I tanto attesi incentivi auto anche per l’acquisto di auto usate sono arrivati, sotto forma di un nuovo bonus che gli italiani possono richiedere per l’acquisto di determinate vetture. Da oggi infatti è possibile acquistare un’automobile usata utilizzando gli incentivi messi a disposizione dallo stato, allo stesso modo di come già accade con i nuovi autoveicoli.

Il bonus auto usate infatti si rivolge, secondo le informazioni fornite dal sito ufficiale dell’iniziativa Ecobonus.mise.gov.it , a chi decide di acquistare un’automobile usata non inferiore alla classe euro 6, che abbia un prezzo inferiore a 25.000 euro e con specifiche emissioni di Co2 nell’atmosfera.

Il bonus auto usate tuttavia viene garantito solamente se è presente una rottamazione, non viene emesso a chi decide di acquistare un’auto usata senza procedere alla rottamazione del vecchio veicolo. Questo bonus in particolare è molto simile agli incentivi auto già presenti, che riguardano l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti, e coinvolge in questo caso la possibilità di acquistare un veicolo usato.

Vediamo in questo articolo come funziona nel dettaglio il bonus auto usate, chi può richiederlo e per quali vetture, con un riferimento particolare anche agli incentivi auto messi a disposizione dallo stato.


Bonus auto usate e incentivi auto: come funziona

Per l’anno in corso lo stato ha introdotto diversi incentivi auto, volti a garantire uno sconto a tutti i cittadini che decidono di acquistare un veicolo nuovo con determinate caratteristiche. Per l’anno in corso infatti è stato stabilito che in base alla tipologia di veicoli, purché a bassa emissione di Co2, i cittadini possono acquistare ad un prezzo scontato moltissime vetture.

Gli incentivi auto che ogni anno lo stato mette a disposizione dei cittadini hanno fondi limitati, e quest’anno per alcune tipologie di veicoli sono già terminati. Gli incentivi auto in particolare vengono garantiti a chi procede all’acquisto di autoveicoli a basso impatto ambientale, come le automobili elettriche, ma anche ibride.

Tuttavia fino a questo momento sono stati messi a disposizione incentivi auto per l’acquisto di automobili nuove, appena uscite dal concessionario, con sconti per l’acquisto con rottamazione del vecchio veicolo. La novità rappresentata dal bonus auto usate riguarda la possibilità di rottamare il vecchio veicolo e procedere all’acquisto di una vettura che è già stata usata.

Il bonus auto usate quindi presuppone in ogni caso che il cittadino che riceve lo sconto abbia provveduto alla rottamazione del vecchio mezzo, e, come per gli incentivi auto, proceda all’acquisto di un veicolo, questa volta usato.

Bonus auto usate: chi può richiederlo

Come spiega il sito ufficiale dedicato all’ecobonus, il bonus auto usate è disponibile da oggi, ed è possibile inserire le prenotazioni per l’accesso sul sito ufficiale:

“A partire dalle ore 10 di martedì 28 settembre 2021 i concessionari potranno accedere sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it per inserire le prenotazioni degli incentivi per l’acquisto di veicoli di categoria M1 usati a basse emissioni.”

Per il bonus auto usate il fondo a disposizione è di 40 milioni di euro, ma il veicolo acquistato deve rispettare alcuni importanti requisiti:

  • La classe dell’automobile non deve essere inferiore all’Euro 6;
  • Il prezzo del veicolo non può superare i 25.000 euro;
  • Le emissioni del veicolo devono essere comprese tra 0 e 160 g/km Co2.

Questo vuol dire che non tutte le automobili usate possono garantire l’accesso allo sconto, ma solamente quelle che rispettano gli standard, soprattutto ambientali. Va ricordato infatti che questo tipo di bonus viene erogato per incentivare l’acquisto di veicoli che hanno un basso impatto inquinante nell’ambiente.

L’ecobonus, e gli incentivi auto, vanno nella direzione di una sempre maggiore sostenibilità ambientale, e per questo motivo non tutte le auto possono rientrare negli incentivi auto, né nel bonus auto usate.

Bonus auto usate: come funziona

Il bonus auto usate quindi viene applicato sull’acquisto di auto usate con le caratteristiche viste sopra, ma deve anche essere rispettata un’altra regola: è necessario procedere alla rottamazione del vecchio veicolo.

Lo sconto viene erogato unicamente se è presente una rottamazione, e cambia in base alla quantità di emissioni inquinanti prodotti dal veicolo che si va ad acquistare. Se il veicolo produce da 0 a 60 g/km Co2, il cittadino ha diritto a 2.000 euro di contributo, se produce da 61 a 90 g/km Co2, il cittadino ha diritto a 1.000 euro di contributo, altrimenti fino al limite massimo di 160 g/km Co2, il contributi è pari a 750 euro.

Inoltre risulta importante anche considerare il veicolo che si va a rottamare, che deve essere della stessa categoria di quello che viene acquistato, dev’essere intestato almeno da un anno all’acquirente (o a un famigliare) e inoltre il veicolo rottamato deve essere stato immatricolato almeno da 10 anni.

In pratica il nuovo bonus auto usate si può utilizzare con rottamazione secondo criteri ben specifici, per questo motivo è consigliato informarsi prima di procedere all’acquisto del veicolo usato, per valutare se effettivamente possono essere applicati i contributi erogati con il bonus auto usate.

Inoltre bisogna anche fare attenzione ad un altro fattore: quando finiranno i fondi stanziati per questo bonus, non sarà più possibile richiederne l’accesso.

Ecobonus: quali incentivi auto rimangono

Oltre al bonus auto usate, che sicuramente può essere di grande interesse, perché si tratta di una novità di quest’anno, sono stati introdotti incentivi auto per l’acquisto di automobili nuove, purché rispettino specifici criteri che riguardano le emissioni di Co2.

Come spiega il sito ufficiale, alcuni incentivi auto sono stati rifinanziati, anche a seguito di una forte risposta positiva dei cittadini a questi contributi:

“Con il decreto Infrastrutture sono stati infatti riallocati 57 milioni di euro nel fondo che prevede ecobonus fino a 6.000 euro per acquisto auto a basse emissioni. Si tratta di risorse inizialmente stanziate per l’extra-bonus con la legge di conversione del decreto Sostegni bis.”

Si tratta in tutti i casi di fondi destinati a incentivare l’acquisto di veicoli con bassa emissione di Co2, che possono essere auto elettriche o ibride, come ad esempio le macchine a metano o gpl. L’intenzione è quella di favorire il passaggio ad un utilizzo più consapevole delle vetture, e di riduzione drastica degli agenti inquinanti nell’atmosfera grazie anche alle linee guida europee.

Per alcuni di questi fondi infatti sarà possibile richiedere l’adesione anche successivamente all’anno in corso, perché sono resi disponibili molti incentivi ancora fino a giugno 2022.

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