Scarica il modello RLI per consegnarlo direttamente compilato agli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate. Di seguito, tutte le informazioni utili per la comprensione e la compilazione del modello. L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato il modulo per l’ultima volta il 25 gennaio 2022. Anche nel 2024 è possibile utilizzare lo stesso modello utilizzabile lo scorso anno.
Rispetto allo scorso anno, sono variate le istruzioni di compilazione circa la rinegoziazione del canone. In quanto, nel caso in cui si decida di aumentare il canone di affitto è necessario allegare anche il relativo atto. Non cambiano, invece, le regole generali per la registrazione dei contratti d’affitto e per gli adempimenti successivi.
Che cos’è e quando si usa il modello RLI?
Il modello RLI Agenzia Entrate 2024 Editabile è un modello ufficiale che deve essere compilato dai contribuenti che intendono effettuare la registrazione di un contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate. Questo modello consente di effettuare qualsiasi operazione (registrazione, variazione, disdetta o proroga), relativa a contratti di locazione abitativi o strumentali. Inoltre, tale modello può essere utilizzato anche per richiedere l’opzione e la revoca della cedolare secca e per comunicare i dati catastali dell’immobile oggetto di locazione. L’utilizzo può avvenire sia nel caso di registrazione cartacea del contratto allo sportello, sia nel caso in cui si effettui una registrazione telematica. Dopo la registrazione del contratto di locazione è possibile procedere a effettuare la voltura delle utenze, il subentro, il cambio residenza e altre pratiche.
Molto schematicamente, di seguito tutte le casistiche di applicazione del modello RLI, in relazione ai contratti di locazione. Si tratta degli adempimenti seguenti:
- Registrazione del contratto di locazione (abitativo, commerciale, etc);
- Scelta legata all’opzione per la tassazione con cedolare secca (ove ne ricorrano i requisiti);
- Richiesta di cambiamento dell’importo mensile del canone di locazione, tramite rinegoziazione del contratto;
- Comunicazione/variazione di eventuali dati catastali degli immobili;
- Comunicazione relativa ai contratti di locazione e subentri successivi;
- Comunicare la risoluzione anticipata del contratto di locazione;
- Per comunicare l’eventuale proroga dei contratti d’affitto, cessioni o subentri;
- Comunicazione di eventuali modifiche sulla durata del contratto, avvenimenti eccezionali o richiesta di particolari esenzioni fiscali.
Questo modello ufficiale dell’Agenzia è il documento a cui fare riferimento per ogni variazione importante del contratto di locazione, per ogni nuovo contratto, o termine di un contratto in essere.
ATTENZIONE: |
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Il modello RLI ha sostituito il precedente modello 69 utilizzato in passato per gli adempimenti legati ai contratti di locazione immobiliare. |
Attualmente non esiste un Modello Rli editabile online. Puoi scaricare il modulo e recarti presso un ufficio oppure seguire il procedimento guidato presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate tramite Fisconline.
Come si compila il modello RLI?
La compilazione del modello è di fondamentale importanza in quanto influenza la buona riuscita dell’operazione e la non applicazione di sanzioni. Il modello deve essere compilato in modo accurato in ogni sua sezione, ed inviato all’Agenzia delle Entrate, personalmente (o tramite intermediario) oppure attraverso procedura telematica (tramite il sito web ufficiale). Tale modello si compone di diversi riquadri in cui inserire le diverse informazioni richieste. Nella tabella seguente le principali sezioni da compilare:
QUADRO DEL MODELLO | DATI DA INSERIRE |
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Quadro A | Dati generali sul contratto e sulla tipologia di comunicazione, il codice relativo alla tipologia di contratto, la durata e l’importo del canone di affitto, eventuali casi particolari e esenzioni |
Quadro B | Dati del locatore, codice fiscale, soggettività IVA |
Quadro C | Dati degli immobili, tipologia immobile, codice del Comune di riferimento |
Quadro D | Regime di tassazione, con eventuale opzione di cedolare secca, solo per le locazioni a destinazione abitativa |
Quadro E | Locazione con canoni diversi per le successive annualità |
Dati dei soggetti non residenti
Come precisato dalla Risoluzione n. 5/E/2023 l’articolo 6, primo comma, lettera b), del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605, prevede che il codice fiscale debba essere indicato, tra l’altro, nelle richieste di registrazione degli atti da registrare in termine fisso o in caso d’uso, relativamente ai soggetti destinatari degli effetti giuridici immediati dell’atto, con esclusione degli atti elencati nella tabella allegata al medesimo d.P.R. n. 605/73.
