L’inabilitato รจ un soggetto sottoposto a misura dell’inabilitazione, ossia istituto posto a presidio della c.d. fasce deboli della popolazione. Questa si distingue dall’interdizione, in quanto costituisce una misura piรน blanda, lasciando al soggetto maggior capacitร  di compiere atti. Comporta la partecipazione si dell’autoritร  giudiziale che di un soggetto, il curatore, incaricato di gestire gli affari dell’inabilitato. Quest’ultimo provvede a compiere determinati atti di straordinaria amministrazione. Talora, sarร  necessaria anche l’autorizzazione o del giudice tutelare o del Tribunale.

Tale istituto, con l’interdizione e l’amministrazione di sostegno, costituisce una misura che ha una funzione sociale di tutela delle fasce deboli. I destinatari sono infatti: soggetti maggiorenni infermi di mente; minorenni emancipati, minori nellโ€™ultimo anno della minore etร  (ex art. 416 c.c.)

L’istituto presuppone la presenza di alcune condizioni quali:

  • condizioni diย infermitร  mentaleย il cui statoย nonย sia cosรฌย graveย da giustificare lโ€™interdizione;
  • compimento diย atti di prodigalitร ย che espongano il soggetto debole o la propria famiglia a gravi pregiudizi economici;
  • abuso di sostanze alcoliche o stupefacentiย che esponga il soggetto debole o la propria famiglia a gravi pregiudizi economici;
  • cecitร  o sordomutismoย dalla nascita o dalla prima infanzia se il soggetto debole non abbia ricevuto unโ€™idonea educazione.

Chi รจ l’inabilitato?

L’inabilitato รจ un soggetto sottoposto a misura dell’inabilitazione, ossia istituto posto a presidio della c.d. fasce deboli della popolazione. Questa si distingue dall’interdizione, in quanto costituisce una misura piรน blanda, lasciando al soggetto maggior capacitร  di compiere atti. Comporta la partecipazione si dell’autoritร  giudiziale che di un soggetto, il curatore, incaricato di gestire gli affari dell’inabilitato.

L’inabilitazione รจ un istituto giuridico di diritto civile, esso ha come destinatari sia maggiorenni che minorenni non emancipati. Questi, in genere, presentano menomazioni psicofisiche, tuttavia, tali condizioni non comportano una radicale esclusione della capacitร  di agire. Infatti, tramite l’inabilitazione si consente ai predetti di compiere atti di ordinaria amministrazione, ma non anche quelli di straordinaria amministrazione.

I soggetti destinatari, dunque, sono:

  • soggettiย maggiorenni;
  • soggettiย minori emancipati;
  • minori nellโ€™ultimo anno della minore etร ย (exย art. 416 c.c.): in questo caso, la sentenza che dichiara l’inabilitazione produce effetti solo al momento del compimento della maggiore etร . In tal modo, si applica la limitazione della capacitร  di agire in ogni momento. Il soggetto, nel momento stesso in cui diventa maggiorenne, รจ giร  incapace.

L’inabilitato: i presupposti

Un soggetto puรฒ essere inabilitato al ricorrere di specifici presupposti previsti dalla legge stessa. In particolare possiamo ricordare i seguenti:

  • condizioni diย infermitร  mentaleย il cui statoย nonย sia cosรฌย graveย da giustificare lโ€™interdizione;
  • compimento diย atti di prodigalitร ย che espongano il soggetto debole o la propria famiglia a gravi pregiudizi economici;
  • abuso di sostanze alcoliche o stupefacentiย che esponga il soggetto debole o la propria famiglia a gravi pregiudizi economici;
  • cecitร  o sordomutismoย dalla nascita o dalla prima infanzia se il soggetto debole non abbia ricevuto unโ€™idonea educazione.

Una condizione che ha particolarmente interessato la giurisprudenza รจ l’eccessiva prodigalitร . Questa figura si identifica con la tendenza dell’individuo a sperperare denaro, ove sia determinato da futili motivi. Laddove non sia ricollegato ai futili motivi non si concretizza la condizione dell’eccessiva prodigalitร .

