Vediamo oggi cosa si intende per contributi a fondo perduto a doppio binario. Si è parlato molto in questi mesi di contributi a fondo perduto, facendo riferimento a tutte quelle forme di sostegno economico che lo stato, in particolar modo don l’attuale governo Draghi, sta erogando ai cittadini. In particolare abbiamo visto che i beneficiari sono soprattutto le Partite Iva.
Chi lavora con Partita Iva, fin dai primi mesi del 2020, dallo scoppio della pandemia e con la conseguente crisi economica, ha avuto perdite economiche consistenti. Sono derivate molto spesso dall’impossibilità di svolgere le proprie attività come in precedenza. Per sostenere i proprietari di Partita Iva, il governo ha stanziato una serie di bonus e sostegni a favore dei cittadini.
Tra questi, anche i contributi a fondo perduto del Decreto Sostegni. Al momento è in corso di definizione il Decreto Sostegni bis. Prevede che nuovi fondi, ben 40 miliardi di euro, verranno stanziati per gli imprenditori e i proprietari di attività.
Secondo la nuova bozza arriveranno contributi a fondo perduto a doppio binario, ovvero in base a criteri di accesso differenti.
Bozza Decreto Sostegni bis: nuovi contributi a fondo perduto
Attualmente è presente una bozza di ipotesi sulla distribuzione dei nuovi contributi a fondo perduto per le imprese. Al momento nulla è stato ancora approvato, ma possiamo già ipotizzare alcuni scenari. Citiamo qui alcuni punti che verranno presi in considerazione per la distribuzione dei nuovi fondi:
- • Contributi a favore degli operatori economici;
- • Rifinanziamento del fondo montagna;
- • Esenzioni per il versamento dell’imposta municipale propria;
- • Esonero pagamento canone Rai;
- • Misure di esonero ipotizzate per i costi fissi delle imprese, come le bollette;
- • Modifiche alla tassazione sulle start up;
- • Fondo per la sospensione dei mutui;
- • Sviluppo di canali di finanziamento alle imprese;
- • Misure ulteriori per il reddito dei lavoratori;
Questi sono solo alcuni dei punti affrontati nella bozza del Decreto Sostegni bis. I nuovi fondi saranno stanziati a fondo perduto, ovvero senza nessun obbligo di restituzione, per imprese e titolari di Partite Iva.
Ricordiamo che gli ultimi ristori sono stati allargati anche ai professionisti e ai lavoratori freelance che operano con Partita Iva pur non avendo una società o un’impresa. Si prevede la stessa applicazione anche per il Decreto Sostegni bis, ma sono ancora in corso molte ipotesi.
Erogazione a doppio binario: due criteri per l’accesso
Con il nuovo Decreto Sostegni bis, si sta ipotizzando la misura di divisione dei criteri di accesso ai fondi in base a due modalità distinte. Per questo motivo si parla di contributi a fondo perduto a doppio binario, in base alla perdita effettiva di fatturato:
- • Perdita di fatturato rispetto al 2019, con gli stessi criteri del Decreto Sostegni, in relazione al periodo antecedente l’arrivo della pandemia (come nelle misure precedenti);
- • Perdita di fatturato confrontando i periodi aprile 2020 -marzo 2021 con i fatturati dello stesso periodo tra il 2019 e il 2020.
Questa seconda modalità è di fatto una alternativa per richiedere i contributi a fondo perduto, la cui domanda della prima tranche si può presentare fino al 28 maggio 2021.
Secondo le ipotesi, questi nuovi contributi a fondo perduto saranno erogati in modo automatico a chi ne ha fatto domanda precedentemente. Ma siamo in attesa di ulteriori conferme. Per quanto riguarda i beneficiari dei contributi che hanno fatto domanda rientrando nei criteri della prima tipologia, l’accesso alla seconda tipologia non sarà consentito.
I contributi a fondo perduto a doppio binario saranno così distinti marcatamente, in modo che soggetti diversi li possano richiedere. Ricordiamo che questo tipo di aiuti andranno ai titolari di Partita Iva che hanno subito grosse perdite economiche a causa della crisi. Per i lavoratori subordinati sono previsti altri tipi di sostegni.
Contributi a doppio binario per sostenere le imprese: le altre forme di aiuto
Oltre ai nuovi contributi a fondo perduto prefissati con il Decreto Sostegni bis, si ipotizzano nuove forme di aiuto, indirette, per ridurre i costi fissi che gli imprenditori devono sostenere per le proprie attività. Facciamo prima di tutto una distinzione tra costi fissi e costi variabili:
- • Costi fissi: sono tutti i costi che l’azienda sostiene indipendentemente dalla produzione o la vendita di beni e servizi. Tra questi costi abbiamo le spese di affitto o mutuo, le bollette di luce, gas e acqua, alcune tasse come la Tari, la tassa sui rifiuti, o il canone Rai;
- Costi variabili: i costi variabili cambiano in base all’impresa, e in base alla produzione. Ma anche alla tecnologia impiegata, alla manodopera richiesta (che talvolta può rientrare nei costi fissi) o in base alle spese che sostiene per distribuzione, promozione o trasporto dei beni.
I costi fissi sono quelli che l’azienda deve continuare a sostenere, per poter esistere, e tra questi rientrano anche le bollette come gas e luce. Dallo scoppio della pandemia, il fatturato medio delle imprese italiane è calato drasticamente, in alcuni settori più che in altri. Per questo motivo il governo ha deciso, e sta proponendo con misure nuove, di agire a sostegno di questi particolari costi, a fronte di entrate economiche minori per coprirli.
Per questo motivo nella bozza del Decreto Sostegni bis c’è un articolo che ipotizza l’esonero dal pagamento di bollette di acqua e gas e del canone Rai per tutte le imprese che rientrano tra quelle che possono beneficiare dei sostegni.
Nuovi contributi a fondo perduto per limitare i costi fissi
I contributi a fondo perduto alle imprese sono stati erogati per coprire i primi mesi del 2021, ma non bastano. Nonostante le riaperture stanno per essere effettive, e si arriverà anche ad una ripartenza del turismo, comunque le imprese continuano a sostenere i costi fissi che abbiamo visto prima.
Tra questi, anche il canone Rai è una tassa fissa che viene messa in discussione moltissimo da chi detiene le proprietà di negozi, bar e ristoranti. Questo perché il canone è rimasto in vigore nonostante i locali che trasmettono canali Rai tramite televisori siano rimasti chiusi per molti mesi.
Il nuovo Decreto Sostegni bis tratterà anche questa tassa particolare. E si ipotizza uno sconto o una esenzione per le strutture ricettive e ristorative che detengono una televisione per intrattenere il pubblico. Un altro contributo a sostegno di lavoratori e proprietari di attività è il fondo montagna. Si tratta di un fondo dedicato in particolare a chi lavora nei comuni di montagna.
In particolare si ipotizzano sgravi a chi è titolare di un’attività di montagna, rimasta ferma durante la stagione invernale, che paga affitto o mutuo per la struttura di riferimento. I comuni di montagna hanno visto saltare completamente la stagione invernale. Sia sul fronte turismo che per lo sport, i nuovi contributi a fondo perduto andranno a sostenere nuovamente questi settori.