Quanto è importante un business plan per l’avvio di una start up? Come costruire un business plan chiaro, semplice ed efficace? Tutte le info utili per realizzare il tuo PB al meglio.
Instagram, WhatsApp, Tumblr e OnDeck, sono soltanto alcuni esempi di start up che hanno visto concretizzare la loro “business idea“, e sono riuscite a realizzare il loro modello imprenditoriale. Se anche tu hai un’idea imprenditoriale in mente, i consigli che seguiranno, per la realizzazione di un business plan, legato alla nascita di una start up, potrebbe fare la caso tuo.
Non dimenticare che la prossima start up di successo potrebbe essere proprio quella che hai in mente!
Vediamo perché la realizzazione di un business plan è un elemento determinante per la nascita di una start up.
Indice degli Argomenti
Cos’è una start up?
Il termine start up indica un’azienda innovativa, ma soprattutto con una alta redditività potenziale. L’obiettivo di una start up, come quello di ogni impresa vincente, è quello di risolvere i problemi delle persone, realizzando qualcosa di nuovo sul mercato. Oppure di modificando un modello di business già esistente. Una start up ha margini in costante crescita.
Per capire se anche l’idea che avete in mente può essere concretizzata in una start up, dovrete realizzare un buon business plan che rappresenti gli aspetti economici patrimoniali e finanziari del business. Sarà grazie a questo strumento che riuscirete a portare la tua idea al successo. Naturalmente a patto che la vostra “business idea” sia veramente valida.
La vera sfida, per chi sceglie di sfidare il mercato con una proposta innovativa, è come riuscire a monetizzare la propria idea è buona norma, ed in questo il business plan può essere un elemento fondamentale.
Prima di arrivare a questo passo, che richiede l’ausilio di consulenti esperti, voglio porti alcuni consigli utili, per capire se la tua business idea è veramente interessante, tanto da volerla mettere in pratica, e studiarne la fattibilità e la redditività attraverso un business plan.
Creare una start up di successo non è semplice, a fronte di mille idee tutte potenzialmente interessanti, effettivamente soltanto un paio diventeranno una start up. In termini economici, possiamo definire una start up una PMI che realizzi un differenziale di redditività di almeno il 50%, per tre anni consecutivi, rispetto alla media delle imprese del settore. Un risultato non da poco, ed è per questo che per arrivare a certi risultati, l’idea, ma anche la realizzazione e il costante monitoraggio dei risultati diventano elementi fondamentali da implementare.
I passi per creare una start up
Vuoi realizzare la tua start up ma non sai da dove iniziare? Non spaventarti. Non tutti nascono con la mentalità imprenditoriale.
Se anche tu hai una buona idea imprenditoriale ma non sai da dove iniziare a realizzare la tua impresa di successo, abbiamo individuato per te quelle che secondo noi sono gli elementi fondamentali per creare una start up di successo. Soltanto dopo aver implementato tutti questi elementi sarai pronto per chiedere l’ausilio di un consulente esperto per realizzare il tuo business plan ed avviare la tua start up.
La business idea
Per fare start up è necessario avere un’idea dal quale partire. Non tutte le idee sono uguali però, la vera business idea è quella che innova. I percorsi migliori sono quelli mai sperimentati prima, che danno un valore aggiunto ai bisogni delle persone, ma che allo stesso tempo siano familiari. Pensa a Facebook, ha creato un’idea nuova, connettere le persone e fare condividere loro le informazioni, ma è stata molto familiare, usando le foto degli annuari scolastici delle scuole. Pensa anche a Google, che ha rivoluzionato il sistema delle ricerche online, oggi fattura oltre 66 miliardi di dollari, con un’idea molto familiare, organizzare le ricerche online in modo semplice e fruibile anche dai più inesperti. Se anche tu pensi di avere un’idea, non spaventarti e condividila. Per capire se la tua idea funziona devi ricevere il feedback delle persone, migliori saranno i feedback ricevuti maggiore probabilità ci saranno che la tua idea sia veramente di successo.
Attenzione però! l’idea da cui sei partito non è detto che sia quella giusta. Molto probabilmente non lo sarà . Grazie a tutti i consigli ricevuti, se sarai bravo a farne tesoro, migliorerà ogni giorno.
Costruire il tuo Team
Secondo Peter Thiel (fondatore di PayPal): “una start up è il gruppo più grande di persone che potete convincere per costruire un futuro diverso“. Una start up deve essere costituita da un gruppo di persone che lavora insieme per raggiungere lo stesso obiettivo. Non dimenticare che allo stesso tempo devi anche rimanere sufficientemente piccoli da essere in grado di poter realizzare veramente la tua idea. Devi essere in grado di creare un team di persone disposte a tutto pur di riuscire a fare impresa, con un background eterogeneo e che vivano in sintonia tra loro.