Inoltre, il secondo comma del citato articolo 6, al secondo periodo, precisa che l’obbligo di indicazione del codice fiscale dei soggetti non residenti nel territorio dello Stato, cui tale codice non risulti già attribuito, si intende adempiuto con l’indicazione dei seguenti dati:
- a) per le persone fisiche, il cognome e il nome, il luogo e la data di nascita, nonché il domicilio estero;
- b) per i soggetti diversi dalle persone fisiche, la denominazione, la ragione sociale o la ditta, nonché la sede legale. Inoltre, per le società, associazioni o altre organizzazioni senza personalità giuridica, devono essere indicati gli elementi di cui alla lettera a) per almeno una delle persone che ne hanno la rappresentanza.
Pertanto, nella richiesta di registrazione del contratto di locazione, per il caso segnalato non è obbligatorio indicare il codice fiscale del locatario. La registrazione potrà essere richiesta presso un qualunque ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate utilizzando il modello 69, scaricabile dal sito internet della stessa Agenzia, anziché tramite il modello RLI; il modello 69 consente al locatore, tra l’altro, di esercitare l’opzione per il regime fiscale della c.d. cedolare secca.
itto occorre allegare anche il relativo atto.
Quadro A – informazioni generali
Il quadro A è dedicato alle informazioni generali del contratto di locazione. Si tratta di una parte fondamentale del modello dove occorre prestare particolare attenzione all’indicazione del codice che fa riferimento alla tipologia di contratto a cui si fa riferimento. Le tipologie di contratti possibili sono riportate nella seguente tabella:
CODICE | DESCRIZIONE | IMPOSTA DI REGISTRO |
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L1 | Locazione di immobile ad uso abitativo | 2% |
L3 | Locazione di immobile a uso abitativo (contratto assoggettato ad IVA) | 67 euro |
S1 | Locazione di immobile a uso diverso dall’abitativo | 2% |
S3 | Locazione finanziaria di immobile a uso diverso dall’abitativo | 200 euro |
T2 | Affitto di fondo rustico agevolato | 67 euro |
T4 | Affitto di terreni edificabili o non edificabili destinati a parcheggio (contratto assoggettato ad IVA) | 67 euro |
L2 | Locazione agevolata di immobile ad uso abitativo | 2% del 70% del canone |
L4 | Locazione finanziaria di immobile a uso abitativo | 200 euro |
S2 | Locazione di immobile strumentale con locatore soggetto ad IVA | 1% |
T1 | Affitto di fondo rustico | 0,50% |
T3 | Affitto di terreni ed aree non edificabili, cave e torbiere | 2% |
A titolo di esempio nella categoria L1 rientrano le seguenti tipologie di contratti di locazione di immobile ad uso abitativo:
- A canone libero, durata 4 anni più 4 (stipulati ai sensi dell’art. 2, c. 1 della legge n. 431/98);
- A canone concordato, durata 3 anni più 2 (stipulati ai sensi dell’art. 2, c. 3 della legge n. 431/98);
- Di natura transitoria, durata massima 18 mesi (stipulati ai sensi dell’art. 5, c. 1 della legge n. 431/98);
- Di natura transitoria per studenti universitari (stipulati ai sensi dell’art. 5, cc. 2 e 3 della legge n. 431/98);
- Di durata non superiore a 30 giorni, soggetti a registrazione in caso d’uso (tariffa parte II, art. 2 bis, del DPR n. 131/86).
