A causa dell’emergenza Covid-19, molti inquilini, in questo periodo possono essere, in difficoltà nel pagare quanto dovuto ai proprietari, potrebbero aver perso il lavoro o essere in Cassa integrazione, oppure essere stati obbligati alla sospensione della propria attività.
Il problema si ripercuote anche sui proprietari, soprattutto a quelli che hanno debiti e rate di mutui da pagare.
Il problema riguarda, le locazioni di unità abitative, ma anche gli affitti di locali destinati ad attività imprenditoriali o professionali.
A causa della pandemia di Coronavirus che ha interessato l’Italia, c’è anche la possibilità di ottenere una riduzione dell’affitto.
A tal proposito, i proprietari e gli inquilini possono effettuare un accordo di riduzione del canone di locazione, registrando la scrittura privata tramite il Modello 69.
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Chi può ottenere l’accordo di riduzione del canone di locazione?
L’accordo di riduzione del canone di locazione, è possibile effettuarlo per tutti i contratti di locazione, indipendentemente dalla tipologia dello stesso.
E’ possibile, registrare tale accordo sia nel caso di locazione di immobili per uso abitativo, sia nel caso di locazione di immobili commerciali. Indipendentemente dalla durata del contratto di locazione o dal regime fiscale di tassazione ordinaria o cedolare secca.
L’esenzione da ogni imposta per gli accordi di riduzione dei canoni di locazione è stata prevista dal DL n. 133/2014. L’art. 19 stabilisce infatti che:
Come redigere l’accordo di riduzione del canone di locazione?
Nell’accordo di riduzione del canone di locazione occorre fare riferimento al contratto in essere e dovranno essere riportati:
- I dati del locatore e dell’inquilino;
- Il canone annuo stabilito;
- L’ammontare ridotto sul quale ci si è accordati;
- Il numero di mesi per i quali l’inquilino pagherà un importo più basso.
- La data e la firma.
Non è necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate la data di ripresa del pagamento regolare e, per evitare spostamenti, è ammesso lo scambio di tale atto tra le parti via e-mail.
L’accordo di riduzione del canone di locazione, potrebbe prevedere:
- Una riduzione del canone solo temporaneamente, per alcuni mesi, e poi riprendere normalmente;
- Sospensione temporanea del pagamento del canone (ad esempio, non viene pagato i mesi di aprile e maggio);
- Diversa rateazione degli importi;
- Riduzione definitiva del canone.
L’accordo di riduzione del canone di locazione deve essere redatto in forma scritta, da registrare all’Agenzia delle Entrate, senza spese, senza bolli.
Bozza dell’accordo di riduzione del canone di locazione:
Quali sono i vantaggi?
La registrazione dell’accordo di riduzione del canone di locazione, è necessaria per la riduzione del canone fiscale.
Con la registrazione dell’atto, infatti, il proprietario potrà comunicare all’Agenzia delle Entrate, il nuovo ammontare annuo del canone sul quale saranno dovute le imposte, evitando, quindi, esborsi non dovuti.
Per effettuare, la registrazione, è necessario compilare il Modello 69 riportando i dati relativi al contratto e allegare la copia dell’accordo debitamente sottoscritto.
I proprietari, che rischierebbero di trovarsi a pagare imposte su canoni insoluti mentre, in questo modo, pur vedendo ridotta l’entrata mensile, pagheranno imposte solo su quanto effettivamente riscosso.
In questo modo inoltre potranno ridurre anche l’ammontare delle imposte da pagare in acconto con la prossima denuncia dei redditi.
Le imposte non subiranno variazioni, qualora il canone subisca solo ritardati pagamenti.
Invio dei documenti
Per registrare l’accordo di riduzione del canone di locazione, deve essere compilato il Modello 69.
Al Modello 69, deve essere allegato l’accordo di riduzione del canone di locazione e inviare tutto allo stesso Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate presso il quale era stata fatta la registrazione a suo tempo.
Come fare la registrazione dell’atto in questo periodo in cui gli uffici sono chiusi?
In quanto, la registrazione di questi atti non può essere fatta tramite i canali on line dell’ Agenzia delle Entrate ma soltanto allo sportello presso il quale era stato registrato l’atto originario.
La registrazione andrebbe effettuata entro 30 giorni, tuttavia, a causa dell’emergenza Covid-19, è stato concesso di inviare il Modello 69 e la scrittura privata dell’accordo, (scansionato e sottoscritto) anche via mail all’Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, il quale provvederà a registrarlo.
In ogni caso è anche possibile attendere la riapertura degli uffici in quanto la Circolare n.8 dell’Agenzia delle Entrate ha previsto lo slittamento dei termini a causa del Coronavirus, facendo riferimento anche alla registrazione degli atti.
Come si calcola l’imposta di registro sul canone di locazione ridotto?
Quando l’atto integrativo del contratto di locazione originario porta alla riduzione del canone di locazione ci si deve chiedere come comportarsi in relazione all’imposta di registro. Per l’annualità in corso l’imposta di registro è già stata versata questo “problema” si presenta nel momento del versamento per l’annualità successiva.
Ebbene, fino a quando rimane in essere la riduzione del canone di locazione l’imposta di registro deve essere calcolata prendendo come base imponibile il canone ridotto, per l’intero anno o per la frazione di anno corrispondente. Al termine del periodo, se il canone torna ad essere quello originario, sarà su questa nuova base imponibile che deve essere calcolata l’imposta di registro.