Spesso può accadere di essere tratti in confusione parlando di reddito e patrimonio. Si tratta in entrambi i casi di termini che fanno riferimento a ciò che è posseduto o guadagnato dal soggetto, e può essere utile conoscere la differenza soprattutto nel momento in cui si procede a dichiarare il reddito percepito, o il patrimonio posseduto.

Al fine di calcolare per esempio l’attestazione ISEE, il soggetto deve necessariamente presentare i dati che riguardano il reddito percepito, che può derivare da diverse fonti, e le informazioni relative al patrimonio, che può essere mobiliare o immobiliare.

Vediamo in questo articolo qual è la differenza tra reddito e patrimonio, e nello specifico individuando da cosa può essere derivato il reddito e da cosa il patrimonio. Conoscere la differenza è utile in particolari circostanze, ed è possibile accedere a specifiche detrazioni fiscali presentando correttamente queste informazioni.

Il reddito rappresenta una grandezza flusso, esso viene misurato durante un dato periodo di tempo e corrisponde alla ricchezza prodotta da un attore economico in un dato periodo di tempo. Viceversa, il patrimonio, rappresenta la ricchezza immobiliare e mobiliare detenuta dal contribuente in un preciso momento nel tempo. Il reddito possiamo dire che ha carattere dinamico, è una grandezza flusso, mentre il patrimonio ha carattere statico, in quanto misura la ricchezza detenuta in un preciso momento.

Per ottenere un’attestazione ISEE è necessario presentare la situazione reddituale e patrimoniale, e nel caso di errori o mancanze gravi, si può incorrere in sanzioni. Vediamo qui quando questo accade.


Reddito: può derivare da diverse fonti

Il reddito rappresenta una grandezza flusso, esso viene misurato durante un dato periodo di tempo e corrisponde alla ricchezza prodotta da un attore economico in un dato periodo di tempo. Viceversa, il patrimonio, rappresenta la ricchezza immobiliare e mobiliare detenuta dal contribuente in un preciso momento nel tempo. Il reddito possiamo dire che ha carattere dinamico, è una grandezza flusso, mentre il patrimonio ha carattere statico, in quanto misura la ricchezza detenuta in un preciso momento.

Il reddito fa riferimento alla ricchezza accumulata dal soggetto. Il reddito può provenire da diverse fonti, ma riguarda sempre un accumulo di denaro da parte del soggetto. Il reddito da lavoro per esempio deriva dallo svolgimento di una determinata attività, e può essere per esempio reddito da lavoro dipendente o autonomo. Il reddito è il flusso del denaro recepito in un determinato periodo.

Per questo motivo quando si procede con la dichiarazione dei redditi, si dichiara solitamente qual è il reddito percepito dal proprio lavoro, ovvero svolgendo attività lavorative che possono essere di tipo subordinato (quando il soggetto lavora per un altro soggetto, azienda o impresa) oppure reddito da lavoro autonomo, nel caso in cui svolge la libera professione.

Il reddito però non deriva unicamente dal lavoro: esistono redditi che derivano per esempio da capitali, società o di tipo fondiario. Vediamo brevemente quali sono le diverse tipologie di reddito:

  • Reddito da lavoro dipendente: in questo caso il soggetto cumula un reddito in base all’attività lavorativa che svolge, con assunzione regolare o tramite diversi tipi di contratti esistenti nel mercato del lavoro. Il reddito può derivare anche dall’assunzione presso enti pubblici;
  • Reddito da lavoro autonomo: il reddito è cumulato lavorando in autonomia, come freelance o libero professionista. In questo caso il reddito deriva dallo svolgimento della professione, come ad esempio l’avvocato, il medico, lo psicologo, e così via;
  • Reddito di capitale: questa tipologia di reddito deriva da redditi diversi dagli altri, in quanto fanno riferimento ad attività di natura finanziaria;
  • Reddito di società: qui rientrano i redditi derivati dal possedimento di azioni presso società;
  • Reddito fondiario: si tratta di un reddito che viene percepito da un proprietario che pone per esempio un immobile in affitto ad altri soggetti. In questo caso il reddito è costituito dal canone di affitto che i soggetti pagano al proprietario.

Patrimonio: cos’è e come viene stabilito

Il patrimonio è molto diverso dal reddito. In base a quanto visto prima, il reddito di fatto costituisce un ricavo del soggetto, in forma di ricchezza, derivato da determinate attività o specifiche azioni. Il patrimonio invece fa riferimento ai beni posseduti dal soggetto.

