L’Agenzia delle Entrate ogni anno effettua un’attività di Controllo della Dichiarazione dei Redditi presentata dai contribuenti. Vi sono due tipologie di controlli che vengono effettuati: il controllo formale e quello documentale. Entrambi hanno l’obiettivo di verificare l’esatta indicazione di redditi e ritenute da parte del contribuente. Vediamo quanto tempo l’Agenzia ha a disposizione per i controlli.

La riduzione del carico fiscale è l’obiettivo che tutti noi ci poniamo ogni anno. Quando si presenta la dichiarazione dei redditi riuscire ad ottimizzare il carico fiscale è di fondamentale importanza. Che tu presenti il modello 730 o il modello Redditi P.F. devi prestare la dovuta attenzione alla sua corretta compilazione.

La dichiarazione dei redditi è un processo importante per tutti i contribuenti che hanno l’obbligo di presentare una dichiarazione annuale delle loro entrate e delle loro proprietà. Il controllo della dichiarazione dei redditi è un processo cruciale che garantisce la corretta applicazione delle leggi fiscali e previene eventuali problemi con le autorità fiscali.

Ci sono tantissimi errori che ogni anno vengono commessi dai contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi. In particolare, si tratta di errori che possono essere classificati in due categorie. Quelli che riguardano:

  • La mancata indicazione di redditi (appartenenti alle 6 categorie) dell’IRPEF o ritenute fiscali;
  • La non corretta indicazione di oneri deducibili o detraibili di cui agli articoli 10 e 15 del DPR n. 917/86 (TUIR).

L’Agenzia delle Entrate ogni anno effettua dei controlli per verificare la regolarità delle dichiarazioni dei redditi presentate. Il controllo della dichiarazione dei redditi ha delle tempistiche diverse, e comporta degli adempimenti a carico del contribuente. In questo articolo esploreremo le ragioni per cui la dichiarazione dei redditi viene controllata, i processi di controllo e le conseguenze per i contribuenti che commettano errori o frodi. Con una comprensione approfondita dei controlli sulla dichiarazione dei redditi, i contribuenti saranno in grado di presentare una dichiarazione precisa e evitare sanzioni o problemi fiscali in futuro.


I controlli sulla dichiarazione dei redditi

L’Agenzia delle Entrate, ogni anno effettua dei controlli sulle dichiarazioni dei redditi presentate dai contribuenti. Occorre fare riferimento al DPR n. 600/73, che permette l’effettuazione di due tipologie di controlli. Si tratta dei seguenti:

  • Il controllo formale della dichiarazione dei redditi. Controllo previsto dall’articolo 36-bis del DPR n. 600/73;
  • Il controllo documentale della dichiarazione dei redditi. Controllo previsto dall’articolo 36-ter del DPR n. 600/73.

Queste due tipologie di controlli non sono alternativi tra loro. Anzi, molto spesso capita che il contribuente, in tempi diversi, possa essere sottoposto ad entrambi. Questo in quanto i due controlli della dichiarazione dei redditi hanno diversi obiettivi.

Il controllo formale è un controllo automatizzato e riguarda tutte le dichiarazioni dei redditi presentate.

Il controllo documentale, invece, è un controllo più complesso a cui ogni anno sono sottoposti alcuni contribuenti. Si tratta di quelli che, secondo i parametri dell’Agenzia, presentano indici di un maggio rischio di evasione fiscale.

TABELLA – CONTROLLI DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

Il sunto schematico dei controlli che effettua l’Agenzia delle Entrate sulle Dichiarazioni dei Redditi dei contribuenti.

CONTROLLOA QUALI DICHIARAZIONI SI APPLICAIN COSA CONSISTE
FormaleA tutte le dichiarazioni presentate Procedura automatizzata di liquidazione di imposte, contributi, premi e rimborsi, sulla base dei dati e degli elementi direttamente desumibili dalle dichiarazioni e di quelli risultanti nell’Anagrafe tributaria
DocumentaleAlle dichiarazioni selezionate a livello centrale in base a criteri fondati sull’analisi del rischio Riscontro dei dati indicati nella dichiarazione con i documenti che attestano la correttezza dei dati dichiarati

Vediamo di seguito cosa prevedono queste due tipologie di controllo della dichiarazione dei redditi.

