L’assegno sociale è un contributo economico, di natura assistenziale, erogato dall’Inps per 13 mensilità, in favore di tutti coloro che si trovano in situazioni economiche disagiate. Possono beneficiare dell’assegno i cittadini che, al raggiungimento dei 67 anni d’età, si trovano in difficoltà economiche.
Si tratta di una prestazione importante perché garantisce un minimo di sussistenza a chi vive in condizioni di povertà e permette di superare le difficoltà economiche temporanee. Inoltre, il contributo rappresenta una opportunità per favorire l’inclusione sociale e per evitare che le persone che vivono in difficoltà economiche finiscano per ricorrere a forme di assistenza più gravose, come ad esempio il ricorso al sostegno alimentare o all’accattonaggio.
Quest’anno, per effetto della rivalutazione, ovvero del meccanismo che adegua i trattamenti assistenziali e previdenziali al costo della vita, l’importo e gli stessi limiti di accesso alla misura assistenziale, sono stati aggiornati. Nel testo, vediamo a chi spetta, quanto spetta, quali sono i limiti e i requisiti di accesso, quando si perde e come si presenta la domanda.
Indice degli Argomenti
L’assegno sociale è una prestazione economica prevista dallo Stato italiano per i cittadini che hanno un reddito basso e che non possono fare affidamento su altre forme di sostegno economico. Si tratta di una misura di sostegno al reddito destinata a garantire un minimo di sussistenza a coloro che si trovano in difficoltà economica. Per poterne usufruire, è necessario presentare domanda all’Inps e rispettare alcuni requisiti di reddito e di residenza.
L’importo viene calcolato sulla base del reddito del richiedente e può variare in base alle condizioni familiari e al tipo di abitazione in cui si vive. Si tratta di una prestazione contributiva, erogata dall’Inps, a seguito di domanda presentata dal contribuente, che si trova in condizioni economiche particolarmente disagiate, ovvero con redditi non superiori a determinate soglie previste annualmente.
Non si tratta di una vera e propria pensione, in quanto l’erogazione prescinde dal versamento dei contributi, ma rappresenta una forma particolare di sostegno al reddito (l’assegno non è soggetto a ritenute a titolo di Irpef).
Il contributo, infatti, è concesso con carattere di provvisorietà, successivamente alla verifica del possesso dei requisiti reddituali e di effettiva residenza fiscale nel nostro Paese. Il diritto all’ottenimento di questa prestazione sociale è accertata in base al reddito personale del contribuente non coniugato, ed in base al reddito congiunto con il coniuge, per i contribuenti coniugati, alla data di presentazione della domanda.
Requisiti da rispettare
Il contribuente che intende chiedere l’assegno sociale 2024 deve verificare di essere in possesso di alcuni requisiti, al momento di presentazione della domanda. Tali requisiti, così come identificati dall’Inps, sono i seguenti:
- Età pari almeno a 67 anni;
- Cittadinanza italiana o essere cittadini comunitari, extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornati di lungo periodo;
- Residenza italiana;
- Dimora abituale in Italia;
- Reddito non superiore all’importo annuo dell’assegno sociale (il reddito dell’eventuale coniuge non deve superare di due volte lo stesso valore).
Per tutti i contribuenti è elemento costitutivo la residenza effettiva in Italia: pertanto un eventuale trasferimento all’estero comporta la perdita dell’assegno. Il soggiorno all’estero del titolare, di durata superiore a 30 giorni, comporta la sospensione dell’assegno. Decorso un anno dalla sospensione, la prestazione viene revocata.
Stato di bisogno economico
Per quanto riguarda i limiti reddituali occorre tenere presente quanto segue. In particolare, per avere diritto all’importo pieno dell’assegno è necessario verificare i seguenti requisiti:
- Non aver percepito redditi a titolo personale;
- Aver percepito un reddito coniugale, per i contribuenti spostati, inferiore all’importo annuo dell’assegno stesso.
