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Bonus adozioni, di cosa si tratta e chi ne può beneficiare

NewsBonus adozioni, di cosa si tratta e chi ne può beneficiare

Sta per prendere il via il bonus adozioni. La misura è stata ufficialmente prevista tramite apposito decreto e dall'8 luglio al 5 ottobre le coppie interessate potranno presentare domanda. Il contributo mira a sostenere le coppie che hanno avviato adozioni internazionali e l'iter, già avviato da tempo, ha subìto lungaggini dovute alla pandemia e alle crisi geopolitiche.

Adottare un bambino spesso è un procedimento complesso per una coppia, fatto di iter burocratici intricati e lunghe attese, soprattutto se si tratta di adozioni internazionali. Proprio su questa base è stato pensato un apposito bonus, che tenga conto anche di imprevisti in cui si può imbattere una coppia adottante. L’importo di cui possono beneficiare le coppie interessate va da 3.500 euro a 6.500 euro. Il contributo in questione va richiesto dalle coppie interessate secondo le modalità operative pubblicate sul sito istituzionale della Commissione adozioni internazionali.

Il Governo ha così pensato di andare incontro a quei futuri genitori che intendono adottare un bimbo e che non si sono ancora visti concludere la procedura adottiva. Ѐ stato così previsto un bonus per sostenere queste famiglie in attesa che giunga al termine l’iter adottivo. Un aiuto economico dunque per sostenere le spese e le eventuali difficoltà che possono sorgere lungo il percorso.

Sotteso a questo aiuto potrebbe però anche esserci un modo per stimolare le adozioni. In Italia i dati parlano di adozioni internazionali in calo: nel 2023 sono stati adottati 478 bambini. Si tratterebbe di un record in negativo, il peggiore se rapportato anche ai dati risalenti al 2020, anno della pandemia: allora, le adozioni in Italia furono 526. Per dare un’idea, nel 2019 superarono quota 900. Ma non solo. In diminuzione non è solo il numero delle adozioni, ma anche il numero di coppie che hanno presentato disponibilità all’adozione presso i Tribunali. Si registra infatti un forte calo rispetto agli anni pre-pandemia. Secondo i dati statistici pubblicati ogni anno sempre dalla Commissione adozioni internazionali, si è passati da 2.470 domande nel 2019 a 1.900 nel 2020, con una variazione percentuale pari al -23%; una riduzione che si è stabilizzata nel 2021, con un numero di richieste di poco superiore a 2.000

Alla luce dunque delle problematiche suindicate e dei dati sulle adozioni il via libera al bonus è arrivato a tutti gli effetti a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del comunicato della Presidenza del Consiglio sul decreto della ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella.

Di seguito i dettagli.

Bonus adozioni: per chi è pensato

Il bonus adozioni è rivolto alle coppie che hanno avviato la procedura adottiva prima del 30 gennaio 2020 e che non l’hanno ancora conclusa al 1° gennaio 2024. Il contributo è riconosciuto specialmente a chi ha subito rallentamenti dell’iter a causa del sopraggiungere della pandemia o per le particolari situazioni geopolitiche che caratterizzano i rapporti con alcuni Stati, come Cina, Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia. Si fa riferimento quindi in particolare alle adozioni internazionali.

Sono 980 le coppie che saranno interessate dall’aiuto come riporta Il Sole 24 ore e che, a seguito delle lungaggini in cui sono incorse, si sono ritrovate a dover fronteggiare maggiori costi e disagi pratici e psicologici. Delle 980 coppie quelle di quattro Paesi cumulano entrambe le problematiche (crisi pandemica e le crisi internazionali), in particolare 86 della Cina, 92 della Russia, 42 dell’Ucraina e 203 della Biolorussia.

Bonus adozioni: l’importo

Nel complesso per il bonus adozioni sono stati stanziati 4,37 milioni di euro. L’importo di cui possono beneficiare le coppie interessate va da 3.500 euro a 6.500 euro. Il beneficio varia a seconda della singola situazione:

  • 3.500 euro per le coppie che hanno avviato la procedura prima del 30 gennaio 2020;
  • 5.000 euro se il Paese di origine dell’adozione è tra quelli considerati “critici” (Cina, Ucraina, Federazione Russa, Bielorussia);
  • 6.500 euro per le coppie che soddisfano entrambi i requisiti.

La presentazione della domanda

Il contributo in questione va richiesto dalle coppie interessate secondo le modalità operative pubblicate sul sito istituzionale della Commissione adozioni internazionali.

La domanda deve essere presentata esclusivamente in via telematica, accedendo al sistema ‘Adozione trasparente’ del Dipartimento per le politiche della famiglia. Per poter accedere, come in tutti i servizi legati alla Pubblica Amministrazione, sarà necessaria l’autenticazione tramite Spid oppure CIE (carta d’identità elettronica).

Per poter godere del bonus adozioni dovranno essere rispettati precisi termini. A pena di irricevibilità quindi la domanda potrà essere presentata dalle ore 00:01 dell’ 8 luglio 2024 alle ore 23:59 del 5 ottobre 2024 rispettando precisi ‘paletti’. Nello specifico la domanda va presentata in maniera congiunta da entrambi i futuri genitori, comprensiva di tutta la documentazione richiesta, tra cui i documenti di identità dei coniugi. Le istanze incomplete saranno dichiarate inammissibili.

Conclusioni

Le richieste per il bonus adozioni a breve prenderanno il via. Si partirà l’8 luglio e la finestra temporale verrà chiusa il 5 ottobre.

Il contributo, di importo compreso dai 3.500 ai 6.500 euro, viene corrisposto a quelle coppie che hanno da tempo avviato la procedura adottiva ma hanno incontrato lungaggini che hanno fatto sì che l’iter non si sia ancora concluso, dovendo fronteggiare disagi economici, pratici e psicologici. Il problema si è posto soprattutto a seguito della pandemia e delle crisi internazionali che interessano determinati Paesi. Senza contare che il numero delle adozioni internazionali nel corso degli anni è diminuito sempre più, registrando un trend negativo rispetto al passato.

Il bonus vuole dunque anche forse rilanciare le adozioni internazionali, andando incontro con un piccolo aiuto.

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    Sabrina Maestri
    Sabrina Maestri
    Classe 1986, vogherese, aspirante consulente del lavoro. Appassionata di giornalismo, scrivo da anni per portali di informazione e testate giornalistiche online occupandomi di temi legati al mondo del lavoro, al fisco e bonus fiscali.
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