Il controllo formale della dichiarazione dei redditi

Il controllo formale della dichiarazione dei redditi è disciplinato dall’articolo 36-bis del DPR n. 600/73. Si tratta di una tipologia di controllo obbligatoria a cui sono sottoposte tutte le dichiarazioni dei redditi presentate dai contribuenti. Si tratta, quindi, di un controllo effettuato elettronicamente entro il termine di presentazione delle dichiarazioni dell’anno successivo. Il controllo viene effettuato in base ai dati ed agli elementi direttamente desumibili dalle dichiarazioni presentate e da quelli a disposizione dell’anagrafe tributaria.

L’obiettivo di questo controllo è quello di andare a verificare:

  • La presenza di errori materiali o di calcolo commessi nella determinazione del reddito imponibile;
  • La corrispondenza dei pagamenti effettuati con modello F24 con i debiti risultanti dalla dichiarazione;
  • La corretta effettuazione delle compensazioni orizzontali di crediti derivanti dalla dichiarazione;
  • La corretta indicazione di oneri deducibili e detraibili in dichiarazione;
  • Oppure, la corretta indicazione delle ritenute fiscali a titolo di acconto in dichiarazione.

Con questo tipo di controllo l’Agenzia delle Entrate vuole offrire in breve tempo una compliance della dichiarazione. Deve essere evidenziato che nel momento in cui il contribuente riceve l’avviso bonario non ha più a possibilità di usufruire del ravvedimento operoso.

Il controllo documentale della dichiarazione dei redditi

Il controllo documentale della dichiarazione dei redditi è disciplinato dall’articolo 36-ter del DPR n. 600/73. Si tratta di una tipologia di controllo obbligatoria a cui sono sottoposte soltanto alcune dichiarazioni dei redditi presentate dai contribuenti. Vengono sottoposte a questo tipo di controllo soltanto le dichiarazioni che presentano maggiori rischi di evasione fiscale.

Con questo controllo l’Agenzia delle Entrate vuole andare a verificare la documentazione che sta alla base della dichiarazione dei redditi presentata. In questo caso il contribuente viene chiamato a presentare all’Agenzia delle Entrate, di persona o per via elettronica, la documentazione della dichiarazione. In pratica, attraverso questa comunicazione viene chiesto al contribuente di esibire, entro i 30 giorni successivi, la documentazione alla base della dichiarazione. In caso di mancata esibizione della documentazione viene emesso un avviso bonario con sanzioni del 30% della maggiore imposta dovuta. Se i documenti non vengono esibiti in sede di controllo formale possono comunque essere prodotti nel ricorso contro la cartella di pagamento.

Si tratta di tutti i documenti posti alla base della dichiarazione, come gli oneri deducibili e detraibili, ma anche tutte le fatture e certificazioni delle ritenute subite.


Le comunicazioni emesse a seguito del controllo della dichiarazione dei redditi

Al termine di ogni procedura di controllo, qualora siano emerse delle irregolarità, l’Agenzia delle Entrate emette un documento. Si tratta di una comunicazione di irregolarità emessa a seguito del controllo della dichiarazione dei redditi.

Le tipologie di comunicazioni di irregolarità che può emettere l’Agenzia delle Entrate sono:

  1. A seguito di controllo formale;
  2. A seguito di controllo documentale;
  3. Per l’erogazione del trattamento di fine rapporto.

Vediamo queste comunicazioni con maggiore dettaglio.

Comunicazione di irregolarità emessa a seguito di controllo formale

Le comunicazioni di irregolarità emesse a seguito di controllo formale evidenziano l’eventuale presenza di errori. Nel caso, le imposte, gli interessi e le sanzioni da omesso versamento del 30% (ex art. 13 del D.Lgs. n. 471/97) vengono richieste tramite avviso bonario. Nel caso in cui il contribuente non condivida la contestazione deve attendere il ruolo e la cartella di pagamento, per ricorrere.

Con questa comunicazione si permette al contribuente di pagare le somme indicate (con una riduzione delle sanzioni). Oppure, consente di precisare all’Agenzia le ragioni per cui ritiene infondati gli addebiti.

Le comunicazioni di irregolarità sono inviate:

  • Con raccomandata A/R, al domicilio fiscale del contribuente che ha trasmesso direttamente la dichiarazione
  • Attraverso il canale Entratel, all’intermediario che ha inviato in via telematica la dichiarazione.

