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Croazia: la tassazione per privati e imprese

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Il funzionamento del sistema tributario in Croazia: tassazione per persone fisiche ed imprese ed i vantaggi legati all’apertura di nuove attività. Applicazione dell’Iva, con aliquota 25% e withholding tax per i redditi percepiti da soggetti non residenti.

La Croazia è uno Stato membro dell’Unione Europea. Si tratta di uno degli ex stati facente parte della ex Jugoslavia. Oggi la Croazia è una democrazia che evidenzia la stabilità nell’economia sociale di mercato ed anche solidità finanziaria. In questo articolo andrò ad analizzare il regime tributario vigente in Croazia. In particolare le modalità di tassazione di persone fisiche e società, per quanto riguarda imposte dirette ed indirette. Inoltre, poi, mi soffermerò sulle possibilità di investimento in Croazia, particolarmente importanti se stai pensando di avviare qui una nuova realtà imprenditoriale.

Moltissimi sono anche i vantaggi di cui potrai usufruire quando decidi di aprire una società in Croazia. Si tratta di agevolazioni che nella maggior parte dei casi permettono d’abbassare le imposte a fronte di investimenti ed assunzioni di personale.

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Croazia: struttura del sistema tributario

La Croazia è dotata di un moderno sistema tributario, che adotta una struttura fiscale simile a quella di altri Stati dell’Unione europea. In particolare:

  • Le persone fisiche sono assoggettate all’imposta statale sui redditi e a quelle locali;
  • Le imprese sono soggette all’imposta sugli utili o sui redditi societari. L’imprenditore individuale con attività d’impresa può esercitare l’opzione tra l’imposta sugli utili o quella sul reddito.

Il sistema fiscale croato ha una struttura sostanzialmente in linea con gli altri Paesi europei e le autorità finanziarie hanno adottato, anche in previsione dell’ingresso nell’UE, una serie di misure di rientro dei conti pubblici, in considerazione degli squilibri interni tra le diverse regioni croate che rischiano di favorire l’aumento dei prezzi e l’incertezza dei capitali.

Proprio per promuovere lo sviluppo di alcuni territori, sono state istituite in Croazia numerose zone franche che riconoscono condizioni particolarmente vantaggiose ad alcune attività economiche. Anche sotto forma di incentivi fiscali, oltre al fatto che le importazioni e le esportazioni non sono soggette ad alcuna restrizione e sono esenti da dazi doganali. Moltissimi sono anche i vantaggi che potete usufruire quando decidete di aprire una società in Croazia, agevolazioni che nella maggior parte dei casi permettono d’abbassare le imposte a fronte di investimenti ed assunzioni di personale.

Imposta sul reddito delle persone fisiche

Le persone fisiche sono assoggettate all’imposta statale sui redditi (Income Tax) e alle imposte locali. I Comuni, infatti, possono introdurre un’addizionale all’imposta sui redditi con aliquota compresa tra il 10 e il 30%, a seconda del numero degli abitanti. Il periodo fiscale corrisponde all’anno solare.

Soggetti residenti fiscalmente in Croazia

I soggetti residenti sono assoggettati a tassazione per i redditi ovunque prodotti secondo la c.d. il “worldwide taxation principle“. Ai sensi della Legge sull’imposta sul reddito per soggetto residente fiscalmente in Croazia si intende una persona fisica avente residenza o soggiorno abituale nella Repubblica. Per residente si intende anche la persona che non ha residenza o soggiorno abituale in Croazia ma è alle dipendenze dell’amministrazione statale della Repubblica, e come tale percepisce stipendio. Per soggetto non residente si intende la persona fisica che non ha residenza o soggiorno abituale in Croazia. Ma realizza redditi in Croazia che vengono ivi tassati secondo le disposizioni di Legge.

Tipologie reddituali in Croazia

L’imposta sul reddito delle persone fisiche comprende le seguenti tipologie reddituali:

  • Reddito da lavoro dipendente: stipendi, salari, pensioni;
  • Reddito da lavoro autonomo comprensivo di reddito d’impresa e redditi professionali;
  • Il reddito derivante dalla proprietà e dalla titolarità di diritti di proprietà, nonché da capital gain (Property Tax): gli interessi e le royalties sono tassate con ritenuta fiscale a titolo finale rispettivamente del 25% e del 40%. I dividendi sono esenti, così come gli interessi sui conti correnti o di risparmio;
  • Reddito da capitale (Profit Tax): non si applica, comunque, l’imposta sul patrimonio netto. Inoltre, gli immobili sono assoggettati a tassazione locale, secondo aliquote stabilite da ciascun Comune;
  • Redditi diversi: assoggettati a ritenuta fiscale a titolo finale del 25%.