Il giudice puรฒ disporre di ampi poteri di ufficio, per accertare predetta condizione. Non solo sarร  chiamato a valutare i fatti allegati, ma puรฒ estendere l’accertamento anche ai fatti non allegati o acquisiti in primo grado.

Gli effetti

L’inabilitato ha una limitata capacitร  di agire. Si distingue, infatti, dall’interdizione proprio per tale caratteristica. Quindi, il principale effetto della sentenza che dichiara l’inabilitazione รจ la limitazione della capacitร  di agire del beneficiario.

L’inabilitato, come dicevamo poc’anzi, puรฒ compiere solo gli atti di ordinaria amministrazione. Mentre per quanto riguarda gli atti di straordinaria amministrazione, questi non potranno essere autonomamente compiuti. E’ necessaria l’assistenza di un curatore.

Gli atti di straordinaria amministrazione sono soggetti ad annullamento:

  • dopo la sentenza di inabilitazione su istanza dellโ€™inabilitato, dei suoi eredi o aventi causa;
  • dopo la nomina del curatore provvisorio qualora alla nomina sia seguita la sentenza di inabilitazione.

Procedimento

L’inabilitazione presuppone l’emanazione di un provvedimento da parte dell’autoritร  giudiziaria.

Il procedimento in questione ha inizio con la presentazione di un ricorso. Quest’atto puรฒ esser compiuto da:

  • il soggetto che deve essere inabilitato;
  • il coniuge;
  • il convivente, purchรฉ la convivenza sia stabile;
  • i parenti entro il quarto grado (figli, fratelli, padre, zii, nonni, bisnonni, nipoti e pronipoti);
  • gli affini (parenti del coniuge) entro il secondo grado;
  • il Pubblico Ministero.

Laddove il soggetto sia sottoposto alla potestร  genitoriale, solo i genitori potranno proporre ricorso per l’inabilitazione.

Nel ricorso dovranno esser brevemente esposti i fatti. Inoltre, deve contenere, non solo la richiesta di inabilitazione, ma anche i nominativi dei soggetti che possono provvedere a proporre istanza. Tale ricorso dovrร  poi esser presentato al Tribunale del luogo dove ha domicilio o residenza il soggetto sottoposto a procedura, oppure dove รจ stabilmente ricoverato.

Al ricorso devono essere allegati i seguenti documenti:

  • estratto per riassunto atto di nascita del soggetto da inabilitare;
  • certificato diย residenzaย dell’inabilitando;
  • stato di famiglia;
  • carta d’identitร  dell’inabilitando;
  • certificazione medica aggiornata e completa da cui risulta la patologia o il disturbo che rende il soggetto incapace di compiere autonomamente atti di straordinaria amministrazione;
  • documenti d’identitร  dei ricorrenti.

La nomina del giudice istruttore

Dopo la proposizione del ricorso, il Presidente del Tribunale รจ tenuto a darne comunicazione al Pubblico Ministero, salvo che sia lo stesso ad aver presentato domanda. Il pubblico ministero, a sua volta, puรฒ decidere di chiedere la cessazione della procedura.

Ove non si concretizzi tale evenienza, il Presidente provvede alla nomina del giudice istruttore. Questo ha il compito di istruire il processo, fissando l’udienza di comparizione.

Il Giudice Istruttore svolge una serie di operazioni e funzioni. In primo primo luogo, egli esamina il soggetto sottoposto all’inabilitazione, eventualmente mediante la collaborazione di un professionista. Egli al fine di assumere una decisione, puรฒ richiedere anche altre informazioni. Inoltre, รจ tenuto anche a raccogliere il parere di coloro che sono stati citati con la domanda.

A seguito dell’istruttoria, il giudice procede alla nomina del curatore provvisorio, ove sia necessario provvedere ad atti di urgenza. Questo puรฒ anche essere revocato con sentenza dal giudice stesso.

