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I 10 Paesi che non prevedono imposta di successione

Lista di 10 Paesi che non prevedono l'applicazione di imposte di successione per i soggetti ivi fiscalmente residenti.

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Quali sono i 10 migliori Paesi al mondo per quanto riguarda l’esenzione dalle imposte di successione? Abbiamo stilato questo articolo per indicarti in quali nazioni del mondo il passaggio di eredità e esente da imposta.


In Italia le imposte di successione oscillano tra il 4 e l’8%, con delle franchigie di esenzione piuttosto importanti, mentre in altri paesi si può arrivare anche all’applicazione una tassazione maggiore del 50%. Per questo motivo, ho deciso di dedicare questo articolo ad individuare 10 Paesi che non prevedono l’applicazione dell’imposta di successione nei passaggi di eredità.

Molti paesi del mondo, infatti, impongono imposte di successione significative. Ad esempio, nella regione belga di Bruxelles, un coniuge o un figlio di una persona deceduta può essere tenuto a pagare un’imposta di successione fino al 30%, mentre un fratello del defunto potrebbe dover pagare un’imposta di successione fino al 65%. Nella stessa regione del Belgio, se un non parente eredita ricchezza, può essere tenuto a versare fino all’80% della ricchezza ereditata al governo belga.

Per quanto riguarda l’Europa, in Germania la tassa di successione oscilla tra il 7% e il 50%, in Gran Bretagna l’Inheritance Tax Act del 1984 applica una tassazione del 40%, mentre in Francia l’aliquota varia dal 5% al 60%. Questo significa che nel caso in cui vengano lasciati in eredità un milione di euro, in Italia la somma da pagare è di 0 euro (mentre si lascia un immobile si paga in ogni caso le imposte ipotecarie e catastali), in Germania di circa 75 mila euro, in Francia di 195 e in Gran Bretagna di 250 mila euro. Estendendo l’analisi anche ad altri paesi, possiamo vedere come il Belgio ha un’imposta sulla successione che oscilla tra il 30% e l’80%, la Finlandia tra il 13% e il 32%, e la Spagna tra il 34% e l’86%.

In questi casi può essere interessante, per evitare le imposte di successione, predisporre ed implementare strategie di pianificazione fiscale sulle successioni. Per facilitare la creazione di tali strategie, abbiamo deciso di fornire informazioni su 10 giurisdizioni che non applicano imposte di successione

Quali sono le giurisdizioni dove non si pagano imposte di successione?

Le giurisdizioni esaminate sono Hong Kong, Singapore, Portogallo, Macao, Slovacchia, Estonia, Messico, Canada, Nuova Zelanda e Australia. Abbiamo organizzato le giurisdizioni in base alla loro attrattiva ai fini della pianificazione successoria. Vediamo, quindi, alcuni dei paesi che offrono valide soluzioni fini della pianificazione successoria per i soggetti ivi residenti.

ATTENZIONE!
Prima di analizzare queste giurisdizioni in dettaglio, va notato che un trasferimento in una giurisdizione senza tasse di successione potrebbe non aiutare un individuo ad evitare legalmente le tasse di successione sui suoi beni immobili situati in giurisdizioni che impongono tasse di successione. Infatti, risiedere in uno Stato senza imposta di successione non aiuta se i beni del soggetto oggetto di successione sono situati in Stati che prevedono l’applicazione di un’imposta di successione. Il motivo è che solo pochi trattati sulla doppia imposizione si applicano alle imposte di successione. In tali casi, una fondazione o un trust può aiutare l’individuo a evitare le tasse di successione. Tuttavia, per questi aspetti è fondamentale l’ausilio di professionisti esperti.

