Il regime “resident but non domicilied” è un regime fiscale presente in Irlanda che consente, a determinate condizioni, di esentare da tassazione i redditi di fonte estera percepiti dal contribuente.
Ufficialmente si chiama “resident but non domicilied” (residente non domiciliato). Si tratta di un regime fiscale opzionale presente in alcuni Paesi del mondo, tra cui l’Irlanda, che consente di sfruttare vantaggi importanti. Questo regime fiscale, infatti, consente, a determinate condizioni, di non vedersi tassare i redditi esteri percepiti, a patto che tali redditi rimangano all’estero e non siano trasferiti in Irlanda.
Il regime dei residenti non domiciliati sfrutta diverse definizioni di residenza e consente di agevolare soggetti che percepiscono redditi esteri. Per la normativa Irlandese, infatti, un soggetto residente non domiciliato è un soggetto che ha stabilito la propria residenza in Irlanda e che decide in sede di dichiarazione dei redditi di dichiararsi non domiciliato. Detto questo andiamo ad analizzare, in dettaglio, l’applicazione di questo particolare regime fiscale legato alla condizione di residente non domiciliato in Irlanda.
Indice degli Argomenti
- Perché valutare un trasferimento in Irlanda?
- Come si acquisisce la residenza fiscale in Irlanda?
- Residente non domiciliato in Irlanda: come funziona?
- Vantaggi di essere un non-dom
- Residente non domiciliato in Irlanda e clean capital
- Le problematiche fiscali connesse ai regimi residente non domiciliato
- Conclusioni e consulenza fiscale online
- Domande frequenti
Perché valutare un trasferimento in Irlanda?
L’Irlanda è una destinazione popolare per gli individui con un patrimonio netto elevato (c.d. “HNWI“). Essendo l’unico paese di lingua inglese rimasto nell’UE, è la porta ideale per l’Europa, che gode di un elevato standard di vita e di infrastrutture affidabili. Vanta anche una forza lavoro qualificata che parla inglese, un’aliquota dell’imposta sulle società di appena il 12,5% e nessuna imposta sul patrimonio.
Se ottieni un impiego presso una società irlandese, sarai automaticamente incluso nel sistema di imposta sul reddito irlandese noto come sistema PAYE (paga quanto guadagni). In caso contrario, è necessario presentare una dichiarazione dei redditi annuale entro il 31 ottobre.
I due fattori principali che determinano la tua situazione fiscale in Irlanda sono la tua residenza fiscale e il tuo domicilio.
Data l’aliquota dell’imposta sulle plusvalenze (CGT) irlandese, che con il 33% è una delle aliquote più alte in Europa, sono evidenti i vantaggi di isolare i redditi da lavoro all’estero dalla tassazione attraverso il programma fiscale irlandese. Tuttavia, mentre la maggior parte degli aspetti del sistema fiscale irlandese sono relativamente semplici, il tema della domiciliazione è molto più complesso e sfumato.
Come si acquisisce la residenza fiscale in Irlanda?
Come la maggior parte dei regimi fiscali mondiali, ogni volta che vi è una agevolazione, è necessario che vengano rispettati alcuni requisiti indispensabili. Anche per l’Irlanda e il suo regime dei residenti non domiciliati (“res-non-dom“) si rende applicabile lo stesso principio. Prima di analizzare quali sono i vantaggi che puoi ottenere da questo regime fiscale è opportuno descrivere il concetto di residenza fiscale.
La residenza fiscale in Irlanda per le persone fisiche
Una persona fisica è considerata residente fiscalmente in Irlanda se è presenta fisicamente nel Paese, rispettando una delle seguenti condizioni:
- Presenza in Irlanda per un minimo di 183 giorni nell’anno fiscale che segue l’anno solare (1° gennaio / 31 dicembre);
- Presenza in Irlanda per un minimo di 280 giorni in due anni fiscali consecutivi. Questo a condizione che sia presente per un minimo di 31 giorni in ciascuno dei due anni.
