La pensione di cittadinanza è una prestazione economica mensile in favore dei nuclei familiari composti esclusivamente da persone con età superiore a 67 anni, oppure persone con età inferiore a 67 anni in cui i componenti del nucleo familiare di età pari o superiore a 67 anni convivano esclusivamente con una o più persone di età inferiore, in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza. Qualora i nuclei già beneficiari siano già beneficiari del reddito di cittadinanza, la pensione di cittadinanza decorre dal mese successivo a quello del compimento del 67° anno del componente del nucleo più giovane.

La pensione di cittadinanza può essere erogata anche in favore dei nuclei familiari con componenti più giovani rispetto alla soglia stabilita, ma solo nel caso in cui si trovino in una condizione di disabilità o non autosufficienza.

Il principio su cui si fonda la pensione di cittadinanza è il medesimo del Reddito di cittadinanza, ovvero è un sostegno per le fasce economiche più svantaggiate.

La pensione di cittadinanza è un sostegno che viene garantito a tutti i cittadini che si trovano in una situazione di difficoltà economica, e hanno superato la soglia di età per la ricezione del reddito di cittadinanza. La misura della pensione di cittadinanza è infatti direttamente collegata al reddito di cittadinanza, che viene erogato in forma mensile.

Mentre per il reddito di cittadinanza è necessario dichiarare una disponibilità al lavoro, per la pensione di cittadinanza il funzionamento è leggermente diverso, e sono previste caratteristiche diverse. In particolare, chi riceve la pensione di cittadinanza può richiederla oltre 18 mesi senza presentare ulteriore domanda. Vediamo in questo articolo come funziona nel dettaglio la misura della pensione di cittadinanza, in base alle direttive stabilite dall’ente previdenziale INPS.

Il Reddito di Cittadinanza (RdC) è un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale. Tuttavia, se i componenti del nucleo familiare abbiano età pari o superiore a 67 anni, oppure se nel nucleo familiare sono presenti anche persone di età inferiore a 67 anni in condizione di disabilità grave o non autosufficienza, assume la denominazione di Pensione di Cittadinanza (PdC).

La Pensione di Cittadinanza 2021 è, pertanto, un sostegno economico, erogato dallo Stato in favore dei pensionati a basso reddito. Per beneficiare della pensione di cittadinanza è necessario essere in possesso di determinati requisiti ISEE, di residenza e di età.

La pensione di cittadinanza ha una durata di 18 mesi e può essere rinnovata, ma al contrario del reddito di cittadinanza non è prevista la sospensione del rinnovo.

La pensione di cittadinanza come anche il reddito di cittadinanza sono accreditati in una carta acquisti, la carta Rdc/ Pdc. La pensione di cittadinanza, dal 2021, può anche essere erogata assieme alla pensione, se il titolare è anche titolare di una prestazione pensionistica a carico dell’Inps.


Pensione di cittadinanza e reddito di cittadinanza

La pensione di cittadinanza è la misura più simile al reddito di cittadinanza. Se per la seconda il sostegno viene garantito ai cittadini che si trovano in difficoltà economica, e non hanno regolare impiego lavorativo, per la pensione di cittadinanza requisito fondamentale è aver compiuto 67 anni di età.

Il reddito di cittadinanza tornerà nel 2022, anche se molte delle sue caratteristiche verranno modificate per rendere l’accesso più controllato. E con questa misura sarà nuovamente disponibile anche la pensione di cittadinanza, per tutti i cittadini che si trovano in una condizione svantaggiata economicamente e non possono accedere ad una delle misure normalmente previste per la pensione.

I criteri per accedere al reddito di cittadinanza e alla pensione di cittadinanza sono pressoché gli stessi, per quanto riguarda l’aspetto economico e di residenza. Per poter accedere a questi sostegni infatti è necessario, come spiega l’INPS, rispettare alcuni requisiti specifici:

  • Essere un cittadino italiano o dell’Unione Europea;
  • Essere un famigliare di un cittadino italiano o dell’Unione Europea, o in alternativa avere il permesso di soggiorno;
  • Essere cittadino extra UE con possibilità di soggiornare in Unione Europea per un lungo periodo;
  • Essere un soggetto titolare di protezione internazionale;
  • La residenza in Italia deve essere presente da almeno 10 anni;
  • Il soggetto non deve essere sottoposto a misura cautelare;
  • L’ISEE del nucleo famigliare deve essere inferiore a 9.360 euro;
  • Il patrimonio immobiliare (sia in Italia che all’estero) deve essere inferiore a 30.000 euro, ma dal conteggio viene esclusa la casa di prima abitazione;
  • Ci sono limiti anche sul patrimonio mobiliare, in base al numero di componenti del nucleo (limite di 6.000 euro per le famiglie con unico componente, fino a 10.000 euro per famiglie con tre o più componenti). Questi limiti sono aumentati nel caso di particolari situazioni, come la presenza nella famiglia di un soggetto portatore di handicap;
  • Nessun componente della famiglia deve possedere autoveicoli immatricolati nei sei mesi precedenti alla presentazione della domanda di accesso al reddito o alla pensione di cittadinanza;
  • Nessun componente deve possedere navi o imbarcazioni.