Tuttavia, devono essere considerati anche ulteriori requisiti che consentono la percezione dell’assegno in misura parziale. In questo caso è necessario possedere:
- Un reddito percepito a titolo personale di importo non superiore a quello dell’assegno annuo;
- Reddito coniugare non superiore a 2 volte l’importo annuo dell’assegno.
Nel caso di rispetto di questi requisiti l’importo dell’assegno viene calcolato sottraendo all’importo dell’assegno annuale, l’importo del reddito percepito dal contribuente percettore.
Quali redditi da considerare
Per l’attribuzione dell’assegno 2024, si considerano i redditi del richiedente e del coniuge, di seguito elencati:
- Redditi assoggettabili all’IRPEF;
- Redditi esenti da imposta;
- Redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta;
- Redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e Società per Azioni;
- Redditi di terreni e fabbricati;
- Pensioni di guerra;
- Rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
- Pensioni dirette erogate da Stati esteri;
- Pensioni e gli assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
- Assegni alimentari corrisposti a norma del Codice civile.
Quali redditi non si considerano
Ai fini dell’attribuzione della prestazione di natura assistenziale, non si computano i seguenti:
- I trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni sui trattamenti stessi;
- Il reddito della casa di abitazione;
- Le competenze arretrate soggette a tassazione separata;
- Le prestazioni assistenziali erogate dallo Stato o altri enti pubblici e le prestazioni assistenziali estere;
- L’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915-1918.
Limite e importi del 2024
Nel 2024, sono previsti nuovi importi dell’assegno sociale. Per quanto riguarda i limiti reddituali si devono fare alcune differenze. Innanzitutto, hanno diritto all’erogazione in misura intera:
- I cittadini non coniugati che non possiedono reddito;
- I cittadini coniugati che abbiano un reddito familiare inferiore all’ammontare annuo dell’Assegno. Nel 2024, l’importo è pari a 6.947,33 euro.
Hanno diritto all’erogazione in misura ridotta:
- I cittadini non coniugati che anno un reddito inferiore all’importo annuo della prestazione, ovvero a 6.947,33 euro;
- I cittadini coniugati che hanno un reddito familiare compreso tra l’ammontare annuo dell’Assegno e il doppio dell’importo annuo dello stesso e, quindi, pari a 13.182,78 euro nel 2024.
Nel 2024, l’importo dell’assegno sociale ammonta a 534,41 euro al mese e viene erogato per 13 mensilità. Gli importi sono stati riportati dalla Circolare dell’Inps n. 1, del 2 gennaio 2024. Il valore è stato aggiornato con il sistema di perequazione delle prestazioni economiche assistenziali, che opera a cadenza annuale.
Nel 2024, le percentuali di riferimento sono state stabilite dal Decreto MEF del 20 novembre 2023 e confermate nella già citata Circolare n. 1/2024 dell’Inps.
Chi ha diritto alla maggiorazione nel 2024
Oltre ai nuovi importi previsti nel 2024, cambiano anche gli incrementi. Al compimento dei 70 anni d’età, il titolare dell’assegno ha anche diritto ad un incremento, chiamato “incremento al milione”.
Dal 1° gennaio 2022, la maggiorazione viene incrementata ogni anno, così come stabilito dalla Legge n. 448/2001, articolo 38, commi 1,5 e 6.
Per il 2024, l’incremento è pari a 136,44 euro, ridotto a 124,44 euro per i percettori della quattordicesima. Inoltre, è previsto un secondo incremento per i cittadini beneficiari di età pari o superiore a 75 anni. Viene riconosciuto un aumento di 20,66 euro per 13 mensilità.
L’Inps, con la pubblicazione del messaggio n. 2003, il 30 maggio 2024, ha comunicato il rilascio, in via sperimentale, di una nuova piattaforma per la presentazione della domanda di Aasegno sociale.
I cittadini possono accedere alla piattaforma collegandosi sul sito web dell’Inps e seguendo il percorso: “Sostegni, Sussidi e Indennità”, poi, “Per persone a basso reddito” e, infine, “Assegno sociale”.