È opportuno precisare che per calcolare i giorni di presenza nel Paese è necessario considerare anche le ore e le frazioni di ora di presenza. Inoltre, ricorda che il periodo di imposta in Irlanda (esattamente come in Italia) coincide con l’anno solare.
Tassazione dei redditi percepiti nell’anno di arrivo in Irlanda
Un soggetto se nell’anno di arrivo in Irlanda può dimostrare che intende rimanere residente anche nell’anno fiscale successivo, è esente da tassazione in Irlanda dei proventi da lavoro percepiti fuori dall’Irlanda nella parte dell’anno precedente alla data di arrivo. Questo nonostante tale soggetto venga considerato fiscalmente residente in Irlanda per tutto l’anno.
Questa regola non riguarda tutte le tipologie reddituali, e comunque, tali redditi possono essere soggetti a tassazione nello Stato della fonte, secondo quanto previsto dalle convenzioni contro le doppie imposizioni in vigore.
Agevolazione per acquisire la residenza fiscale
Al fine di cercare rendere più agevole l’acquisto della residenza fiscale Irlandese vi sono delle possibilità. È, infatti, possibile fare richiesta per essere considerato residente fiscalmente in Irlanda anche senza alcuna delle due condizioni viste sopra. Questo è possibile a condizione di poter dimostrare l’intenzione di voler rimanere residente anche nell’anno successivo a quello di arrivo nel Paese. Come farlo?
Ad esempio se nel primo anno trascorri 150 giorni in Irlanda e nel secondo anno altri 150, puoi anticipare la residenza fiscale Irlandese già al primo anno (invece che dal secondo). Questo a condizione di poter fornire prove della propria volontà di stabilirsi in Irlanda, magari attraverso la stipulazione di un contratto di affitto ultrannuale.
Esempio: |
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Se nel primo anno hai trascorso solo 120 gg e nel secondo ne trascorri 190, per la legge risulteresti ufficialmente residente solo dal secondo anno in poi. Se però disponi di un appartamento in regolare locazione per due o più anni puoi dimostrare che hai intenzione di restare anche per l’anno fiscale successivo e quindi ottenere lo status di residente anche per il primo anno. |
Attenzione alla residenza fiscale in uscita
Acquisire la residenza fiscale in Irlanda, come hai visto è relativamente semplice. Tuttavia, le cose potrebbero complicarsi se non effettui nel modo corretto la procedura per perdere la residenza fiscale del tuo Paese di emigrazione, l’Italia. Per questo ti consiglio di leggere questo contributo che ho realizzato a riguardo: “Trasferimento di residenza all’estero: 3 regole fondamentali“.
Il rischio che puoi correre è che l’Italia possa continuare a considerarti come soggetto fiscalmente residente anche se magari vivi da mesi in Irlanda. Questo perché magari non hai gestito correttamente gli adempimenti legati al tuo trasferimento di residenza. Se hai dubbi su questo aspetto, non esitare a contattarmi! Trovi il modulo di contatto al termine di questo articolo.
Residente non domiciliato in Irlanda: come funziona?
Una volta effettuato il trasferimento di residenza in Irlanda, occorre capire quale sia la corretta procedura per acquisire lo status di residente non domiciliato. Lo status di residente non domiciliato consente l’applicazione di una serie di agevolazioni legate alla non tassazione in Irlanda di redditi percepiti all’estero.
Questo tipo di tassazione agevolata, è riservata a soggetti che hanno trasferito la loro residenza fiscale in Irlanda, ma che conservano la maggior parte dei propri interessi economici all’estero. Da qui, il fatto di dichiarare che il proprio domicilio è all’estero. Solo in questo caso è possibile fare richiesta per ottenere questo regime fiscale di favore. In caso contrario, potresti ricevere delle contestazioni fiscali, sia da parte dell’Irlanda che da parte dell’Italia. Per ottenere l’agevolazione la procedura è molto semplice.
In occasione della dichiarazione dei redditi che devi presentare in Irlanda entro il 31 ottobre di ogni anno hai facoltà di indicare di volerti avvalere di questo regime. Il regime dei residenti non domiciliati in Irlanda si ottiene attraverso una casella da barrare nella propria dichiarazione dei redditi. Lo status di residente non domiciliato è quindi una scelta autonoma del dichiarante che non richiede prerequisiti.
