La pubblicazione in G.U. n. 9 del 12 gennaio 2024 del D.Lgs. n. 1/2024, c.d. “decreto adempimenti tributari“, si è arrivati ad un nuova razionalizzazione degli adempimenti tributari. Questo decreto, in pratica, è andato a riscrivere (parzialmente) il calendario fiscale degli adempimenti dei professionisti. L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare alla semplificazione di alcune procedure.
È giunto il momento di esplorare nel dettaglio le novità del calendario fiscale 2024, approfondendo le peculiarità e le implicazioni che avranno per le varie categorie di soggetti coinvolti.
Indice degli Argomenti
- Calendario fiscale 2024: le novità
- Forfettari tra fattura elettronica ed esonero da certificazione unica
- Fringe benefit
- Nuovi termini di presentazione delle dichiarazioni fiscali
- Comunicazione dati Sistema Tessera Sanitaria
- Sospensione delle comunicazioni da parte del Fisco
- Semplificazioni sui modelli per gli intermediari
- Soglie visto di conformità
- Conclusioni
Calendario fiscale 2024: le novità
ADEMPIMENTO | SCADENZA |
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Dichiarazione dei redditi | 30 settembre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo di imposta. Per i soggetti IRES entro l’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo di imposta. |
Versamento imposte rateale | Saldo 2023 e acconto 2024 imposte entro il 16 dicembre |
Dichiarazione precompilata (disponibilità) | 30 aprile |
Sospensione comunicazioni ed inviti AdE | – Dal 1° agosto al 31 agosto – Dal 1° dicembre al 31 dicembre |
Trasmissione dati al Sistema Tessera Sanitaria | Invio semestrale, con date da stabilire dal Ministero |
Forfettari tra fattura elettronica ed esonero da certificazione unica
Il calendario fiscale 2024 si presenta con una sfida significativa per i forfettari, che partiranno all’insegna di una trasformazione sostanziale. A partire dal 1° gennaio 2024, è partito l’obbligo generalizzato di utilizzo della fatturazione elettronica, indipendentemente dal volume di ricavi e compensi.
Questo cambiamento rappresenta un importante passo avanti nel contesto normativo e fiscale, ma al contempo impone una complessità gestionale notevole per coloro che adottano il regime forfettario. Questo aspetto emerge chiaramente dalla FAQ n.150 pubblicata il 22 dicembre 2022 dall’Agenzia delle Entrate.
Fattura elettronica forfettari
L’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica implicherà anche un notevole adeguamento tecnologico, poiché i forfettari saranno tenuti a rispettare le nuove disposizioni normative in materia di fatturazione elettronica. Tale processo di aggiornamento potrebbe presentare sfide operative e richiedere investimenti sostanziali in risorse digitali. Di conseguenza, i forfettari si troveranno a dover gestire non solo gli adempimenti fiscali ordinari, ma anche ad adattarsi in modo efficiente alle nuove esigenze tecnologiche imposte dal cambiamento normativo.
Per approfondire: “E-fattura forfettari obbligatoria dal 2024“.
Esonero dalla certificazione unica
la norma prevede, inoltre, l’esonero per i sostituti di imposta di rilasciare la Certificazione unica nei confronti dei contribuenti che applicano il regime forfettario.
Fringe benefit
A partire dal 1° gennaio 2024, si delineano nuove prospettive non solo per i forfettari ma anche per i datori di lavoro. Questi ultimi avranno la facoltà di offrire ai propri dipendenti fringe benefit annuali non tassabili in beni e servizi, con un limite di 1.000 euro (o 2.000 per i dipendenti con figli). Contemporaneamente, dallo stesso giorno, prende vigore la maggiorazione dell’Irpef del 20% sul costo del personale appena assunto a tempo indeterminato, un cambiamento che coinvolge anche i professionisti. Ulteriori incrementi sono previsti a favore dei lavoratori svantaggiati, sottolineando un’impronta di equità e incentivo all’occupazione.
Nuovi termini di presentazione delle dichiarazioni fiscali
La norma rivede i termini di presentazione delle dichiarazioni fiscali. La scadenza di presentazione del modello Redditi e IRAP è fissata al 30 settembre (al posto del 30 novembre). In particolare, per i soggetti IRES è previsto che la scadenza di presentazione della dichiarazione dei redditi è l’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo di imposta. Inoltre, dal 2025 le dichiarazioni dei redditi potranno essere presentate a partire dal 1° di aprile.
