I cittadini che richiedono l’accesso ad alcune prestazioni sanitarie in Italia devono provvedere al pagamento del ticket sanitario, ovvero una certa somma di denaro per l’esame sanitario, per la visita di controllo o specialistica richiesta. Questo ticket generalmente deve essere pagato da tutti i cittadini alla sanità pubblica. Il ticket sanitario è quel contributo dovuto dal cittadino che usufruisce di alcune prestazioni sanitarie. Tra le prestazioni che non danno diritto all’esenzione dal ticket sanitario ci sono le visite specialistiche, l’assistenza al pronto soccorso (in caso di codice bianco) qualora non ci sia un successivo ricovero e le cure termali.

Tuttavia esistono alcuni casi di esenzione dal pagamento del ticket, dovuti per esempio a condizioni particolari di salute del soggetto che sta richiedendo l’accesso ad una determinata prestazione sanitaria. Per il 2022 vengono riconfermate le possibilità di esenzione già previste in precedenza, tuttavia viene anche aggiunta una possibilità specifica.

Si tratta dell’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per Covid-19. In questo caso il paziente che è stato ricoverato a causa del virus è esente dal pagamento di ticket per visite e controlli che riguardano il virus. Questa regola vale per due anni, a partire dal 26 maggio 2021.

Questa esenzione è tuttavia collegata alle effettive risorse disponibili, in base alle esigenze cliniche dei soggetti coinvolti, ed è destinata solamente ai guariti dal Covid-19 successivamente ad un ricovero presso un ospedale. Tutti i dettagli nell’articolo.

Ticket sanitario 2022: come funziona il pagamento

Il Ticket sanitario è stato introdotto in Italia dal 1982. Il ticket sanitario è una tassa che si paga esclusivamente per le prestazioni sanitarie di cui si usufruisce. Tra le presentazione non esenti da ticket sanitario troviamo:

  • visite mediche specialistiche e esami di diagnostica strumentale e di laboratorio;
  • le prestazioni eseguite in pronto soccorso che non hanno carattere di emergenza o urgenza (codice bianco) o che non sono seguite da ricovero;
  • cure termali.

L’esenzione dal pagamento del ticket sanitario funziona in base a diversi criteri: possono infatti essere esonerati da questo onere i soggetti che si trovano in determinate condizioni economiche, o che hanno esigenze specifiche dettate da una malattia in corso di tipo cronico.

Risulta anche possibile essere esonerati dal pagamento in casi particolari di reddito, in base alle difficoltà economiche effettive. Tuttavia il pagamento del ticket sanitario in Italia segue determinate regole: il pagamento si deve effettuare nel caso di visite specialistiche, o di esami specifici di laboratorio, nel caso di cure termali, oppure nel caso di ricovero al pronto soccorso.

In questa eventualità però devono provvedere al pagamento del ticket solamente i ricoveri dovuti ad un intervento con codice bianco. Ricordiamo che presso il pronto soccorso, i codici variano in base all’urgenza dell’intervento sanitario. I codici sono passati nell’ultimo anno da 3 a 5, secondo questa classificazione:

  • Codice bianco: non urgenza, il ticket sanitario si deve pagare;
  • Codice verde: urgenza minore;
  • Codice azzurro: urgenza differibile. I medici intervengono entro un’ora dall’arrivo al pronto soccorso;
  • Codice arancione: urgenza, i medici intervengono entro 15 minuti;
  • Codice rosso: situazione di emergenza, bisogna intervenire subito.

Il ticket sanitario generalmente va pagato nel caso di codice bianco, e vengono aumentati gli importi quando ci si reca a visite successive alla prima, sempre con codice bianco.

Per quali prestazioni non è previsto il pagamento del ticket sanitario?

Le prestazioni per le quali non è previsto il pagamento del ticket sono:

  1. gli esami di diagnostica strumentale e di laboratorio e le altre prestazioni di assistenza specialistica incluse in programmi organizzati di diagnosi precoce e prevenzione collettiva promossi o autorizzati con atti formali della Regione (ad esempio, la mammografia per la diagnosi precoce del tumore della mammella, il PAP test per il tumore della cervice uterina, la ricerca del sangue occulto nelle feci per il tumore del colon-retto);
  2. gli esami di diagnostica strumentale e di laboratorio e le altre prestazioni di assistenza specialistica necessarie per la tutela della salute collettiva, obbligatorie per legge o disposte a livello locale in caso di situazione epidemiche (ad esempio, gli esami su coloro che entrano o sono entrati in contatto con persone affette da malattie infettive e contagiose);
  3. le prestazioni del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta;
  4. i trattamenti erogati nel corso di un ricovero ospedaliero, ordinario o diurno, inclusi i ricoveri in reparti o strutture di riabilitazione e di lungodegenza post-acuzie e gli esami strettamente e direttamente collegati al ricovero programmato, preventivamente erogate dalla medesima struttura (la visita dell’anestesista, la RX del torace, l’elettrocardiogramma, la rimozione dei punti, ecc.);
  5. gli alimenti destinati a categorie particolari (es. alimenti senza glutine alle persone affette da celiachia) e dispositivi medici per persone affette da diabete (aghi, strisce reattive, penne pungidito, misuratori della glicemia, ecc.);
  6. le protesi, le ortesi e gli ausili tecnologici destinati alle persone con disabilità.

