Il bonus Iscro fino a 800 euro per i lavoratori autonomi è in vigore anche nel 2024. Istituito in via sperimentale dalla Manovra del 2021 per il triennio 2021/23, l’Iscro è stata confermata in via strutturale dalla Legge di Bilancio del 2024.
L’indennità viene erogata dall’Inps ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata nel rispetto di alcuni requisiti. In particolare, la misura è destinata agli autonomi che hanno registrato una diminuzione del fatturato.
Non anticipiamo altro e spieghiamo subito chi ne ha diritto, come funziona e come richiedere l’indennità.
Iscro 800 euro per i lavoratori autonomi
L’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (Iscro) per i lavoratori autonomi è stata confermata, in via strutturale, dalla Legge di Bilancio del 2024.
Se fino al 2023 era una misura straordinaria, nata e garantita alle Partite Iva durante la pandemia, nel 2024 diventa una misura strutturale.
Si tratta di un bonus destinato ai lavoratori iscritti alla Gestione separata Inps, i quali esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo, di cui al comma 1, articolo 53 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).
Il bonus è diventato una sorta di ammortizzatore sociale: una specie di cassa integrazione per i titolari di Partita Iva che hanno registrato un calo del fatturato.
Quali sono le novità del 2024? Le principali differenze con gli anni passati riguardano i limiti di reddito massimo dei beneficiari e la percentuale di perdita del fatturato ammessa per accedere all’Iscro.
Il sostegno viene rivolto a chi ha perso più della metà dei ricavi, nel corso dell’anno rispetto ai due anni precedenti.
Requisiti
Per poter beneficiare dell’indennità, i lavoratori autonomi devono rispettare determinati requisiti:
- Avere la Partita Iva attiva da almeno tre anni;
- Aver dichiarato un fatturato inferiore a 12.000 euro;
- Il fatturato certificato deve essere inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti;
- Essere in regola con la contribuzione obbligatoria;
- Partecipare a percorsi di aggiornamento professionale.
Si fa presente che le somme percepite concorrono alla formazione del reddito. Chi ne ha diritto? Sono ammessi tutti i liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici, che esercitano abitualmente attività di lavoro autonomo connesso professionale.
Invece, non potranno ottenerla coloro che hanno altre tipologie di reddito. In particolare, l’Iscro non è prevista per chi percepisce redditi da lavoro dipendente o parasubordinato oppure da partecipazione a un’impresa.
Importo Iscro
L’importo mensile dell’Iscro deve corrispondere al 25% dei redditi dichiarati dal lavoratore autonomo, su un periodo di sei mesi, rispetto ai due anni precedenti all’anno in cui viene presentata la domanda d’accesso.
Il sostegno verrà erogato ogni mese e non potrà essere inferiore a 250 euro o superiore a 800 euro.
Come è finanziata l’Iscro? L’indennità è possibile grazie al versamento dello 0,51% aggiuntivo all’aliquota Inps versata dai liberi professionisti nella Gestione Separata. In tutto si paga il 26,07%.
Decorrenza e durata
Il bonus iscro 2024 fino a 800 euro per i lavoratori autonomi verrà erogato dal prossimo anno tramite l’impiego di un contributo dello 0,35% sui redditi derivati dal lavoro autonomo.
Come abbiamo anticipato, sarà molto simile ad una cassa integrazione, che prima dell’introduzione della misura straordinaria Iscro non era prevista per gli autonomi e i piccoli imprenditori.
Quanto dura? L’indennità spetta per sei mensilità e non potrà essere richiesta nel biennio successivo l’anno di inizio di fruizione della prestazione.
Come presentare la domanda
La domanda per fruire del bonus Iscro, se in possesso dei requisiti, può essere presentata ogni anno entro il 31 ottobre.
Rispetto agli anni precedenti, sembra non ci siano novità circa le modalità di presentazione delle domande e, molto probabilmente, non ci saranno modifiche sostanziali.
Come fare richiesta? Bisogna collegarsi alla pagina “Indennità per lavori autonomi ISCRO: domanda online” e accedere alla propria area riservata sul portale Inps, autenticandosi con le proprie credenziali digitali Spid, Cie 3.0 o Cns.
In alternativa alla modalità telematica, il bonus si può richiedere anche chiamando il Contact Center Inps, al numero verde 803 164, raggiungibile da rete fissa, o al numero 06164164 da rete mobile.
Casi in cui si perde il bonus Iscro
Ci sono alcuni casi in cui si può perdere l’accesso alla misura. Nessun requisito deve venir meno: se ciò accadesse, si rischia non ricevere più l’indennità.
Ciò accade anche per la cessazione della Partita Iva, che determina l’immediata cessazione dell’indennità stessa, con conseguente recupero delle mensilità eventualmente erogate dopo la data in cui è cessata l’attività.
Sono esclusi i titolari di pensione diretta, Naspi o Dis-Coll, chi ha cariche elettive e/o politiche pagate, chi percepisce indennità di funzione oppure altri emolumenti diversi dal gettone di presenza.
Conclusioni
L’Iscro, “Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa“, è destinata ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata dell’Inps che hanno registrato un calo del fatturato.
Nel 2024, diventa una misura strutturale, così come previsto dalla Legge di Bilancio. L’indennità consiste in un contrib