I contratti a canone concordato, durata 3 anni più 2 e i contratti di natura transitoria per studenti universitari, aventi ad oggetto immobili ubicati in comuni ad alta densità abitativa, come tutti gli altri contratti per i quali è previsto un regime fiscale agevolato, rientrano nella tipologia di contratto da indicare con il codice L2.
Ulteriori indicazioni da fornire nel quadro A sono riepilogate nella tabella seguente:
PAGAMENTO INTERA DURATA | La casella deve essere barrata se la tipologia di contratto è T1, T2, T3 o T4. Nei rimanenti casi, invece, va barrata se si opta per il pagamento per l’intera durata del contratto o in caso di proroga. |
EVENTI ECCEZIONALI | Occorre indicare: – Codice 1 se si ha diritto ad usufruire di agevolazioni fiscali previste dalla normativa emanata a seguito di calamità naturali – Codice 2 se si deve modificare il calcolo automatico delle imposte per particolari situazioni. |
CASI PARTICOLARI | La casella viene utilizzata in situazioni particolari, in particolare, le seguenti: – Codice 1, quando l’affitto (o canone) è diverso a seconda dell’annualità ed andranno indicati nel quadro E i valori dei successivi canoni; – Codice 2, nei casi di contratti di sublocazione (esclusi i contratti con cedolare secca); – Codice 3, nei casi in cui si è deciso di assolvere l’imposta di registro di tutte le annualità laddove presenti canoni diversi nelle varie annualità. Se la casella viene compilata è necessario obbligatoriamente allegare il contratto di locazione. |
ESENZIONI | La casella deve essere compilata in questi casi: – Codice 1, il contratto è esente da imposta di bollo; – Codice 2, il contratto è esente da imposta di registro; – Codice 3, il contratto è esente da entrambe. |
CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO | Da barrare nel caso in cui ci si trovi in questa casistica. |
CLAUSOLA PENALE VOLONTARIA | Barrare la casella nel caso in cui nel contratto è prevista una clausola penale apposta volontariamente dalle parti. |
TIPO DI GARANZIA E/O PAC | In questa casella riportare: – codice 1 nel caso di fideiussione prestata da terzi; – codice 2 nel caso di garanzie di terzi diverse dalla fideiussione; – codice 3 nel caso di registrazione del contratto di affitto di terreni agricoli e dei diritti all’aiuto comunitario in favore dell’agricoltura (PAC); – codice 4 nel caso di registrazione del contratto di affitto di terreni agricoli e dei diritti all’aiuto comunitario in favore dell’agricoltura (PAC) con garanzia prestata da terzi. |
GARANZIA SOGGETTA AD IVA | La casella va barrata se la garanzia rientra nell’ambito di applicazione dell’imposta sul valore aggiunto. |
Ulteriori informazioni sul modello
Sempre nel quadro A deve essere indicato il numero di pagine che compongono il contratto di locazione da registrare. Il foglio equivale a 4 facciate e 1 pagina da 1 facciata, il numero di copie cartacee esigenti per il contratto, partendo da un minimo di 2, 1 originale e una fotocopia che servono per la registrazione. L’importo del canone, deve essere indicato il canone di locazione annuale.
Nel caso in cui la locazione abbia durata inferiore all’anno deve essere riportato l’importo relativo all’intera durata. In caso di contratto di affitto, va indicato l’importo del canone per l’intera durata del contratto.
Il Codice fiscale del garante, va indicato solo per i contratti di locazione che prevedono appunto la figura di un garante per la locazione. In questo caso, va indicato anche il tipo di garanzia, nella apposita casella:
- Con il codice 1 se si tratta di fideiussione prestata da terzi, mentre
- Con il codice 2 se trattasi di garanzie diverse da fidejussione.