Il ticket non è previsto nemmeno sulle prestazioni erogate in situazioni di particolare interesse sociale, quali:

  1. la tutela della maternità;
  2. la prevenzione della diffusione dell’infezione da HIV, limitatamente all’accertamento dello stato di infezione, in favore dei soggetti appartenenti a categorie a rischio, con comportamenti a rischio o incidentalmente esposti a rischio di infezione;
  3. la promozione delle donazioni di sangue, organi e tessuti, limitatamente alle prestazioni connesse all’attività di donazione;
  4. la tutela dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati;
  5. i vaccini.  

Chi può beneficiare dell’esenzione ticket sanitario 2022?

Per le prestazioni sanitarie che prevedono il pagamento di un ticket, gli assistiti hanno diritto all’esenzione (per alcune o per tutte prestazioni) nei seguenti casi:

  • in particolari situazioni di reddito associate all’età o alla condizione sociale;
  • in presenza di determinate patologie croniche o rare;
  • invalidità:
  • in altri casi particolari (gravidanzadiagnosi precoce di alcuni tumoriaccertamento dell’HIV).

Malattie croniche e rare

Spetta l’esenzione del ticket sanitario per tutte quelle prestazioni di specialistica ambulatoriale finalizzate al monitoraggio della malattia, così come alla prevenzione di complicanze e di ulteriori aggravamenti. La lista delle malattie croniche che danno diritto all’esenzione la troviamo nell’allegato 8 al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui nuovi Lea del 12 gennaio 2017.

L’esenzione dal ticket deve essere richiesta presso l’Azienda Sanitaria Locale di residenza, in cui dovrà essere portato il certificato medico che attesti la malattia e, in caso venisse riconosciuta l’esenzione, il ticket non dovrà essere pagato neanche per i farmaci utilizzati in terapia.

L’esenzione del ticket è prevista anche per coloro che hanno malattie rare. In questo caso le esenzioni riguardano tutte le prestazioni sanitarie necessarie per diagnosticare la malattia, monitorare i cambiamenti e le varie prestazioni di prevenzione.

L’elenco delle malattie rare è rinvenibile nell’allegato 7 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui nuovi Lea del 12 gennaio 2017.

Diagnosi precoce tumori

Non tutte le diagnosi sono esentate dal pagamento del ticket, l’esenzione avviene per alcune tipologie, ossia per quelle che risultano le più diffuse:

  • prestazioni diagnostiche nell’ambito di campagne di screening autorizzate dalla Regione
  • esame citologico cervico-vaginale (PAP Test)
  • esame mammografico
  • colonscopia
  • prestazioni di approfondimento diagnostico correlate alla diagnosi precoce del tumore della mammella

Invalidità civile

Sono esenti dal ticket gli assistiti ai quali sia stata riconosciuta un’invalidità (DM 1 febbraio 1991 art.6). L’esenzione può riguardare tutte le prestazioni specialistiche o le sole prestazioni correlate alla patologia invalidante. Hanno diritto all’esenzione totale per invalidità:

  • invalidi civili ed invalidi per lavoro con una riduzione della capacità lavorativa superiore ai 2/3 
  • invalidi civili con indennità di accompagnamento
  • ciechi (assoluti o con residuo visivo non superiore ad un decimo in entrambi gli occhi) e sordi
  • invalidi civili minori di anni 18 percettori di indennità di frequenza
  • invalidi di guerra e per servizio appartenenti alle categorie dalla I alla V e dalla VI  alla VIII
  • invalidi di guerra appartenenti alle categorie dalla 1ª alla 8ª con pensione diretta vitalizia.
  • ex deportati nei campi di sterminio nazista KZ (categoria equiparata dalla legge agli invalidi  e mutilati di guerra)
  • vittime di atti di terrorismo o di criminalità organizzata

Hanno diritto all’ esenzione solo per le prestazioni specialistiche correlate alla patologia invalidante:

  • invalidi per lavoro con una riduzione della capacità lavorativa inferiore ai 2/3 
  • coloro che abbiano riportato un infortunio sul lavoro o una malattia professionale

Il certificato di esenzione è rilasciato dall’Azienda USL, su richiesta dell’interessato, dietro presentazione dell’attestazione di riconoscimento dell’invalidità.