La base imponibile

Per i redditi da lavoro dipendente e per i redditi da lavoro autonomo l’imponibile fiscale è costituito dal reddito annuale complessivo. Si tratta del reddito calcolato su base mondiale (in Croazia e all’estero), da parte dei soggetti ivi fiscalmente residenti. E del reddito nazionale per i soggetti non fiscalmente residenti. Importo diminuito della ritenuta personale non imponibile di 3.800 kune/mese e parti di reddito non tassabili (figli e/o genitori a carico, etc).

Aliquote di tassazione per le persone fisiche in Croazia

Le aliquote di tassazione presenti in Croazia sono le seguenti:

  • 24% sui redditi complessivi (imponibili) fino a 210.000 kune all’anno. Circa 28.000 euro al cambio 1€ = 7,5 Kune. In pratica aliquota del 24% fino a circa 17.500 kune al mese.
  • 36% sulla parte di reddito che supera le 210.000 kune all’anno.

La base imponibile su cui applicare l’aliquota del 24% è maggiorata per l’importo realizzato dai redditi aggiuntivi. Questo a condizione che il reddito così realizzato non superi annualmente l’importo di 12.500 kune.

Sovrattasse locali sull’imposta sul reddito (prirez na porez)

I soggetti fiscali che versano l’imposta sul reddito sono tenuti alle seguenti sovrattasse locali (applicata sul totale delle imposte sul reddito a carico del contribuente fiscale) che variano da zona a zona in base alle seguenti aliquote massime:

  • Per i comuni fino al 10%;
  • Per le città sotto 30.000 abitanti fino al 12%;
  • Le città sopra 30.000 abitanti fino al 15%;
  • Per la sola città di Zagabria fino al 30%.

Imposta sul reddito delle società in Croazia

In Croazia l’aliquota delle imposte sul reddito è così suddivisa:

  • 12% se nel periodo di imposta è stato realizzato un fatturato inferiore ai 3.000.000 kune (circa € 400.000). Coloro che rientrano in questa categoria possono scegliere se pagare l’imposta sull’utile effettivamente incassato (principio di cassa) oppure sui redditi di competenza.
  • 18% se nel periodo di imposta è stato realizzato un fatturato superiore ai 3.000.001 kune. In questo caso la tassazione è determinata attraverso il principio competenza e non per cassa.

L’imponibile fiscale è maggiorato del 50% delle spese di rappresentanza. Gli utili reinvestiti nella società non determinano alcun abbattimento fiscale.

Whithholding Tax in Croazia

La withholding tax rappresenta l’imposta sul profitto realizzata da parte di soggetti non residenti che percepiscono redditi da parte di enti residenti in Croazia. Anche per quanto riguarda gli enti societari i redditi percepiti da soggetti non residenti sono soggetti a tassazione in Croazia, attraverso l’applicazione di una ritenuta in uscita. Classico caso di applicazione della whithholding tax è quello dei dividendi corrisposti da una società residente ad un soggetto non residente.

La base imponibile della whithholding tax è costituita dall’importo lordo del compenso che il contribuente residente versa al soggetto non residente. Questa imposta è applicata alle seguenti fattispecie:

  • Interessi – si tratta di interessi in uscita dalla Croazia verso società residenti in altri Paesi. La ritenuta non si applica sui prestiti per l’acquisto di beni utili allo svolgimento della propria attività, sui prestiti erogati da un istituto finanziario estero, agli obbligazionisti di titoli Statali, agli interessi sui bond societari, etc;
  • Dividendi – la ritenuta si applica sui dividendi in uscita dal Paese. La ritenuta non grava sui dividendi reinvestiti nella società, a meno che non siano generati dal settore bancario e dal settore finanziario;
  • Diritto di autore e proprietà intellettuale – se lo sfruttamento economico del diritto di autore riguarda società estere si applica la ritenuta. Se, invece, riguarda persone fisiche estere la ritenuta è esente.
  • Infine servizi di auditing – Se pagati a persone straniere si applica la ritenuta.

La witholding tax può essere evitata in virtù dell’applicazione di convenzioni contro le doppie imposizioni siglate con Paesi esteri. Oppure, nel caso in cui si applichi la Direttiva CEE (90/435/CEE) c.d. “direttiva madre-figlia“. Direttiva, che in alcuni casi consente l’esenzione dall’applicazione della ritenuta in uscita.

