È possibile nel nostro Paese riscattare gli anni dell’università in modo da rendere più vicino il giorno in cui si potrà andare in pensione. Praticamente il contribuente può saldare una quota forfait per coprire i contributi pensionistici per tutti gli anni universitari, anticipando così la data in cui avrebbe effettivamente iniziato a lavorare, da 2 fino a un massimo di 6 anni a seconda dei casi. Tecnicamente questa azione è detta riscatto della laurea o degli anni universitari e da alcuni anni è possibile farlo saldando un importo che gode di importanti sconti. Se in passato infatti per riscattare la laurea era necessario saldare conti che ammontavano a varie decine di migliaia di euro, oggi tale somma è fortemente diminuita, rendendo tale azione più interessante.

Conviene davvero
Esistono in effetti pro e contro che portano a dover decidere con attenzione se approfittare del riscatto degli anni universitari o meno. Con il riscatto ordinario il contribuente paga per gli anni di università una quota che viene calcolata considerando l’aliquota contributiva applicata alla retribuzione degli ultimi 12 mesi, considerando la data di presentazione della domanda. Riscattare la laurea in questo caso è un’attività particolarmente ingente, soprattutto per coloro che hanno una situazione lavorativa che offre uno stipendio elevato. Il riscatto agevolato invece consente di saldare i contributi considerando l’aliquota minimale applicata ad artigiani e commercianti durante l’anno di presentazione della domanda. Stiamo parlando di un’aliquota che in vari casi è decisamente minore rispetto a quella pagata dal lavoratore, che quindi aumenta i pro offerti da tale opportunità, visto che la somma da versare diminuisce in maniera sostanziale.

Chi può effettuare il riscatto
Chiunque abbia seguito un corso universitario, conseguendo il titolo di studio, può richiedere il riscatto della laurea. Anche chi ha conseguito il diploma presso istituti di alta formazione artistica e musicale, così come coloro che hanno conseguito un dottorato o un diploma di specializzazione. Non vi è l’obbligo di riscattare tutti gli anni, lo si può fare anche per una singola annualità. Il contribuente può detrarre o dedurre dalla tassazione dell’anno la somma pagata e non potrà considerare come annualità gli anni fuori corso o quelli durante i quali ha lavorato, pagando una specifica contribuzione. Questo perché in caso contrario si potrebbe considerare un’annualità due volte ai fini del calcolo del trattamento pensionistico.

Perché richiedere il riscatto della laurea
Il riscatto della laurea consente al contribuente di anticipare l’età pensionabile o di ottenere una somma maggiore come trattamento pensionistico. L’effettivo interesse nei confronti di tale possibilità dipende dalla situazione del singolo contribuente e dalla somma che deve pagare secondo il calcolo agevolato. Chiaramente è una questione soggettiva, in quanto non tutti si trovano nella medesima situazione. Ad esempio una persona che è prossima alla pensione potrebbe dover saldare una somma eccessivamente elevata per poter anticipare il ritiro dal lavoro. Ognuno deve quindi fare con attenzione il calcolo dei vantaggi ottenibili e della spesa da sostenere, in modo da avere ben chiaro se sia effettivamente interessante effettuare il riscatto degli anni universitari. Molte persone preferiscono attivare un piano pensionistico complementare, o utilizzare i fondi che hanno a disposizione per altre tipologie di investimento.Come fare domanda
Per effettuare il riscatto della laurea è possibile utilizzare l’apposita modulistica disponibile sul sito dell’INPS. L’accesso è possibile solo a chi possiede lo SPID, o altro metodo identificativo di tipo digitale. Sulla propria pagina contributiva il sistema consente di effettuare una simulazione, in modo da comprendere la somma da pagare per riscattare gli anni di studi. È importante notare come sia possibile anche suddividere la somma dovuta in pratiche rate mensili, per non trovarsi a dover sborsare in un’unica soluzione una somma decisamente cospicua.

2 COMMENTI

  1. Grazie per aver condiviso questa importante informazione. Un chiarimento in merito.

    Può’ fare domande di riscatto laurea anche chi ha lavorato full time durante il periodo universitario?

  2. La regola generale prevede che l’anno riscattabile è solo quello dove non sono stati versati contributi previdenziali derivanti da attività lavorativa. Quindi se vi sono contributi versati, quell’anno non sarebbe riscattabile. Consiglio, comunque, di parlare direttamente con l’Inps.

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