Regimi fiscali simili in altri Paesi
In Italia, o a Malta, ad esempio, esistono regimi fiscali simili, al regime dei residenti non domiciliati in Irlanda. Tuttavia, questi regimi per poter essere applicati necessitano di requisiti da verificare. Requisiti che possono essere di capitale minimo detenuto, o di valore del reddito estero percepito. Quello che devi assolutamente ricordare è che il regime dei residenti non domiciliati in Irlanda è un regime che non ha un termine e non fa scattare l’applicazione di imposte nel tempo. Cosa che magari accade in altri Paesi. Per questo motivo se stai pensando all’Irlanda per il tuo trasferimento di residenza all’estero, non puoi non tenere in considerazione i vantaggi di questo regime fiscale.
Per approfondire i regimi fiscali legati ai residenti non domiciliati in altri Paesi, consiglio la lettura di questo articolo dedicato: “Regimi fiscali per impatriati: i 7 più attraenti“.
Vantaggi di essere un non-dom
Se sei residente in Irlanda ma non sei domiciliato in Irlanda, sei tenuto a pagare le tasse su tutti i redditi e le plusvalenze che derivano dall’interno della Repubblica d’Irlanda. Tuttavia, in questa situazione, l’Irlanda non tasserà il tuo reddito estero o eventuali guadagni realizzati da fonti estere a meno che tale denaro non venga rimesso in Irlanda.
In altre parole, a condizione che il reddito rimanga al di fuori dell’Irlanda e non venga portato nel paese, non sarai tassato su di esso. Questa è quella che viene definita la base imponibile della “remittance“. Quindi, se vivi nella Repubblica d’Irlanda in base a questo sistema fiscale, con un reddito proveniente dall’estero, pagherai (con alcune eccezioni) solo le tasse irlandesi sul denaro trasferito nel sistema irlandese.
Lo status di non domiciliato in Irlanda non si basa sulla durata ma piuttosto sull’intento. Se si può dimostrare che le radici di un individuo sono altrove, possono essere considerate non-dom ai fini fiscali. Per diventare domiciliato in Irlanda, un non-dom deve prima prendere la residenza permanente in Irlanda con l’intenzione di rimanere nel paese in modo permanente piuttosto che tornare nel proprio paese d’origine.
Applicando il regime fiscale dei residenti non domiciliati in Irlanda la tassazione Irlandese sui redditi percepiti da fonte estera varia a seconda del tipo di reddito percepito. Vediamo, di seguito le agevolazioni previste per ciascuna categoria reddituale.
Residente non domiciliato in Irlanda e tassazione dei redditi da lavoro dipendente
Il reddito da lavoro svolto alle dipendenze di una società che ha sede in Irlanda viene tassato regolarmente, non c’è quindi alcun vantaggio fiscale in questo caso. Per quanto riguarda, invece, il reddito da lavoro svolto alle dipendenze di una società che non ha sede in Irlanda questo viene assoggettato a tassazione solo se si verificano contestualmente le due condizioni seguenti:
- Il lavoro svolto riguarda il mercato irlandese (es. vendita a clienti in Irlanda);
- Il reddito percepito viene trasferito in Irlanda (bonifico da conto estero a conto irlandese durante l’anno). In questo caso di effettua quella che viene definita come “remittance” del reddito.
Quindi se, per esempio, chiedi l’applicazione del regime dei residenti non domiciliati e lavori da remoto come dipendente per una società tedesca, puoi ottenere vantaggi. In pratica, se lo stipendio ti viene accreditato su un conto corrente in Germania, il reddito percepito sarà esentasse in Irlanda. Questo, fatte salve eventuali tasse o contributi da pagare in Germania secondo la normativa fiscale e previdenziale del luogo. Naturalmente se poi effettui trasferimenti di denaro verso l’Irlanda l’importo bonificato è assoggettato a tassazione in Irlanda.
