Una guida completa sulla Convenzione Italia-Svizzera che spiega come e quando un pensionato italiano, ex dipendente pubblico o privato, può ottenere la pensione senza imposte italiane grazie alla residenza e alla cittadinanza svizzera.
Trasferirsi in Svizzera dopo una vita di lavoro in Italia è un progetto di vita per molti. Tuttavia, la gestione della pensione INPS apre a complessi scenari fiscali che, se non affrontati con competenza, possono erodere significativamente il reddito. La domanda che ricevo più spesso dai miei clienti è: “Posso ricevere la mia pensione italiana al lordo, senza pagare le tasse in Italia, se risiedo in Svizzera?“.
La risposta, come spesso accade in materia fiscale, è: dipende. Dipende dalla natura della sua pensione e, in modo cruciale, dal suo status di cittadinanza. In questa guida completa, basata su anni di esperienza diretta nella pianificazione fiscale internazionale, analizzeremo nel dettaglio la normativa, svelando la strategia legale che permette, in casi specifici, di ottenere la tanto ambita detassazione della pensione INPS e di ottimizzare il proprio carico fiscale tra Italia e Svizzera.
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Tassazione pensioni Italia-Svizzera: la Convenzione definisce le regole
Il pilastro normativo che governa la fiscalità dei pensionati transfrontalieri è la Convenzione tra Italia e Svizzera per evitare le doppie imposizioni. Questo trattato bilaterale stabilisce quale dei due Stati ha il diritto di tassare i redditi, incluse le pensioni, per evitare che il contribuente paghi le imposte due volte sullo stesso reddito.
Il principio cardine della Convenzione è la distinzione fondamentale tra due categorie di pensioni, ognuna con un destino fiscale diverso. Comprendere in quale categoria ricade il proprio assegno pensionistico è il primo, indispensabile passo per qualsiasi strategia di tax planning.
Pensioni private (art. 18): tassazione esclusiva nel Paese di residenza
Se la pensione deriva da un impiego nel settore privato (ad esempio, come dirigente d’azienda, impiegato, operaio, professionista), la regola è lineare e vantaggiosa. L’articolo 18 della Convenzione stabilisce che le pensioni di natura privata sono imponibili esclusivamente nello Stato di residenza del beneficiario.
Questo significa che un pensionato italiano, ex lavoratore privato, che ha stabilito la propria residenza fiscale in Svizzera (e si è correttamente iscritto all’AIRE), ha il diritto di ricevere la pensione dall’INPS al lordo. Sarà poi suo onere dichiarare tale reddito in Svizzera e assoggettarlo a tassazione secondo le normative federali, cantonali e comunali elvetiche.
Pensioni pubbliche (art. 19): principio della tassazione nello Stato pagatore
La situazione cambia radicalmente per chi ha maturato una pensione pubblica. Rientrano in questa categoria le pensioni erogate a fronte di un servizio reso allo Stato italiano o a una sua suddivisione politica o amministrativa. Parliamo di ex dipendenti di:
- Forze Armate (Esercito, Marina, Aeronautica, etc.);
- Forze di Polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza);
- Ministeri ed enti pubblici non economici (es. Insegnanti statali, funzionari pubblici, etc.);
- Enti locali (Regioni, Comuni).
Per queste pensioni, l’articolo 19 della Convenzione prevede, come regola generale, la tassazione esclusiva nello Stato da cui la pensione è erogata. Pertanto, un ex funzionario di Polizia italiano residente a Ginevra vedrà la sua pensione tassata alla fonte in Italia, con l’applicazione di IRPEF e addizionali, esattamente come se risiedesse ancora in Italia. Questa è la ragione per cui molti pensionati del settore pubblico, pur vivendo all’estero, continuano a pagare le imposte italiane. Ma è qui che si inserisce l’eccezione che può cambiare tutto.
Come la cittadinanza Svizzera trasforma la tassazione della pensione pubblica
Articolo 19, paragrafo 2, Convenzione Italia-Svizzera |
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La norma stabilisce che le pensioni pubbliche “sono imponibili soltanto in detto Stato [Italia]“. Tuttavia, tali pensioni sono imponibili soltanto nell’altro Stato Contraente [Svizzera] qualora il beneficiario sia un residente di detto Stato e ne abbia la nazionalità. Questa frase è il fondamento legale che permette la detassazione in Italia per i pensionati pubblici che acquisiscono la cittadinanza svizzera. |
La chiave per ottenere la detassazione di una pensione pubblica risiede in una specifica clausola dell’articolo 19. Questa eccezione, spesso sconosciuta, permette di spostare il diritto impositivo dall’Italia alla Svizzera, ma solo al verificarsi di due condizioni cumulative e inscindibili:
- Il beneficiario della pensione deve essere residente fiscale in Svizzera;
- Il beneficiario della pensione deve possedere anche la nazionalità (cittadinanza) svizzera.
Finché il pensionato pubblico mantiene la sola cittadinanza italiana, pur risiedendo da decenni in Svizzera, la sua pensione sarà sempre e comunque tassata in Italia. Ma nel momento esatto in cui completa il processo di naturalizzazione e diventa cittadino svizzero, il quadro fiscale viene completamente ribaltato. Attenzione al fatto che non viene richiesta la perdita della cittadinanza italiana.