Per accedere, si deve cliccare sulla voce “Utilizza il servizio” in alto a destra e, in seguito, su “Assegno sociale – Domanda – Rivolto a cittadini”. Naturalmente, è necessario autenticarsi con Spid, Cie o Cns.
Quando presentare la domanda
La domanda può essere presentate solo a partire dal mese in cui si raggiunge il requisito anagrafico previsto per beneficiare della prestazione, ovvero al compimento dei 67 anni d’età.
Non è permesso presentare la richiesta prima del raggiungimento dell’età minima prevista dalla prestazione.
Documenti utili per la presentazione della domanda
Per presentare la domanda è necessario raccogliere e presentare una serie di documenti che attestino la propria situazione reddituale e familiare. Tra i documenti necessari per presentare la domanda ci sono:
- Il modulo di domanda, che può essere scaricato dal sito dell’INPS o ritirato presso gli uffici postali o gli sportelli INPS;
- Il documento di identità in corso di validità;
- Il codice fiscale;
- Il certificato di residenza o il contratto di affitto;
- Il certificato di stato di famiglia;
- Il modello ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) o il modello ISEE corrente, che serve a calcolare il reddito equivalente del nucleo familiare
- Eventuali altri documenti che possono essere richiesti a seconda della situazione reddituale e familiare del richiedente, come ad esempio il modello 730 o il modello Redditi PF per l’anno precedente
È importante presentare tutti i documenti richiesti per evitare ritardi o problemi nell’elaborazione della domanda. In caso di documenti mancanti o incompleti, l’Inps potrebbe richiedere ulteriori informazioni o documenti. Se hai difficoltà nella raccolta dei documenti o se hai bisogno di assistenza, puoi rivolgerti a un patronato o all’Inps per ricevere informazioni e supporto.
Come e quando avviene il pagamento?
Il pagamento avviene mensilmente e può essere effettuato direttamente in contanti presso gli uffici postali o tramite accredito su un conto corrente bancario o postale. Per ricevere l’importo è necessario presentare domanda all’Inps e rispettare alcuni requisiti di reddito e di residenza. Inoltre, è importante che i dati forniti nella domanda siano corretti e aggiornati, in modo da evitare problemi nel ricevimento della prestazione. Se hai difficoltà nell’effettuare il pagamento dell’assegno sociale o se desideri maggiori informazioni su come procedere, puoi contattare l’Inps o rivolgerti a un patronato per ricevere assistenza.
Quando si perde il diritto
Qualora vengano a mancare i requisiti previsti, si perde il diritto all’assegno sociale. Ogni anno, i percettori della prestazione assistenziale devono inviare il modello Red all’Inps.
Se dal modello dovesse risultare il superamento delle soglie reddituali previste annualmente, allora il diritto al beneficio decade.
Si perde il diritto alla prestazione anche quando non si invia il modello Red entro la scadenza. Precisamente, nei primi sessanta giorni di ritardo, l’assegno viene sospeso. Successivamente ai sessanta giorni decade e si dovrà presentare una nuova domanda.
Conclusioni
L’assegno sociale rappresenta una importante misura di sostegno al reddito per le persone che si trovano in difficoltà economiche e che non possono fare affidamento su altre forme di sostegno. Si tratta di una prestazione economica erogata dallo Stato per garantire un minimo di sussistenza a chi vive in condizioni di povertà e per permettere loro di affrontare le spese quotidiane.
Richiedere l’assegno non è sempre facile e può essere necessario soddisfare alcuni requisiti di reddito e di residenza e presentare i documenti necessari. Tuttavia, l’importo viene calcolato sulla base del reddito del richiedente e può essere un aiuto concreto per chi vive in difficoltà economiche.
In caso di problemi o disservizi nella richiesta o nell’erogazione è possibile rivolgersi all’INPS o a un patronato per ricevere assistenza e risolvere i problemi. Inoltre, è importante ricordare che l’importo può essere revocato o modificato in caso di cambiamenti nella situazione economica o familiare del beneficiario.