Gli oneri sostenuti per l’scrizione alle scuole musicali dei ragazzi (di età compresa tra 5 e 18 anni) possono beneficiare di una detrazione del 19% ai fini IRPEF. La detrazione (c.d. “bonus musica”) compete per intero e non varia in relazione al reddito complessivo del soggetto. Art. 15, co. 1 lett. e)-quater del TUIR.

Le spese sostenute per l’iscrizione (e la frequenza) alle scuole musicali dei ragazzi consentono l’applicazione di una detrazione IRPEF nella misura del 19%. La previsione è contenuta dall’art. 15 comma 1 lett. e)-quater del TUIR (introdotta dai commi 346 e 347 dell’art. 1 della Legge n. 160/2019) a decorrere dal 1° gennaio 2021. Questo tipo di detrazione IRPEF compete per intero e non varia in funzione del reddito complessivo del soggetto. L’obiettivo del Governo con l’introduzione di questa norma (c.d. “bonus musica“) è quello di “sostenere le attività di contrasto alla povertà educativa minorile”.

Come funziona la detrazione per l’iscrizione alle scuole di musica?

Ai sensi della lett. e)-quater dell’art. 15 comma 1 del TUIR, inserita dall’art. 1 comma 346 lett. a) della L. 27 dicembre 2019 n. 160, dal 1° gennaio 2021 (e per gli anni a venire), spetta la detrazione IRPEF nella misura del 19% per le spese di iscrizione annuale e l’abbonamento per la frequenza di ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni a:

  • Conservatori di musica;
  • Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) legalmente riconosciute ai sensi della L. 21 dicembre 1999 n. 508;
  • Scuole di musica iscritte nei registri regionali;
  • Cori, bande e scuole di musica riconosciuti da una Pubblica Amministrazione, per lo studio e la pratica della musica (cfr. circ. Agenzia delle Entrate 7 luglio 2022 n. 24).

Questo tipo di detrazione IRPEF compete per intero e non varia in funzione del reddito complessivo del soggetto. Il chiarimento è contenuto nella Circolare n. 24/E/2022 dell’Agenzia delle Entrate, nella quale sono raccolti i principali documenti di prassi relativi alle spese che danno diritto alle detrazioni di imposta e alle deduzioni dal reddito complessivo, oltre che ai crediti d’imposta ed agli altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche.

Naturalmente le lezioni private di musica non rientrano nell’ambito delle detrazioni IRPEF.

Il sistema AFAM

Il sistema AFAM è costituito dai Conservatori statali, dalle Accademie di Belle Arti (statali e non statali), dagli Istituti musicali ex pareggiati promossi dagli enti locali, dalle Accademie statali di Danza e di Arte Drammatica, dagli Istituti Statali Superiori per le Industrie Artistiche, nonché da ulteriori istituzioni private autorizzate dal Ministero al rilascio di titoli aventi valore legale. Le scuole di musica che intendono rientrare tra quelle che consentono l’erogazione del beneficio fiscale dovranno essere iscritte nel registro regionale o anche scuole di bande e scuole di musica che siano riconosciute da una coppia di amministrazione per lo studio e la pratica della musica.

Quali condizioni per ottenere la detrazione?

Per ottenere la detrazione IRPEF del 19% è necessario rispettare alcune condizioni. In particolare, la detrazione IRPEF spetta:

  • Soltanto ai contribuenti con reddito complessivo non superiore a 36.000 euro (nel limite di reddito deve essere computato anche il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni). La detrazione spetta per intero a chiunque rientri nel limite di reddito complessivo indicato e l’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della CU con il codice onere 45;
  • Anche se tali spese sono state sostenute per i familiari fiscalmente a carico (ad esempio figli). In questi casi la detrazione può essere ripartita tra gli aventi diritto (es. i genitori) e sul documento di spesa deve essere indicata la quota detratta da ognuno di essi. Quando, invece, il documento è intestato al figlio la detrazione, ordinariamente, spetta al 50% a ciascun genitore;
  • Su un importo di spesa non superiore a 1.000 euro per ciascun ragazzo (se la spesa riguarda più di un ragazzo, occorre compilare più righi da E8 a E10 del modello 730, riportando in ognuno di essi il codice 45 e la spesa sostenuta con riferimento a ciascun ragazzo). L’effettivo risparmio di imposta per una spesa sostenuta di 1.000 euro annui è, quindi, pari a 190 euro netti.