Aliquote della withholding tax

L’aliquota da applicare alla ritenuta sui redditi in uscita è pari a:

  • 15% – aliquota ordinaria, ad eccezione che per i dividendi e delle quote nel reddito della società;
  • 12% – per dividendi e quote di reddito della società;
  • Infine, 20% – su tutti i servizi non menzionati pagati a soggetti persone fisiche che hanno sede legale o operativa nei Paesi che sono considerati Paradisi fiscali. Questo ad eccezione dei Paesi con cui la Croazia ha stipulato convenzioni contro le doppie imposizioni.

In dettaglio, se vuoi maggiori informazioni su questi Paesi vai al link istituzionale.

Imposta sul valore aggiunto in Croazia

Anche in Croazia si applica l’Imposta sul valore aggiunto. L’aliquota ordinaria è del 25%. Tuttavia, vi sono anche due aliquote ridotte:

  • Aliquota del 5% che si applica per tutti i generi di prima necessità (pane, latte, farmaci, etc)
  • Aliquota del 13% per i servizi di alloggio o alloggio con prima colazione in alberghi o strutture similari. Giornali e riviste. Energia elettrica, raccolta dei rifiuti, etc.

Con l’adesione della Croazia all’UE le disposizioni sull’Iva sono conformi a quelle degli altri Paesi membri. Le cessioni di beni effettuate dagli operatori di uno Stato membro nei confronti di operatori comunitari sono considerate operazioni non imponibili Iva in quanto alle stesse è applicabile il regime di tassazione nello Stato dell’UE di destinazione dei beni oggetto dell’operazione.

Importante:
Un’aspetto particolare riguarda la soglia minima per i soggetti imprenditori al di sopra del quale si è tenuti ad applicare l’Iva. In particolare, per i titolari di partita Iva si applica l’Iva se fatturato annuo complessivo realizzato nell’anno precedente supra la soglia di 300.000 kune (circa 40.000 euro).

La liquidazione dell’imposta avviene mensilmente ed il relativo pagamento deve essere effettuato entro la fine del mese successivo a quello di riferimento. Per gli imprenditori che hanno fornito beni o servizi il cui valore Iva compreso non abbia superato le 800.000 kune (106.000 euro), la liquidazione di imposta avviene trimestralmente. Entro febbraio dell’anno successivo si presenta la dichiarazione Iva.

Numero di identificazione personale (OIB)

Il Numero di identificazione personale (abbreviato NPI) è un carattere numerico di undici cifre attraverso il quale vengono identificati tutti i contribuenti in Croazia. Viene utilizzato nelle evidenze pubbliche allo scopo di catalogare gli assegnatari del NPI. Dopo l’entrata della Croazia nell’Unione europea al NPI sarà necessario aggiungere la sigla HR davanti agli undici caratteri numerici e sarà valido come partita Iva comunitaria inserita nella banca dati VIES (se in possesso dei requisiti).

Convenzione Italia Croazia sulla doppia imposizione

L’accordo contro le doppie imposizioni siglato tra Italia e Croazia è stato firmato il 29 ottobre 1999. Il 27 giugno 2000 il Parlamento croato ha emanato la Legge sulla ratifica dell’Accordo tra la Repubblica croata e la Repubblica italiana per evitare le doppie imposizioni sul reddito. La Legge è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 10 del 7 luglio 2000 ed è entrata in vigore l’ottavo giorno successivo. Tuttavia, però tale accordo è entrato in vigore soltanto il 29 maggio 2009. Anno in cui l’Italia, a sua volta, ha ratificato l’accordo nel proprio Paese.

Incentivi agli investimenti in Croazia

Il governo croato ha introdotto molti incentivi per i potenziali investitori esteri. Per questo la Croazia può essere il Paese giusto per aprire la tua nuova società. Ad esempio, gli incentivi fiscali consentono l’esenzione parziale o totale dalle imposte sui redditi per un periodo fino a 10 anni. Gli incentivi per nuovi posti di lavoro possono ammontare fino a € 4.500 per un posto di lavoro e le esenzioni fiscali possono essere approvate fino all’80% dei costi di formazione dei lavoratori.

Il Governo della Repubblica di Croazia ha, nel corso del 2012, emanato una Legge per la promozione di investimenti e il miglioramento del clima degli investimenti. Legge il cui scopo è quello di incrementare gli investimenti e l’occupazione in Croazia. A seconda della dimensione del investimento e il numero di posti di lavoro creati possono essere approvati vari incentivi fiscali.

