Superbonus al 70%: approvato il modello di istanza

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento...

Concordato preventivo biennale: adesione al 31 ottobre

Il concordato preventivo biennale (CPB) per partite...

No tax area Irpef: come funziona?

In un panorama fiscale spesso complesso e...

Estratto di ruolo

L'estratto di ruolo è un documento rilasciato dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione (ex Equitalia) che contiene l'elenco dettagliato delle somme dovute da un contribuente all'amministrazione finanziaria, risultanti dai ruoli esecutivi emessi per la riscossione coattiva di imposte, tasse, contributi, multe e altre obbligazioni fiscali o tributarie non pagate.

Che cos’è l’estratto di ruolo?

L’estratto di ruolo è il documento che permette al contribuente di conoscere la propria situazione debitoria con l’Agenzia delle Entrate Riscossione. I dati contenuti nell’estratto sono la fedele riproduzione del ruolo reso esecutivo dall’ente creditore, trasfusi nella cartella di pagamento. Non costituisce un atto di riscossione né contiene alcuna pretesa esattiva.

Attraverso la consultazione di questo documento il contribuente è in grado di conoscere immediatamente la propria situazione debitoria con l’Amministrazione finanziaria: debiti in essere, scaduti, rateazioni in essere o decadute, etc.

Questo documento serve a fornire al contribuente una ricognizione del debito risultante dai ruoli iscritti a carico suo e in fase di riscossione. È uno strumento utile per comprendere le somme dovute e verificare la correttezza delle iscrizioni a ruolo e delle relative notifiche.

Contenuto

L’estratto di ruolo fornisce una panoramica delle posizioni debitorie del contribuente e include informazioni come:

  • Codice identificativo del ruolo: È il codice che identifica in modo univoco il ruolo emesso;
  • Importi dovuti: Suddivisi per imposte, sanzioni, interessi e altre componenti;
  • Tipologia di tributo o contributo: Specifica se si tratta, ad esempio, di IRPEF, IVA, IMU, contributi previdenziali o multe;
  • Data di notifica della cartella: Indica quando la cartella di pagamento relativa al ruolo è stata notificata;
  • Eventuali pendenze: Se esistono procedure di riscossione in corso, come fermi amministrativi o ipoteche.

Attenzione al fatto che la presenza di ruoli scaduti oltre la soglia di 1.500 euro blocca la compensazione dei crediti erariali. Per approfondire: “Divieto di compensazione per ruoli scaduti oltre 1.500 euro“.

Ulteriori informazioni contenute nell’estratto riguardano: il numero del documento, la data dell’accertamento, l’ente creditore, l’importo del debito, saldo, provvedimenti di sospensione e atti esecutivi, rateizzazioni in corso.

Utilizzo del documento

L’estratto di ruolo può essere richiesto dal contribuente per diversi scopi:

  • Verifica dei debiti pendenti nei confronti dell’Erario o di altri enti creditori;
  • Controllo di eventuali errori o incongruenze nelle somme iscritte a ruolo;
  • Richiesta di rateizzazione o altre forme di definizione agevolata dei debiti;
  • Impugnazione: Può essere utilizzato come base per contestare la legittimità di cartelle esattoriali non correttamente notificate o prescritte.

Come è formato il valore del debito residuo?

La funzione dell’estratto è quella di permettere al contribuente di conoscere la propria situazione debitoria. Per questo, almeno una volta all’anno, è opportuno richiedere questo documento. Il fine è quello di analizzare l’ammontare dell’eventuale debito residuo. Tale importo, infatti, è destinato a variare nel tempo, ad esempio, se il contribuente non paga il ruolo alle scadenze e vengono aggiunti gli interessi di mora, le spese di notifica, etc.

Allo stesso modo il debito può anche diminuire nel tempo, per effetto dei pagamenti (totali o parziali) effettuati, ma anche per gravi o annullamenti di cartelle. Valutare la propria situazione nel tempo è importante per evitare “brutte sorprese“, legate a possibili azioni esecutive o cautelari da parte dell’Ente creditore.

Come si richiede l’estratto di ruolo?

Il documento può essere richiesto direttamente online attraverso i servizi online di Agenzia Entrate Riscossione, accedendo tramite SPID o CIE. Si tratta di una modalità semplice ed immediata di ottenimento del documento. Di seguito puoi trovare il link per accedere al sito e richiedere il tuo estratto con le cartelle di pagamento che ti riguardano.

