Se il tuo ISEE è inferiore a 35.000 €, potresti avere l’opportunità di accedere alla rinegoziazione del mutuo e beneficiare della possibilità di passare da un tasso variabile a un tasso fisso senza costi aggiuntivi, rendendo così la gestione finanziaria del mutuo più stabile. Ma i requisiti non terminano qui.
L’aumento dei tassi di interesse ha reso i mutui a tasso variabile sempre più onerosi e difficili da sostenere economicamente e molte famiglie stanno considerando la rinegoziazione del mutuo come soluzione per alleviare il peso finanziario.
Scopri con noi tutto quello che c’è da sapere per accedere alla rinegoziazione del mutuo ipotecario con tasso a rata variabile.
Rinegoziazione mutuo, i 5 requisiti per accedere
La rinegoziazione del mutuo consente ai proprietari di casa di ottenere condizioni più vantaggiose rispetto al loro mutuo originale. La legge di Bilancio 2023 offre l’opportunità di rinegoziare i mutui a tasso variabile senza spese di istruttoria o perizia, allo scopo di assistere le famiglie in difficoltà a causa dell’incremento dei tassi di interesse.
Per poter accedere alla rinegoziazione del mutuo ipotecario, è necessario soddisfare i seguenti 5 requisiti:
- ISEE: al momento della richiesta, il valore dell’ISEE non deve superare i 35.000 €;
- data del mutuo: il mutuo deve essere stato stipulato prima del 2023;
- importo originario: l’importo originario del mutuo ipotecario deve essere inferiore a 200.000 €;
- pagamenti regolari: non devono esserci stati ritardi nei pagamenti delle rate del mutuo;
- destinazione del mutuo: il mutuo deve essere destinato all’acquisto o alla ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione.
Se rispetti questi requisiti, potrai accedere alla rinegoziazione del mutuo e trarre vantaggio dalle nuove condizioni più favorevoli offerte dalla legge di Bilancio 2023. Presta però attenzione al termine dell’iniziativa: la scadenza per rinegoziare il mutuo è fissata al 31 dicembre 2023
Mutuo 2023, gli elementi che si possono rinegoziare
La rinegoziazione del mutuo svolge un ruolo importante a fronte di cambiamenti delle condizioni finanziarie del mutuatario. Ti consente di riesaminare elementi chiave del contratto, tra cui:
- modifica del tasso del mutuo, passando da un tasso variabile a uno fisso o viceversa. La variazione del tasso fisso può rimanere valida per la durata residua del finanziamento o essere ridotta se concordato tra le parti;
- riduzione dello spread del mutuo;
- diminuzione o eliminazione dei costi amministrativi periodici del mutuo, come le spese di incasso rata o le spese di gestione annuale del finanziamento;
- allungamento della durata residua del mutuo: diventa possibile definire un’estensione del piano di rimborso fino a un massimo di 5 anni, a condizione che la durata residua del mutuo rimanga entro i 25 anni;
- modifiche delle condizioni contrattuali al fine di ridurre o rimuovere specifici costi del mutuo, come le spese di incasso delle rate.
La rinegoziazione del mutuo ti offre l’opportunità di esaminare e negoziare queste opzioni, consentendoti di adattare il contratto alle tue nuove esigenze finanziarie e di ridurre i costi associati al mutuo. Nello specifico, ti permette di optare per un tasso fisso non superiore al tasso di interesse swap (IRS) in euro a 10 anni o al tasso dell’IRS per la durata residua del mutuo, a cui si applica lo spread stabilito nel contratto di mutuo.
Rinegoziazione, i vantaggi da non perdere
Il processo di rinegoziazione del mutuo offre una serie di vantaggi significativi. Ecco i principali benefici:
- ottenere un tasso di interesse migliore rispetto a quello stabilito in origine, al momento della stipula del contratto con la banca. Questo ti permette di risparmiare sulle rate mensili e di diminuire la tua spesa complessiva;
- estensione della durata del finanziamento allo scopo di ridurre l’importo delle singole rate. È importante valutare questo aspetto con molto attenzione. Da un lato, potrai godere di una maggiore flessibilità nella gestione delle tue rate mensili; dall’altro lato, l’allungamento del mutuo comporta un aumento degli interessi a lungo termine e un maggior costo complessivo;
- modifica del tipo di tasso applicato al finanziamento: avrai l’opportunità di passare da un tasso variabile a un tasso fisso o viceversa. Un tasso fisso garantisce una rata costante nel tempo e ti protegge dalle variazioni dei tassi di mercato. D’altra parte, un tasso variabile ti consente di beneficiare di eventuali riduzioni dei tassi con rate più basse;
- rivalutazione di condizioni accessorie del contratto, quali l’importo della polizza incendio o le spese di istruttoria, che consistono in un ulteriore risparmio per il mutuatario.
Diventa fondamentale bilanciare il vantaggio di una rata mensile inferiore con l’aumento degli interessi complessivi e considerare la scelta tra tasso fisso e variabile in base alle tue preferenze personali e alla tua propensione al rischio, senza dimenticare la possibilità di riduzioni dei tassi nel medio termine. Sebbene non esista una soluzione universale, la possibilità di rinegoziare il mutuo rappresenta un’opportunità per accedere a condizioni migliorative. L’importante è attivarsi entro il 31 dicembre 2023.