Restano applicabili le addizionali IRPEF
Il TUIR prevede che i non residenti abbiano il domicilio fiscale nel comune in cui si è prodotto il reddito. Per le pensioni corrisposte ai non residenti, il luogo di produzione è individuato in conformità a quanto stabilito dall’articolo 23, comma 2, lett. a) del TUIR, in base al luogo in cui è ubicata la sede legale dell’Istituto previdenziale erogante, come riporta la Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate del 21 settembre 2007, n. 261. Per le pensioni erogate dall’INPS, quindi, si applicano le aliquote previste per le addizionali della Regione Lazio e del Comune di Roma.
Caso pratico
Prendiamo il caso di un nostro cliente, un ex ufficiale dei Carabinieri in pensione. Residente a Ginevra da oltre 15 anni con la sua famiglia e regolarmente iscritto all’AIRE, ha sempre subito la tassazione italiana sulla sua pensione. Nell’ultimo anno ha ottenuto la cittadinanza svizzera. Attivando la procedura corretta, abbiamo dimostrato all’INPS la sussistenza di entrambi i requisiti (residenza e nuova cittadinanza). Una volta verificata la situazione e la documentazione l’INPS ha la possibilità di erogargli la pensione al lordo delle ritenute IRPEF (attenzione, ma non anche delle addizionali). L’effetto finale è quello di avere tassazione della pensione esclusivamente in Svizzera.
La procedura operativa: guida per richiedere la pensione lorda all’INPS
Ottenuta la cittadinanza svizzera, la detassazione non è automatica. È necessario presentare un’istanza formale all’INPS, seguendo una procedura precisa.
Fase 1: ottenimento della documentazione necessaria
Il primo passo è raccogliere i documenti che provano il possesso dei requisiti:
- Certificato di cittadinanza svizzera o copia del passaporto/carta d’identità elvetica.
- Certificato di residenza fiscale rilasciato dall’autorità fiscale cantonale competente.
Fase 2: la modulistica corretta e la certificazione fiscale
Bisogna compilare un apposito modulo bilingue, spesso denominato “Domanda di applicazione della Convenzione” (Modello EP-I/1) o simile, disponibile presso l’INPS o tramite il portale web. Questo modulo contiene una sezione che deve essere compilata, timbrata e firmata dall’autorità fiscale svizzera, la quale attesta ufficialmente la residenza fiscale nel Cantone. Questo passaggio è fondamentale e non può essere omesso.
Fase 3: invio dell’istanza all’INPS e tempistiche
L’istanza completa di modulo certificato e allegati va inviata alla struttura INPS che gestisce la posizione pensionistica (solitamente la sede provinciale di ultima contribuzione). I tempi di lavorazione possono variare. È cruciale monitorare la pratica e, se necessario, sollecitare una risposta. Una volta approvata, l’INPS ricalcolerà la sua pensione e la erogherà al lordo delle imposte italiane a partire dalla prima data utile. È possibile, in alcuni casi, richiedere il rimborso delle tasse italiane pagate a partire dal momento in cui si sono maturati i requisiti (cioè dalla data di acquisizione della cittadinanza). In questo caso è necessario presentare apposita istanza di rimborso all’Agenzia delle Entrate di Pescara.
Implicazioni fiscali in Svizzera: cosa significa “pensione lorda“
È essenziale chiarire un equivoco comune: ricevere la pensione lorda dall’Italia non significa non pagare più tasse. Significa semplicemente che il diritto a tassare quel reddito si è spostato dall’Italia alla Svizzera.
L’intero importo della pensione lorda dovrà essere inserito nella sua dichiarazione dei redditi svizzera e concorrerà a formare il suo reddito imponibile. Su di esso pagherà le imposte secondo il sistema a tre livelli della Svizzera:
- Imposta federale diretta;
- Imposta cantonale (che varia notevolmente da un Cantone all’altro);
- Imposta comunale.
Una pianificazione attenta, magari valutando il Cantone di residenza, può portare a un notevole risparmio fiscale complessivo rispetto alla tassazione italiana, ma è un’analisi che va fatta con precisione.
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Consulenza fiscale online
Come abbiamo visto, la fiscalità delle pensioni tra Italia e Svizzera è una materia complessa, ricca di distinzioni normative e opportunità che dipendono strettamente dalla situazione personale. Affidarsi al “fai da te” o a informazioni generiche può comportare errori costosi, come una tassazione non dovuta o, peggio, sanzioni per una dichiarazione non corretta in uno dei due Paesi.
Un’analisi personalizzata da parte di un Dottore commercialista esperto come me permette non solo di applicare correttamente la Convenzione, ma anche di pianificare il futuro, ottimizzare il carico fiscale complessivo e garantire la piena conformità normativa, tutelando il suo patrimonio e assicurandole la massima serenità finanziaria.
Sei un pensionato italiano residente in Svizzera e vuoi verificare la tua posizione fiscale? Pensi di avere i requisiti per ottenere la pensione al lordo?
Analizzeremo il tuo caso specifico, verificheremo la natura della tua pensione e ti guideremo passo dopo passo nella procedura per ottimizzare la tua fiscalità e ottenere tutti i benefici a cui hai diritto.
Domande frequenti
No, assolutamente. L’Italia e la Svizzera ammettono la doppia cittadinanza. Il requisito è acquisire la nazionalità svizzera, non perdere quella italiana.
No. Le Convenzioni contro le doppie imposizioni sono trattati bilaterali. Sebbene molte seguano il Modello OCSE, le regole specifiche, soprattutto le eccezioni per le pensioni pubbliche, possono variare.
I due redditi seguiranno percorsi fiscali separati. La pensione privata sarà sempre tassata in Svizzera (se lì residente), mentre quella pubblica seguirà le regole dell’articolo 19.