Con il recente Decreto Fiscale sono state estese diverse proroghe in materia di cartelle esattoriali. Si tratta di novità che riguardano da vicino tutti i debiti che i cittadini hanno cumulato nei confronti del fisco. Quest’anno si è parlato molto di sospensione dell’invio delle cartelle esattoriali e di pace fiscale, in concomitanza dell’arrivo della pandemia.

Tuttavia le novità non sono finite, perché recentemente l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato alcune FAQ che rispondono alle domande più frequenti dei cittadini, anche in merito alle novità introdotte con il nuovo Decreto Fiscale. Sale l’aspettativa per vedere applicate tutta una serie di misure in materia di fisco, mentre arrivano alcune importanti risposte sulle cartelle esattoriali.

Il Consiglio dei Ministri ha quindi approvato il Decreto Fiscale che tratta anche di condono fiscale e pace fiscale. Sono arrivate quindi tempestivamente le risposte relative alle nuove indicazioni sulle cartelle, consultabili sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

In questo articolo facciamo una breve panoramica di quali sono le principali indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate nella pagina dedicata alle FAQ, in riferimento al recente Decreto Fiscale.


Decreto Fiscale e cartelle esattoriali

Il Decreto Fiscale è solo una parte delle misure che verranno intraprese nel prossimo periodo in materia di fisco, pensioni, economia, lavoro, sostegno alle famiglie. In particolare il governo ha stabilito diverse linee guida da seguire nei prossimi mesi in materia fiscale, includendo l’incentivo alla crescita economica, la semplificazione del sistema fiscale, il mantenimento della progressività del sistema delle imposte, il contrasto all’evasione fiscale.

Per semplificare il sistema di tassazione attuale, verranno applicate numerose modifiche, in particolare attraverso la riduzione o l’eliminazione delle micro tasse, come spiega uno degli obiettivi del governo:

“La razionalizzazione e semplificazione del sistema anche attraverso la riduzione degli adempimenti e l’eliminazione dei micro-tributi;”

Vengono però anche incluse nel Decreto Fiscale alcune azioni volte a ridurre il peso delle cartelle esattoriali per gli italiani. Le cartelle contengono piccoli e grandi debiti dei cittadini nei confronti del fisco, e spesso si tratta di debiti di cifre esigue, difficilmente recuperabili.

Tuttavia in un momento economico ancora complesso, anche per le cartelle esattoriali arrivano importanti novità: dai termini di pagamento delle rate al saldo e stralcio, fino alle proroghe per Covid-19. Il peso delle cartelle esattoriali verrà in parte alleggerito con queste misure, come già è avvenuto nel corso del 2021.

Termini per il pagamento delle cartelle esattoriali

La prima FAQ a cui risponde l’Agenzia delle Entrate riguarda il termine di pagamento delle cartelle esattoriali, notificate dal 1 settembre al 31 dicembre 2021. Per questi mesi si ottiene un prolungamento del termine di pagamento fino a 150 giorni rispetto ai normali 60 previsti, senza ulteriori interessi di mora.

Si tornerà al termine a 60 giorni a partire da gennaio 2022. Questa modifica è stata introdotta dal Decreto Fiscale per venire ancora incontro alle problematiche di emergenza sanitaria di questi mesi.

Nuovi termini per rottamazione ter e saldo stralcio

Sempre con il Decreto Fiscale cambiano anche le misure connesse alla rottamazione ter e al saldo e stralcio. Si riammettono ai provvedimenti di definizione agevolata i cittadini che non hanno saldato le rate del 2020 nei termini previsti. Sulle scadenze del 2020 quindi si potrà saldare il pagamento, insieme alle scadenze del 2021, entro il 30 novembre 2021, con 5 giorni di tolleranza.

Questo significa che la data del 30 novembre 2021 è importante perché dovranno essere versate le rate della Rottamazione-Ter e della Definizione Agevolata che sono scadute sia nel 2020 che nel 2021.

Inoltre a questa data è fissato il pagamento anche delle rate del Saldo e Stralcio per le scadenze previste nei mesi trascorsi del 2021. L’Agenzia delle Entrate chiarisce anche che per il pagamento si possono utilizzare gli stessi bollettini previsti in precedenza, o chiederne copia online. Altrimenti si può procedere a consultare il servizio telematico per verificare la propria posizione verso il fisco a proposito delle cartelle esattoriali.

Tra le FAQ dell’Agenzia delle Entrate ci sono anche le risposte sul funzionamento dei termini di pagamento nel caso di cartelle esattoriali con pagamento rateizzato in un periodo antecedente l’arrivo dell’emergenza sanitaria, sia per il periodo successivo, e la data di cui tenere conto a questo proposito è l’8 marzo 2020.

Termini di pagamento per rate antecedenti l’8 marzo 2020

Il Decreto Fiscale ha inoltre stabilito nuovi termini di pagamento in caso di rateizzazione per piani di dilazione a rate esistenti precedentemente all’8 marzo 2020, prima dell’inizio del periodo di emergenza. In questi casi le scadenze slittano di un mese, fino al 31 ottobre 2021.

Sono inoltre previste nuove agevolazioni, per questi pagamenti, che permettono di estendere a 18 il numero massimo delle rate, per la decadenza dei piani di rateizzazione, come spiega la FAQ ufficiale, in caso di mancato pagamento:

“Pertanto, i contribuenti che hanno interrotto i pagamenti delle rate durante l’intero periodo della sospensione, dovranno effettuare il versamento di un numero di rate tale da evitare la decadenza dal beneficio della dilazione, che avviene, appunto, con il mancato pagamento di 18 rate.”

Termini di pagamento per rate successive l’8 marzo 2020

Per quanto riguarda le rate sulle cartelle esattoriali successive all’8 marzo 2020, interviene nuovamente il Decreto Fiscale, come spiegano le FAQ ufficiali dell’Agenzia delle Entrate. Nel caso in cui il piano di rateizzazione sia stato concesso successivamente all’8 marzo 2020, e fino alle richieste presentate al 31 dicembre 2021, la decadenza dell’agevolazione è determinata al mancato pagamento di 10 rate.

In ogni caso invece se i piani di rateizzazione sono concessi successivamente alla data dell’8 marzo 2020, con relative rate scadute durante il periodo di sospensione a causa dell’emergenza sanitaria, non sono previsti nuovi termini per il pagamento, che erano fissati al 30 settembre 2021. Si ricorda che il periodo di riferimento per la sospensione emergenziale va dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021, periodo in cui si è intervenuto con diverse misure di pace fiscale per i cittadini.

Come si deduce dalle FAQ dell’Agenzia delle Entrate, il governo è nuovamente intervenuto con il Decreto Fiscale sulle cartelle esattoriali anche antecedenti l’arrivo dell’emergenza sanitaria, ma che ancora non risultano saldate entro i termini previsti.

Articolo precedenteAssunzione del debito altrui: di cosa si tratta?
Prossimo ArticoloCongedo di paternità: riconfermato per il 2022
Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

Lascia una Risposta