Nei regimi fiscali che possiamo trovare in Europa particolarmente interessante è quello che riguarda le holding in Spagna (ETVE – “Entidades de Tenencia de Valores Extranjeros“). Questo tipo di società presenta delle caratteristiche peculiari che la portano ad essere un valido strumento da sfruttare nei gruppi di imprese in ambito multinazionale. Le holding spagnole di ETVE sono ampiamente utilizzate dalle società britanniche e internazionali per strutturare partecipazioni di investimento in America Latina, utilizzando la Spagna e la sua rete di trattati come base.
Il vantaggio di questa struttura societaria è legato, come avviene solitamente per le holding, in un regime fiscale speciale di tassazione dei dividendi. In particolare, dei dividendi provenienti dall’estero. In questi casi la società controllante spagnola può essere sfruttata dai gruppi di imprese internazionali.
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Il regime fiscale delle holding in Spagna
Le ETVE, conosciute anche come holding spagnole, sono quelle imprese (Sociedad Limitada) che beneficiano di un regime fiscale speciale che consiste nell’esenzione fiscale rispetto a eventuali dividendi o plusvalenze che possono ottenere da azioni e partecipazioni in imprese straniere.
Per holding si intende una società che controlla l’attività di altre società attraverso il possesso di tutte o di una parte significativa delle sue partecipazioni. L’utilizzo di una holding in un gruppo aziendale può comportare un notevole risparmio fiscale, soprattutto quando si sceglie un paese dove le normative sono più favorevoli.
La holding è regolamentata con articoli 107 e 108 della Legge n. 27/14, in merito all’Imposta sulle Società (IS). Possono definirsi così quelle entità il cui oggetto sociale comprenda la gestione ed amministrazione di entità ed aziende (loro operatività e patrimoni) non ubicate nel territorio spagnolo, mediante il organizzazione di mezzi e risorse materiali e personali. La Spagna per questo tipo di società prevede un regime speciale (ETVE) il quale presenta degli elementi peculiari rilevanti, ovvero, i seguenti:
- I dividendi che la holding (ETVE) ottiene dalle sue controllate (nazionali o non residenti) scontano tassazione dell’1,25% (25% di aliquota sul 5% imponibile) dall’imposta sulle società, a condizione che soddisfino determinati requisiti:
- La partecipazione deve avere una partecipazione minima del 5% nella controllata o se il prezzo di acquisizione della partecipazione supera i 20 milioni di euro;
- La partecipazione alla filiale deve essere mantenuta per almeno 12 mesi;
- La controllata non residente è soggetta a un’imposta sulle società di almeno il 10% e non è residente in un paradiso fiscale.
- In base al regime ETVE, i dividendi pagati da società controllate ad azionisti non residenti sono esenti da ritenuta d’acconto, purché non residenti in paradisi fiscali. Ma se non sono soddisfatti i requisiti di cui al punto precedente, la ritenuta d’acconto generale è del 19% (anche se può essere ridotta a seconda delle diverse convenzioni fiscali con altri paesi).
Questo regime fiscale è stato introdotto per la prima volta nel 1995 e ad oggi risulta essere tra i più vantaggiosi in Europa, anche rispetto a Paesi maggiormente conosciuti come sede di società controllanti come Olanda e Lussemburgo. Anche in Italia esiste un regime fiscale simile a quello delle holding in Spagna. Si tratta del regime fiscale della “partecipation exemption” (PEX) di cui all’art. 87 del TUIR, che permette la tassazione IRES del solo 5% dei dividendi derivanti da partecipate estere non “Black List“.
Caratteristiche della holding spagnola
Di seguito, schematicamente, proponiamo alcuni degli elementi rilevanti di una società holding spagnola.
OGGETTO SOCIALE | Deve comprendere l’attività di gestione ed amministrazione di valori rappresentativi dei fondi propri di entità non residenti in Spagna. |
MEZZI PERSONALI E MATERIALI | La normativa esige che la detenzione delle partecipazioni in entità non residenti in Spagna sia attiva. Si deve disporre di un’organizzazione di mezzi personali e materiali propri per sviluppare l’attività di gestione ed amministrazione di tali partecipazioni. Viene considerato adempiuto il requisito quando qualche membro del consiglio si occupi della direzione e gestione delle partecipazioni. |
AMMINISTRAZIONE | L’amministrazione e la gestione di una holding in Spagna possono ricadere sotto la responsabilità di uno o più rappresentanti, che possono essere stranieri o cittadini locali. Tuttavia, come regola generale, si raccomanda che la holding sia amministrata da un dirigente residente in Spagna. Se ciò non fosse possibile, i rappresentanti della società possono conferire la procura anche a una persona che abbia le competenze necessarie e che sia residente in Spagna. |
SOCI | Gli azionisti di una holding spagnola possono essere persone fisiche o giuridiche, straniere o locali. La società può essere costituita anche da un unico azionista ed è importante sapere che non ci sono limitazioni riguardo al numero massimo di azionisti che la holding può avere in Spagna. |
VALORI NOMINATIVI | La norma richiede che i valori o partecipazioni rappresentative nel capitale dell’ETVE siano nominativi. Quindi che il titolo-valore raffiguri tutti i dati identificativi del suo titolare. |
In Spagna non esiste una normativa legata alle holding. Infatti, è sufficiente costituire una società a responsabilità limitata spagnola (Sociedad Limitada). Società che può essere liberamente costituita con un capitale sociale minimo di 3.000 euro. Aspetto peculiare per ottenere questa agevolazione è l’oggetto sociale della società. È necessario, infatti, che la società abbia come oggetto dell’attività: “La detenzione di azioni o partecipazioni in altre società non residenti“.
