Con il primo Decreto Sostegni, e successivamente con il Decreto Sostegni bis, lo stato ha introdotto, a causa dell’emergenza sanitaria, alcuni contributi a fondo perduto, destinati a sostenere economicamente i settori più colpiti dalla crisi economica.

Tuttavia stanno per arrivare ulteriori contributi a fondo perduto, questa volta di carattere regionale. Questi contributi sono stati decisi dal Decreto Sostegni, e si tratta questa volta di aiuti che verranno erogati dalle regioni, in base alle particolari necessità.

Potranno beneficiare dei contributi a fondo perduto alcune categorie di lavoratori le cui attività sono entrate in una profonda crisi, come attività commerciali o di ristorazione, oppure i trasporti dedicati esclusivamente al turismo, oppure gli addetti alle cerimonie e ai grandi eventi come i matrimoni. Ma non solo, perché anche i parchi a tema e gli zoo riceveranno particolari contributi a fondo perduto, in base alla regione di appartenenza.

Per erogare i nuovi contributi a fondo perduto regionali, ogni regione può emanare specifici bandi, a cui gli imprenditori o i proprietari di attività possono partecipare, in base al proprio settore, per ricevere i nuovi sostegni e garantire così una ripartenza all’attività.

Vediamo in questo articolo nel dettaglio come funzionano e a chi sono destinati i contributi a fondo perduto regionali, presentando alcuni esempi di iniziative che alcune regioni hanno già preso per sostenere l’economia della zona.


Nuovi contributi a fondo perduto regionali: cosa sono

I nuovi contributi a fondo perduto garantiti dalle regioni sono stati decisi già dal primo Decreto Sostegni, e nel 2021 sono stati stanziati ancora 340 milioni di euro, che verranno erogati ripartendoli tra le categorie di imprese che più si sono trovate in difficoltà economica.

Questi contributi a fondo perduto non sono uguali per tutti, perché verranno erogati in base a specifiche direttive regionali, e sulla base di precisi bandi a cui le aziende possono partecipare. I contributi in questo caso sono indipendenti dalle erogazioni già disponibili che lo stato ha garantito ai lavoratori stagionali oppure per le Partite Iva.

Si tratta di nuovi contributi a fondo perduto, che possono essere ricevuti anche se in precedenza sono state richieste altre erogazioni per il sostegno economico. Questi contributi tuttavia si differenziano da quelli visti fino ad ora perché vanno a sostenere particolari progetti imprenditoriali, oppure particolari percorsi formativi.

A chi sono destinati i nuovi contributi a fondo perduto regionali

I nuovi contributi a fondo perduto sono di natura regionale, per questo motivo verranno destinati a soggetti specifici, titolari di impresa, tramite la partecipazione a specifici bandi di partecipazione. I fondi destinati alle regioni sono stati suddivisi in base ai settori a cui sono destinati:

  • 300 milioni di euro: per imprese commerciali, per il turismo o di ristorazione dei centri storici italiani, e gli organizzatori di eventi e cerimonie come i matrimoni;
  • 20 milioni di euro: verranno erogati alle attività che mettono a disposizione dei turisti autobus scoperti destinati ai tour nelle principali città italiane;
  • 20 milioni di euro: saranno erogati ai parchi tematici, agli zoo e alle attività similari.

Dalla distribuzione dei fondi si può dedurre che i settori maggiormente interessati sono alcuni per cui in passato i ristori non sono stati sufficienti a garantire una ripresa effettiva, o che ancora non avevano ricevuto sostegni. In particolare questo è il caso delle attività che gestiscono gli autobus scoperti, oppure le attività come i centri dedicati agli animali.

Ogni regione, in base alle risorse ricevute, proporrà sul territorio diversi bandi indirizzati proprio a questi settori, includendoli in progetti imprenditoriali o formativi volti a favorire la ripresa economica. In Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto che contiene tutte le informazioni, sotto forma di tabella, relative alle cifre che verranno stanziate per ogni specifica regione.

