Debiti esclusi dalla sanatoria: quali alternative ci sono?

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Il governo sta valutando l’opportunità di fare una nuova sanatoria delle cartelle esattoriali, con la possibilità di dilazionare il pagamento fino ad un massimo di 10 anni e condizioni più flessibili, permettendoti di regolarizzare la tua posizione fiscale. La quinta rottamazione potrebbe arrivare con la prossima legge di bilancio o in un decreto ad hoc in l’autunno 2025. Tuttavia, non tutti i contribuenti potranno aderire alla nuova definizione agevolata.

Se hai debiti fiscali devi poter valutare come poter risolvere la tua situazione fiscale e sanare i tuoi debiti per evitare l’iscrizione di ipoteche a garanzia del debito o nel peggiore dei casi il pignoramento dei beni.

Debiti esclusi dalla sanatoria fiscale

Non tutti i debiti possono rientrano nella nuova definizione agevolata. Restano esclusi:

  • Gli aiuti di Stato da recuperare, ovvero le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato dichiarati illegittimi dall’Unione Europea, in quanto sono somme da restituire;
  • Le condanne della Corte dei Conti, ovvero i crediti derivanti da sentenze di condanna per danni erariali, in quanto legati a responsabilità per l’uso improprio di risorse pubbliche;
  • Le sanzioni penali pecuniarie, restano escluse le multe, le ammende e le altre sanzioni pecuniarie derivanti da condanne penali, in quanto riferite a comportamenti illeciti perseguiti in sede giudiziaria;
  • I tributi locali non affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione: come ad esempio IMU o TASI gestiti direttamente dai Comuni, salvo specifica delibera dell’ente;
  • I debiti già oggetto di precedente definizione agevolata, ovvero non possono essere nuovamente inclusi nella Rottamazione Quinquies i debiti per cui si è già beneficiato di una sanatoria in passato, a meno che la normativa non preveda eccezioni specifiche, ciò al fine di evitare un uso reiterato delle definizioni senza regolare adempimento.

Per i contribuenti i cui debiti non rientrano nella Rottamazione quinquies, ci sono alcune alternative per sanare la propria posizione contributiva. Tra le principali opzioni troviamo la possibilità di rateizzare il debito con le modalità ordinarie, che permettono di suddividere il pagamento in più rate.

E’ possibile anche accedere a piani di saldo e stralcio previsti per situazioni di difficoltà economica.

E’ possibile anche ricorrere a strumenti di autotutela, qualora il debito sia stato erroneamente iscritto a ruolo.

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Elisa Migliorini
Elisa Migliorinihttps://www.linkedin.com/in/elisa-migliorini-0024a4171/
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.
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