I 10 Paesi che non prevedono l’imposta di successione

Vediamo, di seguito la lista di 10 Paesi per la tua pianificazione successoria. Tieni presente che, come indicavo sopra, questi Paesi non prevedono imposta di successione per i soggetti ivi fiscalmente residenti. Inoltre, tale esenzione riguarda i beni ed i patrimoni che si trovano nel Paese. Mentre, per i patrimoni che si trovano all’estero devono essere analizzate le convenzioni esistenti tra i Paesi coinvolti. Tuttavia, come dicevamo nel paragrafo precedente, qualora i beni oggetto di successione siano situati in Paesi che applicano imposte di successione, questo tipo di pianificazione decade, dovendo essere versata tale imposta.

Detto questo vediamo la lista dei 10 Paesi che non prevedono l’applicazione di imposte di successione nel passaggio patrimoniale mortis causa.

1 – Hong Kong

Nel 2006 Hong Kong ha abolito le sue imposte di successione. Questa mossa è stata parte di una più ampia strategia di semplificazione fiscale e di promozione di Hong Kong come centro finanziario attrattivo. Prima dell’abolizione, l’imposta di successione era applicata alle proprietà lasciate in eredità, ma con diverse esenzioni e valutazioni. L’abolizione dell’imposta di successione ha avuto un impatto significativo su Hong Kong, rendendola un luogo ancora più favorevole per gli investimenti e per la pianificazione patrimoniale. Questa decisione ha reso la città più competitiva a livello internazionale, specialmente in confronto ad altri centri finanziari globali che ancora imponevano (e impongono) tasse significative sulle eredità.

Inoltre, il Paese applica il principio della tassazione territoriale in base al quale sono soggetti a tassazione solo i redditi guadagnati a Hong Kong. Questo rende Hong Kong un luogo eccellente per la pianificazione patrimoniale ed immobiliare.

2 – Singapore

Singapore ha eliminato le sue tasse di successione nel 2008 e ha semplificato il processo di successione mortis causa. L’abolizione dell’imposta di successione ha reso Singapore più attraente per gli investitori e per gli individui ad alto patrimonio, incoraggiando la detenzione a lungo termine di beni e investimenti nel paese. Singapore ha sempre mirato a essere un centro finanziario di livello mondiale. Rimuovere l’imposta di successione l’ha resa più competitiva rispetto ad altre giurisdizioni che ancora imponevano tale tassa. Inoltre, eliminando l’imposta di successione, il governo di Singapore ha semplificato il sistema fiscale, riducendo il carico amministrativo sia per i contribuenti che per l’amministrazione fiscale.

Deve essere evidenziato che Singapore sta discutendo, ultimamente, la reintroduzione delle imposte di successione. Per questo motivo, può essere opportuno verificare come si evolveranno queste proposte in futuro prima di pensare di procedere ad un trasferimento a Singapore.

3 – Portogallo

Il Portogallo può offrire due importanti vantaggi alle persone interessate alla pianificazione successoria. Il paese non riscuote un’imposta di successione. L’imposta di successione in Portogallo, nota come “SISA” (Imposto Municipal Sobre Transmissões Onerosas de Imóveis), è stata abolita nel 2004. Tuttavia, questa abolizione non si applica a tutte le situazioni di trasferimento di proprietà. La SISA, che era un’imposta sulla trasmissione di immobili a titolo oneroso, è stata abolita e sostituita dall’IMT (Imposto Municipal sobre Transmissões Onerosas de Imóveis). L’IMT si applica agli acquisti immobiliari e ad alcune trasmissioni di proprietà, ma non alle eredità o donazioni tra coniugi, ascendenti (genitori, nonni) e discendenti (figli, nipoti). L’imposta di successione in senso tradizionale non esiste più in Portogallo per la maggior parte dei trasferimenti diretti di beni all’interno della famiglia. Tuttavia, ci sono ancora imposte che si applicano in certe situazioni, soprattutto in caso di trasferimenti a parenti collaterali o a terzi.

