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Bonus famiglia 2024: i principali sussidi e congedi

NewsBonus famiglia 2024: i principali sussidi e congedi

Nel 2024, le famiglie possono fruire di diversi sussidi e congedi parentali, di maternità e paternità. Il Governo, molto attento alle problematiche e ai bisogni della famiglia, ha messo in campo diverse iniziative che promuovono la conciliazione tra lavoro e vita familiare e, al contempo, ha rafforzato alcune misure, come il congedo parentale.

I sussidi, che sono diversi, hanno l’obiettivo di supportare i genitori e agevolare i nuclei familiari con figli per affrontare tutte le spese necessarie. Non solo per le famiglie: nel 2024 sono attivi anche diversi bonus per i figli.

Nel testo, faremo una guida dettagliata, elencando quali sono tutte le principali misure, dai congedi ai sussidi attualmente in vigore per le famiglie.

Congedi per le famiglie 2024

Quest’anno sono attive diverse misure nell’ambito dei congedi per le famiglie. Alcune sono state potenziate, anche se solo per quest’anno, altre sono strutturali.

Ecco l’elenco:

  • Congedo parentale;
  • Assegno congedo matrimoniale;
  • Indennità di maternità;
  • Indennità di paternità.

Congedo parentale

La Legge di Bilancio del 2024 ha introdotto, solo per quest’anno, un mese extra di indennizzo all’80%, per il congedo parentale.

Si tratta del periodo di astensione dal lavoro facoltativo concesso ai genitori per prendersi cura dei figli, nei primi anni di vita.

La copertura, per il 2024, è di sette mesi pari al 30% della retribuzione e per due mesi pari all’80% della retribuzione. Dal 2025 sarà previsto un mese di indennizzo al 60% per un mese, all’80% per un altro mese e poi tutti i restanti al 30%.

Assegno congedo matrimoniale

Tra le diverse misure in ambito dei congedi e le indennità, per il 2024, resta attivo l’Assegno congedo matrimoniale, come misura strutturale.

Viene concesso in occasione di un congedo straordinario per matrimonio e consiste nella possibilità di assentarsi dal lavoro per un periodo di tempo di 15 giorni entro 30 giorni dalle nozze, mantenendo la normale retribuzione, a condizione che il matrimonio abbia validità civile.

A chi spetta? Possono beneficiarne entrambi i coniugi o le parti di un’unione civile, qualora ne abbiano il diritto. Si tratta di un’agevolazione concessa una sola volta, ad eccezione dei vedovi, i divorziati e coloro che sono sciolti da unioni civili.

Indennità di maternità

Un’altra misura basilare è il congedo di maternità, prevista anche nel 2024, in favore nelle neomamme lavoratrici dipendenti.

Chiamata maternità obbligatoria, consiste in un periodo di astensione obbligatoria dal lavoro della durata di cinque mesi.

Il congedo di maternità viene riconosciuto alle lavoratrici dipendenti durante la gravidanza, l’adozione o l’affidamento di minori.

Al posto della retribuzione, per tutto il periodo del congedo, l’Inps garantisce un’indennità pari all’80% dello stipendio.

Come abbiamo detto, il congedo di maternità copre un arco di tempo di cinque mesi, due mesi precedenti la data presunta del parto e tre mesi dopo oppure un mese e quattro o cinque mesi dopo il parto.

Indennità di paternità

Il congedo di paternità obbligatorio è stato confermato anche nel 2024. Spetta ai padri dipendenti e la sua durata è stata portata a 10 giorni, da fruire subito oppure dopo la nascita del figlio.

In particolare, si tratta di un permesso retribuito di astensione dal lavoro ed è concesso in occasione della nascita, dell’adozione oppure dell’affidamento di un figlio.

La fruizione del congedo è possibile tra i due mesi precedenti e i cinque mesi successivi al parto. Viene concesso anche un giorno facoltativo in più che può fruire in alternativa alla mamma.

È bene far presente che il congedo di paternità è un diritto autonomo e distinto e spetta in aggiunta al congedo parentale.

Sussidi per le famiglie 2024

Il Governo dimostra sempre attenzione alle famiglie con figli, cercando di dare tutto il supporto economico possibile, per garantirgli di far fronte a determinate spese.

Sono attive diverse misure, molte delle quali potenziate, che accompagnano le famiglie dalla nascita del figlio fino alla frequenza scolastica e universitaria. Alcune misure, inoltre, sono previste in ambito lavorativo.

I sussidi sono i seguenti:

  • Assegno unico e universale;
  • Bonus asilo nido;
  • Fringe benefit per chi ha figli;
  • Bonus mamme;
  • Contributi per l’acquisto di libri scolastici.

