Acquistare una casa rappresenta una delle decisioni economiche più importanti nella vita di una persona ed è importante compiere una scelta consapevole tra le diverse agevolazioni fiscali per i mutui che sono disponibili. L’obiettivo di queste agevolazioni è quello di diminuire l’onere finanziario relativo all’acquisto o alla ristrutturazione, in modo particolare, della prima casa.
Vediamo insieme quali sono le novità che potrebbero essere introdotte dalla Legge di Bilancio 2025.
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Detrazioni per l’acquisto della prima casa
Nel 2024 è prevista un’importante agevolazione per chi ha accesso un mutuo per l’acquisto della prima casa. Si prevede, infatti, una detrazione del 19% sugli interessi passivi e sugli oneri accessori fino a un massimo di 4.000 euro. È importante ricordare che questa detrazione si può applicare solo nell’anno in cui le spese sono sostenute, a prescindere dalla scadenza del pagamento.
Per poter accedere alla detrazione per l’acquisto della prima casa, è necessario rispettare tre condizioni imprescindibili. In prima battuta, l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro 18 mesi dall’acquisto e sono previste delle deroghe solo a fronte di trasferimenti lavorativi. In secondo luogo, la detrazione spetta al contribuente titolare del mutuo anche se l’immobile è destinato a un familiare. In caso di mutuo cointestato, infine, ogni intestatario ha diritto alla detrazione proporzionale alla sua quota di interessi.
Detrazione per costruzione o ristrutturazione prima casa
Anche nel caso di costruzione o ristrutturazione, la protagonista delle agevolazioni rimane la prima casa. La normativa prevede, infatti, per il 2024 l’opportunità ai accedere alla agevolazioni fiscali anche per quelli accesi per far fronte alla costruzione o alla ristrutturazione della prima casa. In questo caso, si prevede una detrazione del 19% sugli interessi passivi fino a un massimo di 2.585,28 euro.
Le condizioni per accedere alla detrazione sugli interessi passivi presuppone che il contratto di mutuo debba essere stipulato entro 6 mesi dall’inizio dei lavori oppure entro i 18 mesi successivi dall’avvio della costruzione o ristrutturazione. Inoltre, l’immobile oggetto di costruzione o ristrutturazione dovrà necessariamente diventare l’abitazione principale entro sei mesi dalla fine dei lavori.
Acquisto della prima casa: quali sono le altre agevolazioni?
Per il 2024 le agevolazioni per l’acquisto della prima casa non si limitano alla detrazioni sugli interessi passivi, ma possono essere più ampie. Per potervi rientrare, è necessario che i titolari accendano un mutuo finalizzato all’acquisto dell’abitazione principale oppure alla costruzione/ristrutturazione della prima casa.
Inoltre, l’immobile, oggetto dell’agevolazione, deve essere situato nel Comune di residenza o nel luogo in cui l’acquirente svolge la propria attività lavorativa. Infine per accedere alle agevolazione l’immobile non deve appartenere alle categorie catastali di lusso (A1, A8, A9).
È possibile accedere a questa tipologia di agevolazione in base a chi acquista la prima casa e sono previste, nello specifico, due casistiche.
Il primo caso si riferisce all’acquisto della prima casa effettuato da un privato o da un impresa esente IVA e si applicano a colui che compra le seguenti tre imposte:
- Imposta di registro: 2 %;
- Imposta ipotecaria fissa: 50 €;
- Imposta catastale fissa: 50 €.
Se l’acquisto della prima casa è fatto, invece, da un’impresa soggetta a IVA, ci troviamo all’interno della seconda fattispecie, che prevede l’applicazione di:
- IVA: 4 %;
- Imposta di registro fissa: 200 €;
- Imposta ipotecaria fissa: 200 €;
- Imposta catastale fissa: 200 €.
Coloro che rientrano in una delle due categorie continueranno ad avere access anche alle detrazioni sugli interessi passivi.
Agevolazioni fiscali mutuo: le novità 2025
La legge di bilancio 2025 potrebbe introdurre modifiche significative in materia di agevolazioni fiscali sui mutui. Tra le opzioni in discussione con la Legge di Bilancio 2025 c’è l’ampliamento della platea che potrà accedere ai mutui green, che rappresentano una soluzione per chi intende acquistare o ristrutturare immobili ad alta efficienza energetica. Essi offrono tassi di interesse più bassi rispetto a quelli tradizionali, con un risparmio che potrebbe arrivare fino al 22% sugli interessi totali.
L’obiettivo è quello di spingere l’Italia a conformandosi agli standard europei in materia di efficienza energetica e sono, infatti, coinvolti solo gli immobili di classe energetica A, B o C. È anche allo studio il taglio delle agevolazioni che per i contribuenti con redditi superiori a una certa soglia, con impatti non da poco per coloro che hanno già stipulato un mutuo a con tassi alti.