Anche i percettori di pensione di cittadinanza, per essere tali devono rispettare questi requisiti, di tipo patrimoniale e reddituale.

Che cos’è la pensione di cittadinanza e chi può beneficiarne?

La pensione di cittadinanza consiste in una prestazione economica , esentasse a erogata mensilmente, erogata in favore dei nuclei familiari composti esclusivamente da persone che hanno compiuto l’età pensionabile, 67 anni, come misura di contrasto alla povertà delle persone anziane, o dai nuclei composti da over 67 e disabili gravi o non autosufficienti.

Qualora il nucleo familiare sia già beneficiario del reddito di cittadinanza, la pensione di cittadinanza decorre dal mese successivo a quello del compimento del 67° anno del componente del nucleo familiare più giovane.

Pertanto, la pensione di cittadinanza è una prestazione economica mensile in favore dei nuclei familiari composti esclusivamente da persone con età superiore a 67 anni, oppure persone con età inferiore a 67 anni in cui i componenti del nucleo familiare di età pari o superiore a 67 anni convivano esclusivamente con una o più persone di età inferiore, in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.

Qualora i nuclei già beneficiari siano già beneficiari del reddito di cittadinanza, la pensione di cittadinanza decorre dal mese successivo a quello del compimento del 67° anno del componente del nucleo più giovane.

L’articolo 1 del Decreto numero 4 del 2019, prevede al comma 2 che:

“Per i nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni, adeguata agli incrementi della speranza di vita di cui all’articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, il Rdc assume la denominazione di Pensione di cittadinanza quale misura di contrasto alla povertà delle perone anziane. I requisiti per l’accesso e le regole di definizione del beneficio economico, nonché le procedure per la gestione dello stesso, sono le medesime del Rdc, salvo dove diversamente specificato. In caso di nuclei gia’ beneficiari del Rdc, la Pensione di cittadinanza decorre dal mese successivo a quello del compimento del sessantasettesimo anno di età del componente del nucleo più giovane, come adeguato ai sensi del primo periodo” .

Per beneficiare della pensione di cittadinanza occorre anche possedere i seguenti requisiti:

  • Essere cittadini italiani o di uno Stato membro UE o anche cittadino straniero con regolare permesso di soggiorno;
  • Essere residenti in Italia da almeno 10 ani di cui gli ultimi 2 anni in maniera continuativa.

Per beneficiare della pensione di cittadinanza è, pertanto, necessario essere in possesso di determinati requisiti ISEE, di residenza e di età.

La pensione di cittadinanza ha una durata di 18 mesi e può essere rinnovata, ma al contrario del reddito di cittadinanza non è prevista la sospensione del rinnovo.

Beneficiari pensione di cittadinanza

I beneficiari della Pensione di cittadinanza è il nucleo familiare, definito ai sensi della norma in materia di ISEE. Ai fini della definizione del nucleo familiare:

  • i coniugi permangono nel medesimo nucleo familiare anche a seguito di separazione o divorzio, se continuano a risiedere nella stessa abitazione;
  • i componenti già facenti parte di un nucleo familiare o del medesimo nucleo come definito ai fini anagrafici, continuano a farne parte ai fini dell’ISEE anche a seguito di variazioni anagrafiche, se continuano a risiedere nella medesima abitazione;
  • il figlio/a maggiorenne non convivente con i genitori, fa parte del nucleo familiare dei genitori esclusivamente quando è di età inferiore a 26 anni, è nella condizione di essere a loro carico ai fini IRPEF e non è coniugato e non ha figli/e.

Il componente del nucleo familiare che richiede la pensione di cittadinanza deve:

  • Essere in possesso della cittadinanza italiana o di Paesi dell’Unione Europea oppure, in alternativa, essere familiare di un cittadino italiano o dell’Unione Europea e titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • Essere residente in Italia da almeno dieci anni, al momento della presentazione della domanda, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo.

