Estrazione da deposito IVA: fatturazione

HomeIVA nei rapporti con l'esteroEstrazione da deposito IVA: fatturazione

L'estrazione dei beni dal deposito IVA è un'operazione regolamentata in ambito comunitario, che coinvolge l'utilizzo di un deposito fiscale. Questo strumento facilita gli scambi commerciali intracomunitari e internazionali, permettendo di sospendere l'imposizione dell'IVA su determinate transazioni fino a quando i beni non vengono estratti dal deposito stesso.

L'estrazione di beni dal deposito IVA è un tema complesso e importante nel contesto della gestione fiscale e logistica delle aziende che operano a livello internazionale. Questo processo, noto anche come "svincolo" dal deposito IVA, rappresenta un passaggio cruciale nel flusso delle merci e ha significative implicazioni fiscali e amministrative.
L’estrazione dei beni da un deposito IVA ai fini della loro utilizzazione o commercializzazione in Italia comporta l’applicazione dell'IVA diversificate. Il discrimine è dato dall'operazione di immissione dei beni nel deposito IVA (Risoluzione n. 55/E/17 Agenzia delle Entrate).
Il deposito IVA
Il deposito IVA è uno strumento che consente alle imprese di immagazzinare merci provenienti dall'estero senza dover immediatamente versare l'IVA all'importazione. Questo meccanismo offre notevoli vantaggi in termini di flussi di cassa e flessibilità operativa, permettendo alle aziende di differire il pagamento dell'imposta fino al momento dell'effettiva immissione dei beni nel mercato nazionale.
Quando si procede all'estrazione dei beni dal deposito IVA, si verifica il momento impositivo ai fini dell'IVA. È qui che entrano in gioco gli aspetti legati alla fatturazione, che richiedono particolare attenzione e precisione. Al momento dell'uscita, l'impresa deve emettere un documento fiscale che serve a regolarizzare l'operazione dal punto di vista dell'IVA.
L'uso improprio del deposito IVA, come tentativi di elusione fiscale attraverso l'occultamento di operazioni imponibili, è oggetto di rigidi controlli da parte delle autorità fiscali.
Esigibilità dell'IVA nell'estrazione di beni da deposito IVA
Secondo quanto previsto dal co. 6 dell'art. 50-bis del D.L. n. 331/93 (Circolare. n. 12/E/15 e Risoluzione n. 55/E/17 dell'Agenzia delle Entrate), il momento dell'esigibilità dell'IVA coincide con quello dell'estrazione dei beni dal deposito IVA. Le modalità operative dell'esigibilità differiscono in relazione alla modalità con cui i beni sono stati introdotti nel deposito IVA:

In relazione ad un acquisto intracomunitario;
Per una immissione in libera pratica dei beni;
Per effetto di una cessione di beni già presenti in Italia, mediante l'introduzione in un deposito IVA, ai sensi dell’art. 50-bis co. 4 lett. c) del D.L. n. 331/93.

Estrarre i beni dal deposito
L'estrazione dei beni dal deposito IVA rappresenta il momento in cui i beni vengono ritirati dal deposito per essere immessi in consumo nel territorio italiano o spediti in un altro Stato membro dell'UE. In questo momento, l'IVA diventa esigibile.
Esigibilità dell'IVA per beni immessi nel deposito IVA a seguito di acquisto intracomunitario
Il soggetto che effettua l'estrazione del bene dal deposito IVA deve assolvere l'imposta andando ad integrare la fattura ricevuta dal cedente UE. Questo, avviene annotando la variazione in aumento nel registro vendite (ex art. 23 del DPR n. 633/72). L'annotazione deve essere effettuata entro 15 giorni dall’estrazione e con riferime...

Fiscomania.com

Questo articolo è riservato agli abbonati:
Scopri come abbonarti a Fiscomania.com.


Sei già abbonato?
Accedi tranquillamente con le tue credenziali: Accesso
I più letti della settimana

Abbonati a Fiscomania

Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

I nostri tools

 

Federico Migliorini
Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
Leggi anche

Impianti agrivoltaici esclusi dal reverse charge

L'Agenzia delle Entrate chiarisce definitivamente che il reverse charge non si applica agli impianti agrivoltaici installati su terreni agricoli,...

Reverse charge trasporto merci e logistica: modifiche DL fiscale

Il DL Fiscale elimina il requisito del prevalente impiego di manodopera, estendendo il reverse charge a tutti gli appalti...

Agevolazione prima casa per immobile in costruzione

La normativa impone il rispetto dei termini di 18 mesi per il trasferimento della residenza e 24 mesi per...

Operazioni non rilevanti IVA e obbligo di fatturazione

Quando siamo di fronte ad un'operazione economica priva di uno dei requisiti IVA (oggettivo, soggettivo o territoriale), la stessa...

Rappresentante fiscale di soggetti extra-UE: garanzie dal 16 giugno

I rappresentanti fiscali di soggetti extra UE devono presentare dichiarazioni di onorabilità e garanzie patrimoniali entro il 16 giugno...

Split payment: società quotate fuori dal regime dal 1° luglio 2025

Dal 1° luglio 2025 le società dell'indice FTSE MIB escono dal meccanismo dello split payment: l'IVA torna nella liquidazione...