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Bonus domotica 2025: cos’è e come funziona

Fisco NazionaleBonus domotica 2025: cos'è e come funziona

Il bonus domotica permette di una detrazione che va dal 50% (per le prime case) al 36% (per le seconde case) delle spese relative agli accessori smart per la domotizzazione della propria casa.

Tra le agevolazioni fiscali previste per il 2025 c’è anche un bonus dedicato all’applicazione di strumenti di controllo da remoto delle apparecchiature di casa: il bonus domotica: questo prevede una detrazione fiscale del 50% (per le prime case) e del 36% (per le seconde case) per l’acquisto di apparecchi di controllo da remoto di impianti di riscaldamento, climatizzazione, apparecchi domestici, tramite appunto, la domotica.

Questo bonus non è un nuovo bonus a sé stante, ma fa parte dell’Ecobonus, ovvero l’agevolazione prevista nel caso di svolgimento di lavori di miglioramento energetico nell’abitazione. L’agevolazione tocca anche le spese effettuate per l’acquisto, l’installazione e l’utilizzo di dispositivi per il controllo da remoto degli impianti, di riscaldamento o di climatizzazione. Vediamo nel dettaglio come è possibile accedere a questa agevolazione, per quali casi è disponibile e quali sono i dispositivi multimediali di domotica per cui è previsto.

Sistemi di domotica: di cosa si tratta

La domotica è una scienza che studia le tecnologie volte al migliorare la qualità degli ambienti domestici. E’ anche un ramo della tecnologia utile a monitorare tutta una serie di dati relativi agli elettrodomestici in casa, che vengono controllati da dispositivi multimediali anche da remoto.

Grazie alla domotica è possibile avere maggiore sicurezza nell’ambiente domestico, grazie ad un controllo maggiore tramite dispositivi. Controllo che rende possibile risparmiare sui consumi effettivi degli impianti domestici, di riscaldamento o di climatizzazione.

Consente di controllare anche da remoto gli impianti, permettendone l’accensione unicamente nel momento del bisogno, limitando quindi gli sprechi. Nell’ultimo periodo le tecnologie sono sempre più richieste dai cittadini, che utilizzano dispositivi multimediali per il controllo dei propri impianti domestici.

La domotica permette un controllo intelligente dell’ambiente domestico, e rientrano in questa branca della tecnologia anche tutti i sistemi che permettono l’apertura o la chiusura di porte e finestre, l’accensione e lo spegnimento di luci all’interno e all’esterno delle abitazioni.

Bonus domotica: di cosa si tratta

La domotica permette un notevole risparmio e una gestione completa dell’ambiente domestico. Per questo motivo viene incentivato l’utilizzo di questi apparecchi anche a livello fiscale, nell’ottica complessiva di favorire il miglioramento energetico delle abitazioni.

Il bonus ti consente di beneficiare di uno sgravio fiscale relativo all’acquisto di sistemi e dispositivi di domotica che possano essere riconducibili a quelli di building automation, ovvero gli impianti di climatizzazione degli ambienti e di generazione dell’acqua calda sanitaria Acs.

Pertanto, riguarda tutti i dispositivi che ti permettono di gestire in maniera automatica, gli impianti casalinghi di riscaldamento, climatizzazione estiva con controllo da remoto.

Differenza tra prima e seconda casa

Da questo anno, la percentuale di sgravio scende dal 65% al 50% per le prime case e al 36% per le seconde case. Nel 2026 e 2027 la misura scende al 36% per le prime case e al 30% per le seconde.

Interventi agevolabili

Gli interventi agevolabili sono definiti dall’art.11 del decreto Efficienza energetica:

“Nel caso di interventi di installazione di sistemi di building-automation, installati nelle unità abitative congiuntamente o indipendentemente dagli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, l’asseverazione, o idonea documentazione prodotta dal fornitore degli apparecchi, specifica che la suddetta tecnologia afferisce almeno alla classe B della norma EN 15232 (ovviamente, va bene anche la classe A) e consente la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva in maniera idonea a:

a) mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici mediante la fornitura periodica dei dati. La misurazione dei consumi può avvenire anche in maniera indiretta anche con la possibilità di utilizzare i dati atri sistemi di misurazione installati nell’impianto purché funzionanti;
b) mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
c) consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto”.

Cosa può essere detratto?