L’invito a fornire chiarimenti è rivolto all’intermediario solo quando nel frontespizio del modello di dichiarazione (Sezione Firma del modello) è stata barrata la casella: “Invio avviso telematico controllo automatizzato dichiarazione all’intermediario”. Inoltre, lo stesso intermediario deve aver accettato la scelta del contribuente, barrando a sua volta (nella Sezione “Impegno alla presentazione telematica” del frontespizio del modello) la casella “Ricezione avviso telematico controllo automatizzato dichiarazione”.

Comunicazione di irregolarità emessa a seguito di controllo documentale

Con il controllo documentale l’Agenzia verifica che i dati esposti in dichiarazione siano conformi:

  • Alla documentazione conservata dal contribuente e
  • Ai dati rilevabili nelle dichiarazioni presentate da altri soggetti o a quelli forniti da enti previdenziali e assistenziali, banche e imprese assicuratrici.

Il contribuente può essere invitato dall’ufficio a esibire o trasmettere la documentazione attestante la correttezza dei dati dichiarati e a fornire chiarimenti, qualora emergano difformità tra i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate e quanto esposto in dichiarazione. Se la documentazione prodotta non risulta idonea a comprovare la correttezza dei dati dichiarati, o nelle ipotesi di mancata risposta al predetto invito, il contribuente riceve una comunicazione degli esiti del controllo formale contenente la richiesta delle somme dovute. La comunicazione degli esiti del controllo formale è inviata con raccomandata A/R al domicilio fiscale del contribuente che ha presentato la dichiarazione.


Cosa fare quando si riceve una comunicazione di irregolarità?

Se hai ricevuto una comunicazione di irregolarità dall’Agenzia delle Entrate per il contro della dichiarazione dei redditi hai due scelte a tua disposizione. Il consiglio che mi sento di darti è quello di informare il tuo Commercialista di fiducia, per prendere assieme a lui la decisione migliore sul da farsi. Le opportunità che hai a disposizione sono due, ed adesso le andrò ad analizzare singolarmente.

Riconoscimento della validità della comunicazione di irregolarità

La prima possibilità che si ha al momento del ricevimento di una comunicazione di irregolarità e quella di accettare le irregolarità evidenziate. Naturalmente, in questo caso deve esserci stata una preventiva attività di controllo rispetto a quanto emerso e comunicato a seguito del controllo. Nel caso in cui le irregolarità vengano confermate il contribuente è chiamato ad effettuare il versamento dei seguenti importi:

  • La maggiore imposta;
  • Le sanzioni ridotte;
  • Gli interessi.

Le modalità di adesione a quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate divergono a seconda della tipologia di controllo a cui si è stati sottoposti.

Accettazione della comunicazione di controllo formale della dichiarazione

La regolarizzazione delle comunicazioni relative ai controlli automatici deve avvenire entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione, o di quella definitiva con la rideterminazione delle somme a debito. Per il controllo formale si deve provvedere al pagamento, utilizzando il modello F24 dei seguenti elementi:

  • La maggiore imposta dovuta;
  • Le sanzioni amministrative pecuniarie, ridotte ad 1/3 dell’importo ordinariamente previsto (10%);
  • Interessi legati al ritardato versamento dell’imposta.

In caso di avviso telematico all’intermediario che ha trasmesso la dichiarazione, il termine di 30 giorni per effettuare il pagamento e fruire della sanzione ridotta inizia a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla trasmissione dell’avviso.

Accettazione della comunicazione di controllo formale della dichiarazione

La regolarizzazione delle comunicazioni relative ai controlli documentali deve essere effettuata entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione. Per il controllo documentale si deve provvedere al pagamento, utilizzando il modello F24 dei seguenti elementi:

  • La maggiore imposta dovuta;
  • Le sanzioni amministrative pecuniarie, ridotte ad 2/3 dell’importo ordinariamente previsto (20%);
  • Interessi legati al ritardato versamento dell’imposta.

Il contribuente può usufruire della medesima riduzione anche a seguito della rideterminazione da parte dell’ufficio della pretesa comunicata. Questo, qualora segnali tempestivamente, e comunque non oltre 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione degli esiti del controllo, la presenza di eventuali dati ed elementi non considerati o valutati erroneamente. In tal caso, per usufruire della riduzione della sanzione, deve versare le somme residue comunque entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione.