I termini di versamento rateale sono unificati per i soggetti titolari (e non) di partita Iva entro il giorno 16 di ciascun mese.
Con l’anticipazione del termine per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi ed IRAP all’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta si riallineano, in sostanza, i termini ordinari rispetto a quelli specificamente previsti nelle ipotesi di liquidazione e di trasformazione, fusione e scissione (non coinvolti dalle modifiche in esame). |
Precompilata per le partite Iva
Infine, sempre in tema dichiarativo anche i soggetti titolari di partita Iva potranno avvalersi della dichiarazione precompilata. I dati a disposizione, riguardano redditi, beni e spese sostenute. In caso di accettazione e conferma dei dati precompilati il contribuente viene escluso dalla possibilità di ricevere controlli.
Pagamenti con F24
Novità riguardano anche il versamento delle imposte sui redditi. Infatti, il contribuente ha la possibilità di inviare in un unica soluzione tutti i modelli F24 relativi al pagamento delle imposte. Questo, attraverso una autorizzazione preventiva all’addebito in conto corrente, nel caso di pagamenti ricorrenti con scadenza prestabilita.
Comunicazioni dipendenti e ritenute
A partire dai versamenti di cui all’anno d’imposta 2025, sarà possibile, per i sostituti d’imposta con un numero di dipendenti non superiore a cinque, in via sperimentale e facoltativa, comunicare i dati delle ritenute e delle trattenute di lavoro dipendente e autonomo all’Agenzia delle entrate. L’adempimento potrà essere effettuato utilizzando i servizi dell’Agenzia delle Entrate per la predisposizione dei modelli di versamento F24. Questa procedura eviterà di inserire i dati già comunicati nella dichiarazione modello 770.
Comunicazione dati Sistema Tessera Sanitaria
Novità anche per quanto riguarda la trasmissione dei dati al Sistema Tessera Sanitaria. L’art. 12 del D.Lgs. mette a regime la trasmissione con cadenza semestrale dei dati. Si tratta dei dati utili ai fini della predisposizione della dichiarazione precompilata. I termini di invio devono essere previsti da un apposito decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze in corso di pubblicazione.
Sospensione delle comunicazioni da parte del Fisco
Novità anche per quanto riguarda le comunicazioni da parte del fisco. Infatti nel mese di agosto e di dicembre l’Amministrazione finanziaria non potrà inviare avvisi o richieste li liquidazione. Si tratta della sospensione delle seguenti comunicazioni:
- Controlli automatizzati ex art. 36-bis del DPR n. 600/73;
- Controlli formali ex art. 36-ter del DPR n. 600/73;
- Liquidazione delle imposte dovute sui redditi assoggettati a tassazione separata;
- Lettere di compliance, ed inviti all’adempimento spontaneo.
Semplificazioni sui modelli per gli intermediari
Importanti novità anche per quanto riguarda i servizi online dell’Agenzia delle Entrate. Sempre in ottica di semplificazione è previsto l’utilizzo di una procedura telematica per la comunicazione della cessazione dell’incarico di depositario delle scritture contabili. Allo stesso modo è previsto un unico modello di delega agli intermediari per tutti i servizi online messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate.
Soglie visto di conformità
La norma prevede l’aumento, per i soggetti cui si applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), da 50.000 a 70.000 euro annui la soglia al di sotto della quale non è richiesto il visto di conformità per l’utilizzo in compensazione del credito Iva.
Conclusioni
La pubblicazione del decreto adempimenti segna un’epoca di profonde trasformazioni per i professionisti, poiché introduce significativi cambiamenti nel calendario fiscale.
Le modifiche non si fermano qui: l’entrata in vigore della stretta sugli impatriati dal 1° gennaio 2024 comporterà adattamenti anche per coloro con elevata qualificazione o specializzazione, sebbene in modo meno incisivo. Inoltre, è previsto il rinvio degli acconti di novembre 2023 al 16 gennaio 2024, con la possibilità di rateizzazione.