Quadro A Sezione I – Registrazione
Questa sezione del quadro fa ferimento alla richiesta di registrazione del contratto: quando compili questa sezione. In questo caso, oltre al quadro A deve essere compilato anche il successivo quadro B ed il C. In caso di opzione per l’applicazione della cedolare secca deve essere compilato anche il quadro D, relativo alla scelta del regime di tassazione. Particolare attenzione deve essere prestata anche all’indicazione dell’ufficio territoriale presso il quale si presenta la richiesta di registrazione del contratto. Sul sito dell’Agenzia sono presenti i codici che identificano i singoli uffici territoriali.
Gli allegati al contratto di locazione
Per allegare i documenti, è necessario indicare per ciascuna casella, il numero di fogli relativi a ciascun documento e per i quali è dovuta l’imposta di bollo. A tal proposito, si ricorda che l’imposta di bollo pari a 16,00 euro è dovuta anche se i documenti non sono trasmessi per via telematica. Solitamente, il soggetto che richiede la registrazione cartacea del contratto presso gli uffici, presenta due copie in originale del contratto.
Quadro A Sezione II – Adempimenti successivi
La compilazione della Sezione II, del modello deve essere effettuata solo nel caso in cui vi siano degli adempimenti successivi da effettuare su un contratto già registrato. In particolare, è necessario comunicare lo specifico adempimento che si intende effettuare utilizzando i seguenti codici:
- Codice 1, annualità successiva;
- Codice 2, proroga;
- Codice 3, cessione;
- Codice 4, risoluzione;
- Codice 5, conguaglio d’imposta (il presente codice può essere utilizzato solo per chi si avvale della procedura telematica);
- Codice 6, subentro;
- Codice 7, risoluzione con pagamento contestuale del corrispettivo;
- Codice 8, rinegoziazione del canone.
In caso di annualità successiva (codice 1 nella casella “Adempimenti successivi”) il pagamento dell’imposta deve essere effettuato in via telematica mediante addebito in conto corrente. In tal caso nel campo annualità va indicato l’anno in relazione al quale si effettua il versamento.
Proroga
In caso di proroga (codice 2 nella casella “Adempimenti successivi”), compilare la casella “Tipologia di proroga”, e indicare la data di fine proroga e gli estremi di registrazione o il codice identificativo del contratto. In tal caso è possibile effettuare la comunicazione dei dati catastali. Anche in caso di proroga è possibile confermare o modificare le proprie scelte relative alla cedolare secca, compilando la specifica casella posta nella Sezione II e l’apposito Quadro D. In caso di proroga va indicato nella casella “Tipologia di proroga”:
- Codice 1, se si sta prorogando un contratto in regime ordinario (registro);
- Codice 2, se si sta prorogando un contratto in regime di cedolare secca;
- Codice 3, se si sta prorogando un contratto misto (in cui era presente almeno un locatore in cedolare secca e un locatore in regime ordinario).
In sede di proroga del contratto è necessario che l’opzione per il regime della cedolare secca, venga sempre confermata dal locatore che intenda mantenere tale regime. La mancata presentazione della comunicazione relativa alla proroga del contratto, già in cedolare, non comporta la revoca dell’opzione esercitata in sede di registrazione del contratto di locazione qualora il contribuente abbia mantenuto un comportamento coerente con la volontà di optare per il regime della cedolare secca, effettuando i relativi versamenti e dichiarando i redditi da cedolare secca nel relativo quadro della dichiarazione dei redditi.
Cessione del contratto
In caso di cessione del contratto (codice 3 nella casella “Adempimenti successivi”) indicare la data relativa all’adempimento selezionato e gli estremi del contratto, compilando il quadro B con i dati anagrafici del cedente e del cessionario. Qualora sia stato pattuito un corrispettivo, indicare l’importo nell’apposito campo (ad esempio se la cessione riguarda il locatore, va compilata la sezione I del quadro B indicando in un rigo i dati del locatore che cede il contratto “cedente” e in un altro rigo i dati del nuovo locatore “cessionario”; analogamente se la cessione riguarda il conduttore, va compilata la sezione II del quadro B indicando in un rigo i dati del conduttore che cede il contratto “cedente” e in un altro rigo i dati del nuovo conduttore “cessionario”).