Il curatore

L’inabilitato puรฒ compiere atti di straordinaria amministrazione per il tramite del curatore. La curatela costituisce un ufficio di diritto privato, ma volto a perseguire anche un interesse pubblicistico, cioรจ la cura delle fasce deboli della popolazione. L’attivitร  di curatela non puรฒ superare i dieci anni di durata.

Tale incarico puรฒ esser assunto da un soggetto:

  • indicato dallo stesso beneficiario, ove preveda che in futuro diventi incapace, potrebbe decidere di individuare un futuro curatore, sia con atto pubblico che con scrittura privata;
  • scelto dal genitore superstite, anche mediante testamento.

Laddove non siano date indicazioni, il giudice provvede a scegliere tra:

  • il coniuge non legalmente separato;
  • la parte dellโ€™unione civile;
  • il convivente di fatto;
  • il padre, la madre, il figlio, il fratello o la sorella;
  • un parente entro il quarto grado.

Soggetti esclusi

Alcuni soggetti non possono assumere l’ufficio di curatore. Questi sono individuati all’art. 350 c.c. e sono:

“1) coloro che non hanno la libera amministrazione del proprio patrimonio;

2) coloro che sono stati esclusi dalla tutela per disposizione scritta del genitore il quale per ultimo ha esercitato la responsabilitร  genitoriale [348];

3) coloro che hanno o sono per avere o dei quali gli ascendenti, i discendenti o il coniuge hanno o sono per avere col minore una lite, per effetto della quale puรฒ essere pregiudicato lo stato del minore o una parte notevole del patrimonio di lui;

4) coloro che sono incorsi nella perdita della responsabilitร  genitoriale [32, 34, 609 novies c.p.] o nella decadenza da essa, o sono stati rimossi da altra tutela [348];

5) il fallito che non รจ stato cancellato dal registro dei falliti.”

Doveri del curatore

Il curatore รจ tenuto a porre in essere una serie di atti, in luogo dell’inabilitato. Come abbiamo evidenziato a piรน riprese, il curatore รจ tenuto a compiere gli atti di straordinaria autorizzazione, ricordiamo che talvolta potrebbe esser necessaria l’autorizzazione del giudice tutelare.

  • Inoltre, egli รจ chiamato a prestare assistenza l’inabilitato nel compimento di alcune attivitร , quali ad esempio la riscossione di capitali. Egli, poi assiste il suddetto anche in giudizio, sia ove agisca come attore o resista come convenuto.
  • Infine, si ricorda che il curatore รจ tenuto ad informare immediatamente il giudice tutelare se viene a conoscenza di fatti che determinano la fine dell’incarico: decesso dell’inabilitato, compimento della maggiore etร  del minore.

Revoca dell’inabilitazione

L’inabilitazione รจ una misura che puรฒ essere anche oggetto di revoca. Infatti, in qualunque momento il giudice puรฒ pronunciare la revoca mediante sentenza.

Ciรฒ ovviamente accade se viene meno uno dei presupposti. E’ necessario che sia presentata istanza dal:

  • curatore;
  • Pubblico ministero;
  • coniuge;
  • convivente;
  • parenti (entro il quarto grado) e degli affini (entro il secondo grado).
  • In tale ipotesi, il Tribunale puรฒ revocare se effettivamente accerta il venir meno di un presupposto.

Il tribunale potrebbe anche decidere di ritenere fondata la domanda di revoca. Tuttavia, ove vi siano i presupposti per l’amministrazione di sostegno, quindi se persiste l’incapacitร , puรฒ provvedere a comunicarlo al giudice tutelare. Quest’ultimo provvede ad aprire la procedura per la nomina dell’amministratore, mediante decreto.

Se il Giudice tutelare ritiene che la causa di inabilitazione รจ venuta meno deve informare il Pubblico Ministero.

La sentenza di revoca produce effetti quando divenuta inoppugnabile. Il giudice potrebbe, invero, anche decidere di dichiarare l’inabilitazione, all’esito della procedura di revoca dell’interdizione.

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