Come riporta l’Agenzia delle Entrate possono essere portate in detrazione le spese relative a:

  • Fornitura e la messa in posa delle apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche nonché delle opere elettriche e murarie necessarie per l’installazione e la messa in funzione a regola d’arte, all’interno degli edifici, di sistemi di building automation degli impianti termici degli edifici;
  • Prestazioni di natura professionale che possano vantare l’adeguata produzione di documentazione tecnica.

Non rientrano nelle spese coperte dal bonus quelle effettuate per l’acquisto di dispositivi che consentono l’interazione da remoto. Esclusi sono gli smartphone, i tablet e i computer.

Chi può beneficiarne?

Il bonus domotica è accessibile da tutti i cittadini che decidono di aggiungere strumenti tecnologici per il controllo degli impianti domestici. Nello specifico, possono essere acquistati e aggiunti all’abitazione impianti per controllare la temperatura di casa, strumenti di videosorveglianza, per il controllo dell’illuminazione o dell’apertura o chiusura delle finestre.

La domotica generalmente consente il controllo a distanza, per questo motivo è necessario che le strumentazioni possano essere controllate da remoto attraverso telecomandi specifici o anche tramite smartphone o tablet.

L’analisi dei dati è un altro elemento importante: per accedere all’agevolazione fiscale è necessario che le tecnologie siano in grado di analizzare e riportare al cittadino i dati relativi ai consumi, oppure alle temperature raggiunte in casa, oppure visualizzare i dati relativi al funzionamento degli impianti di riscaldamento o climatizzazione.

L’obiettivo in ogni caso è il risparmio energetico, con conseguente diminuzione dei consumi, facilitata dalla maggiore consapevolezza che questi strumenti possono offrire. Possono accedere tutte le persone che hanno un diritto sull’immobile, come accade già per diversi bonus presenti per le ristrutturazioni di casa.

Le detrazioni fiscali sono accessibili anche da parte di società di persone e di capitali, enti pubblici o associazioni di professionisti, imprese che utilizzano gli immobili in modo strumentale.

Possono beneficiarne:

  • le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, comprese le persone conviventi che sostengono le spese e posseggono o detengono l’immobile e il convivente more uxorio non proprietario dell’immobile né titolare di un contratto di comodato;
  • i contribuenti che conseguono reddito d’impresa;
  • le associazioni tra professionisti;
  • gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
  • gli Istituti autonomi per le case popolari;
  • le cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci.

Gli esercenti arti e professioni e gli imprenditori possono usufruire della detrazione solo per gli immobili strumentali all’esercizio dell’attività.

Risparmio sul lungo periodo

Tramite l’installazione di questi impianti è possibile risparmiare sia sulle spese fiscali (purché le spese vengano presentate tramite metodo di pagamento tracciabile, come già avviene per altri bonus), sia sul lungo periodo.

Oltre a poter usufruire di uno sconto fiscale, chi decide di utilizzare queste apparecchiature risparmia anche sul lungo periodo, soprattutto perché con i sistemi di controllo dei consumi è possibile limitare l’utilizzo di riscaldamento o climatizzazione quando non servono.

Essa offre una panoramica complessiva della situazione dell’ambiente domestico, ed essendo più facile tenere sotto controllo i consumi, i risparmi durante tutto l’anno possono anche essere sostanziosi.

L’eliminazione dello spreco è il primo vantaggio per chi decide di utilizzare un impianto o una strumentazione volta al controllo dei consumi.

Bonus domotica: fino a quando?

La Legge di Bilancio ha esteso la possibilità di usufruire di questo bonus fino al 2027, anche se vengono abbassate le percentuali di sgravio fiscale.

Da questo anno, la percentuale di sgravio scende dal 65% al 50% per le prime case e al 36% per le seconde case. Nel 2026 e 2027 la misura scende al 36% per le prime case e al 30% per le seconde. Pertanto, se hai intenzione di effettuare questa tipologia di lavori ti conviene affrettarti.

Ricordiamo comunque che è necessario eseguire tutti i pagamenti tramite bonifico bancario o postale, indicando la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva della ditta che esegue il lavoro.

Per accedere all’agevolazione fiscale è necessario conservare e presentare successivamente in fase di dichiarazione dei redditi le spese effettuate per gli impianti di domotica, e queste devono essere correttamente documentate dai pagamenti in formato tracciabile. Non è quindi possibile acquistare la strumentazione in contanti.

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    Elisa Migliorini
    Elisa Migliorinihttps://www.linkedin.com/in/elisa-migliorini-0024a4171/
    Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.
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