Come funzionano i nuovi contributi a fondo perduto regionali

In base alla ripartizione dei fondi vista prima, i nuovi contributi a fondo perduto regionali verranno erogati da ogni singola regione, incluse le province autonome di Trento e Bolzano, attraverso alcuni bandi di concorso specifici per le imprese.

In linea con questi contributi a fondo perduto, ma non necessariamente a correlazione degli stessi, in molte regioni sono state introdotte diverse iniziative per rilanciare l’economia e per incentivare la formazione dove necessario. Per fare un esempio, la regione Liguria ha appena messo a disposizione alcuni bandi di concorso su specifiche iniziative, come ad esempio:

  • Bandi per la formazione: si possono chiedere specifici voucher per la partecipazione a master e corsi tenuti anche al di fuori della regione, senza limitazioni di settore;
  • Contributi specifici per le attività del mondo del turismo invernale;
  • Particolari sostegni per le imprese della regione Liguria, soprattutto per nuovi investimenti;
  • Contributi per l’autoimprenditorialità giovanile nella regione.

Questi sono solo esempi di alcune delle iniziative promosse regionalmente per garantire una ripresa economica del territorio, anche in altre regioni sono presenti nuovi incentivi e sostegni ai cittadini. Con i nuovi contributi a fondo perduto quindi le singole regioni potranno decidere di destinare i diversi fondi disponibili ad iniziative ad hoc, specifiche per il territorio.

In alcune zone infatti si potranno garantire sostegni al settore turismo, in base alla crisi sopraggiunta con i mancati introiti della stagione, in particolare in riferimento a quella invernale. Anche alcuni centri dedicati agli animali, come gli zoo, che per lungo tempo sono rimasti inaccessibili ai turisti, potranno beneficiare dei nuovi ristori.

Come saranno ripartiti i nuovi contributi a fondo perduto regionali

I nuovi contributi a fondo perduto regionali saranno ripartiti in base alla tabella fornita dalla Gazzetta Ufficiale, in particolare:

  • Regione Abruzzo: verranno destinati in totale 9.139.853,16 euro;
  • Regione Basilicata: verranno destinati in totale 7.220.893,16 euro;
  • Regione Calabria: verranno destinati in totale 12.891.073,16 euro;
  • Regione Campania: verranno destinati in totale 30.460.143,69 euro;
  • Regione Emilia-Romagna: verranno destinati in totale 24.584.013,16 euro;
  • Regione Lazio: verranno destinati in totale 33.822.582,62 euro;
  • Regione Liguria: verranno destinati in totale 8.961.281,58 euro;
  • Regione Lombardia: verranno destinati in totale 50.524.501,05 euro;
  • Regione Marche: verranno destinati in totale 10.064.044,74 euro;
  • Regione Molise: verranno destinati in totale 2.766.338,42 euro;
  • Regione Piemonte: verranno destinati in totale 23.776.638,42 euro;
  • Regione Puglia: verranno destinati in totale 23.561.257,38 euro;
  • Regione Toscana: verranno destinati in totale 22.592.042,62 euro;
  • Regione Umbria: verranno destinati in totale 5.670.332,11 euro;
  • Regione Veneto: verranno destinati in totale 22.965.004,74 euro;
  • Provincia autonoma di Bolzano: verranno destinati in totale 4.573.000,00 euro;
  • Regione Friuli Venezia Giulia: verranno destinati in totale 8.075.000,00 euro;
  • Regione Sardegna: verranno destinati in totale 8.772.000,00 euro;
  • Regione Sicilia: verranno destinati in totale 24.582.000,00 euro;
  • Provincia Autonoma di Trento: verranno destinati in totale 4.063.000,00 euro;
  • Regione Valle d’Aosta: verranno destinati in totale 935.000,00 euro.

Il totale dei fondi stanziati per i contributi a fondo perduto ammonta a 340.000.000,000 euro.

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