Assegno unico e universale

La misura principale per le famiglie con figli è l’Assegno unico e universale. Confermata dalla Legge di Bilancio del 2024, con tutti gli aumenti e le maggiorazioni già previste per lo scorso anno.

Infatti, la manovra 2023 aveva dato il via, dal mese di gennaio 2023 e per i tre anni successivi, aumenti del 50% in favore delle famiglie numerose, oltre ad una maggiorazione del 50% durante il primo anno di vita del bambino.

Quando spetta? L’Assegno unico e universale spetta a chi ha figli, dal 7° mese di gravidanza, fino al 21° anno di età.

L’assegno unico e universale figli ha un valore che varia da 199,4 euro a 57 euro al mese per ogni figlio minorenne nel 2024.

Dai 18 ai 21 anni il contributo varia da 96,9 euro a 28,5 euro nel 2024. L’importo spettante dipende dall’Isee e dall’età dei figli, ad eccezione dei figli disabili per cui non vi sono limiti di età.

Bonus asilo nido

Nel 2024, non solo è rimasto attivo, ma il bonus asilo nido è stato anche potenziato. Come comunicato dall’Inps, con il messaggio n. 1024, dell’11 marzo scorso, è possibile presentare la domanda di accesso alla prestazione.

Come funziona? Il bonus asilo nino e supporto domiciliare prevede l’erogazione di:

  • Un contributo per il pagamento delle rette di asili nido pubblici e privati autorizzati;
  • Un contributo per l’utilizzo di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni d’età affetti da gravi patologie croniche.

Il bonus spetta in misura diversa alle famiglie, in base alle fasce Isee minorenni di appartenenza.

In particolare, spetta come di seguito:

  • Massimo di 3000 euro con Isee minorenni in corso di validità fino a 25.000 euro;
  • Massimo di 2500 euro con Isee minorenni da 25.001 fino a 40.000 euro;
  • Massimo di 1500 euro con Isee minorenni oltre la soglia di 40.000 euro, assenza di Isee minorenni e Isee con omissioni o difformità.

Fringe benefit per chi ha figli

Ai lavoratori dipendenti con figli spetta un aiuto economico elargito sotto forma di fringe benefit. Il Decreto lavoro, convertito in Legge, aveva innalzato fino a 3000 euro il limite entro cui era possibile riconoscere ai dipendenti con figli, beni e servizi esenti da imposte.

Dal 2024, anche se la misura è ancora in vigore, il limite scende a 2000 euro per chi ha figli e a 1000 euro per tutti gli altri lavoratori dipendenti.

Bonus mamme

Una delle misure più interessanti entrata in vigore quest’anno è il bonus mamme lavoratrici. Si tratta di un’esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali a carico che delle madri di due o più figli che lavorano.

Grazie a questa forma di decontribuzione, le madri lavoratrici non devono pagare i contributi IVS, se dipendenti del settore privato, e il contributo FAP, se dipendenti della Pubblica Amministrazione.

Come funziona? Il bonus, come abbiamo detto, è un esonero della contribuzione previdenziale del 9,19% della retribuzione fino ad un massimo di 3000 euro annui da riparametrare su base mensile. Spetta alle mamme lavoratrici dipendenti assunte con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Il bonus mamme lavoratrici è prevista per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e vale fino al mese di compimento del 18° anno d’età del figlio più piccolo.

In via sperimentale, solo fino al 31 dicembre 2024, è stato esteso anche alle madri di due figli e, in tal caso, l’agevolazione spetta fino al mese di compimento del 10° anno d’età del figlio più piccolo.

Contributi per l’acquisto di libri scolastici

Per fronteggiare il rialzo dei prezzi, arrivano dalle Regioni aiuti per l’acquisto dei libri scolastici.

Si tratta di un contributo economico, sotto forma di voucher o agevolazione per le famiglie che devono sostenere i costi per l’acquisto di libri scolastici.

Il contributo ha un importo variabile e, per sapere se spetta, è opportuno rivolgersi al proprio Comune o alla propria Regione di residenza.

Conclusioni

Sono diverse le misure attive in sostegno delle famiglie e della genitorialità. Molte di queste misure sono strutturali, altre previste in via temporanea, altre ancora potenziate.

Dai congedi parentali fino ai diversi sussidi rivolte alle famiglie con figli, per dare un supporto concreto per la gestione della vita familiare e per affrontare alcune delle spese necessarie.

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    Sara Bellanza
    Sara Bellanza
    Classe 1995, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche. Appassionata di scrittura online da sempre, collaborando per la redazione di articoli in materia di diritto, fiscalità e lavoro.
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