In secondo luogo, deve essere, tuttavia, evidenziato che a partire dal prossimo anno il regime dei residenti non abituali, (c.d. “NHR program“), non potrà più trovare applicazione. Oggi il Portogallo è una meta ambita da parte di molti pensionati che decidono di ivi trascorrere gli anni di pensionamento sfruttando importanti vantaggi fiscali, tra cui anche le possibilità di pianificazione successoria.

4 – Macao

Macao è ampiamente conosciuta come un paradiso fiscale. Le persone che vivono lì sono esentate dall’imposta sul reddito generato al di fuori di Macao, dall’imposta sulla successione, dall’imposta sulle plusvalenze e dalle imposte sulle donazioni. Questa assenza di tassazione sulla successione è una caratteristica del sistema fiscale di Macao, che lo rende un ambiente attraente per gli investimenti e per la pianificazione patrimoniale, in particolare per le persone con un patrimonio significativo. ebbene non esista un’imposta di successione, ci sono altre tasse legate alle proprietà immobiliari e agli investimenti a Macao che possono essere rilevanti in una situazione di trasferimento patrimoniale. L’esenzione dall’imposta di successione a Macao è un elemento significativo nel contesto del suo sistema fiscale e può influenzare le decisioni di pianificazione patrimoniale e di investimento, specialmente in un contesto internazionale.

In questo Paese la maggior parte delle entrate fiscali, infatti, deriva dalle entrate dei Casinò statali.

5 – Slovacchia

Il sistema fiscale slovacco non include l’imposta sulle successioni, l’imposta sulle donazioni, l’imposta sui dividendi e l’imposta sul patrimonio. Sebbene la Slovacchia addebiti le imposte sulle plusvalenze sull’apprezzamento delle attività quando vendute, il paese dell’Europa centrale ha aliquote fiscali relativamente moderate. Gli eredi o i beneficiari possono ereditare beni senza dover pagare un’imposta di successione allo stato slovacco. L’abolizione dell’imposta di successione non elimina la necessità di rispettare le procedure legali per la successione e il trasferimento dei beni. Le leggi di successione, i testamenti e le divisioni ereditarie devono essere gestiti secondo le normative slovacche.

Le persone fisiche, ordinariamente pagano l’imposta sul reddito tra il 19% e il 25%, mentre l’aliquota dell’imposta sulle società è del 21%. Per questo motivo, anche la Slovacchia può essere considerato un Paese valido sia per la pianificazione fiscale che per quella successoria.

6 – Estonia

L’Estonia non addebita le tasse di successione. Tuttavia, eventuali guadagni derivanti da trasferimenti di proprietà ricevuti in eredità o donazione saranno soggetti all’imposta sul reddito. Le aliquote dell’imposta sul reddito sono relativamente moderate (20%). L’abolizione dell’imposta di successione è stata un passo significativo per semplificare il sistema fiscale e per incentivare gli investimenti e la trasmissione di patrimoni. Anche se non c’è un’imposta di successione, possono esserci altre considerazioni fiscali in Estonia, come le tasse sulla proprietà o sull’incremento di valore. È importante notare che gli ereditari potrebbero dover pagare tasse sul reddito generato dai beni ereditati.

Da questo punto di vista l’Estonia è particolarmente interessante per gli imprenditori digitali, grazie anche al progetto legato alla E-residency.

7 – Messico

In Messico, l’imposta di successione non è applicata a livello federale, il che significa che non esiste una tassa specifica imposta dal governo federale sul trasferimento di beni in seguito alla morte di una persona. Nonostante il fatto che in Messico non esista una tassa di successione, le eredità e le donazioni sono trattate come reddito e tassate di conseguenza. La buona notizia è che i residenti messicani che ricevono un reddito da eredità sono esenti dall’imposta sul reddito. Lo stesso vale per il reddito derivante da un dono di discendenti lineari, antenati lineari e un coniuge.

Anche se non esiste un’imposta federale di successione, alcune entità statali o locali in Messico possono avere le loro regolamentazioni o tasse relative all’eredità o alle donazioni. Queste tasse, tuttavia, tendono ad essere molto basse o simboliche.

