Arrivano ancora proroghe per alcuni pagamenti relativi alla riscossione del fisco. Non si tratta di una vera e propria misura di pace fiscale, ma di una misura che è stata decisa recentemente e che riguarda nello specifico gli avvisi bonari inviati ai cittadini.

Gli avvisi bonari riguardano principalmente controlli che vengono effettuati dal fisco sulle dichiarazioni dei redditi dei cittadini, e possono fare riferimento ad alcuni anni passati. Questi avvisi vengono recapitati a casa dei cittadini tramite lettera, ma non si tratta di una cartella esattoriale vera e propria.

Al momento per questi avvisi viene garantita una ulteriore proroga ai pagamenti fino al 16 dicembre 2021, avvisi per cui già in passato il governo era intervenuto per limitare le richieste di pagamento del fisco verso i cittadini nel periodo di pandemia.

La pace fiscale aveva riguardato numerosi cittadini italiani da vicino, e i pagamenti di debiti e cartelle esattoriali specifiche era stato rimandato. In concomitanza a questa decisione, il fisco aveva introdotto alcuni meccanismi di saldo e stralcio anche per cancellare definitivamente i vecchi debiti degli italiani, se corrispondenti a cifre esigue. Vediamo nell’articolo quali sono le proroghe attuali per quanto riguarda i debiti degli italiani verso il fisco, in particolare a proposito degli avvisi bonari.

Avvisi bonari: di cosa si tratta

L’avviso bonario è in tutto e per tutto una comunicazione, o con più precisione una richiesta del fisco che vuole accertare una determinata situazione di debito di un cittadino. Si tratta di debiti di natura fiscale, che possono fare riferimento a diverse circostanze.

Tramite l’invio di un avviso bonario al cittadino, l’Agenzia delle Entrate informa il cittadino che è stato effettuato un controllo sulla sua dichiarazione dei redditi, e che a livello di imposte ci sono delle mancanze nel pagamento. Si tratta quindi principalmente di comunicazioni che fanno riferimento alle dichiarazioni dei redditi che ogni anno i cittadini sono obbligati a presentare.

Va ricordato a questo proposito che i cittadini devono provvedere al pagamento delle imposte, e quindi alla dichiarazione dei redditi, se percepiscono redditi da una certa cifra in poi. L’Agenzia delle Entrate comunica anche attraverso il portale ufficiale quali sono i casi di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Uno dei casi di esonero più frequente è il seguente:

“Un reddito complessivo, al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze, non superiore a euro 7.500,00 nel quale concorre un reddito di lavoro dipendente o assimilato con periodo di lavoro non inferiore a 365 giorni e non sono state operate ritenute;”

La cifra si abbassa a 7.000 euro se riguarda da vicino i soggetti che percepiscono pensioni. Tornando agli avvisi bonari, questi possono essere inviati ai cittadini a seguito di controlli specifici sulle dichiarazioni dei redditi, ma di fatto non si tratta ancora di cartelle esattoriali.

Avvisi bonari e cartelle esattoriali: le differenze

Gli avvisi bonari sono comunicazioni che prevedono che il cittadino possa rispondere chiedendo l’annullamento se la richiesta del fisco risulta immotivata. Allo stesso modo il cittadino può provare la propria posizione nel caso di un errore presente nell’avviso bonario.

Tuttavia questa richiesta non coincide ancora con la richiesta di saldo del pagamento relativo al debito contratto. Per diventare tale, il debito deve diventare una cartella esattoriale, che può essere richiesta dal fisco al cittadino con l’aggiunta di eventuali sanzioni e interessi.

Il cittadino può comunque decidere di saldare il debito richiesto preventivamente, se questo effettivamente sussiste, prima che l’avviso bonario si trasformi in una cartella esattoriale. Il vantaggio di questo saldo è la mancata applicazione di eventuali interessi, e una riduzione della sanzione.

Anche se il debito di fatto va a costituire una cartella esattoriale, il cittadino può comunque difendersi, in caso di errori o debiti che di fatto non sono effettivamente corrispondenti al vero. L’avviso bonario comunque non va confuso con la cartella esattoriale, e in particolare in questi giorni è stata garantita una proroga agli avvisi bonari che erano stati sospesi a causa del Covid-19.

Al momento, con le recenti modifiche al sistema fiscale, anche il sistema di riscossione sta subendo alcune modifiche: come già è stato registrato negli scorsi mesi, da un lato vengono cancellate le cartelle esattoriali di vecchia data, e di importo basso, dall’altro lato vengono garantite nuove proroghe per i pagamenti di eventuali debiti contratti recentemente dai cittadini.

Rottamazione ter e stralcio delle cartelle esattoriali

La rottamazione ter permette ai cittadini di pagare a rate eventuali debiti contratti verso il fisco. I debiti possono essere di varia natura: imposte non saldate a livello di tassazione sui redditi, multe stradali non pagate, bollo auto non saldato e così via.

La rottamazione ter ha permesso di dilazionare gli importi su diverse cartelle esattoriali, e secondo le recenti indicazioni, le rate sulle cartelle con la scadenza fissata al 30 novembre 2021 (che erano già state sospese da marzo ad agosto 2021) saranno nuovamente prorogate al termine ultimo del 9 dicembre 2021.

Si tratta di una mini proroga che offre ancora qualche giorno di tempo per il pagamento di queste specifiche cartelle esattoriali, su cui sono state disposte rateizzazioni. Tuttavia, anche se la scadenza è al 9 dicembre, è possibile avere ancora qualche giorno di tempo, fino al 14 dicembre, per il pagamento, a causa delle cinque giornate di tolleranza previste dalla normativa.

Queste sono le novità che riguardano da vicino la rottamazione ter, mentre per quanto riguarda gli avvisi bonari, viene dato ancora diverso tempo per i pagamenti scaduti nel 2020. Si tratta dei versamenti degli avvisi bonari che sono scaduti oltre il 16 dicembre 2020, che possono ancora essere effettuati fino al prossimo anno, con data 16 gennaio 2022, nel caso di pagamento a rate.

Si tratta di una possibilità che prevede ancora lo sgravio sia dalle sanzioni che dagli interessi. Le rate previste sono quattro per gli avvisi bonari, da gennaio 2022 con scadenze impostate per ogni mese. Si tratta, sia nel caso di cartelle esattoriali che di avvisi bonari, di mini proroghe, non di una vera e propria pace fiscale, in quanto la situazione della riscossione si sta sbloccando in questi mesi a seguito dello stop introdotto con l’arrivo della pandemia.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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