Gravidanza

E’ prevista l’esenzione del ticket sanitario anche per le visite svolte nel periodo della gravidanza. E’ prevista l’esenzione del ticket sanitario anche per le visite svolte prima del concepimento al fine di escludere la presenza di fattori che possano incidere negativamente sulla gravidanza.

Reddito

Le categorie che vengono esentate dal pagamento del ticket sono:

  • codice E01: i cittadini che hanno meno di 6 anni e quelli che superano i 65, nel caso in cui facciano parte di un nucleo familiare con un reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro annui.
  • codice E02: disoccupati e familiari a carico, coloro che hanno un reddito del nucleo familiare inferiore a 8.263,31 euro, che arriva fino a 11.362,05 euro quando uno dei coniugi è a carico. A questo conteggio si devono aggiungere 516,46 per ogni figlio a carico.
  • codice E03: titolari di pensione sociale o percettori di assegno sociale e familiari a carico.
  • codice E04: titolari di pensione minima di età superiore a 60 anni e familiari a carico. Anche in questo caso però per chiedere l’esenzione dal pagamento del ticket si dovranno rispettare i criteri di reddito che abbiamo indicato prima.

Il termine “nucleo familiare” viene utilizzato in riferimento ai fini fiscali e non anagrafici. L’attestazione del nucleo familiare deve essere comprovata con documenti fiscali. 

I certificati di esenzione E01 E02 E03 E04 hanno validità fino al 31/3 di ogni anno. Fa eccezione il solo caso di esenzione illimitata per gli ultrasessantacinquenni

Come chiedere l’esenzione del ticket sanitario

Per richiedere l’esenzione dal ticket sanitario occorre rivolgersi alla propria ASL di appartenenza alla Regione che rilascerà un certificato provvisorio in scadenza il 31 marzo di ogni anno (ad eccezione degli Over 65 che appartengono alle categorie E01-E03 e E04 per i quali il certificato, salvo modifiche del reddito, non deve essere aggiornato). Tuttavia, non occorre rivolgersi alla ASL, in alcuni casi può essere anche verificata dal medico curante tramite la lista della Tessera Sanitaria dove, incrociando i dati in possesso di INPS, sono indicati i cittadini che hanno diritto all’esenzione del ticket.

Solitamente per chiedere l’esenzione del ticket il cittadino deve presentare diversi documenti sulla base della propria situazione. Ad esempio, chi chiede l’esenzione per motivi legati al reddito deve presentare l’autocertificazione dove sono indicati i dati personali e il reddito complessivo del nucleo familiare (riferito all’anno precedente a quello in cui si chiede l’esenzione). Se, invece, si richiede l’esenzione perché disoccupati bisogna portare l’indicazione del Centro per l’impiego dove si è iscritti.

A questi va poi allegata una copia del documento d’identità.

Ticket sanitario 2022: le esenzioni per Covid-19

Per il 2022 vengono previste tutte le esenzioni già presenti in precedenza, incluse quelle di natura economica. Tuttavia a seguito dell’arrivo dell’emergenza sanitaria, è stata stabilita una particolare esenzione dal pagamento dei ticket che riguarda da vicino i soggetti guariti dal Covid-19 dopo un ricovero ospedaliero.

Per queste persone è possibile essere esonerati dal pagamento del ticket nel caso di prestazioni sanitarie specifiche per monitorare lo stato di salute successivamente al ricovero e alla guarigione a causa del virus. Risulta possibile infatti non pagare il ticket per eventuali analisi del sangue, elettrocardiogramma, spirometria e test del cammino, tac del torace.

Per i cittadini che hanno riscontrato la malattia è possibile accedere senza pagare il ticket a queste prestazioni con una frequenza limitata a 3, 6, 12 o 24 mesi dopo la guarigione, in base alla richiesta specifica. Risulta anche possibile accedere senza pagamento ad una visita di tipo psicologico successiva alla guarigione dopo la terapia intensiva.

A questo proposito, è stato recentemente approvato il nuovo bonus psicologo, un sostegno economico disponibile a tutti i cittadini che hanno bisogno di un consulto di questo tipo, in base al reddito complessivo del nucleo famigliare.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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