Risoluzione
In caso di risoluzione (codice 4 nella casella “Adempimenti successivi”), indicare la data relativa all’adempimento selezionato e gli estremi del contratto. In presenza di un corrispettivo, deve essere compilato l’apposito campo (nel caso in cui è prevista la risoluzione con pagamento contestuale del corrispettivo va indicato il codice 7). Compilare, poi, la casella “Tipologia di regime” seguendo le istruzioni riportate più avanti. Nel caso di risoluzione tardiva, effettuata oltre l’anno, l’adempimento non può essere fatto telematicamente ma è necessario rivolgersi all’ufficio presso cui è stata effettuata la registrazione dell’atto.
Subentro
In caso di subentro (codice 6 nella casella “Adempimenti successivi”) va compilata la casella “Tipologia di subentro”; in tal caso va indicato il motivo del subentro inserendo nella casella “Tipologia di subentro”:
- Codice 1 in caso di decesso di una o più parti del contratto;
- Codice 2 in caso di trasferimento di uno o più diritti reali su beni immobili oggetto del contratto di locazione;
- Codice 3 in caso di trasformazione della società o dell’ente parte del contratto;
- Codice 4 in caso di fusione della società o dell’ente parte del contratto con altro soggetto;
- Codice 5 in caso di scissione della società o dell’ente parte del contratto in altro soggetto;
- Codice 6 in tutti gli altri casi.
In sede di subentro di nuovi locatori, può essere esercitata anche l’opzione per la cedolare secca entro l’ordinario termine di trenta giorni decorrente dalla data del subentro. Indicare la data relativa all’adempimento nella casella “Data fine proroga o data cessione o data risoluzione o data subentro” e gli estremi del contratto; inoltre deve essere compilato il quadro B con i dati anagrafici del soggetto che non è più parte del contratto (selezionando la casella cedente) e del subentrato (selezionando la casella cessionario/subentrante).
Quadro B – soggetti
Il quadro B accoglie le informazioni che riguardano i dati dei soggetti locatori e dei soggetti conduttori, parti del contratto di locazione e di affitto. Per ciascun soggetto deve essere indicato un numero progressivo, il nome il cognome o la denominazione sociale, il codice fiscale e la data e il luogo di nascita. Nel caso in cui il numero dei soggetti sia superiore ai righi del modulo è necessario utilizzare più moduli, facendo proseguire la numerazione progressiva.
Quadro B sezione I – dati locatore
In questa sezione vanno riportati i dati del proprietario dell’immobile, ossia, di chi mette in affitto un determinato immobile. Per cui se il numero di locatori è maggiore dei righi disponibili, è necessario utilizzare un secondo modello. Inoltre, è necessario indicare il codice fiscale persona fisica o della società o ente. Occorre procedere poi ad indicare il comune di nascita, barrare la casella soggettività Iva se il locatore è passivo di imposta, barrare la casella Cedente Cessionario. questo, però, solo nel caso in cui chi presenta il modello ha effettuato una cessione del contratto.
Quadro B sezione II – Dati del conduttore
In questa sezione occorre indicare il numero conduttore come nel caso del locatore, codice fiscale e comune di nascita. Barrare le caselle soggettività Iva se l’affittuario agisce in qualità di soggetto Iva e Cedente – Cessionario in caso di cessione del contratto.
Quadro C – dati degli immobili
Nel quadro C è necessario indicare i dati inerenti agli immobili presi in considerazione completi dai dati riguardanti le pertinenze. Per ciascun immobile, a cui deve essere attribuito un numero progressivo, vanno indicati i dati catastali (sezione, foglio, particella, subalterno e rendita catastale). Per cui nella parte numero immobile, deve essere indicato per ciascun rigo, il numero d’ordine progressivo. In caso di prima abitazione, le pertinenze vanno indicate subito dopo. Nella tabella seguente le principali informazioni da inserire nel quadro C.
