Aggiornamento ISEE senza buoni postali e Btp, quanto costa e come si fa?

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Sul sito del Ministero del Lavoro è stato pubblicato il decreto direttoriale 2 aprile 2025 n. 75, con allegato il nuovo modello della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e le relative istruzioni per la compilazione. Sono state recepite le modifiche riguardanti l’esclusione dal calcolo ISEE di Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) , buoni e libretti postali fino a un massimo di 50.000 euro.

A partire da oggi è possibile aggiornare il proprio ISEE eliminando dal calcolo i buoni fruttiferi, i libretti postali e i titoli di Stato. L’esclusione riguarda Bot, Ctz, Btp, Cct, i buoni fruttiferi e libretti di risparmio postale, entro la soglia dei 50.000 euro. Sono circa 3 milioni di famiglie italiane dovranno ricalcolare l’ISEE, escludendo i titoli di Stato dal patrimonio familiare. 

Nel decreto viene chiarito che, le DSU già presentate in questi primi mesi dell’anno restano valide fino alla naturale scadenza, ferma restando la facoltà di richiedere, una nuova attestazione ISEE con le esclusioni previste.

Buoni postali e titoli di stato esclusi dal calcolo ISEE

Il calcolo ISEE potrà essere effettuato senza considerare i titoli di Stato e i buoni postali in possesso delle famiglie fino a un valore massimo di 50.000 euro.

L’esclusione dal calcolo ISEE, riguarderà BoT, CTz, BTp, CcT, buoni fruttiferi e libretti di risparmio postale (prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato, destinati al pubblico retail), entro la soglia dei 50.000 euro.

Come si aggiorna l’ISEE e quanto costa?

L’INPS ha messo a disposizione degli interessati il nuovo modello DSU. L’INPS ha eliminato i titoli di Stato e simili, dalla DSU precompilata, pertanto chi dovrà fare adesso l’ISEE da solo con la modalità precompilato oppure rivolgendosi ad un CAF o professionista abilitato non avrà nessun problema.

Diverso discorso riguarda coloro che hanno già fatto l’ISEE in questi primi mesi del 2025. In questo caso l’attestazione ha validità fino al 31 dicembre 2025 e occorrerà rivolgersi ad un CAF o professionista abilitato. Ricordiamo anche che, la seconda DSU non è gratuita. Perché mentre per gli ISEE i CAF sono in convenzione con lo Stato che fornisce un contributo ai Centri di Assistenza Fiscale, per le seconde DSU gli stessi centri si fanno pagare. Sembra che l’importo richiesto sia intorno ai 25 euro in media. Per evitare di pagare questo importo, occorre procedere ad aggiornare il proprio ISEE in autonomia accedendo all’area riservata dell’INPS con SPID, CIE o CNS.

Dal 1° ottobre 2023, le DSU successive alla prima non sono più gratuite. Per permettere la gratuità del ricalcolo ISEE, potrebbe essere necessaria una copertura finanziaria.

Nuovo Modello DSU e istruzioni

Le istruzioni del nuovo Modello di DSU chiariscono che l’esclusione può essere applicata:

  • Codice 02″ – Rapporti di conto deposito titoli e/o obbligazioni;
  • “Codice 03” – Conti deposito a risparmio libero/vincolato detenuti esclusivamente presso Poste Italiane;
  • “Codice 06” – Gestione patrimoniale;
  • “Codice 07” – Certificati di deposito e buoni fruttiferi detenuti esclusivamente presso Poste Italiane.

Il dichiarante deve indicare nella DSU il valore dei propri rapporti finanziari al netto del valore dei titoli di Stato. Se il patrimonio mobiliare del nucleo familiare comprende più titolari, l’esclusione può essere applicata proporzionalmente tra loro o interamente a un solo componente, mantenendo invariato l’importo complessivo. 

Per attuare la nuova modalità di calcolo potrebbero anche essere necessari alcuni giorni per adeguarsi alle novità.

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Elisa Migliorini
Elisa Migliorinihttps://www.linkedin.com/in/elisa-migliorini-0024a4171/
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.
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