Residente non domiciliato in Irlanda e tassazione dei redditi da investimento
Il reddito da investimento è soggetto a tassazione irlandese solo se deriva da fonte irlandese. Ad esempio, se possiedi quote di una società irlandese, i dividendi ti vengono tassati regolamene secondo la normativa fiscale come avviene per i residenti che sono anche domiciliati. Qualora, invece, il reddito derivi da investimento di fonte non irlandese non deve essere tassato in Irlanda a condizione che non venga trasferito su un conto bancario dello Stato.
Ad esempio, se possiedi quote di una società spagnola e percepisci i dividendi, se ti vengono accreditati su un conto in Spagna sono esentasse. Tuttavia, se i dividendi vengono percepiti su un conto corrente in Irlanda questi devono essere tassati regolarmente. Proseguendo l’esempio, se ricevi i dividendi su un conto in Spagna e poi trasferisci solo una parte dei fondi in Irlanda, ti viene tassata solo la quota trasferita (“remittance“).
Residente non domiciliato in Irlanda e tassazione del capital gain
Il capital gain, ovvero la plusvalenza dalla cessione di bene, viene tassato nei casi seguenti:
- Se il bene che viene venduto si trova in Irlanda al momento della vendita;
- Se i fondi incassati dalla vendita di un bene che non si trova in Irlanda vengono trasferiti in Irlanda.
Ricapitolando i redditi da lavoro dipendente da investimento e da capital gain che entrano in Irlanda vengono tassati secondo il principio della remittance basis.
Residente non domiciliato in Irlanda: donazioni e successioni
Una persona che trasferisce la propria residenza in Irlanda ed acquisisce lo status di non domiciliato è soggetta a tassazione per quanto riguarda le donazioni e successioni ricevute. La tassazione avviene, tuttavia, soltanto a partire dal sesto anno di residenza nel Paese. I primi cinque anni di residenza prevedono l’esenzione da imposte su donazioni e successioni ricevute.
In altre parole, per i primi 5 anni di residente non domiciliato puoi ricevere o effettuare donazioni o successioni completamente esentasse anche se l’altra persona non è residente in Irlanda. Superati i 5 anni, donazioni e successioni sono soggette a tassazione secondo la normativa fiscale irlandese ordinaria. Tale normativa attualmente prevede una tassazione del 33% sul valore del bene nel momento in cui avviene il regalo o si acquisisce l’eredità. Tuttavia, trascorsi i 5 anni consecutivi di residente non domiciliato in Irlanda, ci sono alcuni casi in cui donazioni e successioni sono comunque esentasse. Le fattispecie di esenzione da tassazione per successioni e donazioni sono le seguenti:
- Tra coppie sposate o unite civilmente, le unioni civili sono riconosciute in Irlanda dal 2004;
- I primi 280 mila euro per ciascun figlio, la fascia di esenzione tende ad essere aumentata periodicamente;
- La prima casa;
- Le proprietà commerciali che sono detassate al 90%, quindi c’è un imposizione del 33% solo sul 10% del valore ossia un totale del 3,3%;
- I terreni agricoli sono detassati al 90% come le proprietà commerciali al punto precedente.
Come massimizzare il vantaggio fiscale legato alla non tassazione di successioni e donazioni
Una persona residente non domiciliata in Irlanda può massimizzare il vantaggio fiscale offerto da queste detassazioni in due modi:
- Disponendo dei suoi beni prima che siano trascorsi 5 anni consecutivi;
- Interrompendo il decorso dei 5 anni.
Se un non domiciliato che ha già acquisito residenza in Irlanda, vuole interrompere il decorso dei 5 anni, può farlo. Questo a condizione che per due anni consecutivi trascorra un periodo complessivo inferiore a 280 giorni di permanenza nello Stato.