8 – Canada

In Canada, non esiste un’imposta di successione federale come tale. Tuttavia, ci sono aspetti fiscali importanti da considerare quando si tratta di eredità e trasferimenti di proprietà dopo la morte. Questo non significa che il Canada sia il posto ideale se desideri ottimizzare legalmente le tasse. Devi sapere, infatti che, fatte salve alcune eccezioni, l’autorità fiscale canadese tratta i trasferimenti di beni dopo la morte come una vendita. Un’imposta sulle plusvalenze si applica all’aumento del valore delle attività trasferite.

I trust possono essere utilizzati per la pianificazione patrimoniale in Canada, ma sono soggetti a complesse regole fiscali. Un trust testamentario, ad esempio, può essere utilizzato per differire o minimizzare l’imposizione fiscale.

9 – Nuova Zelanda

La Nuova Zelanda non impone tasse, comprese le tasse di successione, sul trasferimento dei beni da un defunto ai suoi eredi. Deve essere notato, tuttavia, che un rappresentante del defunto deve presentare una dichiarazione dei redditi definitiva a nome del defunto. Le procedure legali per la gestione delle eredità, come la validità dei testamenti e la distribuzione dei beni, devono ancora essere seguite secondo le leggi neozelandesi.

Le persone disposte a trasferirsi nell’isola “Down Under” per scopi di pianificazione successoria dovrebbero essere consapevoli che è richiesto un investimento da 3 a 10 milioni di dollari neozelandesi da parte di persone disposte a diventare residenti del paese sud-occidentale e camminare verso la strada di un nuovo Cittadinanza della Zelanda.

10 – Australia

Nel 1979, seguendo la guida del governo del Queensland, l’Australia ha abolito l’imposta di successione. Tuttavia, questo non rende l’Australia un luogo perfetto per la pianificazione successoria poiché il paese potrebbe imporre imposte sulle plusvalenze sui beni ereditati. Inoltre, l’Australia è notoriamente famosa per le sue tasse ad alto reddito. Sebbene non esista un’imposta di successione federale, alcune leggi statali o territoriali relative all’eredità possono ancora essere applicabili. Tuttavia, anche a livello statale, l’imposta di successione è stata in gran parte abolita.


La situazione dell’Italia per l’imposta di successione

In Italia le aliquote e le franchigie stabilite per l’imposta sulle successioni e donazioni sono disciplinate dall’art. 2, co. 48, del D.L. n. 262/06 e si applicano dal 4% – per i trasferimenti effettuati in favore del coniuge o di parenti in linea retta (ascendenti e discendenti) da applicare sul valore complessivo netto, eccedente per ciascun beneficiario, la franchigia di 1 milione di euro -, fino all’8% – per i trasferimenti in favore di tutti gli altri soggetti da applicare sul valore complessivo netto trasferito, senza applicazione di alcuna franchigia. Per un soggetto fiscalmente residente in Italia sono imponibili tutti i beni del defunto, anche quelli situati all’estero, salvo poi poter eventualmente scontare un credito sulle imposte dovute all’estero.

Per approfondire: “Imposta di successione: aspetti internazionali“.

La situazione in Europa

In Europa la situazione delle imposte di successione varia molto da Stato a Stato, fino ad arrivare a molte giurisdizioni che hanno deciso di non tassare il passaggio di patrimoni tramite successione ereditaria. La tabella seguente, elaborata da Taxfoundation.com riepiloga la situazione in Europa ed è molto utile per avere un quadro riepilogativo della situazione.