Chi è compreso nel nucleo familiare?

Il nucleo familiare è l’insieme di adulti e bambini che risiedono nella stessa abitazione e sono legati da matrimonio, parentela, affinità, tutela o adozione. Inoltre, ne fanno parte:

  • I coniugi con diversa residenza, purché non separati o divorziati;
  • I figli maggiorenni con diversa residenza, età inferiore ai 26 anni, e a carico IRPEF, purché non sposati o con figli – si è considerati a carico IRPEF se si è avuto un reddito annuo inferiore a 2.840,51 euro o, se minori di 24 anni, un reddito annuo inferiore a 4.000 euro.

Documentazione da conservare

La spesa deve essere documentata da ricevute/fatture o quietanze di pagamento dalle quali risultino i dati della scuola destinataria del pagamento, la causale del pagamento, l’importo pagato, i dati anagrafici del ragazzo frequentante il corso, il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento. La documentazione deve essere conservata in relazione ai possibili futuri controlli che potrebbe effettuare l’Agenzia delle Entrate, quindi, almeno fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi PF).

Pagamento della spesa

Per fruire della detrazione il contribuente deve effettuare il pagamento con mezzi tracciabili, ovvero con versamento postale o bancario nonché tramite i sistemi di pagamento previsti dall’art. 23 del D.Lgs. n. 241/97, ovvero con carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari (il sostenimento dell’onere è documentato dalla ricevuta del versamento bancario o postale ovvero, in caso di pagamento con carta di credito, carta di debito o carta prepagata, dall’estratto conto della società che gestisce tali carte).

Chiarimenti di prassi

Nella sopra citata Circolare n. 24/E/2022, sono stati forniti ulteriori chiarimenti in relazione ai seguenti aspetti:

  • Il requisito dell’età è rispettato purché sussista anche per una sola parte dell’anno (per il principio di unitarietà del periodo d’imposta che si ritrova nella precedente Circolare n. 34/E/2008, § 14.1). Quindi, ad esempio, se il ragazzo ha compiuto 18 anni nel corso del periodo di imposta oggetto di dichiarazione, la detrazione spetta anche per le spese sostenute in tale anno successivamente al compimento dell’età;
  • La detrazione non varia in base all’ammontare del reddito complessivo, ma spetta per intero, visto e considerato che per fruirne il reddito non deve superare 36.000 euro.

Esempio:
Per un ragazzo divenuto maggiorenne nel corso del periodo di imposta oggetto di dichiarazione, la detrazione spetta per tutte le spese sostenute in tale anno: cioè anche nel periodo dell’anno successivo al compimento dell’età. Diversamente, se il ragazzo ha compiuto 19 anni nell’anno di imposta, la detrazione non spetta.

Come indicare la detrazione in dichiarazione

In sede di compilazione del modello Redditi PF, la spesa deve essere indicata nei righi da RP8 – RP13 del quadro RP utilizzando il codice 45. Nel quadro RN al rigo RN13 verrà poi riportata la detrazione di imposta pari al massimo a 1.000 x 19% = 190 euro per ciascun ragazzo.

Qualora il contribuente utilizzi il modello 730, invece, la detrazione trova spazio nei righi da E08 – E10 della Sezione I – Spese per le quali spetta la detrazione d’imposta del 19, del 26, del 30, del 35 e del 90% con il medesimo codice 45. Nel rigo 28 del prospetto di liquidazione (modello 730-3) verrà riportata in questo caso la detrazione di imposta pari al massimo a 190 euro per ciascun ragazzo.

In caso di presenza di più figli occorre prestare attenzione. Infatti se la spesa sostenuta per il primo figlio eccede il tetto massimo ammissibile ai fini della detrazione questa deve essere ricondotta a tale importo (1.000) mentre in caso contrario è possibile portare in detrazione l’intera spesa di iscrizione sostenuta (< 1.000). Per ciascun figlio deve essere compilato un diverso rigo dichiarativo.

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