Esempio: |
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Se ti sei trasferito in Irlanda ed hai acquisito lo status di residente non domiciliato nell’anno “n”, sei stato in questa situazione per 3 anni. Ora vuoi interrompere il decorso dei 5 anni, per farlo dovrai trascorrere nel “n+3” e “n+4” complessivamente meno di 280 giorni di permanenza in Irlanda. In tal caso, per gli anni “n+3” e “n+4″ non puoi essere considerato residente e se nell'”n+5” acquisisci nuovamente la residenza, il conteggio dei 5 anni riparte da zero. |
Residente non domiciliato in Irlanda e clean capital
Il clean capital è il capitale accumulato prima del trasferimento di residenza. È importante fare attenzione a non mescolarlo con i redditi generati successivamente al trasferimento. Quindi è consigliabile detenere questo capitale su un conto corrente separato. Come detto, infatti, il capitale generato prima del trasferimento in Irlanda è esente da tassazione in Irlanda, anche se lo ivi trasferisci (“remittance“). Forse adesso stai iniziando a capire quale sia il vero vantaggio legato a questo regime fiscale.
Se, ad esempio, hai già accumulato un patrimonio e vuoi vivere di rendita, il regime dei residenti non domiciliati in Irlanda ti permette di farlo senza la tassazione sul capitale generato prima del trasferimento in Irlanda. Quindi, se hai un conto investimento all’estero, una volta trasferito in Irlanda ed attivato il regime del residente non domiciliato ti consiglio di aprire un secondo conto corrente che ti servirà per incassare i frutti (dividendi, interessi e plusvalenze) derivanti dall’impiego del capitale (clean capital). In questo modo vai a separare il patrimonio esistente prima del tuo trasferimento, dal capitare generato successivamente (tassato in relazione alle remittance effettuate).
Il clean capital, come detto, non è mai soggetto a tassazione (a patto di poterlo individuare chiaramente), e quindi può essere liberamente trasferito, investito o speso in Irlanda. La cosa importante è che riuscire a dimostrare quanta parte del tuo patrimonio è stata generata prima dell’arrivo in Irlanda. Se si tratta di fondi liquidi o titoli finanziari, il mio consiglio è di bonificare i fondi in Irlanda al tuo arrivo. Oppure tenerli su un conto corrente estero facendo attenzione a non far arrivare sullo stesso conto guadagni o altri redditi in una data successiva a quella del trasferimento di residenza.
Cosa sono le remittance?
Remittance (“rimessa“) è il nome dato al denaro guadagnato in un paese e poi inviato in un altro. In questo caso si fa riferimento al denaro guadagnato all’estero, che viene poi inviato (rimesso) in Irlanda. Il sistema fiscale irlandese non-dom funziona sulla base delle rimesse. Ciò significa che i non-dom sono tassati solo sul reddito di fonte irlandese o sul reddito estero che trasferiscono dall’estero in Irlanda. Sono esempi di remittance:
- Utilizzo di fondi esteri per effettuare acquisti in Irlanda;
- Utilizzo di una carta di credito straniera per effettuare acquisti in Irlanda;
- Utilizzo di una carta straniera per effettuare prelievi bancomat in Irlanda;
- Qualsiasi denaro portato in Irlanda dall’estero, come reddito passivo o reddito da lavoro dipendente depositato su un conto bancario irlandese;
- Tutti i beni che importi in Irlanda sono considerati una rimessa. Un esempio spesso citato è quello di un’opera d’arte di valore acquistata con guadagni esteri che viene poi portata nel paese, questo sarebbe considerato un provento del reddito che è stato rimesso nel paese, a meno che l’opera d’arte non sia stata successivamente venduta in Irlanda, nel qual caso sarebbe tassato come una plusvalenza.
Le problematiche fiscali connesse ai regimi residente non domiciliato
L’applicazione concreta di un regime fiscale come quello dei residenti non domiciliati deve essere attentamente valutato e pianificato in partenza. Infatti, deve essere evidenziata una problematica importante in relazione alla definizione di residenza fiscale. Abbiamo visto in apertura di questo articolo l’importanza della definizione di residenza fiscale per poter applicare il regime fiscale dei residenti non domiciliati in Irlanda.