PAESEIMPOSTE IMMOBILIARI/EREDITA’ALIQUOTA FISCALE
Austria (AT)No
Belgio (BE)3-80% (dipende dalla regione)
Bulgaria (BG)0,4-6,6%
Croazia (HR)4%
Cipro (CY)No
Repubblica Ceca (CZ)Si applica l’imposta sul reddito (le eredità sono completamente esenti da imposta, ma le donazioni possono essere tassate)
Danimarca (DK)0-52%
Estonia (EE)No
Finlandia (FI)7-33%
Francia (FR)5-60%
Germania (DE)7-50%
Grecia (GR)1-40%
Ungheria (Ungheria)9-18%
Islanda (SI)10%
Irlanda (IE)33%
Italia (IT)4-8%
Lettonia (LV)NoNessuna imposta sulle successioni/proprietà, ma l’imposta sul reddito può essere applicata alle donazioni
Lituania (LT)5-10%
Lussemburgo (LU)0-48%
Malta (MT)NoNessuna imposta di successione/proprietà/regalo, ma può essere applicata un’imposta di trasferimento del 5%.
Paesi Bassi (NL)10-40%
Norvegia (NO)No
Polonia (PL)0-20%
Portogallo (PT)10%
Romania (RO)NoNessuna imposta di successione/proprietà/donazione, tranne in relazione al trasferimento di beni immobili in determinate circostanze
Slovacchia (SK)No
Slovenia (SI)5-39%
Spagna (ES)7,65-81,6%
Svezia (SE)No
Svizzera (CH)0-50% (dipende dal cantone)
Turchia (TR)1-30%
Regno Unito (GB)20-40%

Fonti: EY, “Worldwide Estate and Inheritance Tax Guide 2021”, 14 giugno 2021, https://www.ey.com/en_gl/tax-guides/worldwide-estate-and-inheritance-tax-guide-2020 ; e PwC, “Worldwide Tax Summaries”, consultato il 10 maggio 2022, https://taxsummaries.pwc.com/.

Conclusioni e consulenza fiscale

La suddetta discussione di 10 giurisdizioni che non hanno imposte di successione indica chiaramente che la mancanza di imposta di successione è solo uno dei fattori che i pianificatori patrimoniali devono tenere in considerazione prima di prendere decisioni importanti. 

Anche se un paese non impone imposte di successione, i beni ereditati possono essere soggetti a imposte sulle plusvalenze, imposte di bollo e altre imposte (indirette). In molti casi, i pianificatori patrimoniali esperti possono preferire giurisdizioni a bassa tassazione di successione che offrono maggiori vantaggi rispetto a giurisdizioni senza imposte di eredità che presentano inconvenienti “nascosti“.

Oltre alle indicazioni di cui sopra tieni presente anche la Bulgaria. Si tratta di una giurisdizione particolarmente attraente per l’imposta di successione bassa. Il paese balcanico riscuote aliquote d’imposta sulle successioni comprese tra lo 0,4% e lo 0,8% sulle eredità ricevute da parenti in linea laterale e tra il 3,3% e il 6,6% sulle eredità ricevute da altre persone. Inoltre, le eredità ricevute da un coniuge e da parenti in linea diretta sono esenti dall’imposta di successione.

Se hai letto questo articolo e ti stai rendendo conto che necessiti dell’analisi della tua situazione personale, ti invito a contattarci attraverso il form di cui al link seguente. Riceverai il preventivo per una consulenza personalizzata in grado di risolvere i tuoi dubbi sull’argomento.

Soltanto in questo modo, infatti, potrai essere sicuro di evitare di commettere errori, che in futuro possono esserti contestati e quindi sanzionati.

3 COMMENTI

  1. In Italia si paga il 3% sugli immobili, l’esenzione fino a 1M€ è valida Solo per i beni mobili.
    Spiegatemi per quale giusto motivo mia figlia alla mia dipartita dovrebbe pagare per entrare in possesso di un bene acquistato con tanti sacrifici e LAVORO.

  2. Una precisazione: in Ungheria, per i trasferimenti effettuati in favore del coniuge o di parenti in linea retta (ascendenti e discendenti), non ci sono imposte di successione.
    Grazie per i vostri articoli, sempre interessanti ed utili.
    Roberto

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