Incentivi auto, le agevolazioni disponibili per il 2024

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Per tutto il 2024 saranno previsti incentivi rivolti all'acquisto di auto elettriche e ibride, oltre all'installazione di dispositivi che permettono la riqualificazione di alcuni veicoli inquinanti. Le agevolazioni sono soggette ad esaurimento, in base alle risorse messe a disposizione dal Governo, tanto che con riguardo all'Ecobonus dei veicoli elettrici alcuni contributi sono esauriti in poche ore.

Ѐ tempo di incentivi sulle auto. Il Governo ha messo in atto una serie di agevolazioni rivolte all’acquisto di auto nuove, usate e sull’installazione di dispositivi ‘green’. L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni di sostanze inquinanti, e per farlo occorre passare attraverso i veicoli.

Con riguardo alle auto nuove infatti gli incentivi sono rivolti ai veicoli elettrici e ibridi, e lo sconto viene riconosciuto in particolare in caso di rottamazione di auto inquinanti, tenendo anche conto della situazione reddituale del consumatore. Inoltre sono stati previsti incentivi anche nel caso di installazione di retrofit Gpl e Metano, per non rinunciare al vecchio veicolo ma al tempo stesso riducendo comunque le emissioni.

Parola d’ordine dunque ‘mobilità sostenibile’, per poter rispettare il Piano Nazionale Integrato Energia (PNIEC) e gli obiettivi dell’Agenda 2030. Vediamo dunque di seguito tutto quello che c’è da sapere sugli incentivi auto.

Incentivi auto elettriche e ibride

Il 3 giugno sono partiti gli incentivi rivolti all’acquisto di auto elettriche e ibride. Lo sconto maggiore per l’acquisto di un’auto nuova si ottiene in caso di rottamazione e cresce se la vecchia auto ha un classe di omologazioni più bassa. Se infatti si rottama un’auto Euro 0, Euro 1 o Euro 2 lo sconto è il massimo possibile. Quindi più vecchia è l’auto della quale ci si disfa, maggiore è l’importo dell’ecobonus.

Previsto inoltre anche un extra bonus del 25% per auto elettriche o ibride plug-in ottenibile qualora l’ISEE dell’acquirente sia inferiore a 30.000 euro, permettendo di avere un contributo anche in caso di rottamazione di un’auto omologata Euro 5.

Il governo per queste agevolazioni ha messo a disposizione 950 milioni di euro, di cui 793 milioni destinati alle automobili per il trasporto passeggeri (M1), a cui si aggiungono ulteriori 20 milioni per l’acquisto di auto usate e 50 milioni di euro per un programma sperimentale di noleggio a lungo termine.

In base alle ultime notizie sembrerebbe che parte dei fondi sarebbero già esauriti. Dopo poche ore dall’apertura della piattaforma dedicata sono esauriti i 200 milioni di euro destinati all’acquisto di vetture elettriche che rientrano nella categoria di CO2 0-20 g/km. Situazione analoga anche per quanto riguarda i 20 milioni di euro per le auto usate, terminati lo scorso 17 giugno. Restano dunque i bonus destinati alle vetture termiche e ibride e quelli relativo alle ibride plug-in. La prima categoria rientra nella fascia di emissioni tra 61 e 135 g/km di CO2 e nel sito del Ministero dei Trasporti è previsto un fondo residuo di euro 172.813.400. In questo caso il contributo massimo è di 3mila euro (con contestuale rottamazione di un’auto Euro 0-1-2), e l’incentivo è disponibile solo in caso di rottamazione di un mezzo fino a Euro 4 (1.500 euro). 

Disponibili anche i fondi per l’acquisto di auto ibride plug-in, ossia quelle con la batteria ricaricabile all’esterno, con fascia di emissioni 21-60 g/km. Attualmente la disponibilità prevista è di euro 101.646.783. Per poter accedere all’ecobonus nella fascia delle plug-in il prezzo d’acquisto, compresi gli optional, non deve superare i 54.900 euro.

Incentivi retrofit GPL e metano

Dal 1° luglio 2024, alle ore 10, partono ulteriori incentivi. A partire dalla data indicata sarà possibile prenotare i contributi collegati all’acquisto e all’installazione, su veicoli di categoria M1 con classe ambientale non inferiore a Euro 4, di impianti di alimentazione a GPL o metano dotati di appositi codici di omologazione.

Queste agevolazioni sono state previste con DPCM del 20 maggio 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio, e sono state promosse dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e gestite da Invitalia.

Si tratta di un passo intermedio per coloro che non sono intenzionati a passare alle auto elettriche o ibride, puntando alla riqualificazione delle auto a combustione interna.

Nello specifico per le persone fisiche che acquistano ed installano impianti nuovi a GPL o a metano per l’autotrazione su veicoli di categoria M1 di classe ambientale non inferiore ad euro 4 il contributo varia a seconda della tipologia di impianto:

  • Per impianti ad alimentazione a GPL il contributo sarà pari a 400 euro;
  • Per impianti ad alimentazione a Metano il contributo sarà pari a 800 euro.

Per poter ottenere l’agevolazione in questione l’iter prevede che il concessionario o rivenditore, dopo essersi registrato sulla piattaforma dedicata all’Ecobonus, esegua la prenotazione del contributo per ogni veicolo e, in base alla disponibilità del fondo. Dopodichè il concessionario/rivenditore riconosce al proprio cliente il contributo (dopo aver ricevuto conferma sulla piattaforma) tramite compensazione del prezzo di acquisto. Il concessionario riceverà poi il rimborso del contributo erogato dal costruttore, il quale, a sua volta, potrà recuperare il contributo stesso sotto forma di credito d’imposta.

Questo incentivo potrebbe coinvolgere circa 15 mila automobili. Le risorse messe a disposizione dal governo, infatti, sono appena di 10 milioni di euro. Per fare un paragone, l’ammontare stanziato per l’acquisto di auto elettriche è stato di molto superiore, trattandosi di 230 milioni di euro.

Conclusioni

Per tutto il 2024, risorse permettendo, sarà possibile usufruire ancora di importanti incentivi rivolti all’acquisto di auto elettriche e ibride, nonchè per l’installazione di retrofit Gpl e metano.

Gli sconti si inseriscono nell’idea di arrivare a ridurre la ‘popolazione’ di veicoli inquinanti ancora molto diffusi sul territorio italiano, spronando all’acquisto di veicoli ‘green’. Mentre però continua a non registrare le vendite sperate il mercato delle elettriche, potrebbe sortire invece risultati migliori l’installazione di impianti che riducono le emissioni.

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Sabrina Maestri
Sabrina Maestri
Classe 1986, vogherese, aspirante consulente del lavoro. Appassionata di giornalismo, scrivo da anni per portali di informazione e testate giornalistiche online occupandomi di temi legati al mondo del lavoro, al fisco e bonus fiscali.
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