La manovra finanziaria rifinanzia fino al 2027 il Fondo di garanzia mutui per la prima casa, che è in scadenza il 31 dicembre 2024. Il calo dei tassi di interesse consente di far accedere ai mutui un numero più consistente di giovani. Secondo quanto riporta l’ISTAT il 63,3% degli under 35 vive ancora nella famiglia d’origine. Saranno messi a disposizione 130 milioni per il prossimo anno e 270 milioni per gli anni successivi, per un totale di 670 milioni.
La misura è rivolta ai cittadini che non possiedono altre abitazioni, né in Italia né all’estero, e l’importo del mutuo richiesto non deve superare i 250.000 euro. La garanzia pubblica copre fino al 50% del finanziamento, ma alcune categorie possono beneficiare di una copertura maggiore.
I giovani under 36 con ISEE inferiore a 40 mila euro annui, giovani coppie conviventi da almeno due anni, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori conviventi e inquilini di alloggi di edilizia popolare possono ottenere una copertura fino all’80% del valore dell’immobile. Questa misura ha l’obiettivo di incentivare le banche ad offrire finanziamenti fino al 100% del prezzo, in quanto il livello di mancata copertura sarebbe limitato al 20%.
L’obiettivo del governo è cercare di far riprendere il mercato immobiliare, che negli ultimi mesi ha risentito dei tassi di interesse molto alti.
Come funziona il Fondo prima casa?
Il Fondo di garanzia per i mutui prima casa è stato istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze con la legge 27 dicembre 2013, n. 147, art. 1 comma 48, lett. c). E’ una misura volta a consentire l’accesso ai mutui per l’acquisto della prima casa. Possono usufruirne tutti i cittadini che non siano proprietari di altri immobili a uso abitativo, ne in Italia nè all’estero.
Di base la garanzia copre fino al 50% del finanziamento, tuttavia, in alcuni casi la garanzia può arrivare fino al 90% del finanziamento, in particolare:
- Giovani coppie: “nucleo familiare costituito da coniugi o da conviventi more uxorio che abbiano costituito nucleo da almeno due anni, in cui almeno uno dei due componenti non abbia compiuto 36 anni di età”;
- Genitori single con figli minorenni, cioè ogni “persona singola non coniugata, né convivente con l’altro genitore di nessuno dei propri figli minori con sé conviventi; persona, separata, divorziata o vedova convivente con almeno un proprio figlio minore”;
- Conduttore di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari;
L’ammontare del finanziamento non deve essere superiore a 250.000 euro.
Il Decreto Sostegni bis ha previsto la possibilità di richiedere l’innalzamento della copertuta all’80% per coloro che rientrando nelle categorie prioritarie e hanno un ISEE non superiore a 40 mila euro annui e richiedono un mutuo superiore all’80% del prezzo d’acquisto dell’immobile. Da gennaio 2024 sono state introdotte agevolazioni anche per le famiglie numerose, che hanno la possibilità di accedere ad ulteriori garanzie crescenti fino al 90% in base al numero dei figli e all’Isee.
Il fondo è stato istituito nel 2013 e da allora fino al 30 settembre scorso alla Consap sono pervenute oltre 582 mila domande di accesso, di cui 537 mila sono state ammesse alla garanzia – per un totale di oltre 62 miliardi di euro – e 441 mila mutui erogati, come riporta il Sole 24 ore. Circa il 70% dei mutui prima casa erogati viene garantito ad under 36.