Incentivi fiscali per i microimprenditori

Sono considerati microimprenditori gli imprenditori che hanno meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 2 milioni di kune (circa 270.000 euro). Per gli investimenti di almeno 50.000,00 euro viene concessa l’applicazione dell’imposta sul reddito del 10% per il periodo massimo di 5 anni dall’inizio dell’investimento. Tale incentivo è concesso a condizione che siano creati almeno 3 nuovi posti di lavoro entro un anno dall’inizio dell’investimento o del progetto di rinnovamento.

Incentivi fiscali per le imprese

In maniera analoga sono concesse agevolazioni fiscali – riduzione delle imposte sul reddito al 10% per un periodo massimo di 10 anni per le imprese con progetti di investimento superiori a 1 milione di euro. Imprese che però prevedono la creazione di almeno 5 nuovi posti di lavoro. Per investimenti compresi tra 1 e 3 milioni di euro è prevista la riduzione dell’imposta sul reddito al 5% per un periodo massimo di 10 anni. Con la condizione della creazione di almeno 10 posti di lavoro.

Per gli investimenti superiori a 3 milioni di euro e la creazione di almeno 15 nuovi posti di lavoro è previsto il completo sgravio dell’imposta sul reddito (0%) per il periodo di 10 anni. Vengono concessi incentivi fiscali anche senza l’obbligo della creazione di nuovi posti di lavoro a seguito della modernizzazione del processo tecnologico della linea di produzione o degli impianti industriali esistenti.

Incentivi a fondo perduto per investimenti

Una sovvenzione in denaro a fondo perduto può essere concessa per progetti di investimento del valore di oltre 5 milioni di euro. Questo a condizione che vengano creati almeno 50 nuovi posti di lavoro relativi al progetto d’investimento entro 3 anni a decorrere dall’inizio dell’investimento. Una sovvenzione in denaro a fondo perduto pari:

  • Al 10% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 500.000,00 EURO per investimenti in regioni (contee) della Repubblica di Croazia in cui il tasso registrato di disoccupazione sia compreso tra il 10% e il 20%
  • Al 20% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 1 milione di euro, per investimenti in regioni (contee) della Repubblica di Croazia in cui il tasso registrato di disoccupazione risulti superiore al 20%.

I costi ammissibili sono:

  • Le spese di costruzione di una nuova fabbrica, un impianto industriale. Ovvero un complesso ristorativo-turistico;
  • Le spese dell’acquisto di nuovi macchinari, ovvero attrezzature produttive.

Gli incentivi sono concessi a condizione che gli investimenti siano rappresentati per almeno il 40% da attrezzature produttive/macchinari nuove e che almeno il 50% di essi siano di alta tecnologia.

Incentivi per posti di lavoro

Per i progetti di investimento che prevedono la creazione di nuovi posti di lavoro sono previsti i seguenti incentivi in proporzione al tasso di disoccupazione della zona:

  • Fino al 10% di disoccupazionesovvenzione in denaro a fondo perduto fino al 10% delle spese ammissibili relative alla creazione di nuovi posti di lavoro riferiti all’investimento, in quantità massima di €. 3.000,00 per ogni nuovo posto di lavoro
  • Dal 10% al 20% di disoccupazione: sovvenzione in denaro a fondo perduto fino al 6.000,00 € per ogni nuovo posto di lavoro creato
  • Superiore al 20% di disoccupazione: sovvenzione in denaro a fondo perduto fino al 9.000,00 € per ogni nuovo posto di lavoro creato.

Incentivi doganali

Per l’importazione di attrezzature/macchinari, che rappresentano la parte delle spese ammissibili del progetto d’investimento l’investitore è esentato dal pagamento del dazio doganale. Gli incentivi doganali per progetti d’investimento cessano di essere vigenti con il giorno dell’adesione della Repubblica di Croazia all’Unione Europea.

Formazione del personale

La sovvenzione in denaro a fondo perduto per la formazione professionale dei dipendenti riferiti al progetto d’investimento può essere concessa fino all’ 80% delle spese ammissibili. Le spese ammissibili sono le spese per l’istruttore, le spese di viaggio per l’istruttore e per i dipendenti, il costo degli istruttori, le spese di ammortamento per le attrezzature e i macchinari e simili.

Consulenza fiscalità internazionale

In questo contributo ti ho descritto il sistema fiscale croato, e i principali incentivi fiscali per chi vuole avviare una nuova impresa.

Naturalmente avvia un’impresa all’estero non è semplice. La possibilità di commettere errori è molto alta. Per questo motivo è sempre opportuno rivolgersi a professionisti preparati sull’argomento. Se hai dubbi o vuoi avere maggiori informazioni non esitare a contattarmi.

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