Richiesta estratto di ruolo online Agenzia Entrate Riscossione

Tuttavia, se desideri effettuare la procedura cartacea di richiesta, di seguito il link con il documento da compilare mod. RD1, e restituire compilato ad uno degli uffici territoriali di Agenzia delle Entrate Riscossione.

Richiesta estratto di ruolo mod. RD1 – Agenzia Entrate Riscossione

La presentazione cartacea del modulo all’ufficio consente, solitamente, il rilascio immediato del documento. Tuttavia, potrebbero esserci casi in cui la mole di posizioni determina il differimento del rilascio. Nel caso, per ovviare, ad un secondo passaggio in ufficio è possibile farsi consegnare il documento al proprio indirizzo PEC.

L’estratto con i ruoli personali può essere impugnato?

In linea generale l’estratto di ruolo non è impugnabile (art. 12 del DPR n. 602/73 come modificato dal DL 146/2021). Di fatto, quindi, il contribuente deve impugnare la cartella o altro atto come l’ingiunzione di pagamento. Tuttavia, il ruolo può essere impugnato solo quando ricorrono alcune condizioni, ovvero quando il debitore dimostra che l’iscrizione a ruolo può procuragli un pregiudizio:

  • Per la partecipazione a gare di appalti pubblici ai sensi dell’art. 80 co. 4 del D.Lgs. n. 50/16;
  • Compromettendo i pagamenti delle Pubbliche amministrazioni mediante attivazione della procedure di blocco (per i pagamenti superiori a 5.000,00 euro);
  • Comportando la perdita di un beneficio nei rapporti con la Pubblica amministrazione.

Nel documento si vede la notifica delle cartelle di pagamento?

No, la data di notifica non è visibile. Tuttavia, il funzionario, in occasione del rilascio dell’estratto, consente la visione della relata di notifica o dell’avviso di ricevimento relativi alla cartella di pagamento e da tale documento è già possibile, a volte, appurare se la mancata conoscenza dipende o meno da un errore nella procedura notificatoria.

In relazione a questo aspetto può capitare che il contribuente venga a conoscenza, per la prima volta, della notifica di cartelle esattoriali solo con l’analisi dell’estratto. In questo caso è consigliabile rivolgersi ad un legale al fine di valutare la possibilità di impugnazione del ruolo. In questo modo sarà poi compito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione provare l’avvenuta notifica delle cartelle esattoriali al ricorrente.

Per approfondire: “Notifica della cartella di pagamento: modalità e termini“.

I più letti della settimana

Abbonati a Fiscomania

Oltre 500, tra studi e professionisti, hanno scelto di abbonarsi a Fiscomania per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi.
Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure
Accedi con il tuo account.

I nostri tools

Importante

Fiscomania.com ha raccolto, con ragionevole cura, le informazioni contenute nel sito. Il materiale offerto (coperto da leggi sul copyright) è destinato ai lettori, solo a scopo informativo. Non può in nessun caso sostituire una adeguata consulenza o parere professionale che resta indispensabile. Il portale non accetta alcuna responsabilità in relazione all’utilizzo di tale pubblicazioni senza la collaborazione dei suoi professionisti. Si prega di leggere Termini e condizioni e informativa sulla privacy.

 

Criptovalute: 15 paesi a tassazione zero nel 2024 per investitori

L'uso delle criptovalute negli investimenti, nel trading e come mezzo di pagamento è aumentato costantemente negli ultimi anni. Ancora oggi,...

Vivere in paese a fiscalità privilegiata: rischi e problematiche

Nell'ipotesi in cui un cittadino italiano si trasferisca per motivi di lavoro in un paese a fiscalità privilegiata, alle...

Pignoramento del canone di locazione: è possibile?

Il pignoramento di un bene consiste in un atto di espropriazione forzata dello stesso, che può essere una proprietà...

Aprire partita IVA per formatore: come fare?

Aprire una partita IVA come formatore rappresenta un passo cruciale per coloro che desiderano intraprendere un'attività professionale autonoma nel...

Aprire un conto in Svizzera da non residenti: procedura

Quando si parla di apertura di conti bancari offshore uno dei paesi sicuramente più attraenti è la Svizzera. Paese...

Ufficio di rappresentanza in Italia: come si apre?

Si parla di ufficio di rappresentanza (representative office) quando una società estera apre un'ufficio in Italia avente sole funzioni...