Lavorare a tempo pieno
Se vuoi realizzare una start up devi lavorare full time. Sicuramente il progetto richiederà tantissime energie da mettere in campo ed i primi anni saranno estremamente intensi. Ricorda che non riuscirai a realizzare una start up se non hai il coraggio di innovare nemmeno la tua vita:
“non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”
WINSTON CHURCHILL
Se non sei disposto a dedicare tutto il tempo necessario allo sviluppo della tua idea allora stai solo perdendo del tempo.
Presentare la tua idea
Sviluppare concretamente un’idea, specialmente se si prevede un prodotto fisico richiede un investimento iniziale, che sarà legato ad un investitore privato, ad acceleratori d’impresa o a fondi di investimento. In tutti questi casi, prestare la tua idea nel modo corretto sarà fondamentale, ed è qui che entrano in gioco i professionisti del settore in grado di aiutarti nella realizzazione e nella presentazione del tuo business plan agli investitori.
Che cos’è il business plan?
Il business plan è uno strumento aziendale che ha l’obiettivo di simulare il funzionamento reale dell’impresa, quando la vostra business idea sarà effettivamente realizzata. Si tratta di un documento economico-finanziario indispensabile per far capire la tua idea imprenditoriale e la sua sostenibilità verso vari stakeholder aziendali, come banche o possibili finanziatori (come società di venture capital o business angel).
Il business plan ha il vantaggio di simulare l’andamento aziendale facendo delle ipotesi “assuntion” al fine di simulare l’andamento della start up nei primi anni di vita. Per la concreta realizzazione di questo documento è necessario racchiudere la suo interno tutte le parti del business che intendi realizzare: dal marketing, alle strategie di differenziazione, dalle strategie di vendita, alla gestione della liquidità “cash flow“, agli investimenti futuri. Per essere veramente utile, ma soprattutto affinché il business plan sia effettivamente preso in considerazione da possibili potenziali finanziatori deve abbracciare ogni parte delle tue strategie di business.
Perché si redige questo documento?
Le start up redigono business plan per mostrare a possibili soggetti interessati all’azienda gli obiettivi che i fondatori intendono raggiungere ma anche gli strumenti ed i passi che intendono fare per raggiungerli. Si tratta di un documento riassuntivo che deve essere in grado di spiegare l’esigenza che c’è dietro la nascita dell’azienda e quali bisogni vuole soddisfare, quali sono gli strumenti che saranno utili in questo percorso (ciclo di vita dell’azienda) e qual è l’obiettivo finale da realizzare (il c.d. “oggetto sociale”). L’importanza di questo documento va di pari passo con l’importanza degli interlocutori esterni dell’azienda, che possono essere, possibili investitori, istituto bancari, enti pubblici, fino ad arrivare a società di venture capital o business angel. L’obiettivo di tutti i soggetti che andranno a leggere questo importante documento aziendale è quello di capire la sostenibilità nel tempo del business (attraverso l’analisi della parte numerica) e quanto valga il progetto realmente.
Quali sono le parti fondamentali di un business plan?
Arrivati a questo punto è importante comprendere quali sono le parti fondamentali legati alla predisposizione di un business plan. Come detto si tratta di un piano strategico che deve essere in grado di evidenziare in modo facile ed intuitivo gli obiettivi della tua azienda in un arco temporale di 3/5 anni. Di seguito trovi quelli che per noi sono gli elementi fondamentali legali alla predisposizione di questo documento. Tieni presente, tuttavia, che ogni business plan può avere varianti rispetto ai punti indicati, anzi è opportuno che ne abbia perché ogni progetto è particolare e pertanto il documento che lo deve rappresentare all’estero deve anch’esso essere modificato per evidenziare le peculiarità del progetto. Pertanto, tieni i punti seguenti come delle linee guida, modificabili a seconda del tuo progetto. Il consiglio che posso darti, è comunque quello di farti seguire da professionisti specializzati che abbiano esperienza nella predisposizione di questi progetti in modo che tu possa essere consigliato al meglio.
Le parti fondamenti possono essere così schematizzate:
- Sezione introduttiva dell’azienda;
- Executive summary;
- Analisi del mercato, del cliente e del problema;
- Step di crescita dell’azienda;
- Piano economico finanziario.
Sezione introduttiva
Si tratta della prima pagina del documento, il primo elemento che viene visualizzato e quindi deve essere in grado di far capire l’azienda, il suo logo, il suo team ed il suo progetto.
Executive summary
La seconda parte del documento, l’executive summary è, sostanzialmente, l’indice riassuntivo di tutto il documento, deve essere in grado di sintetizzare tutti gli elementi che verranno visionati nel proseguo del documento. Può sembrare un aspetto secondario ma, invece, se ben strutturato sarà importante per sintetizzare tutto il tuo progetto.