Tale definizione deve poi essere conciliata con quanto previsto dalle varie Convenzioni contro le doppie imposizioni. Nel caso di nostro interesse si tratta della Convenzione tra Italia ed Irlanda. Sulla stessa è riportato che (art. 4, par. 1), secondo tale trattato non viene considerato residente ai fini fiscali di un determinato Paese chi è tenuto a pagare le imposte solo sui redditi generati in loco. Abbiamo visto, infatti, che i soggetti che applicano il particolare regime dei residenti non domiciliati tassano esclusivamente i proventi generati in Irlanda e non anche i redditi di fonte estera (se non vi sono state remittance).
Attenzione alle clausole delle Convenzioni con l’Irlanda
Le convenzioni OCSE contro le doppie imposizioni, come quella stipulata tra Italia e Irlanda prevedono che il generale “criterio di residenza” non trovi applicazione con riguardo ai soggetti imponibili nel supposto stato di residenza (in questo caso l’Irlanda) esclusivamente per redditi derivanti da fonti ivi situate. In pratica, il criterio di residenza, secondo le convenzioni contro le doppie imposizioni, non si rende applicabile ai soggetti che pagano le tasse solo sui redditi provenienti da fonti ivi situate. Quindi, sostanzialmente, vi è il rischio che l’altro Paese coinvolto, ovvero l’Italia, possa considerare il soggetto che applica questo regime fiscale come soggetto che mantiene la residenza fiscale italiana, non potendo verificare quella Irlandese. Questo aspetto comporta, di fatto, la perdita di tutti i vantaggi di questo regime, con l’obbligo di assoggettare a tassazione i redditi di fonte estera percepiti, in Italia.
Attenzione! |
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Per questo occorre prestare molta attenzione prima di applicare regimi fiscali come quello in commento, soprattutto se in futuro vi è l’intenzione di tornare a vivere stabilmente in Italia. |
Conclusioni e consulenza fiscale online
Se hai letto con attenzione questo articolo avrai capito quali siano i vantaggi di un residente non domiciliato. Si tratta di vantaggi legati alla remittance basis taxation. Questo sistema permette di tassare in Irlanda soltanto eventuali redditi ivi trasferiti dal soggetto che ha acquisito residenza fiscale in Irlanda senza trasferirvi il domicilio. Tuttavia, l’applicazione di questo regime fiscale deve essere valutata con molta attenzione considerati i rischi legati alla riqualificazione della residenza fiscale in Italia, in relazione a quanto previsto dalle Convenzioni contro le doppie imposizioni siglate in base al modello OCSE.
Attraverso una attenta pianificazione fiscale possono esserci significativi vantaggi fiscali per rimanere in Irlanda e diventare residenti fiscali come persona domiciliata non irlandese. Tuttavia al contrario le persone devono anche assicurarsi di non determinare inavvertitamente entrate o utili che, mentre esentasse in Irlanda, potrebbero diventare tassabili se ritornassero nel loro paese di origine entro un certo periodo. L’applicazione di questo regime fiscale è apparentemente semplice. Tuttavia, è necessario prestare attenzione ad effettuare la procedura di trasferimento di residenza all’estero nel modo corretto. In questo modo potrai evitarti noie legate ad un possibile accertamento fiscale da parte dell’Italia.
Se sei interessato ad avere la consulenza di un esperto su questo argomento non esitare a contattarmi. Riceverai tutta l’assistenza di cui hai bisogno. Potrò aiutarti ad effettuare correttamente il tuo trasferimento di residenza all’estero e ti aiuterò ad applicare questo tipo di tassazione estera.
Domande frequenti
Essere domiciliati in Irlanda significa che l’Irlanda è il paese con cui mantieni il tuo collegamento principale ed è il paese in cui intendi vivere in modo permanente.
Avere lo status di non domiciliato in Irlanda significa che sei tassato solo sul reddito di fonte irlandese e, in generale, qualsiasi reddito guadagnato dall’estero non sarà soggetto all’imposta sul reddito irlandese.
Non ci sono limiti di tempo per lo stato di non-dom. Per qualificarti come domiciliato in Irlanda, dovresti prendere la residenza permanente in Irlanda e dimostrare una chiara intenzione di rimanere per un periodo indefinito, senza alcuna intenzione di tornare nel tuo precedente paese di domicilio.