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Bonus acqua potabile: comunicazione dal 1° febbraio

Fisco NazionaleBonus acqua potabile: comunicazione dal 1° febbraio

Il Bonus acqua potabile è una misura, sotto forma di credito di imposta al 50%, per le spese sostenute per la razionalizzazione del consumo di acqua potabile.

Il Bonus acqua potabile è una misura, sotto forma di credito di imposta al 50%, per le spese sostenute per la razionalizzazione del consumo di acqua potabile. A partire dal 1° febbraio 2024 è possibile inviare la comunicazione delle spese sostenute.

Si tratta di un aiuto economico rivolto a chi acquista sistemi per migliorare la qualità dell’acqua in casa, in un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale o in un ente del terzo settore o religioso. Si tratta di una particolare agevolazione destinata a chi acquista determinati sistemi per la qualità dell’acqua domestica, per poterla bere e ridurre così il consumo di bottiglie di plastica.

Dal 1° febbraio è possibile inviare all’Agenzia delle entrate la comunicazione relativa alle spese sostenute nel 2023, nell’ambito di applicazione della misura. L’agevolazione è riconosciuta per le spese effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Il bonus consiste in un credito di imposta del 50% sulle spese sostenute per migliorare la qualità dell’acqua.

Vediamo come funziona la misura, quali sono le spese ammesse e come inviare la comunicazione.

Cos’è il Bonus acqua potabile

Il Bonus acqua potabile è stato introdotto inizialmente nel biennio 2020-2021, per poi essere rinnovato dalla Legge di Bilancio del 2022, per gli anni 2022-2023. Per il 2022, sono state stanziate risorse per 5 milioni di euro e per il 2023 le risorse ammontano a 1,5 milioni di euro.

La storia del bonus finisce con la Legge di Bilancio del 2023 perché la manovra finanziaria del 2024 non ha rinnovato la misura. Quest’anno, però, sarà possibile richiederlo per le spese sostenute nel corso del 2023.

Cos’è il Bonus acqua potabile? Si tratta di una misura che spetta a chi acquista sistemi per migliorare la qualità dell’acqua da bere in casa, presso le attività commerciali, professionali o imprenditoriali e negli enti del terzo settore o religiosi.

L’agevolazione si concretizza in un credito d’imposta fino al 50% sulle spese sostenute nel corso dell’anno precedente per l’acquisto e l’installazione di sistemi per migliorare qualitativamente l’acqua per il consumo umano. Lo scopo della misura è anche quello di ridurre il consumo dei contenitori di plastica.

Come funziona

L’agevolazione si concretizza in un credito d’imposta fino al 50% sulle spese sostenute.
I beneficiari hanno il diritto a ricevere un rimborso pari fino alla metà della spesa, entro i limiti previsti dalla misura.

Come funziona il bonus? Una volta effettuato l’acquisto, tutta la documentazione attestante le spese per l’acquisto e l’installazione dei sistemi deve essere debitamente conservata.

Tra il 1° e il 28 febbraio 2024, si deve comunicare l’importo all’Agenzia delle entrate. Successivamente, in sede di dichiarazione dei redditi, il richiedente potrà evidenziare la fruizione del credito d’imposta.

Tutte le informazioni sugli interventi effettuati dovranno essere trasmessi dall’Agenzia delle entrate all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Chi ha diritto al Bonus acqua potabile

Il Bonus acqua potabile spetta a tutti coloro che hanno acquistato e installato sistemi di depurazione e di filtraggio delle acque.

Si tratta delle seguenti categorie di beneficiari:

  • Persone fisiche;
  • Soggetti esercenti in arti, professioni o attività di impresa;
  • Enti non commerciali, compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti e gli enti del terzo settore.

Quali sono gli acquisti agevolabili

Il credito di imposta può essere ottenuto solo per l’acquisto e l’installazione di specifici sistemi di:

  • Mineralizzazione;
  • Filtraggio;
  • Addizione di anidride carbonica alimentare (E 290) o raffreddamento.

Il credito d’imposta, per ciascun beneficiario, è pari al 50% delle spese complessive. L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è pari a:

  • 1000 euro per ciascuna unità immobiliare per le persone fisiche non esercenti attività economica;
  • 5000 euro per ogni immobile adibito ad attività commerciale o istituzionale per gli altri soggetti.

Anche nel caso del bonus acqua potabile è necessario che le spese effettuate per i sistemi che migliorano la qualità dell’acqua vengano sostenute in modalità tracciabile, ovvero è escluso il pagamento in contanti.

