Nel 2025, le famiglie possono fruire di diversi sussidi e congedi parentali, di maternità e paternità. Il Governo, molto attento alle problematiche e ai bisogni della famiglia, ha messo in campo diverse iniziative che promuovono la conciliazione tra lavoro e vita familiare e, al contempo, ha rafforzato alcune misure, come il congedo parentale.
I sussidi, che sono diversi, hanno l’obiettivo di supportare i genitori e agevolare i nuclei familiari con figli per affrontare tutte le spese necessarie. Dall’assegno unico, al bonus nido, al bonus per i nuovi nati e a quello per le mamme lavoratrici, vediamo nel testo quali sono le principali misure messe in campo dal governo.
Bonus per le famiglie 2025
Il Governo dimostra sempre attenzione alle famiglie con figli, cercando di dare tutto il supporto economico possibile, per garantirgli di far fronte a determinate spese.
Sono attive diverse misure, molte delle quali potenziate, che accompagnano le famiglie dalla nascita del figlio fino alla frequenza scolastica e universitaria. Alcune misure, inoltre, sono previste in ambito lavorativo. I sussidi sono:
- Assegno unico e universale;
- Bonus asilo nido;
- Fringe benefit per chi ha figli;
- Bonus mamme;
- Contributi per l’acquisto di libri scolastici.
Congedo parentale
Viene rafforzato il congedo parentale. L’indennità aumenta all’80% per due mesi ulteriori, per un totale di 3 mesi, usufruibili entro il sesto anno di vita del bambino o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento.
Bonus nascita
La novità più importante tra quelle previste nella Manovra di Bilancio è l’introduzione della “Carta per i nuovi nati” che garantisce 1.000 euro una tantum ai genitori con una soglia ISEE di 40.000 euro, per le prime spese di ogni neonato.
Lo stanziamento è pari a 330 milioni di euro per l’anno prossimo e 360 milioni per l’anno successivo.
Bonus asilo nido
Il bonus asilo nido diventa una misura strutturale e, nel 2025, arriva fino a 3.600 euro l’anno. Possono accedervi le famiglie con figli nati nel 2024, un secondo figlio minore di 10 anni e un ISEE sotto i 40mila euro.
Come funziona? Il bonus asilo nino e supporto domiciliare prevede l’erogazione di:
- Un contributo per il pagamento delle rette di asili nido pubblici e privati autorizzati;
- Un contributo per l’utilizzo di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni d’età affetti da gravi patologie croniche.
Bonus mamme lavoratrici
Il bonus mamme di lavoratrici consiste in un’esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali a carico che delle madri di due o più figli che lavorano.
Grazie a questa forma di decontribuzione, le madri lavoratrici non devono pagare i contributi IVS, se dipendenti del settore privato, e il contributo FAP, se dipendenti della Pubblica Amministrazione.
Come funziona? Il bonus, come abbiamo detto, è un esonero della contribuzione previdenziale del 9,19% della retribuzione fino ad un massimo di 3000 euro annui da riparametrare su base mensile. Spetta alle mamme lavoratrici dipendenti assunte con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Il bonus mamme lavoratrici è prevista per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e vale fino al mese di compimento del 18° anno d’età del figlio più piccolo.
Nel 2025 verrà esteso anche alle lavoratrici autonome con almeno due figli, reddito fino a 40mila euro e che non abbiano un regime forfettario.
Assegno Unico
La misura principale per le famiglie con figli è l’Assegno unico e universale. L’assegno unico viene rafforzato e avrà una maggiore accessibilità, sarà escluso dal calcolo dell’Isee, ampliando così la platea dei beneficiari.
Quando spetta? L’Assegno unico e universale spetta a chi ha figli, dal 7° mese di gravidanza, fino al 21° anno di età. Ha un valore che varia da 199,4 euro a 57 euro al mese per ogni figlio minorenne nel 2024.
Nel 2022 l’assegno unico ha sostituito tutte le misure per le famiglie presenti sino ad allora. A partire dal 2024, come previsto dalla Legge di Bilancio è stato potenziato per i più piccoli, prevedendo una maggiorazione del 50% sotto il primo anno di vita; in presenza di almeno due fratelli (quindi nelle famiglie con almeno tre figli) è previsto un ulteriore incremento dal terzo figlio in poi, con una maggiorazione extra del 50% fino ai tre anni del bambino.
Fringe benefit per i lavoratori
I fringe benefit sono confermati e prevedono un contributo di 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico e di 1.000 euro per tutti gli altri.
Bonus per attività extra scolastiche
Tra le novità per questo anno, c’è il bonus attività extra scolastiche per un ammontare di 500 euro, destinato alle famiglie con un ISEE inferiore a 15mila euro e figli tra i 6 e i 14 anni. Questo contributo, finanziato dal fondo ‘Dote Famiglia’ con 30 milioni di euro per il 2025, coprirà spese per sport, corsi di lingue e altre attività educative e ricreative.