Requisiti ISEE pensione di cittadinanza

Oltre al requisito anagrafico devono sussistere determinati requisiti ISEE, in particolare occorre avere un reddito ISEE inferiore a 9.360 euro. In particolare occorre avere:

  • Patrimonio immobiliare inferiore ai 30.000 euro, tuttavia, fa eccezione della casa in cui si vive;
  • Patrimonio mobiliare fino ad un massimo di 6.000 euro. Questa soglia, a sua volta, aumenta di:
    • 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo e fino ad un massimo di 10.000 euro;
    • 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo;
    • 5.000 euro per ogni componente con disabilità media;
    • 7.500 euro per ogni componente non autosufficiente o portatore di disabilità grave.

Inoltre, i componenti del nucleo familiare non devono essere in possesso di:

  • Veicoli immatricolati per la prima volta nei 6 mesi antecedenti la domanda, autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc (in entrambi i casi immatricolati per la prima volta nei due anni antecedenti la domanda ) con esclusione dei mezzi che conferiscono il diritto alle agevolazioni fiscali in favore di persone con disabilità;
  • Navi o imbarcazioni da diporto.

A quanto ammonta l’importo della Pensione di cittadinanza?

Qualora il richiedente percepisca già una pensione, verrà versata la differenza attraverso la pensione di cittadinanza.

L’importo spettante per la pensione di cittadinanza è composto da:

  • Integrazione del reddito familiare fino alla soglia di 7.560 euro annua;
  • Integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione in locazione, pari all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione fino a un massimo di euro 3.360 annui. È concessa fino a un massimo di 1.800 euro annui ai nuclei familiari residenti in abitazione di proprietà per il cui acquisto o per la cui costruzione sia stato contratto un mutuo da parte di componenti il medesimo nucleo familiare.

L’importo della pensione di cittadinanza può arrivare fino ad un massimo di 780 euro in caso di richiedente singolo e non può essere inferiore a 480 euro. Se a richiederlo è una coppia, invece, l’importo può arrivare fino a 1.170 euro.

L’importo deve essere anche moltiplicato per il valore della scala di equivalenza tenendo conto della composizione del nucleo familiare. Per ogni persona maggiorenne successiva alla prima si applica un parametro della scala di equivalenza pari a 0,4. Il parametro della scala di equivalenza arriva a un massimo di 2,1 o anche di 2,2 se nel nucleo familiare è presente almeno un disabile grave.

Tredicesima mensilità e pensione di cittadinanza

La pensione di cittadinanza viene erogata per 12 mensilità senza l’erogazione della tredicesima.

Pensione di cittadinanza: cosa fare in caso di decesso?

La pensione di cittadinanza non è reversibile ai superstiti, ciò significa che il diritto alla pensione di cittadinanza è intrasmissibile agli eredi. In caso di decesso del titolare del diritto di cittadinanza, gli eredi possono beneficiare soltanto delle quote già maturate alla data della morte.

Mentre, la morte di un familiare facente parte del nucleo familiare non determina la perdita della prestazione economica, occorre comunque presentare un nuovo ISEE.

Come fare domanda per la pensione di cittadinanza?

La domanda per la pensione di cittadinanza deve essere effettuata online sul sito dedicato www.redditodicittadinanza.gov oppure può essere effettuata presso un Caf, patronato o l’Ufficio Postale.

La domanda online deve essere effettuata presso il servizio dedicato del ministero del Lavoro accedendo con SPIDcompilando il modulo SR18 che riportiamo di seguito.

Come viene erogata la pensione di cittadinanza?

Una volta verificati i requisiti di accesso, l’INPS dà il via libera per l’erogazione dell’assegno della pensione di cittadinanza.

La durata dell’assegno della pensione di cittadinanza è di 18 mesi, il rinnovo è automatico. L’importo si riceve tramite una PostePay da utilizzare per gli acquisti.

La pensione di cittadinanza come anche il reddito di cittadinanza sono accreditati in una carta acquisti, la carta Rdc/ Pdc. La pensione di cittadinanza, dal 2021, può anche essere erogata assieme alla pensione, se il titolare è anche titolare di una prestazione pensionistica a carico dell’Inps.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

7 COMMENTI

  1. puo’ un percettore del RDC alla data del prossimo gennaio in cui compira’ i fatidici 67 anni surrogarla con la PDC nonostante la coniuge sia titolare di assegno sociale? grazie.

  2. Sono invalido al 75 per cento ho 61anni ha gennaio prossimo vado per i 62 e percepisco 29291al mese posso richiedere la pensione di cittadinanza anche se preso quella di invalidità 7?

  3. Salve, mia madre (84 anni) percepisce una pensione di 645 euro, ad ottobre 2021 gli hanno accettato la PDC di 40 euro, il 3 gennaio gli rinnovo l’ isee( perchè nel frattempo è andata in locazione con una spesa di 4800 euro l’anno) che è di 3500 euro circa e l’inps ha fatto decadere la pensione

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