Beni che possono essere mobili o immobili, a seconda delle specificità. Il patrimonio mobiliare si differenzia da quello immobiliare per la sua flessibilità. Il patrimonio mobiliare infatti può essere rappresentato da: un conto corrente, gli investimenti fatti.

Il patrimonio immobiliare invece è determinato dal possedimento di beni come case, zone fabbricabili, i terreni, le abitazioni con relative pertinenze. Tutto ciò che fa riferimento al suolo, e quindi non è flessibile, ma è, relativamente, stabile, fa parte del patrimonio immobiliare.

La differenza tra il patrimonio e i redditi è chiara se si tiene in considerazione che il reddito per esempio fa riferimento allo stipendio che ogni mese il datore di lavoro versa ai dipendenti, mentre il patrimonio è relativo alla proprietà che il soggetto può possedere, come ad esempio una abitazione.

Se il soggetto ha come proprietà un’abitazione posta in affitto, si tratta sia di una proprietà immobiliare sia di un’entrata economica assimilabile a reddito. In fase di dichiarazione dei redditi, o per il calcolo ISEE, è necessario presentare queste specifiche componenti del reddito o del patrimonio.

Patrimonio e reddito per il calcolo ISEE

La differenza tra patrimonio e reddito è sottile, eppure entrambi concorrono a stabilire qual è l’ISEE di un nucleo familiare. L’ISEE viene stabilito dalla situazione familiare generale, e comprende i redditi di tutti i componenti del nucleo, la situazione patrimoniale mobiliare e immobiliare.

Il calcolo dell’ISEE può essere necessario per diverse finalità: per l’iscrizione ad un corso di laurea e a stabilirne il costo, per determinare l’accessibilità ad un bonus specifico messo a disposizione dallo stato o per individuare una particolare agevolazione fiscale.

Per esempio alcuni bonus, come il bonus asilo nido, vengono erogati mensilmente da enti come l’INPS proprio sulla base di situazione reddituale e patrimoniale della famiglia, calcolata grazie all’ISEE. Al momento in cui si procede con la dichiarazione dei redditi, è necessario individuare tutte le forme di reddito del soggetto, per poterle dichiarare.

Esiste la possibilità che il soggetto riceva unicamente una forma di reddito, oppure che più redditi diversi concorrono insieme per lo stesso soggetto. In questo caso non è necessario presentare la situazione patrimoniale mobiliare o immobiliare. Al contrario, se si chiede l’accesso al proprio indicatore ISEE, vanno presentati sia i redditi che i patrimoni del nucleo familiare, per individuare il valore corretto.

Sanzioni per l’incorrettezza dei dati reddituali e patrimoniali

Quando viene determinato l’ISEE, si procede con un calcolo che comprende il patrimonio mobiliare e immobiliare, oltre alla situazione reddituale di tutta la famiglia. Esistono tuttavia delle sanzioni nel caso in cui i dati reddituali o patrimoniali siano errati o mancanti.

Accedere a particolari agevolazioni fiscali presentando un ISEE non corretto, in cui mancano le dichiarazioni di redditi o patrimoni, può comportare sanzioni amministrative di diverso genere. In generale i cittadini possono affidarsi a centri CAF, commercialisti o esperti per procedere alla dichiarazione dei redditi e dello stato patrimoniale per il calcolo dell’ISEE.

Chi beneficia di agevolazioni non spettanti, rischia di perderle, di essere multato e la sanzione in denaro può essere anche di qualche migliaio di euro.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

2 COMMENTI

  1. Non mi è chiaro. Innanzitutto il reddito riguarda ad esempio il lavoro ok? la cui paga viene versata su conto corrente ok? Quindi se il patrimonio mobiliare riguarda il saldo sul conto, allora include anche le buste paga! Quindi reddito e valore mobiliare sono la stessa cosa? Il valore mobiliare comprende pure i soldi del lavoro sul conto? O cosa?
    E poi io e mio marito dobbiamo tener conto della soglia annua di reddito lavorativo massima di 9360€, o dobbiamo tener conto della soglia annua di valore mobiliare pari a 6000€? Giuro vorrei parlare con lei…perché qui i caf non mi han mai saputo spiegare bene. Giuro.

  2. Il patrimonio personale è il complesso dei beni, mobili o immobili, che una persona possiede, quindi indirettamente, il patrimonio deriva anche dal reddito una volta tassato e passato a risparmio.

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