Comunicazione per i redditi soggetti a tassazione separata

Per le somme dovute sui redditi soggetti a tassazione separata non sono dovuti né interessi né sanzioni, se il pagamento avviene entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione o dalla data di rettifica della stessa, se corretta dall’ufficio. In caso di tardivo o mancato pagamento, sono dovute le sanzioni e gli interessi. Quello che deve essere evidenziato è che tale comunicazione consente la corretta determinazione delle imposte dovute a seguito dell’applicazione della tassazione separata.

Contestazione dei contenuti di irregolarità della comunicazione

Il contribuente che non ritiene fondata la pretesa tributaria contenuta nella comunicazione di controllo della dichiarazione può intraprendere alcune azioni. Naturalmente, prima di prendere questa scelta è importante aver analizzato compiutamente la situazione assieme al proprio Commercialista di fiducia. In particolare, le possibilità a disposizione sono le seguenti:

Autotutela per intervenire sul controllo formale

In caso di controllo formale o automatico il contribuente, che intende predisporre una istanza in autotutela per contestare i rilievi posti dalla comunicazione, può rivolgersi:

  • A un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, fornendo gli elementi comprovanti la correttezza dei dati dichiarati. Se l’ufficio provvede alla rettifica parziale della comunicazione, il termine per usufruire della riduzione della sanzione decorre dalla data di comunicazione della correzione da parte dell’ufficio. In questo caso, al contribuente viene consegnato un nuovo modello di pagamento con l’indicazione dell’importo rettificato. Trascorso il termine per usufruire della riduzione della sanzione (30 giorni) e in assenza del versamento richiesto, l’ufficio intraprende il procedimento ordinario di riscossione per il recupero dell’imposta, dei relativi interessi e della sanzione nella misura piena (iscrizione a ruolo);
  • Ai Centri di assistenza multicanale (telefonando al numero 848.800.444). La documentazione necessaria per le correzioni può essere trasmessa anche tramite fax.

Inoltre, può utilizzare direttamente il servizio “Civis”, se abilitato a Fisconline, o utilizzare il servizio di assistenza attraverso la posta elettronica certificata (Pec).

Autotutela per intervenire sul controllo documentale

Se la comunicazione deriva dal controllo documentale, il contribuente può segnalare (all’ufficio di competenza, cioè quello che ha trasmesso la comunicazione, o attraverso il canale Civis) eventuali dati o elementi non considerati o valutati erroneamente dall’ufficio stesso.

Se l’ufficio provvede alla rettifica parziale della comunicazione, il contribuente riceverà un nuovo modello di pagamento con l’indicazione delle somme da versare rideterminate e potrà usufruire della riduzione della sanzione effettuando il versamento entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione. Trascorso questo termine, l’ufficio intraprenderà il procedimento ordinario di riscossione per il recupero dell’imposta, dei relativi interessi e della sanzione in misura piena. Pertanto, il contribuente ha interesse ad anticipare quanto più possibile la segnalazione all’ufficio dei dati non considerati.

Per approfondire: “Avviso bonario rideterminato: termini di pagamento“.


Conclusioni

In conclusione, i controlli sulla dichiarazione dei redditi sono un processo fondamentale per garantire la compliance fiscale e prevenire eventuali problemi con le autorità fiscali. Abbiamo visto le ragioni per cui la dichiarazione dei redditi viene controllata, i processi di controllo e le conseguenze per i contribuenti che commettano errori o frodi. È importante sottolineare che la corretta presentazione della dichiarazione dei redditi è fondamentale per evitare sanzioni e problemi fiscali.

L’attività di controllo delle dichiarazioni dei redditi viene effettuata ogni anno dall’Agenzia delle Entrate. Per questo motivo è importante ricordare di prestare attenzione al fine di conservare tutta la documentazione utile per superare questi controlli. In particolare, deve essere tenuto in considerazione che:

  • Il termine per esperire l’attività di controllo formale da parte dell’Amministrazione Finanziaria è l’inizio del periodo di presentazione della dichiarazione aventi per oggetto imposte dirette ed Iva relative all’anno successivo;
  • Il termine per esperire l’attività di controllo documentale da parte dell’Amministrazione Finanziaria è il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione.

Ai contribuenti viene consigliato di lavorare con un professionista del settore fiscale o di utilizzare software specializzato per la preparazione della dichiarazione dei redditi. In questo modo, possono essere sicuri di presentare una dichiarazione corretta e conforme a tutte le leggi fiscali applicabili. In generale, i controlli sulla dichiarazione dei redditi sono una parte importante del sistema fiscale e sono cruciali per garantire la giustizia fiscale per tutti i contribuenti.

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