Come già accade per altri tipi di bonus, è necessario, per poter accedere a questo tipo di agevolazione, comunicare i lavori effettuati all’ENEA in modo tempestivo. Si tratta dell’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Ci si rivolge all’ENEA anche per i bonus relativi alla ristrutturazione di casa, in particolare per tutti quei lavori che prevedono un miglioramento della condizione energetica dell’immobile.

Il bonus acqua potabile non è rivolto unicamente alle abitazioni, perché si può chiedere anche sui lavori applicati presso immobili adibiti ad attività di impresa, arte e professione, e enti non commerciali.

Come ottenere l’agevolazione

Per ottenere il bonus, è necessario inviare la comunicazione delle spese che sono state sostenute, rientranti nell’ambito di applicazione dell’agevolazione.

Le spese devono essere documentate da una fattura elettronica oppure da un documento commerciale, con all’interno il codice fiscale del soggetto richiedente.

Le modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta sono definite dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, n. 153000, del 16 giugno 2021, recentemente modificato dal provvedimento n. 3921, del 9 gennaio 2024.

Chi può inviare la comunicazione

La richiesta può essere presentata direttamente dal beneficiario o da un suo intermediario.

La comunicazione può essere inviata all’Agenzia delle entrate a partire dal 1° febbraio 2024, relativamente alle spese sostenute nel 2023 per l’acquisto di sistemi di filtraggio dell’acqua potabile.

L’agevolazione, infatti, viene riconosciuta sulle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.

In base al provvedimento n. 3921, i beneficiari devono comunicare all’Agenzia delle entrate, dal 1° al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese agevolabili, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute nell’anno precedente. Pertanto, con riferimento alle spese sostenute nel 2023, la comunicazione deve essere inviata tra il 1° e il 28 febbraio 2024.

Come inviare la comunicazione del bonus acqua potabile

Il modello di comunicazione è stato approvato e modificato, da ultimo, il 9 gennaio 2024.
La comunicazione deve essere inviata solo ed esclusivamente con modalità telematiche, dal contribuente oppure un intermediario. Online è disponibile il modello da inviare telematicamente una volta sostenute le spese per i lavori.

Come si invia?

  • Tramite il servizio web disponibile nell’area riservata sul sito dell’Agenzia delle entrate;
  • Tramite i canali telematici dell’Agenzia delle entrate.

Dopo aver inviato la comunicazione, sempre entro la data del 28 febbraio 2024, è possibile inviare una nuova comunicazione, a sostituzione della precedente. Il richiedente può anche presentare la rinuncia al credito, indicato nella precedente comunicazione, sempre tramite le modalità telematiche indicate poc’anzi.

Compensazione nel modello F24

Il credito d’imposta spettante è utilizzabile dalle persone fisiche non esercenti d’impresa o di lavoro autonomo, nella dichiarazione dei redditi, in compensazione tramite il Modello F24.

Gli altri soggetti beneficiari possono utilizzarlo in compensazione solo ed esclusivamente tramite il Modello F24.

Chi utilizza il credito in compensazione, deve utilizzare il codice tributo 6975.

Conclusioni

Il bonus acqua potabile è un aiuto economico per chi acquista sistemi per migliorare la qualità dell’acqua da bere e possono fare richiesta tutti coloro che hanno acquistato e installato sistemi di depurazione e di filtraggio, nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.

Tutti gli interessati possono inviare la domanda del bonus acqua potabile per le spese sostenute nel 2023, a partire dal 1° febbraio fino al 28 febbraio 2024.

La richiesta può essere presentata dal beneficiario o da un intermediario. Una volta inviata la comunicazione, il richiedente riceve una ricevuta, entro circa 5-10 giorni.

Domande frequenti

Come richiedere il bonus acqua potabile?
Per richiedere il Bonus acqua potabile, bisogna presentare una domanda all’Agenzia delle entrate dall’1° al 28 febbraio 2024, attraverso il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate.

Cos’è il bonus acqua potabile?
Il Bonus acqua potabile è un’agevolazione sotto forma di credito d’imposta pensato per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, accrescendo le vendite di sistemi di filtraggio.

Qual è il credito d’imposta?
Il credito d’imposta è pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento per il miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

Quando fare domanda?
Il contributo potrà essere richiesto direttamente all’Agenzia delle entrate dall’1° al 28 febbraio 2024.

Come utilizzare il credito?
Il credito può essere utilizzato in compensazione nel Modello F24 oppure, a seconda dei casi, anche nella dichiarazione dei redditi.

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    Sara Bellanza
    Sara Bellanza
    Classe 1995, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche. Appassionata di scrittura online da sempre, collaborando per la redazione di articoli in materia di diritto, fiscalità e lavoro.
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