Analisi del mercato del cliente e del problema
La maggior parte delle imprese che hanno successo nascono per soddisfare uno specifico problema di un consumatore. Per questo in questa sezione l’attenzione deve essere centrata sul mercato in cui vuoi entrare, sul cliente tipo e sul problema che con i tuoi beni o servizi intendi andare a risolvere al cliente. Si tratta di una delle sezioni più importanti perché devi riuscire a trasmettere in cosa il tuo prodotto o servizio è diverso dagli altri oppure perché il tuo prodotto/servizio è nuovo sul mercato rispetto ad eventuali competitor. Inoltre, in questa sezione devi prestare attenzione anche alla parte legata alla presenza di marchi o brevetti industriali o commerciali che possono rappresentare il valore aggiunto della tua impresa nella fase iniziale della sua esistenza.
Piano di crescita
Quale parte del mercato intende aggredire l’azienda? qual è la strategia che intende utilizzare l’azienda per raggiungere i suoi obiettivi? la risposta a queste domande rappresenta questa sezione del business plan. Il focus sulla crescita è importante in quanto si devono capire le chiavi attraverso le quali l’azienda vuole aumentare i suoi margini. Ad esempio, l’impresa può decidere di puntare sui volumi di vendita con bassi margini, oppure puntare a vendere con elevati volumi di profitto.
Piano economico e finanziario
Si tratta della parte numerica del business plan. Sicuramente è la parte più complessa in quanto richiede esperienza e capacità previsionali, oltre che una correlazione tra i vari prospetti che si trovano all’interno di questa sezione. Per questo motivo è importante l’ausilio di un dottore commercialista esperto che possa aiutarti nel realizzare tutti i prospetti che possiamo così sintetizzare:
- Budget delle vendite;
- Budget degli acquisti;
- Budget degli investimenti;
- Situazione patrimoniale ed economica;
- Rendiconto finanziario.
Tutti questi punti devono tradursi in prospetti numerici legati tra di loro e strutturati per anno, in modo che possano essere suddivisi per i futuri 3/5 anni dell’azienda.
Quali sono le principali problematiche che si riscontrano?
La principale problematica che riscontrano le imprese quando si trovano di fronte la realizzazione di documenti complessi riguarda le previsioni di dettaglio. Come detto questo documento richiede una prospettiva imprenditoriale di medio lungo termine e risulta tanto più accurato quanto l’imprenditore è in grado di fornire dati certi sul futuro. Il rischio maggiore, infatti, è quello di redigere la parte economico finanziaria del progetto con numeri irreali o comunque poco realistici, il che porta inevitabilmente ad una perdita di tempo. Senza dati reali di partenza ogni previsione per il futuro perde di attendibilità e con essa anche tutto il progetto.
Il problema principale è che tutte le volte in cui si ha poca certezza sul servizio o prodotto da offrire oppure sulle effettive risposte del mercato ci si trova di fronte a dei business plan poco rispondenti alla realtà ed i possibili interlocutori esterni perdono interesse. Per questo motivo è molto importante l’attività preventiva rispetto alla realizzazione del modello, ovvero i test che devono essere fatti sul mercato per capire la rispondenza dei consumatori. Solo in questo modo è possibile partire con alcuni dati sui quali formulare delle ipotesi per il futuro. Tuttavia, tutto questo ha un costo e molto spesso gli imprenditori sottovalutano questa parte, fondamentale per tutte le attività che si basano sulla nascita di nuovi prodotti o servizi.
Il business plan di successo: la flessibilità e l’aggiornamento
Su internet potete trovare tantissime guide che vi insegnano come compilare un business plan vincente o come implementare un business plan di successo. Tuttavia, quello che nessuno vi dice è che un business plan, non deve essere un documento statico, legato soltanto alla richiesta di un finanziamento bancario, per lanciare o investire nella vostra attività .
Il business plan, per essere uno strumento davvero utile ed efficace deve essere uno strumento flessibile, capace di modificarsi al cambiamento di una delle ipotesi che avete inserito in partenza. Il mercato oggi, è sempre più variabile, la concorrenza, i prezzi, e le regole dell’economia impongono alle imprese tempi di adattamento sempre più brevi, e per sopravvivere devono essere capaci di modificare il loro business model prima dei concorrenti.
Per questo motivo il business plan deve essere flessibile, ma soprattutto costantemente aggiornato ed implementato. Senza aggiornamento, senza feedback o report di aggiornamento, un business plan è destinato al fallimento. Ebbene, se da soli non possedete queste competenze, lasciate che ci sia un esperto al vostro fianco in grado di realizzare per voi questo tipo di strumento.
Consulenza business plan
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