I cooperanti di ONG che lavorano all'estero beneficiano di un regime fiscale speciale con compensi convenzionali che permette una tassazione agevolata rispetto ai redditi ordinari, applicabile anche per periodi brevi di missione.
Le Organizzazioni Non Governative (ONG) che operano in progetti di cooperazione internazionale si trovano spesso a dover gestire una problematica fiscale complessa: come tassare correttamente i compensi dei propri cooperanti che alternano periodi di lavoro in Italia e all'estero. La questione non è meramente tecnica, ma ha rilevanti implicazioni economiche sia per l'organizzazione che per i lavoratori.
La soluzione normativa esiste ed è disciplinata dall'articolo 54, comma 8-bis del TUIR, che prevede un regime fiscale speciale basato su compensi convenzionali anziché sulle retribuzioni effettive. Questo meccanismo consente una tassazione spesso più favorevole e una semplificazione degli adempimenti per le ONG, purché vengano rispettati specifici requisiti e procedure.
La Risposta a interpello n. 353/E/2020 dell'Agenzia delle Entrate ha inoltre chiarito aspetti cruciali relativi ai periodi brevi di missione all'estero, fornendo indicazioni operative precise per il calcolo proporzionale dei compensi convenzionali.
La disciplina normativa dei compensi convenzionali
L'articolo 54, comma 8-bis del TUIR costituisce la base normativa del regime speciale per i cooperanti. La norma stabilisce che:
"In deroga al principio della determinazione analitica del reddito, la base imponibile per i rapporti di cooperazione dei volontari e dei cooperanti è determinata sulla base dei compensi convenzionali fissati annualmente con decreto del Ministero degli affari esteri di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Questo, indipendentemente dalla durata temporale e dalla natura del contratto purché stipulato da organizzazione non governativa riconosciuta idonea ai sensi dell’articolo 28 della legge 26 febbraio 1987, n. 49"
Il regime si applica indipendentemente dalla durata temporale e dalla natura del contratto, purché stipulato da una ONG riconosciuta idonea. Questo significa che la tassazione convenzionale opera sia per contratti di lavoro dipendente che per rapporti di collaborazione o prestazioni autonome.
La disciplina ha mantenuto la sua validità anche dopo l'abrogazione della Legge n. 49/1987 grazie al Decreto interministeriale del 16 dicembre 2015 e all'articolo 28 della Legge n. 125/2014, che hanno preservato i concetti di "cooperante" e "volontario" nell'ambito della cooperazione internazionale.
Chi sono i cooperanti
Per poter rientrare nella categoria dei cooperanti, il datore di lavoro deve essere uno dei soggetti di cui all'art. 26 della Legge n. 125/2014, iscritto nell'elenco pubblico delle Organizzazioni della Società civile (OSC).
Sul punto, l'art. 28, co. 1, Legge n. 125/2014 dispone che:
"le organizzazioni della società civile e gli altri soggetti di cui all'articolo 26 possono impiegare ...
Fiscomania.com
Scopri come abbonarti a Fiscomania.com.
Sei già abbonato?
Accedi tranquillamente con le tue credenziali: Accesso