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Exit strategy: cos’è, tipologie, tempismo e tassazione

Fisco NazionaleDiritto societarioExit strategy: cos'è, tipologie, tempismo e tassazione

La fase di exit all'interno di un investimento societario è quella in cui l'investitore arriva alla cessione delle proprie quote di partecipazione, sancendo il disinvestimento nella società. Si tratta della fase in cui l'investitore decide di uscire dalla società effettuando il ritorno dell'investimento attraverso la monetizzazione della propria quota.

La exit strategy può riguardare sia il singolo investitore/imprenditore sia i c.d. business angel o i fondi di venture capital che investono (tipicamente) in startup. In ogni caso, la procedura di exit può svolgersi con due diverse modalità:

Attraverso la procedura di quotazione in borsa: l'investitore ritorna dal suo investimento attraverso la cessione delle sue partecipazioni agli investitori azionari;
Attraverso la cessione delle sue quote (o azioni) di partecipazione nella società (startup): l'investitore in questo caso cede le sue quote ad altra società interessata all'investimento.

Sotto il profilo dell'investimento finanziario la fase di exit è quella preferita dall'investitore in quanto gli permette di rientrare dall'investimento effettuato e se questo si è rivelato profittevole permettere di realizzare un capital gain (sotto forma di plusvalenza). Solitamente si parla di investimenti profittevoli quando la fase di exit permette all'investitore di rientrare di un multiplo dell'investimento effettuato (3x, 5x).
L'exit fa parte, sostanzialmente, di una delle fasi del ciclo di vita dell'investimento: devi sapere che più tempo passa tra il momento dell'investimento ed il disinvestimento, maggiore dovrebbe essere il multiplo derivante dalla plusvalenza. Questo, se l'investimento si è rilevato un buon affare. Al contrario, più tempo passa dall'investimento, minori sono le possibilità di disinvestire realizzando un guadagno.  
Cos’è la exit strategy
In ambito startup, la exit strategy è un piano programmato da un investitore o un imprenditore, al fine di liquidare la propria posizione o vendere il proprio investimento in una partecipazione societaria al raggiungimento di determinati obiettivi. Realizzare una strategia di uscita da una società significa aver raggiunto i propri obiettivi di profitto e quindi, utilizzare una tipologia di exit che consenta di monetizzare il proprio investimento. In un mercato come quello italiano, popolato da tantissime PMI familiari, l'exit può sembrare una procedura poco utilizzata. Tuttavia, negli ultimi anni, anche molte PMI si stanno affacciando verso il mondo dell'investimento in startup, magari in caso di investimenti (a monte o a valle) nella propria catena produttiva.
La fase di uscita dall'azienda è opportuno che venga delineata già nella fase di progettazione dell'azienda, in modo da definire i profitti e le modalità di uscita dall'equity dell'azienda. Per questo motivo occorre conoscere la procedura e capire quali sono gli elementi maggiormente rilevanti della stessa.
Quali sono le modalità con cui si realizza
L'investitore decide di finanziare (a titolo di capitale) una startup nel momento in cui ritiene (o presuppone) di poter ritornare dall'investimento in futuro ricavandone un profitto. La realizzazione del profitto da parte dell'investitore si concretizza con la realizzazione di una exit strategy.
Le exit strategy sono soluzioni che sono proposte in linea teorica ai potenz...

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