Il trattamento di fine mandato (TFM) rappresenta una forma di compenso differito destinato agli amministratori di società di capitali (come SRL e SPA). Simile concettualmente al TFR (trattamento di fine rapporto) per i lavoratori dipendenti, il TFM viene erogato al termine del mandato dell’amministratore.
La società può decidere di accantonare la liquidità del trattamento direttamente in azienda, oppure utilizzare uno strumento finanziario dedicato: la polizza assicurativa. Infatti, la polizza TFM è uno strumento assicurativo specificamente progettato per accantonare, gestire e liquidare queste somme in modo fiscalmente efficiente e finanziariamente sicuro. In questo articolo andiamo ad approfondire i principali elementi che caratterizzano questo strumento.
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Cos’è la polizza TFM?
La polizza TFM è un contratto di assicurazione sulla vita stipulato da una società di capitali (SRL o SPA), in qualità di contraente, allo scopo di accantonare, gestire e liquidare in modo fiscalmente efficiente e finanziariamente sicuro le somme destinate al trattamento di fine mandato spettante a uno o più dei suoi amministratori.
Si tratta di un prodotto assicurativo, specificamente una polizza vita (ramo I, III o multiramo a seconda del prodotto), che lega la prestazione a un evento futuro certo o incerto legato alla figura dell’amministratore (fine mandato, decesso, invalidità). L’utilizzo di questo strumento è legato ad alcune valutazioni importanti, come ad esempio il fatto che:
- Le polizze vita non sono pignorabili o sequestrabili;
- La società può dedursi ogni anno l’accantonamento per competenza (rispettandone i requisiti previsti dall’art. 105, co. 4 del TUIR.
Il suo obiettivo è creare un patrimonio separato e dedicato per far fronte all’obbligazione futura del TFM. Invece di accantonare le somme internamente nel bilancio aziendale (con i relativi rischi), la società le affida a una gestione esterna e professionale.
Le parti coinvolte
Per l’applicazione di questo strumento finanziario possiamo individuare le principali parti coinvolte. Si tratta delle seguenti:
- Contraente: La società che stipula il contratto e paga i premi annuali.
- Assicurato: L’amministratore sulla cui “testa” (durata del mandato o vita) è costruita la polizza.
- Beneficiario caso vita/fine mandato: L’amministratore stesso, che riceverà la prestazione (capitale maturato) alla cessazione del suo incarico;
- Compagnia assicurativa: L’ente che emette la polizza, riceve i premi, li investe e liquida la prestazione finale.
Lo scopo per cui si attiva
La polizza è uno strumento per dare attuazione a quanto preventivamente deliberato dall’assemblea dei soci. L’esistenza della polizza non crea il diritto al TFM. Questo diritto deve preesistere e derivare da un atto societario formale (delibera o statuto) avente data certa anteriore all’inizio del rapporto e che ne stabilisca l’ammontare o i criteri di calcolo in modo congruo.
Sotto il profilo aziendale la sottoscrizione della polizza offre sicurezza (separazione dal rischio d’impresa), gestione professionale del capitale, potenziale di rendimento e coperture assicurative aggiuntive (es. caso morte).
Come funziona la polizza TFM?
La società versa periodicamente (di solito annualmente) premi periodici all’assicurazione con cui ha contratto la polizza. Questi premi corrispondono all’accantonamento TFM deliberato. La compagnia li investe in gestioni specifiche (es. Gestioni Separate a capitale garantito, fondi interni Unit Linked legati ai mercati). I rendimenti maturati, al netto dei costi, incrementano il capitale assicurato che verrà liquidato alla scadenza.
Al termine dell’incarico dell’amministratore, il capitale maturato dall’investimento verrà liquidato all’amministratore sotto forma di trattamento di fine mandato. I premi annuali versati dall’impresa possono essere dedotti per competenza annualmente, ottenendo risparmi fiscali in ottica di tax planning. Nella pratica, questo strumento viene utilizzare al fine di pianificare al meglio la gestione delle risorse finanziarie aziendali.
Vantaggi fiscali della polizza
I vantaggi fiscali che caratterizzano questo strumento possono essere così sintetizzati:
- Per la società: I premi versati annualmente dalla società alla compagnia assicurativa sono deducibili dal reddito d’impresa secondo il principio di competenza, analogamente all’accantonamento diretto del TFM in bilancio. Questo riduce l’imponibile IRES/IRAP della società nell’anno di versamento;
- Per l’amministratore: Possiamo individuare i seguenti elementi:
- Il vantaggio fiscale più significativo per l’amministratore risiede nella modalità di tassazione della prestazione ricevuta al termine del mandato. Se il diritto al TFM risulta da un atto con data certa anteriore all’inizio del rapporto, l’importo liquidato dalla polizza è soggetto a tassazione separata. Questo regime fiscale prevede un’aliquota calcolata sulla base del reddito medio del biennio precedente, che è spesso molto più conveniente rispetto all’applicazione delle aliquote progressive IRPEF ordinarie, specialmente per importi elevati accumulati in molti anni;
- I rendimenti generati dagli investimenti all’interno della polizza sono soggetti a un’imposta sostitutiva (attualmente al 26%, ridotta per la quota investita in titoli di Stato) che viene applicata e versata direttamente dalla compagnia assicurativa. Questi rendimenti non concorrono a formare il reddito imponibile IRPEF dell’amministratore fino al momento della liquidazione finale della prestazione, e anche in quel momento, la componente finanziaria viene tassata in modo agevolato all’interno della prestazione complessiva.
Disciplina contabile
Sotto il profilo contabile l’implementazione dell’accantonamento attraverso la sottoscrizione della polizza assicurativa modifica le ordinarie scritture contabili previste. In particolare, le modifiche riguardano le operazioni di liquidazione della polizza nei confronti dell’amministratore. Ho approfondito questi aspetti in questo articolo dedicato: Trattamento contabile del TFM degli amministratori.
Perché è importante scegliere di utilizzare la polizza?
Per la società scegliere di utilizzare la polizza può essere importante anche per ulteriori aspetti. Come detto, le somme versate nella polizza costituiscono un patrimonio separato rispetto a quello aziendale. Questo protegge l’accantonamento dal rischio di default o difficoltà finanziarie della società (nei limiti delle garanzie offerte dalla polizza e dal sistema di vigilanza assicurativo).
I capitali sono gestiti da professionisti del settore assicurativo e finanziario, con possibilità di diversificazione e accesso a strumenti di investimento specifici. A seconda della linea di investimento scelta, è possibile ottenere rendimenti potenzialmente superiori rispetto a un semplice accantonamento contabile.
Le polizze TFM spesso includono coperture caso morte, garantendo che il capitale accumulato sia liquidato agli eredi o beneficiari designati in caso di decesso dell’amministratore durante il mandato, spesso con vantaggi fiscali anche in ambito successorio (le prestazioni caso morte sono generalmente esenti da imposta di successione).
Consulenza fiscale online
La polizza TFM si configura come uno strumento strategico di pianificazione fiscale e finanziaria sia per le società che per i loro amministratori. Se correttamente istituita e gestita, permette alle aziende di dedurre i costi degli accantonamenti e agli amministratori di beneficiare di una tassazione agevolata (separata) sulle somme ricevute al termine del mandato, il tutto con la sicurezza e la professionalità offerte dalla gestione assicurativa. È tuttavia essenziale curare attentamente gli aspetti formali (delibera, data certa, congruità) e scegliere la polizza più adatta alle specifiche esigenze, preferibilmente con il supporto di consulenti fiscali e assicurativi esperti.
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