Indennità di servitù coattiva tassabile come reddito diverso

HomeFisco NazionaleIndennità di servitù coattiva tassabile come reddito diverso

L'Agenzia delle Entrate chiarisce che le indennità per costituzione di servitù, anche in caso di esproprio, rientrano tra i redditi diversi.

Con l'interpello n. 289/E/25, l'Agenzia delle Entrate interviene su una questione particolare che riguarda migliaia di contribuenti: la tassazione delle indennità percepite per la costituzione di servitù coattive su immobili privati, tipicamente quando un ente pubblico deve realizzare infrastrutture come linee elettriche, gasdotti o opere viarie. Il documento rappresenta una svolta interpretativa rispetto alla prassi precedente e conferma l'impatto concreto delle modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2024 all'articolo 67 del TUIR. Chi si trova nella situazione di dover accettare una servitù sul proprio terreno o fabbricato non può più fare affidamento sulla vecchia esenzione: l'indennità ricevuta costituisce ora reddito imponibile da dichiarare.​​ Le somme percepite per la costituzione di servitù coattive sono tassabili come redditi diversi ai sensi dell'articolo 67, comma 1, lettera h) del TUIR, modificato dalla legge di bilancio 2024, anche quando la servitù è imposta per pubblica utilità attraverso procedura espropriativa. Il caso concreto: servitù elettrica e pubblica utilità Il contribuente che ha presentato istanza di interpello si è trovato coinvolto in una procedura espropriativa iniziata nell'ottobre 2021, quando è stata notificata la delibera di approvazione del progetto esecutivo per la realizzazione di una variante stradale. La delibera prevedeva la necessità di costituire servitù su un immobile di proprietà del contribuente e dei suoi familiari per consentire il passaggio di una linea elettrica. Dopo l'occupazione d'urgenza delle aree nel dicembre 2021, il procedimento si è concluso nel luglio 2024 con la stipula dell'atto notarile di costituzione del diritto di servitù. Per questa limitazione permanente della proprietà, l'amministrazione ha riconosciuto un'indennità complessiva di 1.014,12 euro ai sensi dell'articolo 44 del Testo Unico Espropriazioni, corrisposta in due tranche: un acconto di 811,29 euro nel novembre 2022 e il saldo di 202,83 euro alla firma dell'atto. Il dubbio del contribuente riguardava proprio quest'ultima somma ricevuta a saldo: doveva essere considerata tassabile alla luce delle modifiche normative introdotte dal 1° gennaio 2024? La questione non è di poco conto, perché tradizionalmente le indennità di servitù erano considerate esenti, in quanto il proprietario conservava formalmente la titolarità del bene pur subendo limitazioni nel godimento. Questa interpretazione consolidata, espressa dalla Circolare n. 194 del 1998, sembrava offrire una protezione fiscale a chi subiva imposizioni coattive per l'interesse pubblico. La posizione del contribuente era chiara: la servitù non era stata costituita volontariamente ma imposta dall'autorità, e la normativa speciale sulle espropriazioni dovrebbe prevalere sulla disciplina generale dei redditi diversi. Tassazione dei dir...

Fiscomania.com

Questo articolo è riservato agli abbonati:
Scopri come abbonarti a Fiscomania.com.


Sei già abbonato?
Accedi tranquillamente con le tue credenziali: Accesso
I più letti della settimana

Abbonati a Fiscomania

Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

I nostri tools

 

Redazione
Redazione
La redazione di Fiscomania.com è composta da professionisti che operano nel campo fiscale (commercialisti, consulenti aziendali, legali, consulenti del lavoro, etc) per garantire informazioni aggiornate e puntuali.
Leggi anche

Tracciabilità spese professionisti: guida operativa per partite IVA

La Circolare 15/E dell'Agenzia delle Entrate rivoluziona il regime fiscale dei rimborsi spese per i professionisti. Analisi dell'art. 54...

PEX dividendi 2026: soglia € 500.000 definitiva

Dopo il voto di fiducia al Senato, sono definitive le modifiche al regime PEX dividendi: tutto quello che devi...

Deducibilità vestiario professionisti: guida completa

Dalla toga dell'avvocato agli abiti di scena dell'artista: tutto quello che devi sapere sulla deducibilità delle spese per vestiario...

Tracciabilità solo nazionale per le spese di trasferta

Il nuovo decreto legge fiscale approvato il 12 giugno dal Governo circoscrive gli obblighi di tracciabilità delle spese di...

Spese di trasferta e rappresentanza: deducibili solo se tracciabili

Obbligo di utilizzo di sistemi di pagamento tracciabili per la deducibilità dei rimborso delle spese di trasferta, a eccezione...

Iper-ammortamenti 2026: le nuove aliquote

Dal 2026 tornano gli iper-ammortamenti per sostituire i crediti d'imposta 4.0 e 5.0. Scopri le nuove maggiorazioni fino al...