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Aumento delle bollette: la nuova soluzione del Governo

NewsAumento delle bollette: la nuova soluzione del Governo

Dal 1° Ottobre è previsto un aumento delle bollette della luce e del gas, causa l’alta richiesta e la mancanza delle materie prime. Il Governo Draghi ha approvato un nuovo decreto “anti-stangata” che entrerà in supporto per l’ultimo trimestre del 2021, da ottobre a dicembre, andando ad azzerare i costi extra per oltre 3 milioni di famiglie italiane.

Apparentemente la via scelta per assorbire le spese in eccesso si presenterà sotto una forma rinforzata di bonus già esistenti: Bonus Sociale ed il Bonus Energia. Un’altra novità riguarda tutta la sfera di lavoratori che si trovano in quarantena causa Covid-19 e non possono sfruttare lo smart-working.

I fondi stanziati per tagliare i costi dell’aumento delle bollette di luce e gas ammontano a 2 miliardi di euro. A questi bisogna aggiungere i 480 milioni di euro per azzerare l’IVA al 5% sui consumi di metano e 450 milioni per il rafforzo dei Bonus in aiuto alle famiglie che si trovano in difficoltà.

Qual’è il vero motivo dell’aumento? Vediamo insieme tutti i passaggi e come reagirà Mario Draghi davanti ad un’esigenza impellente per il sostegno dei cittadini italiani.


Aumento delle bollette di luce e gas: le ragioni

I motivi principali che prevedono l’aumento di oltre il 40% delle bollette, sono due:

  • diretta conseguenza della pandemia; molte aziende hanno ripreso a lavorare, questo ha portato ad un aumento della richiesta di gas ed elettricità.
  • l’aumento dei prezzi dei permessi di emissione di CO2, una conseguenza di un’economia volta a contrastare la crisi climatica puntando sulla decarbonizzazione della stessa.

Con l‘aumento delle bollette si prevede una stima di 1,300€ per famiglia.

Il prezzo dell’energia elettrica è aumentato di oltre l’80% rispetto a gennaio di quest’anno, mentre quello del gas naturale, da cui dipende il prezzo dell’energia elettrica, di oltre il 100%.

La ripresa post-lockdown ha solo evidenziato l’aumento dei prezzi delle materie prime, soprattutto per quello che riguarda il gas naturale, ma non solo, molti Paesi hanno visto un aumento sproporzionato della domanda rispetto all’offerta.

Viene ancora di più sottolineata la necessità di ricercare fonti di energia alternative, citando Cigolani:

“Ciò che è importante è capire che siamo in una transizione. In un processo con una road map, un percorso che dobbiamo seguire per ottenere il duplice effetto di avere energia a costi gestibili e nello stesso tempo da fonti rinnovabili come il sole, il vento, di cui peraltro disponiamo in quantità, a differenza di petrolio e gas. Se ci impegniamo sugli obiettivi che ci siamo dati come Europa e come Italia, e cioè arrivare al 70% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili entro il 2030, potremo sganciarci dalle forniture di altri Paesi“.

L’intervento dell’Unione Europea

Abbiamo a che fare con un’allerta a livello Europeo, quindi non solo l’Italia si troverà di fronte all’aumento vertiginoso dei costi di fonti di energia e gas.

Cigolani ha spiegato:

“tutta l’ Europa è alle prese con gli stessi problemi” per cui è necessario, come richiesto anche dal ministro Di Maio, “un approccio comunitario“.

I ministri dell’energia si sono riuniti per parlare del problema imminente che colpirà le varie Nazioni. La commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, ha annunciato le possibili vie da attivare: una prevede un’azione nel breve termine, andando a supportare i consumatori vulnerabili, l’altra punta a soluzioni più longeve e rivolte al futuro.

La promozione dell’autoconsumo o delle comunità energetiche, introducendo inoltre gli accordi di consumo su larga scala.

Aumento delle bollette: la soluzione italiana

Dopo Spagna e Francia, anche l’Italia ha deceso di intervenire per aiutare i cittadini che si trovano più in difficoltà.

Gli interventi prevesti riguardo si basano sulla struttura utilizzata a fine giugno, andando a posizionarsi su uno spettro più ampio di cittadini.

Verranno abbattuti temporaneamento, fino al 31 dicembre, gli oneri di sistema. Si parla anche di un‘operazione sull’IVa, abbassandola al 5% per quanto riguarda il gas.

Anche il Bonus Energia vedrà arrivare i rinforzi. Questo incentivo copre tutti i nuclei famigliari con ISEE inferiore a 8.265€ o 20,000€ nel caso di famiglie numerose con più di 3 figli a carico. Anche chi possiede reddito di pensione di cittadinanza rientra fra le persone spettanti questo bonus.

L’idea è di ampliare il beneficio a più cittadini o rendere più solido lo sconto.

Cosa paghiamo nella bolletta

Al momento attuale, quello che rientra nella nostra bolletta sono:

  • gli oneri di sistema, ovvero un sostegno verso le energie rinnovabili e alla cogenerazione;
  • gli oneri generali, i quali includono le centrali nucleari e la ricerca per l’innovazione tecnologica.
  • le imposte, con un peso totale superiore al 12% della bolletta;
  • l’accisa;

l’iva.

Per quanto riguarda la bolletta della luce, vengono incluse anche le spese per la materia prima, le quali si dividono in costi fissi e spese variabili in base alle sigle. Incluso c’è anche il canone rai, anche se a breve vedremo la sua rimozione.

Per la bolletta del gas, invece, a definire principalmente il costo è il prezzo della matieria prima, che troviamo sotto le sigle Cmem, Ccr e Qvd.

Il CMEM rappresenta il “Componente costo medio efficiente del mercato”, si tratta delle spese previste per l’acquisto e la rivendita dal fornitore al cliente finale.

CRR, invece, sta per Componente Copertura Rischi e riguarda i costi di approvigionamento dei gestori per dare il gas ai clienti.

Infine, il Qvd è la Quota Vendita al Dettaglio, dove vediamo 62,74€ l’anno nel mercato tutelato mentre in quello libero sono i fornitori a deciderne il prezzo, andando quindi ad applicare importi più alti.

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