel testo del decreto:

“Il credito d’imposta di cui al comma 1 spetta a condizione che i soggetti ivi indicati abbiano subìto una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel mese di riferimento dell’anno 2022 di almeno il 50 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno 2019.”

Inoltre viene prorogata la possibilità di utilizzare i buoni termali (il bonus terme) presso centri e strutture termali ancora fino alla fine di marzo 2022.

Decreto Sostegni ter: altre misure

Altre misure introdotte dal Decreto Sostegni ter riguardano altri settori ugualmente colpiti dalla crisi economica, e soggetti specifici:

  • Nuovi aiuti per la cultura: incremento dei fondi per il sostegno alla cultura, per il 2022;
  • Nuovi aiuti per lo sport: nuovo credito di imposta per gli investimenti pubblicitari, e nuovi contributi a fondo perduto per le misure di contenimento del virus;
  • Nuovi aiuti per la scuola: nuovi fondi per le misure di contenimento del virus, e per l’acquisto di mascherine in caso di autosorveglianza, nuove proroghe per le borse di studio universitarie;
  • Nuovi aiuti per le imprese: proroga della cassa integrazione per i lavoratori di imprese in crisi;
  • Nuovi aiuti per il trasporto: nuovi fondi per il trasporto pubblico locale;
  • Nuovi aiuti per il settore ferroviario;
  • Nuovi aiuti al settore suinicolo;

Il Decreto Sostegni ter infine introduce una novità che riguarda la cessione del credito per l’agevolazione del Superbonus 110%: da febbraio sarà possibile richiedere questa modalità di cumulo di credito solamente una volta.

1 COMMENTO

  1. Ciao Valeria, sono Ippolito da Firenze, ti volevo fare una domanda visto che sei super preparata e aggiornatissima in materia.
    Nel decreto sost ter gli aiuti ai lavoratori intermittenti che hanno visto perdere i lavoro e sostenuti nel bis, rientrano nel sostegno ter? Ho letto l articolo ma non ho capito bene. Grazie mille Valeria

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