CODICE COMUNE | Si tratta del codice catastale (di tre cifre) del Comune di ubicazione dell’immobile. Il dato è ricavabile da una visura catastale dell’immobile |
T/U | Terreni o Urbano. Bisogna inserire T quando l’immobile è censito nel catasto terreni ed U se l’immobile è censito nel catasto edilizio urbano |
I/P | Intero e Porzione, per indicare se si affitta tutto l’immobile o solo una porzione dello stesso |
Sezione urbana/Comune catastale | Trattasi di informazione che se presente è ricavabile dalla visura catastale |
Foglio/Particella/Subalterno | Si tratta dei codici di identificazione catastale dell’immobile ricavabili dalla visura catastale. Nella casella Particella, è necessario riportare il numero indicato nel documento catastale, che può essere composto da due parti, rispettivamente di cinque e quattro cifre, separato da una barra spaziatrice. |
Sempre per le pertinenze, il contribuente deve utilizzare i seguenti codici nell’apposita casella:
- Codice 1: per identificare l’immobile principale;
- Codice 2: per identificare la pertinenza locata insieme all’immobile principale;
- Infine, il codice 3: per identificare la pertinenza locata separatamente dall’immobile principale.
Quadro D – opzione revoca della cedolare secca
Il quadro D deve essere compilato in caso di registrazione di contratti di locazione a uso abitativo e in caso di adempimenti successivi se si è compilato la casella Tipologia di regime. In questa stessa sezione dovrai indicare se si è scelto di optare per la cedolare secca oppure per la tassazione IRPEF. Deve essere indicato il numero d’ordine dell’immobile e del locatore, con la relativa quota di possesso barrando la casella dedicata alla scelta dell’opzione per la cedolare secca (SI per l’adesione, NO per revoca o non adesione).
Per ogni immobile è necessario compilare tanti righi quanti sono i locatori. L’opzione per la cedolare secca può essere esercitata dal locatore persona fisica, proprietario o titolare di un diritto reale di godimento sull’immobile abitativo (categoria catastale A, escluso A10), che non agisce nell’esercizio di impresa o di arti e professioni. L’opzione può essere esercitata in sede di registrazione del contratto, oppure, in caso di proroga o annualità successive entro il termine di versamento dell’imposta di registro. Infine, ricordiamo che il locatore ha comunque facoltà di revocare l’opzione in ciascuna annualità successiva a quella in cui è stata esercitata.
Quadro E – Canoni differenti per Annualità
Il presente quadro va compilato se nel contratto di locazione è stato previsto, per una o più annualità, un canone differente. In tal caso va indicato per ogni annualità successiva alla prima (il cui importo è già stato indicato nella sezione I del quadro A, ovvero nella sezione II del medesimo quadro A in caso di rinegoziazione) l’importo del relativo canone. Si ricorda che il presente quadro va compilato se è stata compilata la casella “Casi particolari” presente nel quadro A – Dati generali – ed è stato indicato il codice 1 o il codice 3 (in caso di rinegoziazione del canone il presente quadro va compilato solo se è stato indicato il codice 3 nella casella “casi particolari”); le caselle delle varie annualità vanno compilate con gli stessi valori indicati in sede di registrazione).
Come si presenta il modello RLI all’Agenzia delle Entrate?
Il modello-RLI può essere trasmesso all’Agenzia delle Entrate attraverso due diverse modalità:
- In modalità cartacea, presentandosi presso qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate;
- In modalità telematica, attraverso il software gratuito “modello-RLI web” disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Vediamo, di seguito, le due casistiche a disposizione.
