C’è molta attesa per la Nadef, che rappresenta il primo tassello verso la formulazione della Legge di Bilancio 2024. Il governo sembra concentrarsi su tre sfere d’azione: bollette, costo dei carburanti e occupazione. L’obiettivo è limitare l’effetto dell’inflazione sulle famiglie, che hanno subito una diminuzione importante del proprio potere d’acquisto.
Il governo è attualmente impegnato nella preparazione della Nadef, ovvero la Nota di aggiornamento al DEF, che sarà presentata in Parlamento il prossimo 27 settembre. Si tratta del primo passo verso la definizione della Legge di Bilancio 2024, in cui l’esecutivo stabilisce gli obiettivi della manovra e valuta come reperire le coperture finanziarie.
Nonostante non sia ancora possibile fornire dettagli definitivi sulle misure che saranno incluse, la Nadef assume un ruolo strategico nell’aggiornamento delle previsioni economiche e finanziarie contenute nel Documento di Economia e Finanza, approvato lo scorso 28 aprile. Il percorso verso l’approvazione della Legge di Bilancio 2024 sarà, come sempre, complesso e articolato e il calendario comprende le successive fasi:
- 15 ottobre: invio a Bruxelles del Documento Programmatico di Bilancio (Dpb), a cui L’Unione Europea fornirà un riscontro entro un mese e mezzo;
- 20 ottobre: presentazione in Parlamento della legge di Bilancio;
- entro 31 dicembre: approvazione definitiva da parte sia della Camera dei deputati che del Senato entro la fine dell’anno.
Nel panorama politico attuale, è previsto che la prossima Nadef affronti due questioni cruciali: la proroga della riduzione del cuneo fiscale per il 2024 e l’attuazione di politiche di incentivo fiscale. Questi obiettivi si traducono in tre aree chiave di intervento: le bollette, il costo dei carburanti e l’occupazione, allo scopo di limitare l’effetto dell’inflazione. Questi rappresentano i temi centrali che il governo sta affrontando nell’ambito della Nadef, e si prevedono impatti significativi ad ampio raggio.
Bonus bollette: il primo intervento nella Nadef?
Iniziamo con l’analisi del cosiddetto bonus bollette, che con tutta probabilità rappresenterà uno dei primi interventi in previsione nella Nadef. Anche se la proroga del bonus bollette sembra al momento poco probabile, l’esecutivo sta valutando l’introduzione di misure di compensazione per gli aiuti in scadenza il 30 settembre, sotto forma di assistenza eccezionale, a favore delle famiglie con redditi medi-bassi.
Qualora i prezzi dell’energia non mantenessero una stabilità accettabile, sembra che la soluzione più discussa sia l’introduzione del cosiddetto bonus riscaldamento, che potrebbe essere attivato a partire dal 1° ottobre 2023. Questo beneficio potrebbe essere esteso a tutte le famiglie, indipendentemente dal reddito, in base ai consumi effettivi e alle diverse zone climatiche.
Nadef: come affrontare il rincaro della benzina
Il costo della benzina continua a salire, e il governo sta esaminando diverse opzioni per affrontare questa situazione. Inizialmente, si era considerata l’idea di un taglio strutturale delle accise, ma questa proposta è stata successivamente scartata dall’esecutivo. Tuttavia, rimane la necessità di un intervento nella Legge di Bilancio 2024, a fronte dell’aumento dei prezzi dei carburanti.
Una delle opzioni discusse con grande interesse è il bonus benzina, che seguirebbe il modello della carta dedicata a te per la spesa alimentare. Si sta pensando, infatti, di introdurre una nuova social card del valore di 150 €, rivolta alle famiglie più bisognose. Tuttavia, è ancora tutto in fase di definizione.
Un’altra alternativa in studio è il ritorno al sistema dell’accisa mobile, adottato per l’ultima volta durante il governo Draghi. Il meccanismo è il seguente: quando i prezzi dei carburanti superano un certo limite, i maggiori introiti fiscali derivanti dall’IVA vengono utilizzati per ridurre le accise. Anche se non si tratta di un intervento mirato, coinvolgerebbe comunque tutti coloro che utilizzano regolarmente veicoli, da auto a camion, indipendentemente dal reddito.
Lavoro nel Nadef: dai dipendenti alle partite Iva
Sono ripresi i lavori sul Decreto Lavoro, approvato a maggio, al fine di perfezionarlo. Si ipotizza di rendere, al più presto, strutturali le seguenti misure, che ad oggi sono state approvate in via temporanea fino a fine anno:
- L’ulteriore taglio del cuneo fiscale, che è stato aumentato al 7% per redditi fino a 25mila;
- La soglia dei fringe benefit fino a 3.000 euro.
Scopriamo quali sono le altre misure che potrebbero rientrare nel prossimo Decreto Lavoro d’autunno.
Smart working: ulteriore proroga?
Ad oggi, le misure del lavoro agile interessano i lavoratori fragili, sia nel settore pubblico che privato, con scadenza prevista il 30 settembre 2023. A fronte dell’aumento del numero di nuovi casi di Covid-19, l’esecutivo sta valutando la proroga delle regole sullo smart working per i lavoratori fragili.
In ogni caso, per i genitori di bambini sotto i 14 anni che lavorano nel settore privato, l’opzione del lavoro agile su scala nazionale rimarrà in vigore fino al 31 dicembre.
Disoccupati: supporto alla formazione e al lavoro
Il Supporto alla Formazione e al Lavoro rappresenta un nuovo tipo di sostegno destinato a coloro che sono in cerca di occupazione e si rivolge agli ex beneficiari del Reddito di Cittadinanza. S’inserisce, inoltre, nell’ambito di una più ampia strategia di politica attiva del lavoro denominata “Gol”.
In dettaglio, questo sostegno prevede un’indennità di partecipazione di 350 euro al mese per 12 mensilità, non rinnovabile, destinata a disoccupati in condizioni di povertà assoluta, che partecipano a programmi di formazione o svolgono lavori socialmente utili.
Partite Iva: la rateizzazione acconti da novembre
Anche le partite Iva sono coinvolte nei processi di definizione di nuove misure relative alla manovra finanziaria. Nello specifico, è in previsione la dilazione del pagamento del secondo acconto fiscale di novembre.
Ad oggi, il pagamento dell’acconto deve avvenire in un’unica soluzione entro il 30 novembre. Tuttavia, si sta cercando di introdurre la possibilità di rateizzare il versamento delle somme dovute da gennaio a giugno dell’anno successivo rispetto a quello di riferimento.
Conclusioni
Il governo sta preparando la Nadef (Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza) come primo passo verso la Legge di Bilancio 2024. Questa nota definisce gli obiettivi della manovra e le fonti di finanziamento. La Nadef svolge un ruolo cruciale nell’aggiornare le previsioni economiche e finanziarie e il percorso verso l’approvazione della Legge di Bilancio sarà complesso. Ci attendono mesi impegnativi.
Nel contesto politico attuale, la Nadef affronterà due sfide principali: la proroga della riduzione del cuneo fiscale per il 2024 e l’introduzione di politiche di incentivo fiscale. Come abbiamo analizzato, queste azioni si concentrano su tre settori chiave: le bollette, il costo dei carburanti e l’occupazione, al fine di mitigare l’effetto dell’inflazione. Questi sono i temi centrali in discussione e si prevedono impatti significativi su diverse aree.