La principale attività della holding consiste nell’amministrare e gestire le partecipazioni in società estere ricevendone i dividendi. Questo tipo societario, quindi, di fatto può non esercitare attività commerciale, ma anche esclusivamente attività non commerciale, come la detenzione di assets materiali e/o immateriali.
L’ETVE beneficia della rete spagnola di trattati sulla doppia imposizione e può svolgere altre attività in Spagna o a livello internazionale.
Vantaggi della holding in Spagna
Vantaggio | Descrizione |
---|---|
Tassazione dividendi all’1,25% | Il 95% dei dividendi ricevuti dalle controllate è esente da imposizione. La tassazione sul restante 5% è pari al 25% (tassazione effettiva dell’1,25%). |
Plusvalenze esenti | Esenzione dall’Imposta societaria per dividendi e capital gains plusvalenza da cessione partecipazione di società figlie. |
Dividendi a soci esenti | Esenzione totale dei dividendi distribuiti dalla holding a soci non residenti ovunque siano (ad eccezione di dividendi percepiti da paradisi fiscali). |
Opzione | I soci possono decidere in qualsiasi momento della vita societaria di optare per il regime tributario previsto per le holding in Spagna (ETVE), o no. |
Perché aprire una Holding in Spagna?
La holding spagnola può essere utilizzata per gestire il patrimonio della partecipazioni di società estere. Quindi, il primo motivo per aprire una Holding spagnola è la gestione di un gruppo societario estero. Non possono entrare nel regime delle Holding spagnole le società che abbiano per oggetto la gestione di un patrimonio mobiliare o immobiliare. Il capitale non dovrà appartenere in proporzione superiore al 50% a dieci o meno soci o a un gruppo familiare.
Il secondo motivo per aprire una holding in Spagna è legato alla possibilità di esenzione da tassazione dei dividendi verso soci esteri. L’esenzione si manifesta soltanto per i soci residenti in Paesi con cui la Spagna ha siglato accordi contro le doppie imposizioni. Attraverso questa esenzione è possibile evitare la doppia tassazione economica dei dividendi distribuiti.
Ad esempio, se la Holding spagnola è costituita da un socio italiano che conferisce le quote delle sue società italiane, lo stesso avrà esclusivamente una tassazione dei dividendi personali ricevuti dalla holding spagnola in Italia. Tale tassazione avviene con la ritenuta del 26%. Non ci sarà tassazione per i dividendi delle società italiane erogati alla holding spagnola. In questo caso, ci tengo a precisare che si deve prestare molta attenzione al rispetto di normative fiscali importanti che riguardano l’esterovestizione societaria (ex art. 73, comma 5-bis del TUIR, della quale puoi trovare approfondimenti nel sito).
In pratica le società ETVE in Spagna possono sfruttare un regime fiscale davvero favorevole che le rende uno strumento utile per i gruppi internazionali. Tuttavia, come accennato, è importante non sottovalutare le normative antielusive presenti nei vari Paesi per evitare la costituzione di società all’estero, prive di sostanza economica.
Per approfondire altri regimi fiscali spagnoli: “Come funziona la legge Beckham in Spagna?“.
Conclusioni e consulenza fiscale online
Ci sono moltissime informazioni in rete che parlano della convenienza legata all’apertura di una holding in Spagna. E’ davvero così?
Se paragoniamo i vantaggi di una holding spagnola con quelli di una holding italiana, non notiamo differenze degne di nota. In spagna i dividendi esteri sono esenti da tassazione, mentre i dividendi spagnoli sono soggetti a normale tassazione. In Italia la holding su ogni tipo di dividendi non black list applica una tassazione del 24% sul 5% del dividendo, con un’aliquota complessiva del 1,2%.
Proprio per questo motivo il Paese ove avviare una holding deve essere valutato con attenzione. Questo soprattutto in relazione alla residenza fiscale dei soci di maggioranza. Naturalmente, l’obiettivo è quello di individuare la migliore struttura societaria rimanendo in regola con la normativa fiscale nazionale e convenzionale. Se hai dubbi sull’apertura di una holding societaria, contattami!
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