Presentazione cartacea
Ai fini della registrazione cartacea del contratto di locazione è necessario presentarsi all’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate con i seguenti documenti compilati:
- Il modello RLI compilato e firmato dal soggetto richiedente la registrazione (locatore o conduttore o intermediario) e dall’eventuale soggetto delegante;
- Il modello F24 Elide già liquidato con l’imposta di registro, oppure i dati IBAN con i quali il contribuente verserà l’imposta direttamente dallo sportello;
- Le copie del contratto, debitamente bollate e firmate, sono facoltative in presenza simultanea dei seguenti requisiti:
- tipologia di contratto di tipo abitativo o abitativo agevolato;
- Contratto non soggetto ad Iva;
- Massimo 3 locatori e massimo 3 conduttori presenti; massimo 4 immobili indicati di cui un’abitazione principale e 3 pertinenze;
- Rendita catastale riportata nel testo;
- Tipologia d’immobile di tipo urbano;
- Eventuale presenza di altri allegati (mappe, planimetrie, disegni, ecc..).
In caso di opzione per la cedolare secca è sufficiente presentare il solo modello RLI. Questo modello deve essere utilizzato sia per esercitare, sia per revocare l’opzione da parte del locatore.
Trasmissione telematica
In alternativa alla presentazione cartacea è possibile effettuare la registrazione attraverso la modalità telematica. Questa modalità di presentazione consente di risparmiare tempo. La procedura consente di utilizzare il software on line per creare il contratto di locazione e affitto. Si tratta del modello RLI-web. La trasmissione telematica prevede l’obbligo di allegare copia del contratto, in formato TIF, TFF o PDF/A nei casi particolari come per esempio quando vi sono canoni diversi o contratti di sublocazione.
Per la compilazione, anche in questo caso si deve indicare i dati del locatore, del conduttore, dell’immobile e del canone di locazione e la durata del contratto. Infine, inserendo gli estremi del proprio conto corrente bancario o postale su cui addebitare l’imposta di registro e di bollo, il contratto può essere trasmesso e registrato. In questo caso il modello viene compilato online ed è possibile fruire anche in questo caso della cedolare secca. E’ utile ricordare che con lo stesso software è possibile anche effettuare i rinnovi annuali dell’imposta di registro, effettuare proroghe del contratto e risoluzioni.
Quali conseguenze in caso di mancata presentazione?
Va ricordato che registrare correttamente un contratto di locazione è un obbligo di legge, per cui esistono delle sanzioni nel caso in cui il cittadino proprietario di un immobile proceda a richiedere il pagamento di un canone di affitto ad uno o più inquilini senza aver registrato correttamente la documentazione. Il proprietario ha 30 giorni di tempo per procedere con la comunicazione e la registrazione del contratto di locazione, anche tramite un soggetto intermediario. Il contratto non è valido nel momento in cui non viene registrato correttamente all’Agenzia delle Entrate, e possono essere applicate sanzioni di tipo civile o fiscale.
La mancata registrazione dei contratti di locazione nei termini previsti sconta una sanzione amministrativa pecuniaria che va dal 120% al 240% dell’imposta di registro dovuta. Le sanzioni si riducono se ci si avvale dell’istituto del ravvedimento operoso.
In caso di ritardata o omessa registrazione di un contratto di locazione (registrazione dell’atto dopo i trenta giorni), la regolarizzazione avviene in due fasi. Si tratta delle seguenti:
- Deve essere effettuato il versamento dell’imposta di registro, maggiorata degli interessi legali e della sanzione ridotta con ravvedimento operoso. Il versamento deve essere effettuato attraverso la presentazione de modello F24 Elide (Risoluzione n. 14/E/2014);
- Deve essere effettuata la registrazione del contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate. Tale adempimento avviene attraverso la compilazione del modello RLI. Inoltre, deve essere effettuato il pagamento delle marche da bollo da 16 euro ogni 100 righe o 4 facciate del contratto (il versamento del bollo può avvenire con la marca o attraverso versamento con modello F24 Elide).
Per approfondire: “Ravvedimento imposta di registro sui contratti di locazione“.